        Se per i piloti delle 450 il fango di Cozar &egrave; un terreno pesante, immaginarsi cosa deve essere per i giovanissimi e solitamente piccoli piloti delle 125 a due tempi che saranno s&igrave;, leggere e maneggevoli ma che richiedono anche tanta abilit&agrave; per non restare intrappolate nella morsa di terra bagnata che rischia di vanificare una gara, come successo al nostro Filippo Mantovani (KTM) che al&nbsp;sabato riesce a vincere gara uno, ipotecando un posto sul podio.  Bervoets si aggiudica la prima vittoria in 125 in carriera @L.Resta Mantovani perfetto in gara uno Lo spezzino parte bene e deve vedersela con Levi Townley (Yamaha), Niccol&ograve; Mannini (TM) e Aaron Katona (KTM) che prende il comando con un ottimo ritmo. Mantovani conquista il terzo posto alle spalle di Katona e Mannini e l&rsquo;ungherese sembra poter prendere il largo. Alle sue spalle i due italiani si scambiano pi&ugrave; volte le pozioni come fatto nell&rsquo;ultima prova degli Internazionali d&rsquo;Italia e alla fine la spunta Mantovani, con Jarne Bervoets (Yamaha) che risale dal fiondo e agguanta la quinta posizione. Katona cade violentemente, ripartendo 5&deg;, davanti ne approfitta Mantovani che respinge il ritorno di Mannini e vince davanti al connazionale, a Bervoets e a Katona.  NIcol&ograve; Mannini ha portato a casa un podio prezioso @L.Resta Kubulins imprendibile in gara due In gara due &egrave; Jekabs Kubulins (Yamaha) ha firmare l&rsquo;holeshot, con Dani Heitink (Yamaha) e Riccardo Pini (TM) posizionati subito dietro, mentre Townley rimane a terra alla prima curva insieme ad altri piloti. Mantovani ha la meglio su Pini e agguanta il 3&deg; posto, cadendo per&ograve; poco dopo, facendosi sfilare da diversi piloti, mentre anche Mannini cade, ritrovandosi 9&deg;. A pochi giri dalla fine Mantovani si scontra con un doppiato ed esce di pista, restando intrappolato nel fango, ripartendo attardato e ritirandosi poco dopo. In testa, Kubulins si aggiudica la prima vittoria in EMX125 con oltre un minuto su Bervoets, 2&deg; e Pini 3&deg;, mentre Gennaro Utech (TM) centra un eccellente 4&deg; posto.  Pini in azione con la TM nel fango spagnolo @L.Resta Due italiani e due TM sul podio di Cozar Con un terzo posto in Gara 1 e un secondo in Gara 2, Bervoets vince il GP di Castilla - La Mancha davanti a Mannini e Pini con ben due moto italiane sul podio europeo. Sesta posizione assoluta per un Francesco Bellei (Fantic) non ancora al meglio e ottava per lo sfortunato Manotvani. In campionato Bervoets conquista la prima tabella rossa in carriera e arriver&agrave; alla prossima gara in Francia da leader della serie.  Il podio di Cozar, da sx: Mannini, Bervoets e Pini @Infront Moto Racing       

Il figlio d&rsquo;arte belga con un colpo solo porta a casa il primo podio e il primo successo in carriera ma sul podio di Cozar c&rsquo;&egrave; anche tanta Italia con due piloti e due moto italiane

EMX125: la prima di Bervoets

        C&rsquo;&egrave; molta attesa per i primi verdetti stagionali della EMX125 e della EMX250, i due campionati Europei da dove sono usciti tutti i pi&ugrave; interessanti piloti degli ultimi anni. Tante le novit&agrave; in entrambe le classi con molti astri nascenti pronti a farsi conoscere dal grande pubblico.  Francesco Bellei con la sua Fantic @Fantic EMX125 ed EMX250, la fabbrica dei Campioni Bastano pochi nomi usciti dalle classifiche del Gran Premio di Argentina per far capire quanto valore abbiano assunto in questi anni i due tornei continentali riservati alle ottavo di litro due tempi della EMX125 e alle 250cc della EMX250. Valerio Lata (Honda), Mathis Valin (Kawasaki) e Cas Valk (KTM), in MX2 sono il perfetto esempio di recenti Campioni titolati in 125 o in 250 e approdati alla MX2, come lo sono Andrea Bonacorsi (Fantic) o Mattia Guadagnini (Ducati) nella classe regina. Gli EMX sempre di pi&ugrave; sono divenuti propedeutici per costruire una carriera di successo nelle classi iridate e a meno che non si arrivi dagli States o dall&rsquo;Australia, sono il solo modo efficace per tentare la via del professionismo.  Nicol&ograve; Mannini con la TM Factory @TM Mancini, Bellei e EMX250 In EMX250 si apre ufficialmente la caccia ai tre mattatori della passata stagione, Valin, Lata e Valk, nell&rsquo;ordine di classifica del 2024, conquistarono le vittorie in palio e hanno lasciato un importante vuoto alle loro spalle. Simone Mancini (Fantic) &egrave; l&rsquo;italiano messo meglio per raccogliere il testimone passatogli metaforicamente dall&rsquo;amico Lata. Il marchigiano che ha lottato per il titolo della 125 contro il compagno di squadra Noel Zanocz, ora in Honda, trover&agrave; nell&rsquo;ungherese uno dei rivali pi&ugrave; agguerriti. Il campione in carica della 125 non ha infatti trovato un manubrio ufficiale (forse a causa del pessimo carattere) ma ha talento da vendere e far&agrave; di tutto per far rimpiangere a Yamaha e KTM, le due case presenti ufficialmente nella serie, di non averlo scelto preferendogli Jarnis Reisulis, Ivano Van Erp, Max Werner e Gyan Doensen. Kawasaki Bud ha incece scelto Francisco Garcia per sostituire Mathis Valin.  Nicol&ograve; Alvisi con la KM del Racestore @KTMRacestore In EMX125 Yamaha a 4 punte, TM ci prova contro i giganti In EMX125 la lista dei pretendenti al trono di Zanocz &egrave; lunga e include senz&rsquo;altro alcuni nomi familiari a noi italiani, come quello di Francesco Bellei (Fantic), rimasto in 125 nonostante fosse apparentemente pronto al passaggio sulla quattro tempi e Niccol&ograve; Mannini, passato alla TM. Il trentino gi&agrave; in Cina al podio in un paio di occasioni la scorsa stagione eredita la moto di Mancini, mentre il toscano &egrave; l'alfiere della TM insieme a Riccardo Pini. Forte lo squadrone blu della Yamaha che tenter&agrave; di invertire la rotta dopo un 2024 disastroso. Levy Townley, Mano Faure, Dany Heitink e Jarne Bervoets i nomi schierati dalla casa dei tre diapason, mentre in KTM si affidano a Nicol&ograve; Alvisi e Filippo Mantovani, gi&agrave; vincitore agli Internazionali d'Italia.  Mano Faure, speranza del corss transalpino, classe 2009 @Infront Moto Racing       

Le 2 serie continentali EMX125 ed EMX250 prenderanno il via questo fine settimana sulla pista di Cozar nella regione di Castiglia La Mancia che ospita il secondo GP della stagione

EMX: a Cozar al via la stagione europea

1&deg; agosto del 2004, a Loket, nel Gran Premio della Repubblica Ceca, per Antonio Cairoli, 18 anni da Patti, Messina, arrivava la prima vittoria di manche, un successo che apriva la strada alla prima vittoria assoluta, conquistata una settimana pi&ugrave; tardi sulla pista pi&ugrave; difficile del mondo: Namur.    A Namur la prima di 94 vittorie  2004-2024, vent&rsquo;anni sono passati in un attimo per il mondiale di motocross e anche per quello che degli ultimi vent&rsquo;anni ne &egrave; stato un protagonista assoluto, Antonio Cairoli, in arte TC222, Velocit&agrave; Fango Gloria. Il campione, pardon, il nove volte Campione del Mondo, festeggia oggi un anniversario importante che lo vede protagonista di un fatto storico, vincere nella Cittadelle di Namur, una sorta di Montecarlo tortuosa, veloce e insidiosa e piena di radici che si snodava tra alberi infiniti, mura di fortificazione ripide, partendo e terminando sull&rsquo;Esplanade, una distesa immensa di sabbia che come un moderno Colosseo accoglieva i piloti di motocross abbastanza folli da mettersi in gioco nel Gran Premio di Vallonia.    Cairoli &quot;vola&quot; tra i tetti della Cittadelle di Namur @S.Taglioni  Un secondo e un quarto posto per la prima vittoria iridata  In gara uno un secondo posto alle spalle di un certo Chicco Chiodi, anche lui su una Yamaha, dopo aver avuto la meglio su Jussi Vehvilainen (Honda); in gara due il finlandese parte di nuovo in testa, mentre Cairoli deve rimontare da uno start lontano dall&rsquo;essere leggendario. Dopo cinque giri, davanti a tutti si piazza quello che a fine anno diventer&agrave; il nuovo Campione del Mondo della MX2, Ben Townley (KTM), a secco nella prima frazione; il siciliano fatica, rimonta e alla fine &egrave; quarto dietro anche a Marc De Reuver (KTM) e Vehvilainen ma tanto basta a portare a casa la vittoria assoluta, la prima e l&rsquo;unica per un italiano a Namur. Sul podio con lui, oltre al pilota Honda, anche Andrew McFarlane (Yamaha), l&rsquo;australiano che l&rsquo;anno successivo gli dar&agrave; tanto filo da torcere, prematuramente scomparso il 2 maggio del 2010.    Cairoli si butta a testa bassa nel bosco di Namur @S.Taglioni  179 podi e almeno una vittoria all&#39;anno per 18 stagioni  Per Cairoli &egrave; un primo assaggio di quello che verr&agrave;, un primo passo (e che passo!) per entrare nella leggenda, la prima delle 94 vittorie conquistate in 18 stagioni, un primato assoluto che si somma ai tanti conquistati sui campi da cross di mezzo mondo, come i 9 titoli iridati, le infinite scale fatte per salire sul podio 179 volte con ben 352 podi di manche conquistati in 542 partenze. Non poteva immaginare quel ragazzo di 18 anni quello che sarebbe successo di l&igrave; a poco, col primo titolo della MX2 conquistato un anno dopo e nemmeno Claudio De Carli che lo ha seguito dalla prima gara in MX2 a Zolder nel 2004, all&rsquo;ultima in MXGP a Mantova nel 2021, avrebbe mai pensato che quello era solo l&rsquo;inizio di una storia irripetibile.&nbsp;    Cairoli in un suggestivo scatto della memorabile giornata di Namur @S.Taglioni 

L&rsquo;8 agosto del 2004 sul tracciato di Namur conquistava il primo successo iridato, 20 anni e 94 vittorie dopo, il mito &egrave; ancora lui: Antonio Cairoli, pilota leggendario, sbocciato su una pista leggendaria

