Borsoi: "Ora sappiamo che certi sorpassi sono ammessi: buono a sapersi per il futuro"

Borsoi: "Ora sappiamo che certi sorpassi sono ammessi: buono a sapersi per il futuro"© Luca Gorini

Idee chiare per Gino: "Manovrà un po' troppo al limite, ma come dice la Race Direction queste sono le gare. Nei due GP di Misano abbiamo visto che gli errori capitano a tutti"

24.09.2024 10:22

Una cosa è certa: nell’economia della lotta al titolo – sia dal punto di vista emotivo che puramente di punteggio – la domenica di Misano 2 è destinata ad avere un ruolo molto importante. In un duello basato sui dettagli del resto ogni singolo punto conta, e soprattutto occorrerà capire gli strascichi che la battaglia tra Jorge Martin ed Enea Bastianini potrà avere nelle settimane a venire, fitte di nuovi Gran Premi.
 
La manovra del romagnolo ai danni dello spagnolo del resto non è piaiuta allo stesso Martin, come del resto al team Pramac, capitanato dal Team Manager Gino Borsoi, che senza perdere la proverbiale aplomb ha espresso chiaro il suo punto di vista.
 
“Secondo me è stata un’azione un po’ troppo al limite – le sue parole - ma non spetta a me giudicare ed esiste appositamente la Race Direction. Da quanto accaduto noi possiamo solo imparare: nella fattispecie abbiamo capito che questo tipo di sorpasso è ammesso dalla Race Direction, quindi immagino che, se per necessità dovessimo fare qualcosa di simile, nessuno ci dirà nulla”.
 
Da pilota avresti fatto un sorpasso del genere? Come avresti reagito se lo avessi subito?
 
“Non essendo sulla moto è difficile capire. Ovviamente reca fastidio, anche perché sarebbe stato bello conquistare la centesima vittoria Ducati nel Gran Premio che aveva Pramac come title sponsor. Jorge ha guidato la gara dall’inizio, ma come dice la Race Direction queste le sono gare. Jorge ha frenato bene e ha cercato di stare interno: Enea ci aveva già provato in precedenza ed aveva capito di essere al limite, così ha voluto a tutti i costi inserire la propria moto, consapevole che Jorge non avrebbe resistito in ottica mondiale”.
 
Quando Bagnaia è caduto hai pensato che un secondo posto sarebbe andato bene?
 
“Era importante finire la gara, anche se Jorge si meritava la vittoria. Aveva fatto tutto perfettamente, ma ci riproveremo”.

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Hai visto un Martin più motivato dopo l’errore di Misano 1?
 
“Era desideroso di rifarsi con un bel risultato, che serviva a lui come a noi. Ha confermato di essere uno dei più forti in griglia, e ha mostrato al mondo che gli errori esistono quando ci si gioca un mondiale: criticare è sempre facile da casa, ma quando si è in moto è un’altra cosa. Ora sono (Pecco e Jorge ndr) 1 a 1, quindi palla al centro”.
 
Il bilancio del doppio impegno a Misano è positivo.
 
“Abbiamo un margine di 24 punti, ma dobbiamo tenere a mente come gli errori possano sempre capitare, anche ai grandi campioni, specie quando il limite viene posto sempre più in alto. Siamo tranquilli dunque nel vedere che non siamo i soli ad avere momenti di difficoltà”.

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