        Tre moschettieri nella classe regina, tutti con nuovi team rispetto al 2024, un ex iridato e giovani di belle speranze nella MX2. L&rsquo;Italia del Cross avr&agrave; una spedizione interessante nel prossimo Mondiale. Andiamo a vedere le prospettive. Passa alla prossima pagina Rally, Tony Cairoli al Monza Rally Show 2024 &nbsp; Italia, un tridente in MXGP  Mattia Guadagnini abbraccia il nuovo progetto Ducati, affiancando Jeremy Seewer nella prima stagione di Borgo Panigale nel Mondiale. Il veneto arriva dagli infortuni che hanno condizionato la sua stagione. &ldquo;Dopo aver saltato la prima parte del campionato, riprendere la condizione in gara &egrave; stato difficile&rdquo; spiega. &ldquo;Sono tornato a fare qualche buon risultato nei dieci, poi &egrave; arrivata la caduta in Gara 1 nel GP di fine campionato a Cozar. Sto recuperando dall&rsquo;infortunio alla spalla sinistra e ho quasi ripreso del tutto il tono muscolare, anche la piccola frattura al bacino &egrave; a posto&rdquo;. Pronto quindi per l&rsquo;opportunit&agrave; con la Ducati. &ldquo;C&rsquo;erano voci da tempo su questa possibilit&agrave;, ma la proposta non arrivava&hellip; Temevo che l&rsquo;infortunio nell&rsquo;ultima del Mondiale avesse compromesso l&rsquo;occasione, ma poi &egrave; arrivata la chiamata e sono stato strafelice: sappiamo benissimo cosa sia la Ducati. Voglio assolutamente ripagare la loro fiducia. Ci sar&agrave; molto lavoro da compiere nello sviluppo della moto ma sono molto ottimista ed entusiasta&rdquo;. Per Mattia sar&agrave; anche il ritorno nel Team Maddii, con cui vinse (con l&rsquo;Husqvarna) Europeo e Mondiale 125. &ldquo;Loro conoscono lo sport come pochi e questo &egrave; un tassello importante. Inoltre ritrover&ograve; Tony Cairoli e Alessandro Lupino, con cui vinsi il Cross delle Nazioni 2021. Posso vantarmi di essere loro amico e non vedo l&rsquo;ora di lavorarci insieme!&rdquo;. Andrea Bonacorsi viene da una stagione positiva dopo un percorso particolare. Vinto l&rsquo;europeo EMX250, &egrave; salito nel Mondiale con il team ufficiale Yamaha. Alla sua prima stagione MX2, dopo quattro GP &egrave; stato spostato nella categoria 450 anche per ragioni legate al fisico, alto e robusto, inoltre la Yamaha si &egrave; ritrovata senza gli infortunati Maxime Renaux e Jago Geerts. Bonacorsi ha chiuso il 2024 in Top 10: a soli 21 anni, &egrave; un bel viatico per il futuro. &ldquo;Nel giro di una settimana &egrave; cambiato tutto, ma alla fine &egrave; andata bene. La MXGP &egrave; tosta: basta guardare la classifica finale per capire che in pista ci sono numerosi campioni del Mondo. Ho vissuto diverse manche intorno alla Top 5: devo essere contento, perch&eacute; non avevo svolto neanche la preparazione con la 450 e c&rsquo;&egrave; ancora tanto da imparare&rdquo;. Nonostante la stagione positiva sembrava difficile trovare una collocazione, poi la Fantic ha scelto il bergamasco per il team ufficiale: &ldquo;Sono gi&agrave; a Lommel, stesso appartamento dell&rsquo;anno scorso, vicino al team Yamaha, perch&eacute; anche il Team Wilvo-Fantic &egrave; qui, a soltanto mezz&rsquo;ora, ma in Olanda. Il passaggio &egrave; stato facile, conoscevo gi&agrave; tutti perch&eacute; &egrave; l&rsquo;ex team ufficiale Yamaha, sono molto professionali ed &egrave; tutto organizzato al meglio. Abbiamo Kevin Strijbos come trainer&rdquo;. L&rsquo;obiettivo &egrave; ambizioso: &ldquo;Viaggiare spesso nei primi cinque, e magari salire qualche volta sul podio. Ma &egrave; dura: anche senza Jorge Prado ci saranno comunque piloti come Herlings, Gajser, Febvre, Renaux, Fernandez, Coldenhoff, l&rsquo;obiettivo &egrave; battagliare con loro&rdquo;.  