GP Assen, Dall’Igna: “Pramac? Tutto il mondo voleva che perdessimo un team”

GP Assen, Dall’Igna: “Pramac? Tutto il mondo voleva che perdessimo un team”© Luca Gorini

“Voglio ringraziare loro e Paolo Campinoti per tutte le cose belle che abbiamo fatto insieme in questi anni” dice il DG di Ducati Corse al termine della gara in Olanda

30.06.2024 ( Aggiornata il 30.06.2024 17:47 )

Dopo il Mugello arriva un altro weekend dominato da Ducati e Pecco Bagnaia con Pole, vittoria nella Sprint e vittoria nella gara lunga che gli permettono di accorciare su Martin a -10 in vista del Sachsenring settimana prossima. Il DG di Ducati Corse Gigi Dall’Igna ai microfoni di Sky ha parlato di Pramac, del futuro di Aldeguer e Di Giannantonio e la strategia di Ducati nel 2025.

E’ stato un fine settimana incredibile – esordisce Dall’Igna – dopo un altro fine settimana altrettanto incredibile come quello del Mugello. Pecco ha fatto un weekend senza sbavature, l’ha impostato benissimo il venerdì e l’ha continuato così fino a quando abbiamo finito la gara. Devo rifargli i miei complimenti perché ancora una volta si è dimostrato il campione che è.” 

Il Dall’Igna-pensiero su Pramac ed il futuro delle Desmosedici factory ex Pramac


Il weekend olandese è stato il primo post annuncio del passaggio di Pramac a Yamaha con un contratto pluriennale. Dall’Igna commenta così l’annuncio del team di Campinoti e le strategie di Ducati: “Voglio ringraziare Pramac e Paolo per tutti gli anni passati insieme e le cose belle che abbiamo fatto. Ducati è cresciuta grazie anche al contributo di Pramac, abbiamo sviluppato insieme a loro le nostre moto e i talenti che le guidano. Pramac ha fatto un lavoro importante e ci dispiace sicuramente sia dal punto di vista professionale che umano perdere una realtà così bella ed importante. Purtroppo tutto il mondo voleva che perdessimo un team l’anno prossimo e questo alla fine è successo, non abbiamo cambiato filosofia, continueremo a puntare sui giovani visto che abbiamo un contratto con Aldeguer sul quale crediamo tanto e vorremmo fare con lui quello che abbiamo fatto anche con Pecco, Enea e Martin. Non lo faremo più con Pramac ma con un altro team, non avremo quattro team ma tre, la vita continua, dovremo continuare.”

Poi aggiunge: “L’obiettivo è quello di fare tre moto ufficiali e tre moto dell’anno precedente perché ci sembra il giusto mix sia dal punto di vista della crescita dei piloti sia dal punto di vista economico, sia nostro che poi è anche il punto di vista dei team. Questo è il nostro obiettivo, non siamo pronti ancora ad annunciare nulla.”

Dall’Igna su Marquez, Martin e Bastianini ed il metodo di lavoro con sei moto


Nonostante un super weekend da parte di Ducati con 5 moto su 8 nelle prime posizioni, il pensiero non può che tornare alla serie di annunci a catena di Marquez in Rosso, Martin in Aprilia e Bastianini in KTM. Dall’Igna spiega: “Noi dovevamo scegliere un pilota e ne avevamo tre, scelto uno gli altri due erano inevitabilmente sul mercato e non sarebbero stati su una Ducati. Già dall’inizio dell’anno sapevamo che potevamo tenerne uno. La cosa che cambierei invece è quella di poter continuare con Pramac. Non darei la colpa a Marquez di questo, evidentemente noi dovevamo scegliere un pilota e abbiamo scelto lui con gli altri che sono andati alla concorrenza. Se Marquez avesse scelto Pramac sarebbe stato diverso, il nostro obiettivo era quello di poter provare a continuare con due piloti. Era una cosa molto complessa da realizzare e non ci siamo riusciti.”

Poi aggiunge: “Sei moto sono sicuramente sufficienti per continuare a fare il nostro lavoro ad alti livelli, otto lo avrei preferito ma con sei ci si può stare. Eravamo riusciti ad arrivare ad una soluzione con otto moto senza fare un torto a nessuno, abbiamo lavorato meglio degli altri a livello organizzativo per riuscire a gestire queste otto moto, lo abbiamo fatto molto bene e credo che lo faremo anche con sei.

Il Dall’Igna-pensiero su Di Giannantonio ed Aldeguer


Fabio Di Giannantonio è, dopo Marquez, quello che è riuscito ad interpretare meglio la guida della GP23 e con le sue prestazioni sta attirando l’interesse di tanti altri team ma Ducati vorrebbe tenerselo stretto e puntare su Aldeguer trovandogli la miglior sistemazione. Dall’Igna dice: “Fabio è un ottimo pilota, ha vinto una gara lo scorso anno e poteva anche vincerne due. Sta facendo una ottima stagione anche quest’anno, è insieme a Marc quello che interpreta meglio la moto dell’anno precedente e puntiamo a tenerlo nelle nostre squadre. Sarà complicato perché non ci siamo solo noi, il rapporto con lui è ottimo e sono confidente di riuscire a tenerlo. Aldeguer finirà in una delle nostre due squadre satellite, stiamo lavorando, non siamo pronti per fare nessun tipo di annuncio ma credo che a breve definiremo il tutto.”

I pronostici di Dall’Igna sul Sachsenring


Settimana prossima si andrà sulla pista dove Marquez ha ormai una “residenza” anche se non vince dal 2021. “E’ difficile fare questo tipo di previsione, il Sachsenring è una pista sulla quale Marc quando era in forma e aveva la moto per vincere ha sempre vinto, mi aspetto che possa essere della partita. Pecco ha reagito bene, non gli abbiamo messo accanto Marc perché dovevamo valutare Pecco come ho letto da qualche parte. Pecco è la nostra bandiera, è il pilota che con noi ha vinto due mondiali, che sta facendo delle cose meravigliose. Riteniamo giusto anche dopo l’esperienza dell’anno scorso con Bastianini avere i due migliori piloti possibili sul nostro team. Questo era il nostro obiettivo e questo è quello che abbiamo fatto.”

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