Arbolino tra incubi e speranza: "Difficile dormire dopo certi errori, non regalerò più nulla"

Arbolino tra incubi e speranza: "Difficile dormire dopo certi errori, non regalerò più nulla"© Luca Gorini

Tony ad un passo dal successo: "Anche tanti campioni hanno commesso errori quindi meglio non arrabbiarsi troppo. Essere costanti in un mondiale la sfida più grande"

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24.09.2024 ( Aggiornata il 24.09.2024 09:17 )

Fino a tre curve dalla fine la seconda domenica misanese di Tony Arbolino stava per assumere il sapore più dolce del mondo, prima che un errore alla curva del Carro cambiasse la trama del film irrimediabilmente. “Difficile metabolizzare – le prime parole di Tony post gara - credo che la nottata sarà una di quelle in cui non dormire è difficile, quindi farò di tutto per non stare a letto. In questi casi inizi a pensare a tutto quello che avresti potuto fare di diverso”.
 
Resta comunque un’ottima gara quella del milanese, capace di bissare il podio di Misano 1 e soprattutto di confermarsi ai piani alti della classifica, come tante volte nelle stagioni scorse.
 
“Il mio obiettivo era fare la differenza in un momento della gara. Ho pensato che era meglio partire e dare subito il massimo, per vedere se qualcuno aveva i mezzi per seguirmi: la mia famiglia ed i miei tifosi sono partiti da Garbagnate nella notte tra sabato e domenica per sostenermi quindi dovevo farlo anche per loro. Tutto questo mi ha dato la spinta per rispondere a Canet quando mi ha passato, per il resto aspetto di vedere i dati per capire. Tutto questo comunque fa parte di questo sport, del resto anche tanti campioni hanno commesso errori. Non voglio arrabbiarmi troppo, ma devo migliorare in freddezza e per fortuna ho subito un’altra gara a disposizione”.

Tony Arbolino carico

Aspettative per l’indonesia?
 
“Voglio salire sul podio in tutte le gare da qui alla fine, e vincere”.
 
Hai confermato di essere tornato sui tuoi livelli migliori.
 
“Vero, e non è facile fare la differenza nella seconda gara sullo stesso tracciato. Tra un GP e l’altro tutti migliorano, i dati circolano e tutti capiscono quale sia la strada giusta. Ho rotto le scatole al team per tutto il weekend e siamo cresciuti, quindi non posso che essere contento del passo avanti compiuto. Celestino (Vietti ndr) è stato furbo all’ultima curva, se l’è meritata”.
 
Con l’Arbolino di oggi da inizio anno forse ora staremmo parlando di un altro campionato.
 
“Esattamente. Il mondiale però è difficile per questo: si parte da una condizione ma questa muta nel corso del tempo, anche perché si disputano tante gare in posti diversi. Sono consapevole di tutto questo, come lo sono del fatto che da qui a Valencia non regalerò nemmeno un punto agli avversari”.

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