Alberto Forato ha perso gran parte del 2024 a causa di un infortunio durante la preparazione. Quando &egrave; rientrato (ultimi otto GP) ha colto buoni risultati nella Top 10 (settimo in Svizzera e Spagna) e al Cross delle Nazioni &egrave; stato il migliore della squad ra azzurra, sesto della categoria MXGP. Pochi giorni dopo, per&ograve;, la doccia fredda nell&rsquo;incontro con la squadra (Standing Construct) per programmare il 2025. &ldquo;Avevamo un meeting in Belgio ed ero tranquillissimo, e invece ecco la notizia che il team chiudeva. Ho liberato l&rsquo;appartamento che avevo in zona e sono rientrato in Italia. Con il supporto della Honda ho trovato un posto nel team francese SR Honda, ho rifatto le valigie ed eccomi qui, nel sud della Francia. Il primo impatto con la squadra &egrave; stato molto buono, si lavora con impegno e nella stessa direzione. Il trainer &egrave; Yves Demaria (tre volte iridato nella MX3, nde) che ha esperienza e mi sta seguendo costantemente. Fisicamente va meglio e penso di poter arrivare al Mondiale al 100%&rdquo;. Anche per il veneto, gli obiettivi sono ambiziosi: &ldquo;Gravitare nella Top 5 con continuit&agrave; e magari ottenere qualche podio. Ho come compagno di squadra Kevin Horgmo, con cui sono gi&agrave; stato in squadra (Team SM Action, nde) e il feeling &egrave; buono&rdquo;. Se i tre principali azzurri cambiano tutti team, Ivo Monticelli &ndash;&nbsp;che ha disputato il Mondiale 2024 con la Beta chiudendo 24&deg; &ndash;&nbsp;per impegni lavorativi non dovrebbe correre nella prossima MXGP. &Egrave; probabile che Monticelli gareggi in ambito nazionale, anche se ancora non &egrave; noto con quale team.  Passa alla prossima pagina &nbsp; Italia a tre punte anche in MX2  Nella MX2, gli occhi sono puntati in primis su Andrea Adamo, campione del Mondo nel 2023, ma reduce da un 2024 difficile, chiuso al sesto posto con due manche vinte. Dopo una stagione un po&rsquo; sfortunata, complice un infortunio in Repubblica Ceca che gli ha impedito di inseguire il podio finale, il siciliano resta in KTM (con i colori Red Bull, la stessa struttura che schiera Jeffrey Herlings in MXGP) con il francese Marc-Antoine Rossi al fianco, e con l&rsquo;obiettivo di tornare al vertice della categoria. In una MX2 che rivede al via il campione Kay De Wolf (mentre il vice iridato Lucas Coenen salir&agrave; in MXGP con la KTM di De Carli) sicuramente Adamo sar&agrave; il pilota pi&ugrave; ambizioso della pattuglia azzurra, e riparleremo delle sue prospettive. La sorpresa dell&rsquo;ultima stagione &egrave; stato Ferruccio Zanchi, scoperta di Giacomo Gariboldi che lo ha portato nel team ufficiale Honda, dove il classe 2006 ha iniziato bene con la vittoria a Riola Sardo negli Internazionali d&rsquo;Italia. &ldquo;Ma prima del GP Mondiale proprio a Riola una spalla lussata in allenamento mi ha fatto saltare tre GP&rdquo; spiega. &ldquo;Ho commesso qualche errore ma &egrave; stata un&rsquo;ottima stagione&rdquo;. Zanchi ha chiuso in Top 10, mettendosi in luce nella terribile Lommel, meritandosi anche un &ldquo;viaggio premio&rdquo; nella sede HRC. &ldquo;La mia prima volta in Giappone, &egrave; stata una bellissima esperienza: ti colpisce un mondo, una cultura diversa. &Egrave; stato bello anche correre nel campionato giapponese a Sugo con la 450 e vincere tutte e tre le manche&rdquo;. Per il toscano &egrave; atteso un inverno &ldquo;pane e sabbia&rdquo; seguito sempre da Jacky Vimond. &ldquo;L&rsquo;obiettivo &egrave; la Top 5&rdquo;. La