MotoGP, Poncharal: "Dall'Igna è l'eroe del paddock, ma con Marquez e Bagnaia perderà i capelli"

MotoGP, Poncharal: "Dall'Igna è l'eroe del paddock, ma con Marquez e Bagnaia perderà i capelli"© Lua Gorini

L'INTERVISTA PARTE 2: "Per me è più facile levarmi il cappello davanti alle sue idee che tentare di abolirle. Marc avrà sia più pressione che da dimostrare, Pecco è calmo solo quando serve"

21.08.2024 12:37

La nostra chiaccherata con Hervé Poncharal è stata come un lungo fiume in piena, capace di toccare tanti argomenti. E se nella prima parte si è parlato del presente del suo team e del futuro a medio termine della MotoGP, nella seconda a prendersi la scena è stato il 2025, sia del Tech 3 - che schiererà in pista due assi del calibro di Enea Bastianini e Maverick Vinales - che della griglia in generale, con la futura convivenza tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez a tenere banco. 

Hervé tu hai già avuto una coppia di piloti in lotta entrambi per il titolo, come probabilmente avrà Ducati l’anno prossimo. Come gestiresti una situazione del genere se fossi Gigi Dall’Igna?
 
“Per prima cosa voglio dire che Gigi è l’assoluto eroe del paddock MotoGP odierno. Penso che abbia tanti fan in giro per il mondo, ma io sono per certo nel primo gruppo. Lo rispetto tanto. Tra l’altro ne approfitto per dire che non sono d’accordo con chi dice che le moto attuali sono brutte o non incarnano lo spirito delle corse. Ho sempre pensato che la MotoGP sia formata da prototipi, moto dall’animo bestiale che devono fare sognare le persone, e possono essere guidate da un ristretto numero di persone. Ricordo che tanti anni fa andai al Paul Ricard a vedere la Formula 1, e quando mi accesero un’auto davanti ricordo come tutto il mio petto ha cominciato a vibrare: qualcosa che oggi si vive anche con le MotoGP, le quali con tanto di abbassatore e strumentazioni sembrano una navicella spaziale. Siamo nel 2024, non nel 1952, quindi per me queste moto sono l’ultima rappresentazione del progresso, e molte delle idee che vediamo oggi arrivano da Gigi. Quando ha mostrato le prime ali sono rimasto colpito: molti spingevano per eliminarle in quanto illegali, ma lui gli dimostrò che era tutto in regola, e lo stesso con il dispositivo per la partenza. Gigi è il leader, il cervello, e per me è più facile levarmi il cappello per le sue idee che tentare di abolirle". 
 
E relativamente alla coppia Pecco - Marc?
 
“Manderei Tardozzi (ride ndr). Credo che gestire le persone sia la cosa più difficile: abbiamo visto il duello tra i due piloti a Portimao, e ci ricordiamo duelli del passato come quello tra Senna e Prost a Suzuka. Quando hai due animali del genere è difficile gestirli: è un dream team che può diventare un incubo, dato che possono sbranarsi tra loro. Non saprei cosa consigliare a Dall’Igna, anche perché nelle moto, una volta spenti i semafori, è tutto in mano al pilota, non come in Formula 1. Bagnaia è intelligente e ha già vinto, Marquez sa che forse è l’ultima opportunità per conquistare un altro titolo: credo possano essere sufficientemente intelligenti per evitare stupidaggini, che nella foga del momento potrebbero però accadere”.
 
Chi pensi prevarrà tra i due?
 
“Non voglio puntare il dito su nessuno (ride ndr). Dico solo che vinca il migliore, ma certamente sarà una bella sfida. Pecco è calmo quando serve, conosce bene la Ducati e come lavorare con i suoi uomini, e non ha molto da dimostrare. Chi invece ha più da dimostrare è Marc, perché vuole dimostrare che può vincere ancora. Credo che la pressione sarà maggiore per Marc, che a volte tende ad essere più caldo di Pecco. Gigi ha già i capelli bianchi, ma il prossimo anno potrebbe perderne un po’ (ride ndr). Tra l’altro Gigi con la sua barba sembra un po’ il diavolo, ed il diavolo può sempre trovare la soluzione. E chapeau ancora a lui”.

Poncharal su Bastianini e Vinales

Nel 2025 non avrai Acosta ma ti attende una nuova coppia di piloti: Maverick Vinales ed Enea Bastianini. Possiamo dire che sarà la più forte che tu abbia mai avuto in MotoGP?
 
“Sì. Spesso in passato ho avuto una coppia di piloti sbilanciata, mentre il prossimo anno sarà molto diverso. Sono contento di avere due top rider come Bastianini e Vinales, non potrebbe essere altrimenti. Ad essere onesto una coppia del mio passato alla quale sono affezionato è quella formata da Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, anche se con loro abbiamo lottato per le posizioni intorno alla terza, mentre il prossimo anno potremmo anche giocarci qualcosa di più. Dovi e Cal erano davvero diversi, ma insieme formavano un duo davvero divertente. Erano anche altri tempi, con meno pressione, mentre ora il livello di tutto è davvero altissimo”.
 
Hai già pensato a come gestire gli equilibri interni? Entrambi vorranno essere la prima guida
 
“Non si può mai preparare qualcosa del genere in anticipo, dato che è tutto molto imprevedibile, un po’ con le donne (ride ndr). Posso contare però sul fatto che internamente alla nostra squadra vi saranno come due team: Bastianini e Vinales avranno due gruppi di lavoro indipendenti. Ovviamente si scambieranno i dati, ma avranno un chiaro gruppo di lavoro personale. Per certo si troveranno a lottare ma non vogliamo impostare oggi una strategia, sarà la pista a decidere tutto questo. Non sono preoccupato comunque relativamente alla gestione, dato che avremo esattamente lo stesso materiale del team ufficiale”.
 
Dalla seconda parte di stagione in poi però qualcuno vorrà guidare lo sviluppo 
 
“Vero. Quando il gruppo Pierer ha annunciato i piloti ha chiarito come il supporto sarà lo stesso per tutti. Può capitare che venga scovato un pezzo migliorativo e che questo non sia ancora stato prodotto in una quantità sufficiente per tutti: in quel caso, ma parliamo di un esempio estremo, il pezzo andrebbe al pilota meglio piazzato, anche se non è del team ufficiale. Credo che questo sia il modo migliorare di gestire le cose”.

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