Cairoli: vent&rsquo;anni dal primo successo

        Si &egrave; conclusa l&rsquo;edizione 2024 del Campionato del Mondo FIM Junior di Motocross disputata sul circuito Kamperweg Heerde, in Olanda. Sulla pista sabbiosa resa pesante dalla pioggia hanno dominato i piloti provenienti dai paesi dove la sabbia &egrave; il terreno pi&ugrave; comune, come Olanda, Estonia e Nuova Zelanda. Tanti i nomi conosciuti tra i pi&ugrave; giovani con molti figli di piloti del passato impegnati nelle classi pi&ugrave; piccole. All'Italia la Ride Green Cup per aver promosso al meglio la sostenibilit&agrave; ambientale.&nbsp;  La premiazione dell'Italia con la Ride Green Cup @MXGP Con Fantic e Mancini tanta Italia sul podio della 125cc In 125 il pilota della Fantic, Noel Zanocz, attuale tabella rossa della serie continentale EMX125, ha centrato la vittoria al termine di due manche combattute, conquistando il titolo mondiale Junior 125. L&rsquo;ungherese ha prevalso sul compagno di squadra Simone Mancini, regalando una bella doppietta al team e al costruttore italiano. Il marchigiano ha chiuso la prima frazione alle spalle di Zanocz e dello spagnolo Francisco Garcia (GASGAS) che lo ha superato nel corso dell&rsquo;ultimo giro. In gara due Mancini si &egrave; rifatto, dominando la manche, terminando davanti a Zanocz e a Gyan Doensen (KTM), con Garcia quarto e terzo sul podio alle spalle dell&rsquo;ungherese e dell&rsquo;italiano. &nbsp;Ottava posizione di giornata per Nicol&ograve; Alvisi (KTM), 11&deg; e 9&deg; nelle due amnche, mentre il febbricitante Francesco Bellei (KTM) ha chiuso 27&deg; gara uno e non ha potuto prendere parte alla seconda frazione.  Il podio della 125, da sx: Mancini, Zanocz e Garcia @Federmoto Nella 85cc la Nuova Zelanda ricomincia da Townley In 85 &egrave; stato il neozelandese Levi Townley (Yamaha), figlio del Campione del Mondo del 2004, Ben, a sorprendere tutti. Townley si &egrave; aggiudicato il titolo della classe 85cc vincendo gara uno davanti al francese Sleny Goyer (GASGAS) e al finlandese Viktor Lepp&auml;l&auml; (KTM), con l&rsquo;altro figlio d&rsquo;arte, Lucas Leok (Husqvarna), quarto. Proprio l&rsquo;estone si &egrave; imposto in gara due, dominando dalla prima all&rsquo;ultima curva, chiudendo davanti a Dex van den Broek (KTM) e a Townley, al quale il terzo posto della seconda frazione basta per salire sul primo gradino del podio davanti a Leok e all&rsquo;olandese van den Broek. Tra i nostri Andrea Uccellini (Husqvarna) si &egrave; ritirato nella prima manche dopo una brutta caduta, non prendendo il via nella seconda, mentre Edoardo Riganti (Husqvarna) e David Cracco (KTM), hanno chiuso rispettivamente al 23&deg; e al 26&deg; posto.&nbsp;  Il podio della 85, da sx: Leok, Townley e van den Broek Show di Van Hamond in 65cc Nella 65cc &egrave; stato un altro neozelandese, Nico Verhoeven (KTM) a dominare la prima manche della categoria dei pi&ugrave; piccoli, conducendo per tutta la manche, tagliando il traguardo primo davanti al pilota di casa Karsh Van Hamond (GASGAS) e all&rsquo;estone Teo Kolts (GASGAS). In gara due Van Hamond ha preso il comando dopo la partenza in testa di Verhoeven, conquistando il titolo della 65cc davanti a Verhoeven, quarto nella seconda frazione e a Kolts, terzo in manche e sul podio. Per in nostri Antony Montoneri (KTM) ha chiuso al 32&deg; posto, mentre Achille Esposito (Husqvarna) ha concluso 34&deg;.  Il podio della 65cc, da sx: Verhoeven, Van Hammond e Kolts       

La squadra di casa con due podi e un quarto posto, &egrave; la vincitrice assoluta del campionato a squadre, Francia seconda davanti alla Gran Bretagna, con l'Estonia quarta e gli Stati Uniti quinti. L&rsquo;Italia Campione in carica fuori dalla top 10

Mondiale Junior: Olanda Campione, Mancini argento nella 125

        Saranno pi&ugrave; di 300 i piloti provenienti da 40 paesi diversi impegnati questo fine settimana in Olanda sul Circuit Kamperweg Heerde, per il Campionato del Mondo FIM Junior Motocross. La pista che ha ospitato il Mondiale Junior nel 2008, anno in cui un certo Jeffrey Herlings vinse il titolo della 85cc e Matiss Karro quello della 125cc davanti a Dylan Ferrandis e Glenn Coldenhoff. Molti i cognomi familiari tra i piloti in gara, come Bervoets, Gundersen, Leok, Van Drunen e Townley, ovviamente tutti figli di grandi del recente passato di questo sport.&nbsp;  Una partenza dell'ultima edizione del Mondiale Junior, disputata in Romania nel 2023 Italia sempre forte nel Mondiale Junior L&rsquo;Italia campione in carica, forte della vittoria del 2023 (preceduta da quelle del 2019 e del 2021) davanti all&rsquo;Olanda, oggi paese ospitante e alla Francia, si presenter&agrave; con 9 giovani atleti. In 125 saranno Nicol&ograve; Alvisi (KTM), Francesco Bellei (KTM) e Simone Mancini (Fantic) a vestire la maglia Azzurra, mentre nella 85 i selezionati sono: David Cracco (KTM), Edoardo Riganti (Husqvarna) e Andrea Uccellini (Husqvarna). Nella 85 invece il Commissario Tecnico FMI, Andrea Bartolini, ha selezionato Achille Esposito (Husqvarna), Antony Montoneri (KTM) e Mauro Musci (KTM).  Simone Mancini, qui in azione a Maggiora, sar&agrave; tra i protagonisti del Mondiale Junior 2024       

La competizione a squadra riservata ai giovanissimi piloti di motocross prender&agrave; il via questo fine settimana in Olanda. Attesa per l&rsquo;Italia, sempre tra le protagoniste&nbsp;

Motocross: al via il Mondiale Junior

        Il Mondiale MXGP che ha appena annunciato la localit&agrave; che ospiter&agrave; il ventesimo e ultimo GP dell&rsquo;anno (Cozar), riprende dopo due settimane di pausa per affrontare la prima tripletta della stagione che porter&agrave; il circus del Campionato del Mondo FIM di Motocross a visitare Portogallo, Spagna e Francia.&nbsp;  Una delle leggendarie partenze di Cairoli, qui ad Agueda nel 2017 Agueda, una storia lunga 40 anni e 25 edizioni E&rsquo; dal 1985 che il circuito di Agueda, gestito dal Agueda Action Club, organizza il&nbsp; Gran Premio del Portogallo, giunto quest&rsquo;anno alla venticinquesima edizione. Dalla prima, Mondiale 125, vinta da Dave Strijbos (Honda), all&rsquo;ultima del 2023, vinta da Herlings (KTM), sono molti i nomi di spicco che si sono alternati sul podio del Circuito Internacional de Agueda, tra i quali Jacky Martens (Husqvarna), Chicco Chiodi (Husqvarna), Michael Pichon (Honda), Ben Townley (KTM), Marvin Musquin (KTM) e Gautier Paulin (Kawasaki).&nbsp;  Il podio della MXGP del 2017, da sx: Herlings, Cairoli e Jasikonis Cairoli ed Herlings i migliori in Portogallo Il primato dei successi spetta ad Antonio Cairoli che con 5 vittorie, delle quali 3 in MX2 &egrave; alla pari con Jeffrey Herlings, anch&rsquo;egli detentore di 5 vittorie, 3 delle quali in MX2. Seguono Stefan Everts con 4 successi (2 in 250, 2 in MXGP) e Jorge Prado con 3 (2 dei quali in MX2). Tre vittorie anche per Clement Desalle, tutte in MX1/MXGP e due per Tim Gajser (Honda), vittorioso in 125 nel 2012 e in MXGP nel 2019, anno nel quale riusc&igrave; a rimontare Cairoli nella corsa per il titolo. Chi non ha mai vinto in Portogallo &egrave; curiosamente Romain Febvre (Kawasaki) che evidentemente con la terra rossa lusitana non ha un gran feeling e che prover&agrave; a colmare questa lacuna durante il fine settimana.&nbsp;  Il podio della MXGP del 2018, da sx: Cairoli, Herlings e Gajser Prado in caccia della quinta Jorge Prado (GASGAS), giunto a quattro successi consecutivi potr&agrave; contare su &ldquo;soli&rdquo; 13 punti di vantaggio su Tim Gajser (Honda), quest&rsquo;anno in caccia delle 50 vittorie per eguagliare Joel Robert al quinto posto ma ancora a secco dall&rsquo;inizio della stagione. Per lo sloveno un primo, cinque secondi e un terzo posto di manche nelle prime otto disputate, un ruolino di marcia che gli sta permettendo di tenere alta le pressione sul galiziano in testa al mondiale sin dalla prima gara, proprio come accaduto la scorsa stagione. Febre &egrave; terzo a 45 lunghezze dallo spagnolo con 10 punti di vantaggio su Jeffrey Herlings (KTM), mentre Pauls Jonass (Honda), vincitore qui in 125 nel 2013 &egrave; quinto a 22 dall&rsquo;olandese, con un solo punto di vantaggio su Calvin Vlaanderen (Yamaha), settimo.  Il podio 2023 della MXGP, da sx: Febvre, Herlings e Prado Debutto in MXGP per Andrea Bonacorsi Oltre ai big sopracitati, nella classe regina far&agrave; il suo esordio in gara Andrea Bonacorsi (Yamaha), passato in MXGP dopo il podio di manche del GP del Trentino, con la missione di dare man forte al compagno di squadra Vlaanderen per portare punti pesanti alla casa dei tre diapason. In MX2 il vantaggio di Kay De Wolf (Hosqvarna) su Simon Langenfelder (GASGAS) che correr&agrave; senza il compagno di squadra Rossi, infortunato in Trentino, &egrave; esattamente ill doppio di quello di Prado in MXGP, cio&egrave; 26 punti. Molto pi&ugrave; staccato Thibault Benistant (Yamaha), in terza posizione a 65 lunghezze dalla testa, con il Campione del Mondo in carica, Andrea Adamo (KTM), quinto a 74 punti dalla tabella rossa numero 74 di De Wolf.&nbsp;In Portogallo &egrave; previsto anche il rientro di Ferruccio Zanchi (Honda), assente nelle due precedenti gare italiane.  Il podio della MX2 del 2023, da sx: De Wolf, Geerts e van de Moosdijk EMX125 ed EMX250 occhi puntati su Mancini e Lata&nbsp; Ad Agueda saranno in pista anche i giovanissimi talenti della EMX125, guidati dalla tabella rossa Noel Zanocz (Fantic) che ha 8 punti su Gyan Doensen (KTM) e 12 su Salvador Perez (GASGAS), con il vincitore del round trentino, Simone Mancini (Fantic), settimo a 28 punti dalla vetta. In EMX250 la tabella rossa Valerio Lata (GASGAS) guida con 16 punti sull&rsquo;esordiente Mathis Valin (Kawasaki), secondo ad Agueda in 125 12 mesi fa e 33 sul pi&ugrave; esperto Cas Valk (KTM). Un anno fa, proprio ad Agueda, dopo aver vinto in Trentino, Lata si infortun&ograve; dando di fatto l&rsquo;addio alle possibilit&agrave; di lottare per il titolo, vinto poi da Bonacorsi, primo anche in Portogallo.  Il podio della EMX250 del 2023, da sx: Karssemakers, Bonacorsi e Zanchi       