novit&agrave; azzurra 2025 sar&agrave; al fianco di Zanchi, cio&egrave; Valerio Lata, che peraltro ha gi&agrave; frequentato il podio mondiale. Il romano, diciannove anni, &egrave; stato iridato nella 85 e campione europeo nella 125, sfiorando nell&rsquo;ultima stagione il titolo EMX250. Ma il picco massimo lo ha ottenuto con il podio da wild card nel GP di Maggiora in MX2. &ldquo;Per una frattura a un braccio sono stato fermo una ventina di giorni ma dopo le prime tre tappe dell&rsquo;Europeo ero tabella rossa. Poi alla quarta, in Francia, ho vissuto un weekend nero con pioggia e fango, e ho fatto uno &lsquo;zero&rsquo;, in Germania potevo rimontare e infatti avevo vinto entrambe le manche, ma mi hanno retrocesso per bandiere gialle (che da dove si saltava non erano visibili) tagliandomi fuori dalla lotta per il titolo. Dopo una decina di giorni mi &egrave; tornato il sorriso, perch&eacute; ho corso da wild card il Mondiale a Maggiora dimostrando il mio valore: ero in forma e ho fatto quinto nella qualifica, poi quinto e terzo nelle manche. Un weekend fantastico, il mio primo podio iridato, un sogno che si &egrave; avverato&rdquo;. Ora si volta pagina con la presenza fissa nel Mondiale: &ldquo;Abbiamo svolto i primi test con Zanchi, sono molto soddisfatto della moto, cercheremo di lavorare sodo e puntare ancora al podio. Ringrazio Giacomo Gariboldi che mi aveva parlato per il 2025 gi&agrave; prima del mio exploit a Maggiora&rdquo;. Scelto il numero 18, ispirato a Jett Lawrence, l&rsquo;obiettivo &egrave; imparare in fretta sulla Honda: &ldquo;Ci sono tanti rivali molto veloci ed esperti, campioni gi&agrave; affermati, ma io voglio provare a stare vicino a loro&rdquo;.  Motocross: la prima di Zanchi in 450       

In entrambi i casi, l&rsquo;Italia gioca a tre punte, tra novit&agrave; e desideri di riscatto

Le nuove prospettive dell'Italia in MXGP (e MX2)

        Il gran finale della MXGP &egrave; in programma questo fine settimana a Matterley Basin, una delle piste pi&ugrave; amate in assoluto dai piloti. Situato a pochi chilometri da Winchester, nel sud dell&rsquo;Inghilterra, l&rsquo;iconico tracciato che si fece conoscere al mondo con il Gran Premio delle Nazioni del 2006, vinto dagli Stati Uniti di Stewart, Villopoto e Tedesco e che vide incoronato per la settima volta Cairoli nel 2013, ospita domenica l&rsquo;ultimo round del 2023.  Il podio della MX2 del 2021, da sx: Guadagnini, Renaux e Fernandez, oggi sono tutti e tre in mxgp 2 Nazioni e 11 Gran Premi, Matterley Basin: una pista incredibile La pista inglese dopo la prima e ormai mitica apparizione del 2006 spar&igrave; dal calendario fino al 2011, anno in cui torn&ograve; ospitando il Mondiale di Motocross. Nel 2012 sulla pista che sorge nella vallata parallela a quella di Temple Valley che ospita uno dei pi&ugrave; famosi eventi musicali inglesi, si tenne il festival del Motocross con ben nove categorie in gara, EMX65, 85, 125, 250, Veteran, WMX, MX3, MX2 e MX1. A vincere nelle prime due edizioni fu Antonio Cairoli, ancora oggi il pilota che pu&ograve; vantare il maggior numero di successi sulla pista inglese, 5. Nel 2013 le categorie in gara salirono addirittura a 10 con l&rsquo;inserimento della EMX150 Honda. Nel 2014, dopo il successo di Desalle del 2013, Cairoli torn&ograve; a vincere, dedicando la vittoria al padre appena scomparso e si ripet&egrave; nel 2015. La vittoria torn&ograve; ad essere del siciliano nel 2019 e nel 2021, dopo un primo posto di Gajser nel 2016 e uno di Herlings del 2018, dopo un 2017 senza GP del Regno Unito ma con un Nazioni vinto dalla Francia. Il 2020 rester&agrave; invece alle cronache per l&rsquo;aspro duello del nove volte Campione del Mondo con Herlings, vinto poi dall&rsquo;olandese.  