MotoGP, Morbidelli: "Mai perso la grinta in vita mia, ora sto vivendo la mia rinascita"

MotoGP, Morbidelli: "Mai perso la grinta in vita mia, ora sto vivendo la mia rinascita"© GPAgency

L'INTERVISTA - "Il sogno è tornare a giocarmi il titolo, restare in sella a una Ducati l'obiettivo per il 2025. Sono uno tranquillo, ma le ingiustizie e le mancanze di rispetto mi fanno incazzare"

26.06.2024 14:04

Considerato il tuo inverno hai iniziato la stagione in maniera ottima. Sei in linea con le tue aspettative oppure no?
 
“La mia curva di apprendimento e miglioramento sta sorprendendo in positivo anche me. Sia io che il team siamo contenti e sorpresi, dato che non era banale ottenere certi risultati dopo un infortunio come il mio ed un inverno di test completamente saltato. Stiamo andando nella direzione giusta, ma serve continuare con lo stesso approccio: con la mia velocità attuale serve conquistare risultati, utili sia per la classifica che per il morale, ma il lavoro di recupero compiuto nelle prime gare è stato senza dubbio valido”.

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Ducati, il presente ed il futuro

Credi che oggi la moto conti troppo in MotoGP? Voglio dire, ti è bastato salire su una Ducati per tornare il vero Franco…
 
“Sicuramente ci sono delle case che fanno la differenza su altre al momento, non è un segreto che la Ducati ora sia la miglior moto. Il pilota comunque conta sempre, anche perché le 8 Ducati non sono nelle prime 8 posizioni”.
 
Hai ritrovato il piacere di guidare in sella alla Ducati?
 
“Non l’ho mai perso, ma certamente vedere il podio e la vittoria così più vicini ti regala qualcosa in più. Non puoi farci nulla, è normale, ma nei due anni e mezzo in Yamaha non ho mai perso il piacere di guidare, anche se c’era qualcosa in meno derivante dal gap con i primi, cosa che credo sia normale per tutti”.
 
Cosa vorresti per il 2025?
 
“L’obiettivo è rimanere su una Ducati, per cercare di vincere delle gare. Il sogno nel cassetto sarebbe crearmi una nuova chance per vincere il campionato, ma si tratta di qualcosa di lontano al momento, dato che prima devo tornare sul podio. Sono convinto però che con la giusta stabilità e con la giusta conoscenza della moto sia possibile avvicinarmi a questo sogno”.
 
C’è un mito su di te che vorresti sfatare? Qualcosa che la gente pensa di te ma non è vero.
 
“Non saprei. Sicuramente per il mio carattere tranquillo e le difficoltà degli ultimi anni la gente ha iniziato a pensare che io abbia perso la grinta, ma non c’è nulla di più falso. Questo mi piacerebbe sottolinearlo: i risultati parleranno per me”.
 
Un desiderio per il futuro fuori dalla pista?
 
“Mi ritengo già fortunato, quindi spero che tutto continui in questo modo, magari in crescendo”.
 
Ultima domanda, per te che sei appassionato anche di basket. Qual è il futuro della dinastia Golden State Warriors e di Klay Thompson?
 
“Difficile dirlo. Sembra una squadra arrivata quasi a fine ciclo, soprattutto a causa dell’età dei suoi migliori giocatori, ma mai dire mai. Quest’anno li ho seguiti e avevano un grande potenziale, riuscivano a giocare benissimo ma solo per piccoli scampoli della partita. Se fossero riusciti a mantenere quel livello per tutto il campionato avrebbe fatto male a tanti, ma non ci sono riusciti”.

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