La prima delle tre gare consecutive che porter&agrave; la stagione 2024 della MXGP al suo primo terzo si disputer&agrave; questo fine settimana sulla pista di Agueda in Portogallo

MXGP: si riprende dal Portogallo

        Dopo un mese dallo sciopero della gara di qualifica che lo aveva visto tra i sostenitori pi&ugrave; accesi della protesta, Jeremy Seewer torna alla vittoria e si riprende il secondo posto in classifica di campionato. Alle sue spalle un incredibile Maxime Renaux completa una doppietta Yamaha che regala alla casa dei tre diapason una giornata memorabile, iniziata con la doppietta in MX2 a firma di Jago Geerts e Thibault Benistant. Geerts riconquista la tabella rossa e riporta un pilota belga a vincere a Loket vent&rsquo;anni esatti dopo l&rsquo;ultima vittoria in 250 a firma Stefan Everts che sempre con la Yamaha, vinse su Ben Townley e Michael Maschio. Ma la cosa pi&ugrave; bella sono i venti gradi che non fanno rimpiangere nemmeno un monento l'afosa estate italiana.&nbsp;  Jeremy Seewer ha regalato a Yamaha la terza vittoria dell'anno Jeremy Seewer: 9 Seconda vittoria stagionale per lo svizzero che si impone vincendo la gara di qualifica al sabato e gara uno alla domenica, in seconda manche non riesce ad avere la meglio sul compagno di squadra Renaux che gli soffia via il weekend perfetto di pochi secondi. La guida precisa e fluida di Jeremy gli permettono di lanciarsi gi&ugrave; dalle discese sassose come se fosse su un binario. Preciso  Grinta a pi&ugrave; non posso per il Campione del Mondo 2021 della MX2 Maxime Renaux: 9 Maxime e le sue sette vertebre fratturate in Germania, un mese dopo l&rdquo;animal&rdquo;, come lo chiamano quelli del suo box, torna e vince gara due dopo aver centrato il terzo in gara uno. Non c&rsquo;&egrave; che dire, tanto di cappello per la determinazione e il coraggio, le sue mani a fine gara erano quasi sanguinanti. Animale  Mitch Evans a Loket &nbsp;&egrave; riuscito a seguire il treno dei primi 5, portando a casa un ottimo settimo posto MItch Evans: 7,5 Mitch va sempre pi&ugrave; forte e sta tornando ad essere un pilota di vertice, veloce e costante. Dopo tutti i guai passsati negli ultimi due anni, gli infortuni, le operazioni ai due polsi e il calvario di doverle ripetere, finalmente il simpatico australiano inizia a intravedere la luca in fondo al tunnel. Speriamo che trovi un buon posto per il 2022. Coriaceo  Concentrato e attento a non commettere errori, Gajser ha ora 125 punti di vantaggio su Seewer Tim Gajser: 8 Niente da fare, Loket resta il tab&ugrave; di Tim, lo sloveno infatti non &egrave; mai riuscito a vincere sulla pista sulla quale corre da pi&ugrave; tempo, eppure la natura del terreno dovrebbe adattarsi bene alle sue caratteristiche di guida. Ad ogni modo riparte dalla Repubblica Ceca con un vantaggio in classifica invariato, quindi perch&eacute; prendere rischi inutili? Ragioniere  Timido e riservato, Geerts &egrave; il pi&ugrave; "silenzioso" dei piloti in gara in MX2 Jago Geerts: 9 Quando meno te lo aspetti risorge dalle sue ceneri, proprio come l&rsquo;araba fenice ma Jago questa volta ha fatto tutto bene e dimenticati gli errori dell&rsquo;Indonesia, ha rovesciato nuovamente le sorti del Mondiale, riconquistando la tabella rossa e portandosi a +8 su Vialle, proprio nella giornata forse pi&ugrave; difficile del transalpino. Spietato  Ancora una vittoria di manche per Thibault Benistant, ora sono 3 Thibault Benistant: 9 Thibault ha fame, tanta fame, di vittorie e podi e la sua marcia verso il quarto gradino assoluto in classifica piloti continua spedita. A suo agio tra i sassi della Boemia, Thibault si permette anche il lusso di vincere gara uno, tornando sul podio che lo vide salirci per la prima volta lo scorso anno. Affamato  Simon Langenfelder conferma il suo buon momento di forma Simon Langenfelder: 8 Simon sale sul podio per la quarta volta nel 2022 e consolida il terzo posto in campionato con un&rsquo;altra prova solida e convincente. Il Gran Premio della Repubblica Ceca per lui &egrave; la seconda gara di casa, essendo nato dall&rsquo;altra parte del confine ma a meno di un&rsquo;ora di distanza da Loket. Costante  Un passo falso a Loket per Vialle che termina 10&deg; gara uno e sbaglia in gara due Tom Vialle: 6 Cilecca, questa volta qualcosa non ha funzionato per Tom che ha commesso qualche errore di troppo e sofferto una moto che mal si adattava alla pista ceca. Il francese ha cercato di rimediare in gara due dopo un decimo posto di gara uno che aveva del surreale ma commette un errore e regala la vittoria a Geerts, aiutato certo dai doppiati che nel finale fanno muro e gli impediscono l&rsquo;aggancio col belga. A disagio  Fumogeni e tifo da stadio sugli spalti di Loket Pubblico: 10 Che festa sugli spalti, un&rsquo;altra gara da incorniciare per la coreografia del pubblico. Come in Francia e in Germania anche qui si va per il tutto esaurito, anche se a onor del vero, i posti a disposizione del pubblico a Loket sono davvero pochi. Comunque, sloveni, svizzeri, belgi e tedeschi ce la mettono tutta per farsi sentire dai propri idoli, per&ograve; vi prego, abolite le motoseghe! Chiassoso  Polvere, sassi e terra durissima, Loket non cambia mai Pista: 6 Sempre la stessa pista, qualche anno fa Clement Desalle disse che di anno in anno ritrovava persino gli stessi sassi sulla sua traiettoria. All&rsquo;epoca fece sorridere tutta la sala stampa che esplose in una fragorosa risata ma a pensarci bene &egrave; proprio cos&igrave;, Loket non cambia mai e le gare possono essere terribilmente noiose su un tracciato che non ha pi&ugrave; nulla da raccontare. Invariata       

Il tredicesimo appuntamento stagionale con la MXGP si &egrave; tenuto questo fine settimana sul tracciato duro e sassoso di Loket, in Repubblica Ceca. Chi sono i promossi e i bocciati del GP?

MXGP Repubblica Ceca: le pagelle

Dopo l&#39;annuncio di Valentino Rossi, la notizia di un altro illustre ritiro ha scosso il mondo del motociclismo e del motocross in particolare: al termine di questa stagione, infatti, Tony Cairoli dar&agrave; l&#39;addio alle competizioni. Ripercorriamo la straordinaria carriera del pilota siciliano attraverso le imprese che lo hanno elevato a leggenda di questo sport, al pari di piloti del calibro di Stefan Everts, Joel Smets e gli altri assi dello sterrato.  Tony Cairoli, l&#39;uomo che ha portato il Motocross al centro del mondo  Arco di Trento, 2017   E&rsquo; l&rsquo;anno del nono e per ora ultimo mondiale di Cairoli. Vittoria del Gran Premio, vittoria di gara 1 e secondo in gara 2 dietro a Gajser, dopo essere caduto al via ed aver passato tutti nella stessa curva nel tripudio generale della folla presente in Trentino.  MXON 2012-2013 a Lommel e Teutschental   A Lommel nel 2012 al Motocross delle Nazioni si trasforma in un autentico martello e vince entrambe le manche portandosi a casa l&rsquo;evento. L&rsquo;anno successivo invece sale sul podio facendo pi&ugrave; o meno la stessa cosa dell&rsquo;anno prima.  Matterley Basin, 2006   Ancora un MX delle Nazioni per Cairoli, per la prima volta in Inghilterra. Quello che fa &egrave; incredibile, vince la seconda manche della giornata battendo le 450 Open con una 250 privata. Peraltro batte gli americani Villopoto e Townley, giusto per citare due nomi del panorama del cross.    Svezia 2012 contro Desalle   Nel 2012 in Svezia Cairoli si presenta da leader del mondiale, lo sfidante &egrave; il belga Clement Desalle in svantaggio di 50 punti. Il Gran Premio non va nel migliore dei modi per il siciliano che si ritira in entrambe le manche lasciando la vittoria proprio al belga che gli strappa la tabella rossa da leader del campionato (pari punteggio Desalle-Cairoli). Delle 14 manche successive al Gran Premio di Svezia, Cairoli ne vincer&agrave; 13 arrivando secondo in una sola e vincendo quel titolo.  Afyon ed Oss, 2021   Arriviamo a quest&rsquo;anno con il doppio strepitoso appuntamento in Turchia chiuso con il podio con due manche incredibili. Anche ad Oss in Olanda ad inizio anno sforna una delle sue prestazioni memorabili: da quarto che era, negli ultimi 5&rsquo; della gara recupera su chi gli stava davanti e va a vincere la manche.  Kegums, 2011   Un&rsquo;altra battaglia contro il belga Clement Desalle e ancora lo stesso risultato. Tony batte Clement &ldquo;sbattendogli&rdquo; la moto in faccia dopo averlo sorpassato su un salto andando a vincere manche e Gran Premio di Lettonia chiudendo di fatto i conti per il Mondiale.  Poi ci sono anche le battaglie di inizio carriera (2006-2007) con il francese Christophe Pourcel, ma ci sarebbe da scrivere un libro intero sulla carriera del siciliano nel Mondiale.  Insomma, nell&rsquo;arco dei suoi 16 anni di carriera il siciliano &egrave; stato capace di imprese straordinarie battendo avversari di tutte le et&agrave; e riuscendo a resistere contro i giovani rampanti che stanno arrivando adesso come Prado ed Herlings.  MXGP, Cairoli: i tre grandi infortuni della carriera   

Ripercorriamo la carriera del 9 volte campione del mondo MX, attraverso le sue battaglie e le vittorie pi&ugrave; significative

