WDW, Grassilli: "Sapevo che la famiglia Ducati avrebbe accolto bene Marquez, Bau è una priorità"

WDW, Grassilli: "Sapevo che la famiglia Ducati avrebbe accolto bene Marquez, Bau è una priorità"

Il Direttore Sportivo a 360°: "I nostri tifosi accolgono le scelte dell'azienda nel modo giusto. Alvaro è in una fase delicata della carriera e stiamo trattando. La Ducati del mio cuore? La 900 Superlight"

27.07.2024 ( Aggiornata il 27.07.2024 17:17 )

Mauro Grassilli ammira con soddisfazione il paddock di Misano. “Mettiamoci qui che la vista è eccezionale” dice prima di iniziare l’intervista, ma la luce ci obbliga a cambiare posizione. Fuori resta lo spettacolo del World Ducati Week, che Mauro sta vivendo in veste di Direttore Sportivo di Ducati Corse, dopo averne vissuti diversi in passato in tante vesti diverse, con la comunicazione ed il marketing come punto focale.
 
“Questa è la sesta o settima edizione alla quale partecipo ed ogni volta è sempre meglio – conferma Mauro - quest’anno abbiamo tanti piloti e tanti team, cerchiamo sempre di migliorarci e ci stiamo riuscendo. Due anni fa sentivamo il profumo del successo, ed ora ce lo stiamo godendo. Come dice Gigi (Dall’Igna ndr) vincere è difficile, quindi quando ci si riesce occorre godersela”.
 
Uno degli uomini più attesi a questo WDW era Marc Marquez, che è stato subito accolto ottimamente dal popolo ducatista.
 
“Il pubblico ducatista è una famiglia, e quando l’azienda decide qualcosa la famiglia Ducati accetta la decisione. Eravamo sicuri che Marc sarebbe stato accolto nel migliore dei modi, e ne abbiamo avuto la conferma. Stasera vivremo un altro momento indimenticabile, con la festa e tutti i piloti presenti”.
 
Se in MotoGP il team ufficiale è delinato in SBK non ancora. Qual è la situazione con Alvaro?
 
“Innazitutto non abbiamo una deadline. Alvaro è la nostra priorità, abbiamo iniziato a parlare e siamo in attesa di vedere gli sviluppi. Siamo in attesa di capire: se rimarrà saremo più che felici, altrimenti cercheremo di capire come muoverci. Non abbiamo un piano B ma solo quello A ossia restare con Alvaro”.
 
Ti hanno sorpreso le parole di Bautista a Most?
 
“Ogni pilota cerca di mettere sul piatto i propri strumenti, per andare o non andare in una certa direzione. Alvaro è in un momento delicato della sua carriera, ma è tutto normale in una fase di negoziazione come questa”.

Grassilli su SBK, Panigale e la moto del suo cuore

Cosa ne pensi della situazione regolamentare in Superbike?
 
“A volte è un po’ frustrante la situazione, dato che abbiamo lavorato tanto per raggiungere un determinato livello. Non siamo comunque noi a fare le regole quindi abbiamo poca voce in capitolo, possiamo solo lavorare al meglio”.
 
Intanto Ducati ha presentato la nuova Panigale. Quanto sei soddisfatto?
 
“Aspetto di provarla, ma esteticamente è davvero meravigliosa, e lo dico anche da uomo del marketing. I piloti hanno subito commentato positivamente il potenziale della moto, quindi sono davvero soddisfatto”.
 
Quale modello Ducati ti ha dato le maggior soddisfazioni dal punto di vista del marketing e non?
 
“Io mi sono innamorato della Ducati con la 900 Superlight, che era gialla e meravigliosa. Da lì ricordo la 851, la 888 fino alla 916 e le sue evoluzioni. Mi sono innamorato di tutte, ma la Superlight occupa un posto speciale nel mio cuore”.

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