Cairoli in gara nel 2021, anno del suo quinto e ultimo successo in Inghilterra In MXGP e MX2 Prado e Adamo gi&agrave; Campioni Una gara quella inglese che incoronato Jorge Prado (GASGAS) campione a Maggiora, ha poco da dire per le classifiche della MXGP, con i primi tre posti gi&agrave; assegnati, mentre in MX2 vede ancora in lotta Jago Geerts (Yamaha), Liam Everts (KTM) e Simon Langenfelder (GASGAS) per il secondo e terzo posto alle spalle del neo Campione del Mondo Andrea Adamo (KTM). Il tedesco ha aperto la stagione 2022 proprio a Matterley con una doppia vittoria che fece clamore ha l&rsquo;opportunit&agrave; per conquistare il terzo posto del mondiale MX2 per il secondo anno consecutivo.  Mathis Boisrame in gara nel 2022 con la moto di Herlings, la gara del francese termin&ograve; nel corso delle prove cronometrate Febvre, Gajser, Seewer, tanti i pretendenti alla vittoria In MXGP Tim Gajser (Honda), vincitore nel 2022 ha l&rsquo;occasione per chiudere con un acuto la sua difficile stagione, segnata dall&rsquo;infortunio ad Arco di Trento durante gli Internazionali d&rsquo;Italia e di riscattare il mancato podio a Maggiora. Quella inglese sar&agrave; l&rsquo;ultima gara in MXGP con la Yamaha per Jeremy Seewer (Yamaha), in procinto di passare alla Kawasaki al fianco di Romain Febvre, pilota che ha vinto pi&ugrave; GP di tutti quest&rsquo;anno, cos&igrave; come lo sar&agrave; in GASGAS per Mattia Guadagnini che a fine stagione cambier&agrave; casacca, presumibilmente restando comunque in sella a una moto del gruppo austriaco. C&rsquo;&egrave; molta attesa anche per Alberto Forato (KTM), in odore di passare sulla Honda del team Standing Construct nel 2024 e vincitore della gara di qualifica in Italia una settimana fa. Il veneto che ha sfiorato il podio di Maggiora, avendo chiuso a pari punti con Ruben Fernandez (Honda), terzo in virt&ugrave; del miglior risultato in gara due, potrebbe regalarsi il podio a Matterley Basin, confermando l&rsquo;ottimo settimo posto assoluto in campionato.  Seewer osserva Gajser nel 2022 prima della partenza di gara due a Matterley Basin&nbsp; Anche EMX125 ed EMX250 a Matterley dove ci prova Lotte In gara a Winchester anche i piloti di EMX125 ed EMX250 per l&rsquo;ultimo round stagionale. In 250, con il titolo gi&agrave; assegnato in Turchia ad Andrea Bonacorsi (Yamaha), l&rsquo;attenzione sar&agrave; tutta per Lotte Van Drunen (Kawasaki), gi&agrave; vincitrice di un GP nella WMX e terza nel mondiale femminile 2023. La sedicenne olandese si metter&agrave; alla prova contro i ragazzi nel Gran Premio d&rsquo;Inghilterra. In EMX125 resta invece l&rsquo;ultimo titolo da assegnare, con Janis Reisulis (Yamaha) ad un passo dall&rsquo;essere incoronato, avendo punti di vantaggio su Mathis Valin (GASGAS). &nbsp;  La gioia di Langenfelder sul podio di Matterley 2022, per il tedesco primo successo e prima tabella rossa in carriera       

Matterley Basin accoglie l&rsquo;ultimo Gran Premio della MXGP del 2023. Titoli assegnati in entrambe le classi mondiali, ancora in palio la EMX125

MXGP di Gran Bretagna: corsi e ricorsi