MXGP: le vittorie pi&ugrave; significative di Tony Cairoli

  Dopo 18 anni, 270 Gran Premi disputati, dei quali 93 vinti, 9 titoli iridati, 181 podi, pi&ugrave; di 10.000 punti intascati e tanto, tanto altro, &egrave; arrivato il momento per Antonio Cairoli di salutare la MXGP. Niente casco appeso al chiodo, niente stivali riposti nell&rsquo;armadio, questo no, perch&eacute; l&rsquo;icona del motocross degli ultimi 20 anni, uno dei pi&ugrave; forti piloti di tutti i tempi in moto ci andr&agrave; ancora ed &egrave; inevitabile vista la sua infinita passione per le due ruote.  Per il suo futuro in KTM, Stefan Pierer, CEO di PIERER MOBILITY AG e Pit Birer, KTM MOTORSPORT DIRECTOR, hanno un sacco di idee e c&rsquo;&egrave; da scommettere che lui sapr&agrave; essere ancora una volta un valore aggiunto, contribuendo allo sviluppo delle nuove moto austriache e alla formazione dei nuovi talenti che diventeranno i campioni del futuro. Per KTM Cairoli rester&agrave; sempre il pilota che ha saputo regalare il primo titolo nella classe regina e un prestigio internazionale che ha reso la casa austriaca di fatto la pi&ugrave; grande al mondo nel settore Offroad.    Jill, Tony e Chase Ben, la familgia Cairoli al completo @ L.Resta  18 stagioni, 9 Mondiali vinti, 1 team   In questi 18 anni il ragazzo di Patti, nato e cresciuto nella provincia nord orientale della Sicilia, che ha mosso i primi passi a bordo di un cinquantino, girando attorno a casa, ha messo insieme una serie impressionante di record. Si &egrave; battuto con i piloti pi&ugrave; forti della sua epoca ed ha lasciato un segno indelebile nel cuore e nella mente di appassionati di tutto il mondo. Antonio Cairoli, TC222, o semplicemente Tony, &egrave; stato ed &egrave; l&rsquo;emblema stesso del motocross, una bandiera mai abbastanza valorizzata dello sport italiano che con grande umilt&agrave; e una tenacia fuori dal comune, ha saputo guadagnarsi un posto nell&rsquo;Olimpo del motociclismo e dello sport tutto. Ha vinto in tutto il mondo: in Brasile, Argentina, Tailandia, Qatar, Russia, Sud Africa, Stati Uniti, Turchia e in tutti i paesi europei nei quali in questi anni &egrave; transitato il Mondiale di motocross. Con lui, sempre al suo fianco, Claudio, Ornella, Davide, Nazzareno, Stefano, Tania, Lorenzo e tanti altri, lo hanno accompagnato nel suo percorso. La moglie Jill, il figlio Chase e quella famiglia siciliana con mamma Paola, pap&agrave; Benedetto e le sorelle che lo hanno sorretto quando nessuno ci credeva.    Tony e Claudio, insieme da 18 anni, un sodalizio unico e 9 mondiali vinti @S.Taglioni  Amato da tutti, spietato con i suoi avversari   Amato da milioni di fan in tutto il mondo, idolatrato in Sud America come in Giappone, Stati Uniti, e Indonesia, Cairoli ha scritto ogni anno alcune delle pagine pi&ugrave; belle di questo sport duro eppure bellissimo e non ha ancora smesso di farlo, come l&rsquo;ultima gara in Turchia meno di sette giorni fa testimonia. Decine sono i trionfi pi&ugrave; incredibili conquistati, regalando gare epiche, capaci di emozionare e far gioire schiere di tifosi in tutto il mondo, e decine sono i piloti che hanno dovuto arrendersi al suo strapotere senza poter conquistare nemmeno una volta quell&rsquo;iride che lui ha centrato per ben nove volte. Clement Desalle, Gautier Paulin, Max Nagl, Kevin Strijbos, Ken De Dyker solo per citarne alcuni che senza di lui, forse sarebbero diventati acclamati campioni ma che hanno dovuto arrendersi allo strapotere del siciliano.  MXGP: le vittorie pi&ugrave; significative di Tony Cairoli  &nbsp;  Una serie incredibile di capolavori unici     Il podio di Arco nel 2017, una delle vittorie pi&ugrave; entusiasmanti di sempre @S.Taglioni  Come dimenticare il primo successo a Namur, nel 2004, su quella che universalmente era conosciuta come la pista pi&ugrave; difficile e affascinante dell&rsquo;intero mondiale, una sorta di Montecarlo nei boschi attorno alla Cittadelle belga, o il primo titolo, ottenuto nel 2005 a Lierop con una mano rotta. E ancora i duelli epici con Christophe Pourcel, persi nel 2006 e vinti nel 2007, la magnifica manche al Nazioni 2006, battendo con la piccola Yamaha 250 i grandi della 450, oltre a Ryan Villopoto, Ben Townley e Ivan Tedesco, l&rsquo;incredibile titolo del 2009 con la Yamaha 450 privata di De Carli, ultimo mondiale ad essere stato vinto da un pilota privato, su una moto preparata in casa. E poi il 2010, il primo incredibile anno con KTM ed il titolo vinto con la piccola 350, impresa mai ripetuta da nessun altro, se non da lui per i successivi quattro anni consecutivi. Come dimenticare Glen Helen e la gara vinta in terza marcia, con la leva del cambio rotta ad inizio manche. I Nazioni di Franciacorta, di Lommel, di Teutschenthal, fino al trionfo di Pietramurata nel 2017, quando da ultimo riesce a rimontare fino al secondo posto, superando tutti nella stessa curva, vincendo un Gran Premio incredibile, involandosi verso il nono titolo, conquistato poi ad Assen.&nbsp;    La consacrazione del nono titolo ad Assen nel 2017 @S.Taglioni  Velocit&agrave;, Fango, Gloria   Cairoli &egrave; stato e sempre sar&agrave; Velocit&agrave;, Fango e Gloria, come recita il motto tatuato sulla sua schiena. Cairoli &egrave; stato, &egrave; e sar&agrave; sempre la storia incredibile di un ragazzino siciliano, figlio di una terra tanto bella quanto povera che con una determinazione inarrivabile ha saputo scalare le vette del Mondiale, sino a conquistarne le cime pi&ugrave; belle, vincendo almeno un Gran Premio all&rsquo;anno per 18 anni, conquistando 14 podi iridati in 17 partecipazioni, lottando ancora una volta per farcela contro ragazzi che lo guardavano in televisione quando lui iniziava a mietere successi, sognando di poterlo emulare e che ora lo sfidano ogni domenica. Tim Gajser ha compiuto 25 anni la settimana scorsa, lui ne compir&agrave; 36 la prossima, Jorge Prado aveva l&rsquo;et&agrave; di suo figlio Chase, quando lui cercava disperatamente di qualificarsi per il suo primo Gran Premio su una Honda 125 due tempi che non andava avanti nemmeno a calci. I suoi coetanei si sono ritirati praticamente tutti, incapaci da anni di competere con le nuove leve e con lui ovviamente, che ha saputo trasformare il suo stile alle nuove piste, ai nuovi format, alle nuove moto.    La partenza, una delle armi pi&ugrave; affilate di Cairoli, innumerevoli i suoi hole-shot @S.Taglioni  Tony: tu sei leggenda   Insomma Tony, si, tu sei leggenda, oggi puoi concedercelo. Ci mancherai in pista, anche se ti incontreremo ancora nel paddock, questo l&rsquo;abbiamo capito ma ci mancher&agrave; vederti allineare la moto a quel cancello di partenza che tante soddisfazioni ti ha saputo regalare. Sar&agrave; bello continuare a seguirti nelle tue avventure e nelle nuove sfide ma pi&ugrave; di tutto sar&agrave; bello poter raccontare un giorno di averti visto all&rsquo;opera, tu davvero, per aspera ad astra. Buona vita Tony.    Sportivit&agrave; e correttezza in una foto, ad Arco quando lo sloveno conquist&ograve; l&#39;iride 2020 @ L.Resta  Tony Cairoli, l&#39;uomo che ha portato il Motocross al centro del mondo 

All&#39;Hotel de la Ville di Roma, davanti ad una platea commossa, composta dai vertici di KTM, da giornalisti invitati per l&#39;occasione da tutto il mondo, dal suo team, dai suoi amici e dalla sua famiglia che Cairoli ha annunciato il ritiro dalle competizioni a fine anno

