Quartararo: "Sì a Yamaha dopo 3 ore di domande. Matrimonio? Sono da anni '60"

Quartararo: "Sì a Yamaha dopo 3 ore di domande. Matrimonio? Sono da anni '60"© Luca Gorini

L'INTERVISTA - Fabio a 360°: "In gennaio ho incontrato Bartolini e mi ha convinto. Nel 2022 pensavo di cambiare, ma ero leader. Marc e Pecco? Io e Vinales non ci parlavamo sul finale"

25.09.2024 09:16

Gli anni difficili tra Moto2 e Moto3 ti stanno aiutando a gestire un momento del genere?
 
“Un po’ sì, anche perché quelle stagioni sono state anche più difficili, dato che non avevo la certezza di continuare a correre. In quelle categorie non ho mai realmente vinto, mentre in MotoGP sono partito con il piede giusto e solo di recente ho faticato”.

La crescita, Rossi, Marquez e Bagnaia

Hai faticato nelle classi minori ma hai brillato immediatamente in MotoGP. Ti sei fornito una spiegazione?
 
“La Moto2 secondo me è la categoria più difficile di tutte. Quando l’ho disputata vi erano diversi stili di guida ed era difficile adattarsi, mentre in MotoGP lo stile è uno e devi seguire obbligatoriamente quella strada. E’ stato più facile abituarmi alla MotoGP per me rispetto alla Moto2: i freni sono stati un problema a tratti, ma in generale è stato così”.
 
Al momento senti di avere delle certezze circa la risalita di Yamaha o conservi ancora “solo” una speranza?
 
“Le certezze non esistono in questi campi. Se penso ai test di Sepang ed alla situazione attuale la differenza è chiara, dato che sappiamo la strada da prendere. Cambiare la mentalità degli ingegneri giapponesi non è banale, ma per esempio nel venerdì di Misano 1 abbiamo fatto un’ora di meeting, il che è un segnale importante. In primis ha iniziato a mutare la mentalità, ed a seguire la moto. Crescere relativamente al telaio è una novità per noi, significativa. L’obiettivo iniziale è essere più spesso in Q2, il che nell’arco di un weekend ti cambia la vita”.
 
Valentino Rossi di recente ha detto “Quando Yamaha mi ha preso lo ha fatto seriamente”. Senti le stesse sensazioni dopo l’ultimo rinnovo di contratto?
 
“Yamaha ha fatto un grande investimento su tutto, dal modo di lavorare alle persone. Ho fatto tante domande prima di rinnovare e ho ricevuto tante risposte, ma per esempio Max Bartolini (il nuovo Direttore Tecnico Yamaha arrivato da Ducati ndr) ho voluto incontrarlo prima di firmare. In gennaio ho fatto tre ore di auto da Nizza a Milano per incontrarlo: abbiamo parlato tre ore e gli ho chiesto tutto quello che potevo. Mi è piaciuto, mi sono fidato. Yamaha dopotutto mi ha preso quando non ero nessuno, quindi è valsa la pena rimanere”.
 
Da campione che giudica campioni: come vedi la convivenza tra Marquez e Bagnaia in Ducati nel 2025?
 
“Io ho passato metà stagione con Vinales come compagno di squadra, e la prima cosa a cui pensavo era come batterlo, come penso per lui. Questo mi ha aiutato da un certo punto di vista, anche se nelle ultime gare insieme non ci parlavamo più. Siamo stati due guerrieri in pista, ci siamo alimentati a vicenda. Detto questo non so come sarà la convivenza nel box tra Pecco e Marc (sorride ndr)”.
 
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