        Dopo essere stato a lungo in bilico il Gran Premio di Finlandia si disputer&agrave; questo fine settimana sulla pista di Vantaa, a pochi chilometri dalla capitale Helsinki. Il motocross finlandese vanta una lunga tradizione, in particolare la pista di Vantaa ha ospitato per la prima volta il Campionato del Mondo di motocross nel lontano 1963, quando in 250 fu il mitico Torsten Hallman a vincere la gara. Per ritrovare il mondiale sulla pista che sorge a poca distanza dall&rsquo;aeroporto della capitale bisogna fare un salto temporale in avanti di trent&rsquo;anni, quando nel 1993 fu Stefan Everts ad imporsi, sempre in 250. Due anni dopo il successo and&ograve; a Marniq Bervoets, aiutato dal fido meccanico Geerts, si, proprio lui, il pap&agrave; di Jago.  Mitch Evans sar&agrave; in Finlandia in cerca di una buona prestazione per rinnovare il contratto Sede mondiale dal 1963, Hallman, Everts e Bervoets nell'albo d'oro Bisogner&agrave; attendere altri 14 anni per ritrovare il Mondiale cross a Vantaa, quando nel 2009 Antti Pyrhonen, oggi team manager Kawasaki del team di Febvre, vinse il Gran Premio della MX3. In tempi pi&ugrave; recenti la pista finlandese ha ospitato il Mondiale Junior di Motocross nel 2022 e quest&rsquo;anno &egrave; tornata in calendario per sostituire la gara di Hyvink&auml;&auml;, saltata per problemi finanziari. La gara di questo fine settimana che non prevede categorie di contorno come europei o femminile seguir&agrave; il pi&ugrave; snello programma delle gare oltreoceano.  La difesa del vantaggio accumulato &egrave; in questo momento la priorit&agrave; di Prado Febvre insegue la cinquina, Prado il titolo In MXGP per Romain Febvre (Kawasaki) continua la caccia a Jorge Prado (GASGAS), il francese, vincitore degli ultimi quattro Gran Premi consecutivi &egrave; in cerca della cinquina per mantenere vivo l&rsquo;interesse nella classe regina e aumentare la suspence per la lotta al titolo. Lo spagnolo dal canto suo non sta sbagliando nulla, rispondendo agli attacchi del rivale colpo su colpo, lasciando sul campo solo 7 punti in quattro gare, salendo sul podio da sette round consecutivi. In Finlandia la tabella rossa dovr&agrave; guardarsi le spalle anche dagli specialisti della sabbia come Glenn Coldenhoff (Yamaha) e Calvin Vlaanderen (Yamaha) ma anche da Jeffrey Herlings che far&agrave; il suo ritorno alle gare con un po' di anticipo rispetto al previsto, oltre che dal sempre pericoloso e sempre pi&ugrave; bravo a scattare in partenza, Jeremy Seewer (Yamaha). Occhio anche ad Alberto Forato (KTM), in odore di top 5 in Belgio e sempre ottavo in classifica di campionato.  Jeremy Seewer all'attacco sulla sabbia di Lommel Adamo-Geerts il duello in MX2 continua sulla sabbia finlandese In MX2 il duello per il titolo &egrave; ormai cosa a due tra Andrea Adamo (KTM), tabella rossa e Jago Geerts (Yamaha). Il belga a Lommel ha divorato 27 dei 40 punti che Andrea si portava in dote da Loket e che erano 64 prima di partire per l'Indonesia; le statistiche sono impietose con il siciliano che perde 11 a 1 nelle vittorie di manche, 6 a 1 nelle vittorie di Gran Premio e che conta su 7 podi contro i 9 del rivale. Geerts &egrave; stato al comando per 188 giri fino a questo punto della stagione, mente Andrea solo per 24 ma la costanza lo sta premiando, cos&igrave; come l&rsquo;infortunio a cui &egrave; andato incontro il belga nel GP di Francia. Ad ogni modo ormai il titolo &egrave; affare loro, con Kay De Wolf (Husqvarna) fuori per infortunio in Finlandia, Liam Everts (KTM) troppo lontano, cosi come Thibault Benistant (Yamaha) e Simon Langenfelder (GASGAS).  Dopo aver tentato a girare nelle prove, Benistant a Lommel si &egrave; arreso al dolore alla schiena in gara       

Una settimana dopo l&rsquo;inferno di Lommel il Circus della MXGP si sposta in Finlandia per una seconda gara sulla sabbia. Il quattordicesimo appuntamento stagionale con il Mondiale FIM di Motocross vedr&agrave; Herlings tornare in gara