Tony Cairoli dice basta: il simbolo del motocross si ritira a fine stagione

Il rapporto tra Stefan Everts e Suzuki &egrave; iniziato nel 2016. Dopo appena due stagioni disputate, non si sa bene cosa succeder&agrave; alla squadra belga nel 2018. Perch&eacute; salvo improvvisi ripensamenti, sembra destinato a terminare l&rsquo;impegno ufficiale della Suzuki nel mondiale Motocross.&nbsp;&nbsp; Si chiude, quindi, una storia lunghissima: Everts aveva acquisito la squadra da Sylvain Geboers, leggendario manager delle RM ufficiali sin dagli anni &lsquo;80; dopo essere stato anche lui, pilota ufficiale della Suzuki. Questa squadra con sede in Belgio, e guidata quindi da stelle belghe del Cross, ha rappresentato la Suzuki nel Mondo per una trentina d&rsquo;anni. E ora ci si domanda se Everts riuscir&agrave; a portare avanti un team praticamente privato, considerando l&rsquo;enorme problema rappresentato dalla ricerca di sponsor disposti a suppprtare programmi di questo livello?&nbsp;&nbsp; &nbsp; L&rsquo;INIZIO - Era la fine del 2006, quando Stefan Everts dopo aver vinto il decimo titolo iridato (il sesto di fila con la Yamaha), aveva appena conquistato anche entrambe le manche del suo ultimo Nazioni, a Matterley Basin (Gran Bretagna): nella press conference di fine giornata annunci&ograve; il suo passaggio&nbsp;alla KTM come team manager della squadra ufficiale nel Mondiale. Fu un annuncio che fece scalpore, e fu anche l&rsquo;inizio della carriera di Everts come manager. Niente scrivania, ma tanto lavoro sul campo: a volte, anche in sella per i test. In quel ruolo Stefan Everts ha seguito piloti del calibro di Rattray, Musquin, Roczen e Herlings. E proprio il rapporto con Herlings ha forse indebolito il suo ruolo nella squadra KTM per la MX2 (dal 2010 il team MX1, poi MXGP, era gestito da Claudio De Carli). A fine 2014 Everts non era pi&ugrave; a capo della MX2, ma aveva assunto un ruolo di &ldquo;direttore&rdquo; del settore Cross sempre per conto della KTM, con particolare attenzione alle giovani leve. Fu un ruolo di ripiego, infatti gi&agrave; a met&agrave; 2015 si inizi&ograve; ad accostare il suo nome alla Suzuki. E in novembre arriv&ograve; l&rsquo;annuncio ufficiale: Everts, 42 anni, aveva raggiunto un accordo con Sylvain Geboers (lo storico manager Suzuki nel Cross andava in pensione) e rilev&ograve; il team ufficiale nel Mondiale. La squadra era diventata di sua propriet&agrave;. C&rsquo;era anche una bella storia da celebrare: Stefan tornava in Suzuki a 25 anni dal 1991, anno del suo primo titolo mondiale, in sella alla RM 125.&nbsp; &nbsp; SOSTEGNO GIAP - Il team Suzuki nel 2016 aveva perso gli sponsor Rockstar e Teka, ma con il pieno appoggio della Suzuki, quindi con il sostegno dal Giappone, Stefan ingaggi&ograve; il neozelandese Ben Townley (iridato MX2 nel 2004) di ritorno dagli USA per sostituire Clement Desalle che era passato in Kawasaki. Al suo fianco Everts piazz&ograve; l&rsquo;esperto belga Kevin Strijbos. C&rsquo;era anche un giovane spilungone lituano, voluto da Everts: Arminas Jasikonis.&nbsp;&nbsp; La stagione non fu esaltante, alla fine il migliore fu Strijbos, undicesimo in classifica finale (assente in quattro GP per infortunio) e vincitore a Lommel; Townley dopo due infortuni interruppe la carriera: chiuse diciottesimo, con sette GP disputati. Jasikonis inizi&ograve; a fare esperienza e chiuse ventiquattresimo. Nella MX2, Jeremy Seewer divenne la rivelazione della stagione, ma Herlings si rivel&ograve; imbattibile.&nbsp;&nbsp; Everts ha continuato a sperare in un main sponsor che non &egrave; arrivato neanche per la stagione appena conclusa. Stefan aveva puntato su Strijbos e Jasikonis. Ma il primo si &egrave; infortunato e ha saltato ben otto GP (classificandosi quattordicesimo) mentre Jasikonis ha dato spettacolo ma ha raccolto soltanto un podio (con il terzo posto ad Agueda); in classifica ha chiuso tredicesimo. Nella MX2 &egrave; andata molto meglio, con Seewer che ha lottato per il titolo con Jonass, ma alla fine &egrave; stato secondo (con cinque vittorie di GP). Il nuovo arrivato, l&rsquo;australiano Hunter Lawrence, &egrave; cresciuto molto nel corso della stagione al punto da vincere l&rsquo;ultimo GP, in Francia; in classifica finale ha chiuso nono, con tre podi. Poi &egrave; stato il migliore della 250 al Nazioni.&nbsp;&nbsp; &nbsp; QUALCOSA DI BUONO C&rsquo;E&rsquo; - Quindi le due stagioni di Stefan Everts alla guida del Team ufficiale Suzuki non sono state esaltanti, ma sono tutt&rsquo;altro che negative: gli va dato merito di aver portato giovani di talento come Jasikonis e Lawrence, per esempio. In pista e nel paddock la squadra si &egrave; sempre presentata ad altissimo livello, e c&rsquo;era un ottimo &ldquo;progetto giovani&rdquo; (vedi Zachary Pichon, il figlio di Mickael) seguito dal pap&agrave; di Stefan, il leggendario Harry, da tutti riconosciuto come uno dei migliori preparatori al mondo (basta pensare alla carriera fatta da Stefan). Ora &egrave; difficile capire che ne sar&agrave; di questa squadra professionale, con una struttura importante e un bagaglio di esperienza invidiabile. In un primo momento sembrava certo che Everts potesse continuare, almeno in MXGP, gestendo il team senza l&rsquo;appoggio ufficiale della casa (sempre la Suzuki), e forse c&rsquo;&egrave; ancora una speranza che questo possa accadere. Ma al momento non c&rsquo;&egrave; nessuna notizia da Lommel, dove il team ha la sua sede.&nbsp;&nbsp; Qualche notizia certa riguarda i piloti, cio&egrave; gli ex piloti del team di Everts: Jasikonis sembra destinato a salire su una Honda 450 (team Assomotor), mentre Lawrence ha annunciato un accordo con Geico Honda e sar&agrave; schierato nel nuovo team Honda (MX2) gestito da Livia Lancelot e supportato da Gariboldi. Il giovane Pichon dovrebbe essersi accasato in un team KTM.&nbsp;&nbsp; Per quanto riguarda Jeremy Seewer (vicecampione MX2 e destinato alla MXGP nel 2018 per limiti d&rsquo;et&agrave;) &egrave; in cerca di un team, anche se in tasca ha un contratto con Suzuki fino al 2019...  &nbsp; 

Senza supporto ufficiale il futuro del team &egrave; in dubbio. i piloti sono gi&agrave; in fuga &nbsp;

Suzuki, l&rsquo;enigma continua

        Antonio Cairoli ha vinto in Trentino il settantaseiesimo Gran Premio in carriera. Il campione siciliano ha bissato la vittoria della settimana precedente in Germania, avvicinandosi al vertice della classifica iridata. Dopo aver chiuso agevolmente in terza posizione la gara di qualifica del sabato, su una pista resa insidiosa delle abbondanti precipitazioni, Tony ha centrato il successo in gara1, siglando una delle migliori partenze della sua incredibile carriera. Il pilota del KTM Red Bull Factory Racing Team ha gestito il vantaggio, restando in testa dalla prima all&rsquo;ultima curva, per la terza volta consecutiva quest&rsquo;anno, tagliando il traguardo vittorioso davanti a Maximilian Nagl e a Kevin Strijbos. In gara2, Cairoli &egrave; partito secondo, prendendo il comando delle operazioni al nono giro, dopo un errore di Gajser (Honda). Cairoli ha cercato di evitare rischi e a&nbsp;due&nbsp;giri&nbsp;dal&nbsp;termine ha perso la prima posizione, ceduta a Romain Febvre, ma tagliando il&nbsp;traguardo&nbsp;secondo si &egrave; aggiudicato il Gran Premio del Trentino con 47 punti, portando il distacco dalla tabella rossa a 25 lunghezze. Davanti a lui ci sono Gajser, terzo in Trentino, e Febvre, secondo. &ldquo;Vincere qui &egrave; stata una cosa fantastica, anche perch&eacute; questa non &egrave; certo una delle mie piste&nbsp;preferite&rdquo; ha detto Antonio Cairoli. &ldquo;Il fondo duro e scivoloso non si adatta molto alle mie caratteristiche ma sto guadagnando confidenza e dopo tanti test, il feeling con la moto migliora di gara in gara.&nbsp; "Dal Gran Premio della Lettonia abbiamo cominciato a ricevere ogni settimana parti nuove da KTM e la moto ora comincia ad essere spettacolare. Abbiamo migliorato in diverse aree, come nelle partenze e ci stiamo avvicinando alla testa della classifica, come da obbiettivo, anche se mi manca ancora un po&rsquo; di velocit&agrave; nei primi giri ma stiamo lavorando anche su questo.&nbsp; "La prossima gara sar&agrave; in Spagna, dove ho debuttato,&nbsp;vincendo&nbsp;con il 450 l&rsquo;anno scorso&nbsp;e non vedo l&rsquo;ora che questi quindici giorni passino velocemente", conclude Cairoli. Il prossimo appuntamento con la MXGP sar&agrave; infatti il 29 maggio in Spagna, per il nono round dell&rsquo;anno, a Talavera de la Reina. In MX2 il francese Dylan Ferrandis ha conquistato la vittoria in gara1 davanti a Jeffrey Herlings e Pauls Jonass. In gara2 Herlings ha relegato alle sue spalle Pauls Jonass e Dylan Ferrandis. Nella overall Herlings vince davanti a Ferrandis e Jonass. MXGP Race 1 Top Ten: 1. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 33:50.549; 2. Maximilian Nagl (GER, Husqvarna), +0:01.934; 3. Kevin Strijbos (BEL, Suzuki), +0:03.076; 4. Tim Gajser (SLO, Honda), +0:05.585; 5. Jeremy Van Horebeek (BEL, Yamaha), +0:07.778; 6. Romain Febvre (FRA, Yamaha), +0:42.411; 7. Ben Townley (NZL, Suzuki), +0:48.079; 8. Tanel Leok (EST, KTM), +0:52.426; 9. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0:57.919; 10. Christophe Charlier (FRA, Husqvarna), +0:59.080.MXGP Race 2 Top Ten: 1. Romain Febvre (FRA, Yamaha), 33:54.298; 2. Antonio Cairoli (ITA, KTM), +0:00.565; 3. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0:04.628; 4. Tim Gajser (SLO, Honda), +0:06.656; 5. Jeremy Van Horebeek (BEL, Yamaha), +0:12.571; 6. Kevin Strijbos (BEL, Suzuki), +0:20.509; 7. Valentin Guillod (SUI, Yamaha), +0:38.299; 8. Maximilian Nagl (GER, Husqvarna), +0:39.929; 9. Gautier Paulin (FRA, Honda), +0:44.670; 10. Shaun Simpson (GBR, KTM), +0:45.198.MXGP Overall Top Ten: 1. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 47 points; 2. Romain Febvre (FRA, YAM), 40 p.; 3. Tim Gajser (SLO, HON), 36 p.; 4. Kevin Strijbos (BEL, SUZ), 35 p.; 5. Maximilian Nagl (GER, HUS), 35 p.; 6. Evgeny Bobryshev (RUS, HON), 32 p.; 7. Jeremy Van Horebeek (BEL, YAM), 32 p.; 8. Shaun Simpson (GBR, KTM), 21 p.; 9. Tanel Leok (EST, KTM), 20 p.; 10. Ben Townley (NZL, SUZ), 20 p.MXGP Championship Top Ten: 1. Tim Gajser (SLO, HON), 335 points; 2. Romain Febvre (FRA, YAM), 331 p.; 3. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 310 p.; 4. Maximilian Nagl (GER, HUS), 273 p.; 5. Evgeny Bobryshev (RUS, HON), 264 p.; 6. Jeremy Van Horebeek (BEL, YAM), 247 p.; 7. Kevin Strijbos (BEL, SUZ), 204 p.; 8. Shaun Simpson (GBR, KTM), 189 p.; 9. Valentin Guillod (SUI, YAM), 153 p.; 10. Glenn Coldenhoff (NED, KTM), 146 p.MXGP Manufacturer: 1. Honda, 343 points; 2. Yamaha, 339 p.; 3. KTM, 317 p.; 4. Husqvarna, 284 p.; 5. Suzuki, 227 p.; 6. Kawasaki, 173 p. MX2 Race 1 Top Ten: 1. Dylan Ferrandis (FRA, Kawasaki), 33:59.380; 2. Jeffrey Herlings (NED, KTM), +0:01.237; 3. Pauls Jonass (LAT, KTM), +0:37.972; 4. Jeremy Seewer (SUI, Suzuki), +0:38.934; 5. Max Anstie (GBR, Husqvarna), +0:53.819; 6. Samuele Bernardini (ITA, TM), +0:58.659; 7. Aleksandr Tonkov (RUS, Yamaha), +1:03.247; 8. Adam Sterry (GBR, KTM), +1:04.078; 9. Vsevolod Brylyakov (RUS, Kawasaki), +1:20.672; 10. Brent Van doninck (BEL, Yamaha), +1:28.973.MX2 Race 2 Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 34:18.604; 2. Pauls Jonass (LAT, KTM), +0:35.162; 3. Dylan Ferrandis (FRA, Kawasaki), +0:38.335; 4. Brian Bogers (NED, KTM), +0:54.703; 5. Benoit Paturel (FRA, Yamaha), +0:55.444; 6. Samuele Bernardini (ITA, TM), +1:06.849; 7. Roberts Justs (LAT, KTM), +1:10.390; 8. Vsevolod Brylyakov (RUS, Kawasaki), +1:11.500; 9. Petar Petrov (BUL, Kawasaki), +1:12.212; 10. Michele Cervellin (ITA, Honda), +1:12.833.MX2 Overall Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 47 points; 2. Dylan Ferrandis (FRA, KAW), 45 p.; 3. Pauls Jonass (LAT, KTM), 42 p.; 4. Samuele Bernardini (ITA, TM), 30 p.; 5. Jeremy Seewer (SUI, SUZ), 27 p.; 6. Benoit Paturel (FRA, YAM), 25 p.; 7. Vsevolod Brylyakov (RUS, KAW), 25 p.; 8. Aleksandr Tonkov (RUS, YAM), 24 p.; 9. Brian Bogers (NED, KTM), 21 p.; 10. Max Anstie (GBR, HUS), 21 p.MX2 Championship Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 397 points; 2. Jeremy Seewer (SUI, SUZ), 297 p.; 3. Pauls Jonass (LAT, KTM), 260 p.; 4. Benoit Paturel (FRA, YAM), 211 p.; 5. Aleksandr Tonkov (RUS, YAM), 210 p.; 6. Petar Petrov (BUL, KAW), 202 p.; 7. Max Anstie (GBR, HUS), 183 p.; 8. Vsevolod Brylyakov (RUS, KAW), 182 p.; 9. Samuele Bernardini (ITA, TM), 179 p.; 10. Dylan Ferrandis (FRA, KAW), 162 p.MX2 Manufacturer: 1. KTM, 397 points; 2. Suzuki, 297 p.; 3. Kawasaki, 289 p.; 4. Yamaha, 273 p.; 5. Husqvarna, 239 p.; 6. TM, 179 p.; 7. Honda, 149 p.       

