GP Aragon, Bagnaia: “A. Marquez è stato lì a spingermi fuori, inaccettabile e pericoloso”

GP Aragon, Bagnaia: “A. Marquez è stato lì a spingermi fuori, inaccettabile e pericoloso”© Luca Gorini

Pecco diretto: "Il podio era mio, qualcuno ha deciso di impedirmelo. Il mio errore? Non considerare chi avevo di fronte. La dinamica è chiara, mi ha visto senza chiudere il gas"

01.09.2024 17:36

Non alza la voce Pecco Bagnaia, non è nel suo stile, ma la rabbia nel post gara di Aragon si percepisce senza grosse difficoltà. Il piemontese infatti è netto circa il contatto avvenuto con Alex Marquez, costatogli un podio oramai conquistato, vista la sua velocità nella seconda parte della corsa. Ora Pecco si trova a -23 da Jorge Martin, e dunque dovrà ricostruire una piccola rimonta.
 
“Io e Alex non ci siamo parlati – apre Pecco - anzi lui nemmeno mi ha guardato in faccia, il che fa capire il personaggio. Sono situazioni spiacevoli: se vai lungo e vedi che il pilota alle tue spalle ti sta passando, perché lo vedi e non vero il contrario, dare un colpo di gas e centrarlo pienamente non è il massimo. Io ho approfittato del suo errore per passare, ma forse ho sbagliato a non considerare chi fosse, dato che gliene capitano diverse. E’ stato un peccato, dato che è stato un weekend difficile. Sono partito nuovamente dalla piazzola sporca, ma sono risalito forte ed ero molto più veloce di lui”.

 Hai le idee chiare circa l’accaduto.
 “Quando gli sono passato davanti eravamo ancora dritti, non in piega. Io sono entrato e ho fatto una linea anche abbastanza larga, sapendo che lui era interno ma che la mia velocità era di gran lunga superiroe, ma una volta lì ho sentito distintamente il suo colpo di gas, cosa confermata dalla telemetria. Non ha chiuso il gas finché non era a terra, quindi è rimasto con il 40 o 60% di gas per tutto il tempo. E’ stato lì a spingermi fuori, un qualcosa di inaccettabile e pericoloso. La dinamica è chiara sotto tutti i punti di vista, e dai dati è ancora peggio di quello che sembra: è preoccupante che certi piloti facciano determinate azioni”.

Ti aspettavi delle scuse?
 “Quando uno ti prende pieno in questo modo di solito chiede scusa, invece lui mi ha anche mandato a quel paese. Diciamo che abbiamo una visione delle cose abbastanza diversa, ma la dinamica dell’incidente è chiara. Lui avrà le sue ragioni”.

Bagnaia non ci sta

Come stai? 
“Non sto troppo bene al momento. Ho male alla spalla sinistra, ma non c’è nulla di rotto. Cercherò di fare un buon lavoro a casa, per arrivare a Misano in forma”.
 
Ci sono delle similitudini nella dinamica con l’incidente di Portimao tra te e Marc? 
“E’ totalmente diversa. A Portimao uno mi ha superato per poi andare lungo, e io sono semplicemente entrato, mentre quello esterno ha chiuso la linea”.
 
Il podio era ormai alla portata.
“Esatto, era un obiettivo facile. Giravo mezzo secondo più forte di chi mi precedeva, arrivando quasi sui tempi di Martin, ma in questo fine settimana non ne è andata dritta una. Nelle situazioni normali ho fatto terzo in qualifica, una buona uscita nella Practice ed un buon passo in gara, ma una volta arrivato in griglia avevo già capito che la partenza sarebbe stata difficile, dato che la piazzola era più sporca di ieri. Avrebbero dovuto pulirla ma probabilmente avevano altro da fare. Ho faticato a superare Morbidelli perché lui non stava gestendo le gomme, ma una volta superato lui è stato tutto più facile. Finire terzo era importante, ma qualcuno ha deciso di impedirmelo”.

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