MXGP il mondiale cross va in Finlandia

        Comunque sia finita, la 96&ordf; Sei Giorni Enduro in Francia &egrave; stata sicuramente una delle pi&ugrave; belle, combattute, incerte e ricche di colpi di scena, con organizzazione perfetta e percorsi bellissimi tra le alture montane del Massiccio Centrale dell&rsquo;Occitania. Facciamo un giro dietro alle quinte di questa Sei Giorni FIM Enduro in Francia.  Il Presidente FMI Copioli d&agrave; la carica alla Maglia Azzurra  Giovanni Copioli non &egrave; solo il Presidente FMI, ma soprattutto grande appassionato di enduro e tifoso dell&rsquo;Italia seguendo nuovamente tutta la Sei Giorni dei dieci piloti in Maglia Azzurra con record di 12 presenze per Oldrati, 8 Salvini, 7 Verona, 3 Spanu, 2 Cristino, Rinaldi, Colorio. Tre gli azzurri al debutto: Bernardini, Lesiardo, Bernini.  Alex Salvini quale futuro nel 2023?  Concentrato al massimo nella sua nona Sei Giorni con la squadra del Trofeo Mondiale in Maglia Azzurra, rumors del paddock vorrebbero per Alex Salvini un interessamento della Fantic non solo per l&rsquo;Enduro. Altre voci vedrebbero per Salvini due alternative; una un probabile impegno anche nei Rally, l&rsquo;altra un&rsquo;eventuale collaborazione con Fantic come collaudatore dei modelli 4T.  &nbsp; Dream team 11 volte iridato tra i Club  Pubblico francese in delirio al passaggio della squadra di Club composta da Antoine Meo (5 titoli), Christophe Nambotin (3 titoli), Pela Renet (2 titoli, 1 in MX3). Meo ha corso con una Kawasaki C1 stranamente sponsorizzata &ldquo;Ducati Esprit&rdquo; con voci del paddock che lo vorrebbero tester del progetto Ducati MXGP e EnduroGP.  KTM, &egrave; sempre record insieme a Husqvarna  Delle 541 moto partenti, la KTM ha riaffermato la propria leadership che dura ormai da un 21 anni nel confronto con le altre marche con ben 181 moto al via. Queste le altre marche: Husqvarna 112, Sherco 61, GASGAS 48, Beta 42, Yamaha 24, Honda e Fantic 22, Rieju 19, TM 11, Kawasaki 1.  Cronometristi Made in Italy  Lo Staff Crono FMI guidato da Fabio Di Meo impegnato da 20 anni nelle gare tricolori e nel 2021 alla Sei Giorni in Italia ha effettuato con 15 addetti il servizio cronometraggio affiancato da altri 12 crono francesi.  &nbsp; Nel Mondiale Enduro Estremo passa al comando Manuel Lettenbichler  Doppia trasferta oltre Oceano in agosto per il Campionato Mondiale Enduro Estremo AKnockout a Sequatchie. Successivamente in Canada la Red Bull Outliers il 27-28. Al suo debutto nel Campionato del Mondo Enduro Estremo, il canadese Trystan Hart si &egrave; imposto alla TKO. Hart ha preceduto Lettenbichler (Ger-KTM) e Roman (Spa-Sherco) con questa classifica iridata: Roman punti 88, Lettenbichler 87, Jarvis (Gbr-Husqvarna). Nella gara canadese, disputata a Calgary, vittoria di Lettenbichler davanti a Hart e Roman. Il tedesco della KTM &egrave; cos&igrave; passato al comando della classifica di campionato rendendo ancora pi&ugrave; incerta l'ultima prova alla Hixpania del 7 ottobre con questa classifica: Lettenbichler punti 107, Roman 103, Jarvis 82.  