"Vincere qui &egrave; stata una cosa fantastica, anche perch&eacute; questa non &egrave; certo una delle mie piste preferite", dice Tony Cairoli, che infila la seconda vittoria consecutiva

GP del Trentino, trionfo di Cairoli

Il circuito di Kegums, in Lettonia, ha ospitato il sesto round del mondiale di Motocross. Tim Gajser, lo stesso pilota che si era rivelato fortissimo in MX2, &egrave; diventato imprendibile anche in MXGP, almeno nella maggior parte delle volte. In gara1 infatti Gajser ha vinto, ma nella seconda manche il diciannovenne ha dovuto recuperare dopo una brutta caduta e ha concluso quarto, ma il risultato gli &egrave; stato sufficiente per piazzarsi primo nella Overall.  Il nostro Tony Cairoli, con la KTM ufficiale, &egrave; secondo di giornata con un terzo posto in gara1 e un secondo in gara2. Il siciliano &egrave; stato sul punto di vincere, e sarebbe stata la prima volta dal GP di Gran Bretagna a Matterley Basin, circa un anno fa, ma alla fine ha dovuto accontentarsi della piazza d'onore.  "Non sono soddisfatto della mia performance perch&eacute; dopo i primi quindici minuti ho cominciato a perdere velocit&agrave;", ha commentato Cairoli. "Ora so che sono tornato in forma e voglio vincere. Voglio vincere presto", ha annunciato l'otto volte iridato.  "Questa volta la vittoria era davvero vicina ma mi mancano ancora un po&rsquo; di velocit&agrave; e di allenamento", ha aggiunto Cairoli. " In gara uno, dopo essere partito in testa ho spinto forte ma dopo un po&rsquo; di giri non riuscivo pi&ugrave; a tenere il ritmo dei primi ed ho chiuso terzo. In seconda manche sono partito di nuovo bene ed ho preso la testa della gara nel corso del primo giro, cercando di scappare, visto anche&nbsp; l&rsquo;ottimo ritmo, che per&ograve;, ancora una volta non &egrave; bastato a farmi vincere la manche.   "In generale sono felice per il secondo posto e per il secondo gradino sul podio ma onestamente sono anche arrabbiato di non essere sul gradino pi&ugrave; alto, perch&eacute; stiamo lavorando davvero duro per arrivarci. Ad ogni modo, prima di arrivare qui ho fatto due ottime settimane di allenamento e se ne vedono i frutti ma ora devo continuare a spingere duro per arrivare l&agrave; dove voglio",&nbsp;ha concluso Cairoli.  Il leader della generale Romain Febvre ha collezionato un quinto posto in gara1 e una vittoria in gara2, ma si piazza terzo nella Overall e adesso vede Gajser sempre pi&ugrave; vicino in classifica generale: soltanto un punto li divide, mentre Cairoli ha 47 lunghezze da recuperare su Febvre.  In MX2 doppietta per Jeffrey Herlings, davanti a Max Anstie, due volte secondo, mentre sul terzo gradino del podio si sono alterzati Pauls Jonass e Jeremy Seewe,r, che &egrave; secondo in campionato.  Fiammetta La Guidara  MXGP  MXGP Race 1 Top Ten: 1. Tim Gajser (SLO, Honda), 33:55.987; 2. Maximilian Nagl (GER, Husqvarna), +0:01.545; 3. Antonio Cairoli (ITA, KTM), +0:05.654; 4. Jeremy Van Horebeek (BEL, Yamaha), +0:10.263; 5. Romain Febvre (FRA, Yamaha), +0:15.166; 6. Kevin Strijbos (BEL, Suzuki), +0:32.318; 7. Ben Townley (NZL, Suzuki), +0:51.441; 8. Christophe Charlier (FRA, Husqvarna), +0:58.559; 9. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +1:10.768; 10. Glenn Coldenhoff (NED, KTM), +1:14.646.  MXGP Race 2 Top Ten: 1. Romain Febvre (FRA, Yamaha), 34:06.040; 2. Antonio Cairoli (ITA, KTM), +0:12.420; 3. Jeremy Van Horebeek (BEL, Yamaha), +0:18.547; 4. Tim Gajser (SLO, Honda), +0:24.293; 5. Maximilian Nagl (GER, Husqvarna), +0:25.970; 6. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0:38.669; 7. Shaun Simpson (GBR, KTM), +0:42.406; 8. Christophe Charlier (FRA, Husqvarna), +0:47.558; 9. Tommy Searle (GBR, Kawasaki), +1:04.696; 10. Valentin Guillod (SUI, Yamaha), +1:07.333.  MXGP Overall Top Ten: 1. Tim Gajser (SLO, HON), 43 points; 2. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 42 p.; 3. Romain Febvre (FRA, YAM), 41 p.; 4. Jeremy Van Horebeek (BEL, YAM), 38 p.; 5. Maximilian Nagl (GER, HUS), 38 p.; 6. Evgeny Bobryshev (RUS, HON), 27 p.; 7. Christophe Charlier (FRA, HUS), 26 p.; 8. Ben Townley (NZL, SUZ), 22 p.; 9. Shaun Simpson (GBR, KTM), 21 p.; 10. Milko Potisek (FRA, YAM), 20 p.  MXGP Championship Top Ten: 1. Romain Febvre (FRA, YAM), 260 points; 2. Tim Gajser (SLO, HON), 259 p.; 3. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 213 p.; 4. Maximilian Nagl (GER, HUS), 203 p.; 5. Jeremy Van Horebeek (BEL, YAM), 200 p.; 6. Evgeny Bobryshev (RUS, HON), 197 p.; 7. Shaun Simpson (GBR, KTM), 143 p.; 8. Kevin Strijbos (BEL, SUZ), 142 p.; 9. Glenn Coldenhoff (NED, KTM), 121 p.; 10. Valentin Guillod (SUI, YAM), 116 p.  MXGP Manufacturer: 1. Yamaha, 263 points; 2. Honda, 261 p.; 3. KTM, 220 p.; 4. Husqvarna, 214 p.; 5. Suzuki, 162 p.; 6. Kawasaki, 134 p.  MX2  MX2 Race 1 Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 35:30.258; 2. Max Anstie (GBR, Husqvarna), +0:32.751; 3. Pauls Jonass (LAT, KTM), +0:39.912; 4. Jeremy Seewer (SUI, Suzuki), +0:44.374; 5. Dylan Ferrandis (FRA, Kawasaki), +1:01.732; 6. Petar Petrov (BUL, Kawasaki), +1:13.880; 7. Brent Van doninck (BEL, Yamaha), +1:16.519; 8. Calvin Vlaanderen (NED, KTM), +1:20.125; 9. Benoit Paturel (FRA, Yamaha), +1:26.014; 10. Brian Bogers (NED, KTM), +1:26.435  MX2 Race 2 Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 35:23.887; 2. Max Anstie (GBR, Husqvarna), +1:02.361; 3. Jeremy Seewer (SUI, Suzuki), +1:06.598; 4. Petar Petrov (BUL, Kawasaki), +1:31.464; 5. Benoit Paturel (FRA, Yamaha), +1:33.420; 6. Dylan Ferrandis (FRA, Kawasaki), +1:50.446; 7. Brian Bogers (NED, KTM), +1:51.621; 8. Roberts Justs (LAT, KTM), -1 lap(s); 9. Alvin &Ouml;stlund (SWE, Yamaha), -1 lap(s); 10. Vsevolod Brylyakov (RUS, Kawasaki), -1 lap(s)  MX2 Overall Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 50 points; 2. Max Anstie (GBR, HUS), 44 p.; 3. Jeremy Seewer (SUI, SUZ), 38 p.; 4. Petar Petrov (BUL, KAW), 33 p.; 5. Dylan Ferrandis (FRA, KAW), 31 p.; 6. Benoit Paturel (FRA, YAM), 28 p.; 7. Pauls Jonass (LAT, KTM), 27 p.; 8. Brian Bogers (NED, KTM), 25 p.; 9. Brent Van doninck (BEL, YAM), 24 p.; 10. Calvin Vlaanderen (NED, KTM), 22 p.  MX2 Championship Top Ten: 1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 300 points; 2. Jeremy Seewer (SUI, SUZ), 230 p.; 3. Pauls Jonass (LAT, KTM), 193 p.; 4. Petar Petrov (BUL, KAW), 165 p.; 5. Aleksandr Tonkov (RUS, YAM), 163 p.; 6. Benoit Paturel (FRA, YAM), 154 p.; 7. Samuele Bernardini (ITA, TM), 133 p.; 8. Vsevolod Brylyakov (RUS, KAW), 132 p.; 9. Max Anstie (GBR, HUS), 126 p.; 10. Alvin &Ouml;stlund (SWE, YAM), 110 p.  MX2 Manufacturer: 1. KTM, 300 points; 2. Suzuki, 230 p.; 3. Yamaha, 210 p.; 4. Kawasaki, 202 p.; 5. Husqvarna, 182 p.; 6. TM, 133 p.; 7. Honda, 116 p.  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

Tim Gajser conquista la classifica di giornata del GP di Lettonia e allunga in campionato alle spalle di Romain Febvre. Ma Cairoli accorcia le distanze

