MotoGP, Luca Marini pessimista sul regolamento 2027: ecco perché

MotoGP, Luca Marini pessimista sul regolamento 2027: ecco perché© Luca Gorini

L’ufficiale HRC parla del futuro della top class immaginando scenari non differenti da quelli attuali, anzi con più differenza tra le moto

22.05.2024 ( Aggiornata il 22.05.2024 17:48 )

Presentato all’inizio della settimana che ha portato la MotoGP a Le Mans il nuovo regolamento tecnico della MotoGP, che entrerà in vigore a partire dalla stagione 2027, ha lasciato discutere appassionati e piloti. C’è chi si dice ottimista e chi come Luca Marini invece nutre dei dubbi sulla strada intrapresa.

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Aerodinamica sempre più rilevante

Secondo Luca Marini il cambio regolamentare potrebbe rendere la MotoGP ancora più estrema, non dal punto di vista dei motori che perderanno 150cc e circa 40/50 cavalli, ma più probabilmente dal punto di vista aerodinamico: “È ancora presto per giudicare l'impatto complessivo, ma una cosa è certa: l'aerodinamica giocherà un ruolo ancora più cruciale” Parole decise che non lasciano contraddittorio: “Ridurre la larghezza di 50 millimetri può sembrare minimo ma richiederà un ingegno ancora maggiore da parte degli ingegneri per ottimizzare le prestazioni", ha proseguito l’ufficiale Honda.

Il nuovo regolamento infatti non incide particolarmente dal punto di viste delle restrizioni aerodinamiche, semplicemente si limita a diminuire la larghezza massima del cupolino e delle proprie appendici: “Se un produttore riesce a padroneggiare l’aerodinamica nonostante queste restrizioni, potrebbe davvero fare la differenza. Potrebbe addirittura ampliare il divario tra le moto in termini di gestione dell'impennata, frenata e manovrabilità in curva". Con gli attuali motori che andranno in pensione tra due stagioni, è lecito immaginare che gli sviluppi principali delle case si orienteranno sempre maggiormente sull’aerodinamica: “I prossimi due o tre anni vedranno i team investire massicciamente nell’aerodinamica, perché questa è un’area in cui i progressi possono apportare benefici a tutti gli aspetti delle prestazioni motociclistiche“. Honda al momento è la moto più in difficoltà tra i cinque costruttori della MotoGP ed il cambio regolamentare potrebbe rimescolare le carte: “Il 2027 è molto lontano. Dobbiamo massimizzare ciò che abbiamo adesso, ogni scoperta fatta oggi arricchirà il nostro approccio alle prossime gare”.

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