MotoGP, Bayliss: "Per il titolo dico Bagnaia, Ducati ha assunto il ruolo di Honda"

MotoGP, Bayliss: "Per il titolo dico Bagnaia, Ducati ha assunto il ruolo di Honda"© GPAgency

L'INTERVISTA - Troy sulla classe regina: "Non so se i giapponesi torneranno in vetta, serviranno cambiamenti. Marquez? Ha voluto davvero la Ducati, regalerà grandi momenti"

25.07.2024 ( Aggiornata il 25.07.2024 16:45 )

Se si pensa a Troy Bayliss il primo campionato verso cui corre la mente è la Superbike, visti i tre titoli conquistati tra il 2001 ed il 2008, ma l’australiano può ha scritto pagine importanti della propria carriera anche in MotoGP, con la vittoria a Valencia nel 2006 come fiore all’occhiello. Con Troy quindi non abbiamo parlato solo di derivate - qui la prima parte dell'intervista - bensì anche di classe regina, tra quello che rappresenta il presente e cosa possiamo aspettarci dal futuro.
 
Troy, che ne pensi della MotoGP di oggi?
 
“La MotoGP è bella, dato che si spinge al limite sotto ogni aspetto. Forse lo sviluppo tecnologico è andato un po’ oltre, ma resta interessante: difficilmente c’è un dominatore, ci sono tanti possibili vincitori. Credo che per Ducati un motivo di orgoglio possa essere il fatto che, anche in sella ad una moto satellite o di un team indipendente, si possa puntare davvero in alto: ovviamente tutti sognano la moto ufficiale, ma anche senza quest’ultima si può sognare”.
 
Ti sorprende il grande momento di difficoltà che stanno vivendo i costruttori giapponesi?
 
“Occorre dire che in MotoGP ora vi sono anche nuovi attori molto competitivi, ad esempio Aprilia. Non sono sicuro che i giapponesi riusciranno a tornare in vetta, forse possono ma servono grandi cambiamenti. Non so cosa aspettarmi da loro”.
 
Una piacevole sorpresa della stagione in corso è Pedro Acosta. Come lo valuti?
 
“Tutti sapevamo che è un pilota veloce, ma l’approccio alla MotoGP è stato sorprendente. Aveva mostrato grandi cose sia in Moto3 che in Moto2, ed è subito diventato un protagonista anche in top class. La trafila compiuta tra le varie categorie certamente lo ha formato: io ho dimostrato nel 2006 che un pilota SBK può vincere in MotoGP, ma con un determinato percorso è più facile arrivare pronti in classe regina. Acosta nelle prossime stagioni sarà certamente un problema per tanti”.

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Hai citato la tua vittoria nel 2006 a Valencia: è stata la giornata più bella della tua carriera?
 
"Non parlerei di giornata o momento, quanto piuttosto di anno. Il 2006 è stato il mio anno migliore. Ho vinto il titolo in Superbike ed in seguito ho vinto la gara in MotoGP, quindi senza dubbio è stato il mio anno di grazia”.
 
Quanto ti rende orgoglioso vedere la Ducati vincere, quasi dominare, sia in SBK che in MotoGP?
 
“Direi che è divertente, o forse è meglio dire incredibile. Nel passato Honda ha dominato a lungo, in SBK e soprattutto in MotoGP: sembrava avessero sempre qualcosa in più, mentre ora quel ruolo lo ha assunto Ducati, che è divenuto il riferimento per tutti. Relativamente alla SBK ricordo come ogni anno Honda, al ritorno in azione dopo la otto ore di Suzuka, riuscisse sempre in qualche modo ad essere più forte di prima (ride ndr). Magari sto parlando per conto di Colin (Edwards ndr) ma era così”.
 
Liberty Media è pronta a prendere in mano la gestione di MotoGP. Cosa pensi che dovrebbe cambiare?
 
“Onestamente non mi aspetto cambiamenti enormi. Il mio cuore appartiene alla SBK, che ad esempio ad Assen ha fatto ottimi numeri, quindi credo che la gente ancora ami il campionato. Come detto le moto in MotoGP sono davvero veloci e ricche di componenti nuove: occorre gestire tutto questo con attenzione. Prima si lavorava in maniera certosina sulle sospensioni ad esempio, ora molto più sui computer”.
 
Ultima domanda. Chi sarà secondo Troy Bayliss il campione in MotoGP?
 
“E’ difficile fare una previsione, in MotoGP ancora più che in Superbike, dato che ci sono tanti piloti forti, ma voglio puntare su Bagnaia, che credo abbia le carte in regola. Marquez? Ha voluto con tutto sé stesso una Ducati, e ha dimostrato subito il suo potenziale. Regalerà grandi momenti”.

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