Motocross, Cairoli secondo a Kegums

di Riccardo Piergentili - foto Stefano Taglioni  La gara della MXGP in Thailandia &egrave; stata l&rsquo;occasione per capire che Antonio Cairoli (KTM) &egrave; competitivo ma anche che Romain Febvre (Yamaha) &egrave; in forma smagliante, che batterlo non sar&agrave; facile e che la prima gara (in Qatar) senza vittorie ha scatenato il campione che c&rsquo;&egrave; in lui. Dopo il round a Suphan Buri, il francese, che &egrave; in testa alla classifica del mondiale, ha dimostrato che, indipendentemente dall&rsquo;avvarsario, lui pu&ograve; vincere.  CAIROLI C&rsquo;&Egrave; MA... - Antonio Cairoli si &egrave; presentato in Thailandia in un buono stato di forma ed in gara 1 l&rsquo;italiano ha provato a mettere in difficolt&agrave; Febvre, che per&ograve; &egrave; riuscito a mantenere i nervi saldi, tagliando il traguardo con quasi 3&rdquo; di vantaggio. In gara 2 Cairoli &egrave; partito bene ma ha commesso un errore alla prima curva, spegnendo il motore della sua KTM. Cairoli &egrave; cos&igrave; ripartito ultimo ed alla fine &egrave; giunto dodicesimo, risultato che gli ha permesso di ottenere un quinto posto nel gran premio. Magra consolazione, dato che ora il distacco da Febvre &egrave; gi&agrave; salito a 28 punti.  I GIOVANI AVANZANO - Ottime prestazioni per Tim Gajser (Honda), che dopo la doppietta del Qatar era il sorvegliato speciale. Gajser &egrave; arrivato in Thailandia con la tabella rossa ma &egrave; ripartito da Suphan Buri dovendo riconsegnarla a Febvre, che sul tracciato Thailandese ha potuto sfruttare la guida &ldquo;pulita e scorrevole&rdquo;. Gajser, comunque, &egrave; riuscito a salire sul terzo gradino del podio in gara 1 e in gara 2 si &egrave; dovuto accontentare del quinto posto.  MX2 - Continua il dominio di Jeffrey Herlings (KTM) nella MX2. L'olandese ha vinto quattro gare su quattro e ovviamente &egrave; gi&agrave; in fuga nella classifica del mondiale, dove ha 26 punti di vantaggio (quindi pi&ugrave; del punteggio assegnato al vincitore di una gara) sullo svizzero Jeremy Seewer (Suzuki).    MXGP gara 1:&nbsp; 1. Romain Febvre (FRA, Yamaha), 34: 04,313; 2. Antonio Cairoli (ITA, KTM), +0: 02,775; 3. Tim Gajser (SLO, Honda), +0: 05,871; 4. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0: 18,040; 5. Jeremy Van Horebeek (BEL, Yamaha), +0: 21,958; 6. Tommy Searle (GBR, Kawasaki), +0: 33,137; 7. Gautier Paulin (FRA, Honda), +0: 36,125; 8. Kevin Strijbos (BEL, Suzuki), +0: 47,200; 9. Shaun Simpson (GBR, KTM), +0: 51,008; 10. Christophe Charlier (FRA, Husqvarna), +0: 59,191.  MXGP gara 2: 1. Romain Febvre (FRA, Yamaha), 34: 41,154; 2. Ben Townley (NZL, Suzuki), +0: 06,038; 3. Maximilian Nagl (GER, Husqvarna), +0: 07,876; 4. Jeremy Van Horebeek (BEL, Yamaha), +0: 10,723; 5. Tim Gajser (SLO, Honda), +0: 20,508; 6. Shaun Simpson (GBR, KTM), +0: 23,325; 7. Evgeny Bobryshev (RUS, Honda), +0: 32,355; 8. Jose Butron (ESP, KTM), +0: 36,229; 9. Gautier Paulin (FRA, Honda), +0: 38,176; 10. Valentin Guillod (SUI, Yamaha), +0: 41,132.  MXGP classifica GP: 1. Romain Febvre (FRA, YAM), 50 punti; 2. Tim Gajser (SLO, HON), 36 p .; 3. Jeremy Van Horebeek (BEL, YAM), 34 p .; 4. Evgeny Bobryshev (RUS, HON), 32 p .; 5. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 31 p .; 6. Shaun Simpson (GBR, KTM), 27 p .; 7. Gautier Paulin (FRA, HON), 26 p .; 8. Kevin Strijbos (BEL, SUZ), 23 p .; 9. Ben Townley (NZL, SUZ), 22 p .; 10. Tommy Searle (GBR, KAW), 22 p.  MXGP classifica campionato: 1. Romain Febvre (FRA, YAM), 92 punti; 2. Tim Gajser (SLO, HON), 86 p .; 3. Evgeny Bobryshev (RUS, HON), 74 p .; 4. Jeremy Van Horebeek (BEL, YAM), 68 p .; 5. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 64 p .; 6. Shaun Simpson (GBR, KTM), 57 p .; 7. Kevin Strijbos (BEL, SUZ), 48 p .; 8. Tommy Searle (GBR, KAW), 47 p .; 9. Maximilian Nagl (GER, HUS), 44 p .; 10. Ben Townley (NZL, SUZ), 42 p.  MXGP classifica costruttori: 1. Yamaha, 92 punti; 2. Honda, 86 p .; 3. KTM, 71 p .; 4. Suzuki, 60 p .; 5. Husqvarna, 55 p .; 6. Kawasaki, 47 p.  Twitter: @Hokutonoken_79  

Romain Febvre ha dominato entrambe le gare del round Thailandese della MXGP. Cairoli torna protagonista solo in gara 1. Gajser si conferma competitivo.

MXGP Thailandia: Febvre torna al comando

di Riccardo Piergentili  A Ern&eacute;e, in Francia, lo squadrone transalpino ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva al Motocross delle Nazioni. La Francia, infatti, aveva vinto anche lo scorso anno, in Lettonia. La vittoria al Nazioni &egrave; arrivata nello stesso anno in cui Romain Febvre (francese) si &egrave; aggiudicato il campionato del mondo della MXGP, la classe regina del cross. Insomma, la Francia &egrave; tornata la protagonista del palcoscenico crossistico internazionale e neppure lo squadrone americano ha potuto fare nulla contro i piloti d'oltralpe. Probabilmente qualcuno negli USA sta iniziando a pensare che la MXGP (e quindi l'Europa) non &egrave; pi&ugrave; la serie B del cross, dato che nel 2015 n&eacute; Ryan Villopoto, n&eacute; la squadra schierata al Nazioni sono riusciti a riportare in America un trofeo...    Certo, gli USA hanno dato filo da torcere alla Francia, che per&ograve; alla fine &egrave; riuscita a salire sul gradino pi&ugrave; alto del podio. Gara 1 (MXGP e MX2) &egrave; stata vinta dall'americano Justin Barcia, che &egrave; riuscito a domare prima il francese Marvin Musquin, poi il russo Evgeny Bobryshev. Prestazione sottotono dell'altro francese Gautier Paulin, che ha permesso agli USA di prendere il comando provvisorio della classifica.    In gara 2 (Open e MX2) Romain Febvre ha dimostrato che ora &egrave; lui l'uomo da battere. Il francese ha piegato l'americano Cooper Webb, che non &egrave; mai riuscito a impensierire Febvre. Terzo posto per Musquin, davanti al belga Jeremy van Horebeek. Al termine di gara 2 la Francia si &egrave; portata a soli tre punti dagli USA.    In gara 3 (MXGP e Open) Febvre &egrave; autore di una corsa spettacolare, mentre il vincitore di gara 1, Barcia, dopo una pessima partenza &egrave; costretto a inseguire. Vittoria per Febvre, seguito dal bravissimo neozelandese Townley e da Barcia. Paulin (quinto) riesce a riscattare la brutta prestazione di gara 1, tenendo a bada Webb (sesto).    La Francia ha vinto il Motocross delle Nazioni con due punti di vantaggio sugli USA. Per la cronaca, l'Italia &egrave; giunta quattordicesima. Quest'anno la formazione azzurra era composta da piloti giovani (Ivo Monticelli, Michele Cervellin e Samuele Bernardini), forse troppo giovani per competere contro delle squadre esperte e ricche di campioni plurititolati.  Lo spettacolo del Motocross delle Nazioni... riassunto negli highlights delle tre gare:  

MXoN: la Francia ottiene la seconda vittoria consecutiva al Nazioni. Gli americani masticano amaro. L'Italia &egrave; quattordicesima.

Motocross delle Nazioni: la Francia batte gli USA

Tony Cairoli ha compiuto 29 anni il 23 settembre Il campione siciliano &egrave; reduce da una stagione di alti e bassi: sul piano privato il dolore per la morte del padre (leggi QUI) mentre sul piano professionale ha appena centrato il suo ottavo titolo mondiale (leggi QUI).&nbsp;   Ora &egrave; tutto preso dalla preparazione per il prossimo impegno, il cross delle Nazioni, in programma domenica 28, a Kegums, in Lettonia.  Per Cairoli il Nazioni sembrava una gara stregata. A Franciacorta nel 2009 era fatta, si stava per vincere, ma nell&rsquo;ultima manche Cairoli veniva centrato al via ed era costretto a fermarsi. Ora dobbiamo riprovarci, la squadra sar&agrave; la stessa del 2009, con Cairoli, Philippaerts e Guarneri, tre piloti di notevole esperienza, tre campioni del mondo (Cairoli otto titoli, Philippaerts titolo MX1 nel 2008, Guarneri titolo junior 125 nel 2002). Cairoli nelle ultime due edizioni ha dominato: quattro manche vinte su quattro, un fenomeno, e Philippaerts e Guarneri possono garantire solidit&agrave; al gruppo, cio&egrave; far fieno pur senza strafare. La formula del Nazioni, pur prevedendo uno scarto sui sei risultati, ha sempre premiato la costanza: bisogna far punti, evitare gli errori, per arrivare in alto. E bisogna lavorare per la squadra pi&ugrave; che per il risultato individuale: per questo Cairoli correr&agrave; col 250 4T, nella categoria MX2. Dopo aver dominato le ultime due edizioni, vincendo l&rsquo;individuale assoluta ed MX1, a Cairoli i tecnici federali (capitanati da Thomas Traversini) hanno chiesto di correre nella MX2 (nel Nazioni non vale la regola Under 23 per la MX2), per ottimizzare la formazione; sarebbe stato pi&ugrave; difficile far correre Guarneri o Philippaerts sul 250, un po&rsquo; per le caratteristiche di guida, e perch&eacute; la KTM 250 ufficiale di Cairoli &egrave; un&rsquo;arma invidiabile.  Cairoli ha accettato la sfida, e per la prima volta lascer&agrave; la fida KTM 350. Sul K 250 Tony non ha mai corso, e l&rsquo;ultima volta che ha guidato il 250 era il 2008. Sei anni non sono pochi, ma da Tony sa sorprenderci sempre e regalarci miracoli. Pu&ograve; il siciliano vincere col 250? Ricordiamo che proprio Cairoli &egrave; stato il primo nella storia del Nazioni a vincere una manche col 250 4T, davanti a Villopoto e Townley. Era il 2006, a Matterley Basin, Inghilterra. C&rsquo;&egrave; da aggiungere che Cairoli ha vinto quattro volte (2009, 2011, 2012, 2013) sui cinque GP disputati a Kegums (fece secondo nel 2010). A dir poco, una pista che gli piace, e correr&agrave;, magia della sorte, col numero otto nell&rsquo;anno dell&rsquo;ottavo titolo. Cairoli &egrave; l&rsquo;unico dei piloti in pista ad aver vinto a Kegums, insieme al portoghese Rui Goncalves (2009, MX2).  &nbsp; Il Nazioni in TV ITALIA 2 Domenica 28 settembre 12.00 gara MXGP e MX2 13.30 gara MX2 e Open 15.00 gara MXGP e Open

Ha compiuto 29 anni. E li ha festeggiati allenandosi per il Nazioni di domenica 28 settembre (guarda gli orari TV)

Buon compleanno Cairoli!

