MotoGP, Bagnaia e la solitudine dei numeri uno

MotoGP, Bagnaia e la solitudine dei numeri uno
I consueti problemi del sabato, acuiti dalla convivenza con il compagno di team più impegnativo: le cifre non bocciano Pecco ma il trend è negativo. E il #63 appare sempre più isolato e privo di alleati

23.04.2025 ( Aggiornata il 23.04.2025 12:24 )

Conoscendo Marc, vorrà vendicarsi dello schiaffo preso l’anno scorso da Pecco, uno degli epiloghi più belli di sempre. Carenata contro carenata, leadership contesa e invertita, il carattere di Bagnaia a piegare la veemenza di Marquez. Il pubblico andaluso stava facendo esplodere tribune e circuito, i segni dei pneumatici sulle tute hanno dipinto quanto fosse acceso e importante un duello ancora da ammirare nel 2025 se non sporadicamente. Jerez de la Frontera è la pista di Marc, se guardiamo la bandiera, ma anche il posto dove cominciò un calvario impressionante in quell’infausta, pandemica e torrida estate 2020. Tornare sul luogo del misfatto è difficile, ci vogliono attributi enormi. A Marc non mancano, ma ne è dotato pure Pecco: «I giochi psicologici di Marquez attecchiscono, però non con il sottoscritto». E gli crediamo. La paura è un’altra: il feeling. Sebbene dal lato di Bagnaia lo spogliatoio sia compatto e coeso, i dirigenti si dividono anche nel lato opposto. Si voglia o no, l’ego fa scherzi strani: veder celebrare a piena gioia con il compagno di box quelle persone che fino all’altro ieri festeggiavano con te… tocca. Se trovate un pilota che afferma il contrario, non è un pilota, oppure corre nell’Endurance a equipaggi, o si è ritirato dalle competizioni. Sentire calore come nel 2022 e 2023 gioverebbe al torinese, precisando che non stiamo dicendo che la Ducati glielo stia negando. In questo momento, Pecco sembra l’Enea Bastianini del biennio 2023-2024, tutto qui, leggermente più competitivo. Il romagnolo si sentiva solo nella lotta, ci auguriamo che il discorso per Pecco sia differente: Marc e Alex in alcune fasi del weekend viaggiano a braccetto, si mollano nelle gare, ma sono uniti. Il sangue comune incide. Bagnaia è un “libero professionista” nel vero senso dell’impresa: per tenere il passo del più vincente del lotto è chiamato a convertire in fatti i concetti espressi nella off-season: «Guardo me stesso e il mio lavoro, vado per la mia strada, senza farmi abbagliare o distrarre. Sbagliare il meno possibile è una chiave, prendere il massimo dei punti una seconda, digerire la Sprint la terza». In ordine sparso, Pecco aveva elencato gli ingredienti di una ricetta con la quale battere l’affamato Marc.

Indietro

4 di 4

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi