L'intesa Rossi-BMW-Razgatlioglu aumenterebbe l'interesse per una MotoGP in cerca di nuovi costruttori e nuovi appassionati
È una suggestione, lo sappiamo. Ma il matrimonio tra Valentino Rossi, BMW Motorrad e Toprak Razgatlioglu nella MotoGP del futuro avrebbe tanti aspetti positivi.
Si parla ormai da molti anni di un possibile ingresso della Casa tedesca nel Motomondiale ma finora non ci sono stati i presupposti per renderlo reale. Adesso, invece, sembrerebbe tutto più vicino: a Monaco, tecnici e ingegneri starebbero lavorando su un prototitpo con motore da 850 cm3, in linea con le direttive del nuovo regolamento, per essere pronti allo "sbarco" nei prossimi anni.
Per farlo, come successo in passato in Superbike, alla BMW sarebbe utile affidarsi a una struttura già rodata e protagonista nella top class. Facendo uno più uno, anche di fronte ai contatti avvenuti, viene subito in mente la VR46 di Valentino Rossi, che è pilota dell'azienda teutonica nell'Endurance a quattro ruote. Al campione pesarese, le sfide piacciono da sempre. E quella di provare a portare al top la BMW anche nelle due ruote, potrebbe essere l'ennesima da vincere.
Poi c'è Toprak Razgatlioglu. Il quale, nello stile di guida da funambolo, ricorda proprio Valentino. La sua recente visita al ranch di Tavullia ha fatto pensare a un "primo contatto" con la struttura del Dottore, alimentando ancora di più un sogno mai svanito: quello di correre da protagonista anche nella MotoGP dopo i successi in Superbike.
Di tutto questo proprio Liberty Media potrebbe avere bisogno: il nuovo padrone del campionato è in cerca di nuovi costruttori da far entrare nel paddock (e BMW sarebbe un nome di un certo peso) ma anche di nuovi appassionati provenienti da Paesi storicamente lontani dal Motomondiale. E la Turchia è certamente uno di questi.
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