Il pilota svizzero Arnaud Tonus&nbsp;ha vissuto un paio di stagioni difficili, a causa di qualche infortunio di troppo, che lo ha ostacolato nella sua carriera.  Ultimamente lo abbiamo visto di nuovo in piena forma, spesso in lotta con Jeffrey Herlings, e questo gli &egrave; bastato per mettersi in luce agli occhi di Mitch Payton, lo storico team manager statunitense che ha chiamato il pilota svizzero per farlo correre nei campionati AMA Supercross e Motocross: i piloti europei, del resto, sono un punto di riferimento per le squadre americane, con l&rsquo;ex campione del mondo Ken Roczen attualmente leader del campionato 450 e il campione del mondo 2006 MX2 Christophe Pourcel capace di conquistare buoni risultati nella classe 250.  "Ho appena firmato per due anni con la Kawasaki Pro Circuit, e sono felice di fare una nuova esperienza in questo prestigioso team", ha detto Arnaud Tonus. &ldquo;Ho sempre sognato di andare negli Stati Uniti, anche se non ho una grande esperienza. So che dovr&ograve; lavorare duro ma sono pronto. Ho avuto diverse offerte per rimanere in Europa, ma a causa dei miei infortuni nelle ultime due stagioni non ho raggiunto gli obiettivi che mi ero proposto. Mitch Payton mi ha chiamato ed io mi sento onorato, e sono anche lieto di continuare con la Kawasaki Monster Energy, che mi ha sostenuto anche quando non potevo correre. Penso di partire per gli Stati Uniti con la mia fidanzata appena il Motocross delle Nazioni sar&agrave; terminato, e allora inizier&ograve; a lavorare nel Supercross&rdquo;, ha aggiunto Tonus. &ldquo;Non so se sar&agrave; facile, ma io sono pronto per questa sfida. Adesso mi concentrer&ograve; completamente sulla finale del Mondiale MX2&rdquo;.  Mitch Payton negli Stati Uniti &egrave; considerato il guru delle elaborazioni per moto fuoristrada, famoso tanto per i 28 titoli vinti tra Supercross e National che per avere avuto l&rsquo;onore di veder correre con i propri kit di trasformazione piloti del calibro di Jeremy Mc Grath, Ricky Carmichael, Chad Reed, Ryan Villopoto, Christophe Pourcel, Ben Townley, Mickael Pichon, Grant Langston. Mitch Payton &egrave; il fondatore, nonch&eacute; leader carismatico della Pro Circuit, azienda leader a livello mondiale per i suoi prodotti che fanno tendenza messi a punto sui campi gara da piloti prestigiosi e dal suo team che da anni spopola nei campionati della classe Lites.    &nbsp;

Il campione svizzero &egrave; stato chiamato nel campionato americano dallo storico team manager della Kawasaki Mitch Payton 

Arnaud Tonus nel Supercross

VALKENSWAARD - Che cosa si ricorder&agrave; della vittoria numero 67 in carriera di Antonio Cairoli? Nei freddi numeri c&rsquo;&egrave; poco di emozionante, e quando si parla della pista di Valkenswaard, in Olanda, la vittoria di Cairoli non pu&ograve; dirsi una sorpresa... C&rsquo;&egrave; un feeling che dura da un decennio: sul tracciato dal fondo morbido, sabbioso, Tony nel lontano 2004, al suo primo anno di MX2, a sorpresa, da quasi sconosciuto, segn&ograve; il suo primo podio di manche, terzo alle spalle di Townley e Rattray. &Egrave; del 2007 la sua prima vittoria a Valkenswaard nella classe top, ma la serie incredibile &egrave; quella recente: dal 2010 al 2014, sempre sul gradino pi&ugrave; alto del podio.  Da cinque anni di fila &egrave; imbattuto, a Valkenswaard, la pista dove ha vinto di pi&ugrave;. Un legame cresciuto nel tempo, quasi una seconda casa, con una fidanzata olandese e con Lommel (dove vive qualche mese nel corso dell&rsquo;anno per allenarsi, come fan tutti i top del mondiale), a soli venti chilometri, in Belgio.  L&rsquo;ennesimo GP vinto, poco di pi&ugrave;, con un terzo posto in gara 1 e la netta vittoria, in solitario, in gara 2.  L&rsquo;rticolo completo del nostro inviato Stefano Taglioni lo trovate su Motosprint in edicola da marted&igrave; 16&nbsp;

Cairoli conquista un terzo posto epico con una ruota KO

Inarrestabile

  LAS VEGAS - Ryan Villopoto ha vinto il milione di dollari in palio alla Monster Cup. A Las Vegas, il pilota della Kawasaki, ha chiuso la stagione 2011 (o iniziato quella 2012, visto che negli USA i piloti erano gi&agrave; schierati in assetto per il prossimo anno) con la vittoria della neonata Monster Cup, gara che prevedeva tre manche e un premio in denaro pazzesco.  Il campione Supercross e National 2011 si &egrave; imposto in entrambe le manche. Nella prima Villopoto si &egrave; imposto davanti a Ben Townley e Ryan Dungey, al debutto con la KTM e sia nella seconda, sia nella terza ha vinto davanti a Dungey e l&rsquo;australiano Bret Metcalfe., rispettivamente secondo e terzo anche nelal classifica assoluta. I risultati della Monster Cup 1. Ryan Villopoto, Poulsbo, Wash., Kawasaki (1,1,1)  2. Ryan Dungey, Belle Plaine, Minn., KTM (3,2,2)  3. Brett Metcalfe, Lake Elsinore, Calif., Suzuki (4,3,3)  4. Martin Davalos, Cairo, Ga., Suzuki (7,7,5)  5. Eli Tomac, Cortez, Colo., Honda (5,4,10)  6. Kyle Chisholm, Valrico, Fla., Yamaha (9,9,7)  7. Nick Wey, Murrieta, Calif., Kawasaki (14,11,4)  8. Jimmy Albertson, Ozark, Mo., Yamaha (11,10,8)  9. Jake Weimer, Rupert, Idaho, Kawasaki (12,6,11)  10. Mike Alessi, Victorville, Calif., Suzuki (6,21,6)

Un milione di dollari per Villopoto

      VALKENSWAARD &ndash; In molti temevano per il problema al ginocchio sinistro di Toni Cairoli, infortunato nella prima prova del Mondiale Motocross MX1 in Bulgaria, ma nel secondo GP della stagione, l&rsquo;italiano campione del mondo, ha fatto capire a tutti che non ci si liberer&agrave; cos&igrave; facilmente da lui. Il siciliano della KTM, infatti, si &egrave; imposto nella prima manche del GP d&rsquo;Olanda ed ha chiuso secondo la seconda, aggiudicandosi cos&igrave; il Gran Premio. Su un terreno a lui congeniale, Cairoli, ha vinto Gara 1 piegando un coriaceo Steven Forssard, secondo e il compagno di squadra Maximilian nagl, terzo. Quarto invece David Philippaerts. Nella seconda frazione, invece, Cairoli non ha potuto niente contro Nagl, che ha vinto davanti a Tony e a David Philippaerts, secondo.   Da segnalare il rientro di Ben Townley, che dopo aver chiuso 19&deg; Gara 1 decisamente provato, ha preferito non disputare la seconda manche per presentarsi al meglio al terzo GP del 2011. Dopo due gare il mondiale vede al primo posto Frossard, seguito da Nagl, Desalle, Cairoli e Philippaerts.  Guarda tutti i risultati       Guarda le foto  

Il campione del mondo si &egrave; aggiudicato il GP d&rsquo;Olanda

Cairoli torna a vincere nella MX1

  PALA &ndash; Anche l&rsquo;ultima prova del National USA di Motocross &egrave; andata a Ryan Dungey. Il campione si &egrave; imposto prima davanti a Metcalfe e a Short e poi davanti a Short e a Metcalfe.   Nella classe 250 doppia affermazione di Ben Willson, mentre Trey Canard ha vinto il titolo della categoria. Il pilota della Honda si &egrave; aggiudicato il campionato per l&rsquo;uscita di scena del francese Pourcel, al comando della classifica fino all&rsquo;ultima gara. Chris, mentre occupava la terza posizione nella prima manche, ha sbagliato uno salto e nella caduta si &egrave; lussato una spalla. In questo modo Canard &egrave; riuscito a conquistare i punti necessari per centrare il secondo titolo AMA della sua carriera, il primo nel National. Classe 450:  1.Ryan Dungey Suzuki (1-1) 2.Andrew Short Honda (3-2)  3.Brett Metcalfe Honda (2-3)  4.Ben Townley Honda (6-4)  5.Ryan Sipes Yamaha (4-6)  6.Kyle Chisholm Yamaha (9-5)  7.Kevin Windham Honda (7-8)  8.Justin Brayton Yamaha (12-7)  9.Kyle Regal Honda (5-14)  10.Nick Wey Kawasaki (11-9) Il campionato 450 dopo 12 di 12 gare: 1.Ryan Dungey 543 punti;  2.Brett Metcalfe 398;  3.Andrew Short 393;  4.Ben Townley 321;  5.Mike Alessi 314;  6.Kyle Chisholm 266;  7.Josh Grant 260;  8.Ryan Sipes 234;  9.Kyle Regal 224;  10.Nick Wey 223. Classe 250:  1.Dean Wilson Kawasaki (1-1)  2.Tyla Rattray Kawasaki (2-2)  3.Trey Canard Honda (4-3)  4.Eli Tomac Honda (8-4)  5.Justin Barcia Honda (6-5)  6.Cole Seely Honda (3-12)  7.Wil Hahn Honda (7-7)  8.Broc Tickle Yamaha (5-9)  9.Martin Davalos Yamaha (14-6)  10.Les Smith Honda (13-11) Il campionato 250 dopo 12 di 12 gare: 1.Trey Canard 474 punti;  2.Tyla Rattray 446;  3.Christophe Pourcel 443;  4.Dean Wilson 437;  5.Justin Barcia 348;  6.Eli Tomac 327;  7.Broc Tickle 287;  8.Blake Wharton 285;  9.Martin Davalos 251;  10.Wil Hahn 213.

Titolo della 250 a Canard. Pourcel si &egrave; lussato una spalla

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