Moto dei piloti USA troppo rumorose  Durante le verifiche tecniche una ventina praticamente di moto dei piloti Usa si sono sottoposte ad almeno cinque/sei controlli fonometrici per ridurre per l&rsquo;eccessivo rumore oltre i 118/120 decibel. Sono cos&igrave; stati modificato gli interni degli scarichi perch&eacute; nelle gare Usa la prova fonometrica &egrave; effettuata con motore al minimo, mentre nella EnduroGP e Sei Giorni a gas spalancato e il rumore non deve essere superiore a 112 decibel pi&ugrave; altri 2 di tolleranza massima. Assistenze record per lo stesso Team di Salvini  Oltre all&rsquo;assistenza di Alex Salvini, degli inglesi Harry Edmondson e Jed Etchells, dei Trofei Mondiale e Junior del Cile, il Team JET-Zanardo ha seguito con il proprio staff di 14 meccanici e addetti, 39 piloti di 9 nazioni tra italiani, brasiliani, giapponesi, australiani, Sud America, Nuova Zelanda. &nbsp; Percorso e speciali  Circa 1300 i km. del percorso di questa Sei Giorni, articolati sempre in un giro a giornata tra i 260/280 km. 13 le differenti speciali, tutte da un minimo di 5 Km a 7.5 km. Il Day1 e Day2 sono state disputati 5 Cross Test. 3 Cross Test e 2 Enduro Test nel Day3 e Day4. Nel Day5, 1 solo Enduro Test e 4 Cross Test. Sabato la prova finale di Cross tracciata all&rsquo;interno del paddock. Lucchetti sulle moto in Parco Chiuso  Per scoraggiare eventuali furti di moto l&rsquo;organizzazione ha previsto l&rsquo;applicazione di un lucchetto da parte dei piloti sulle proprie moto. Prima del via sono comunque state rubate in zona paddock otto moto di appassionati.  Resiste il record di partenti del 2021 in Italia  Questi i partenti delle ultime Sei Giorni: 2013 Sardegna 620, 2014 Argentina 347; 2015 Slovacchia e 2016 Spagna 546, 2017 Francia 546, 2018 Cile 437, 2019 Portogallo 508, 2021 Italia 634, 2022 Francia 541. &nbsp;  L'Argentina organizzer&agrave; la sei giorni nel 2023  Dopo quasi cinque anni di pausa, la FIM ISDE torner&agrave; in Sud America. San Juan, in Argentina, dar&agrave; il benvenuto alla gara motociclistica fuoristrada pi&ugrave; antica del mondo nel 2023 dopo averla ospitata l&rsquo;ultima volta nel 2014.Sar&agrave; sicuramente una gara spettacolare grazie all&rsquo;incredibile paesaggio naturale di questa terra, ai numerosi appassionati di Enduro presenti in regione e all&rsquo;eccezionale comitato organizzatore.&Egrave; in fase di elaborazione il percorso che sar&agrave; completamente nuovo, il che significa che coloro che hanno gareggiato nel 2014 si troveranno davanti nuovi terreni e percorsi. Anche il paddock sar&agrave; situato in una nuova location.La gara si svolger&agrave; all&rsquo;inizio di novembre 2023, garantendo le temperature ottimali per la gara. Le date esatte e ulteriori dettagli saranno forniti prossimamente.  I numeri dei partecipanti  22 squadre in gara nel Trofeo Mondiale con un totale di 88 piloti, 16 Junior con 48, 8 nella Woman con 24, 127 i Club con 381 con un totale 541 di piloti. Pilori per nazioni: 41 Italia, 114 Francia, 6 Svizzera e Austria, 10 Svezia, 16 Belgio, 22 Rep. Ceca, 8 Rep. Slovacchia, 4 Estonia, 14 Finlandia, 2 Israele, 4 Polonia , 7 Lituania, 40 Germania, 36 Spagna, 46 Gran Bretagna, 20 Olanda, 1 Norvegia, 10 Portogallo e Svezia, 7 Grecia, 11 Australia, 12 Nuova Zelanda, 6 Canada, 31 Stati Uniti, 4 Giappone, 10 Venezuela, 29 Messico, 11 Cile, 3 Sud Africa.  Sei giorni resta sempre un affare  L&rsquo;iscrizione di 900 &euro; a pilota delle 22 squadre del Trofeo Mondiale, 16 Trofeo Junior, 750 &euro; degli 9 Trofeo Woman, 900 &euro; sempre a pilota per i 133 Club, sono stati incassati prima del via circa 506.250mila &euro;. L&rsquo;organizzazione francese ha comunque dovuto versare alla FIM circa il 13% &euro; di diritti. Sempre nelle casse FIM sono entrati anche circa 130/135mila &euro; per i 300 &euro; della Licenza Internazionale "One Event" conteggiata su 400/450 piloti in in quanto non meno di 124 piloti l&rsquo;hanno gi&agrave; per partecipare al Mondiale EnduroGP 2022.       

Una Sei Giorni comprendente ben 13 differenti speciali, tutte comprese tra i 5 e i 7 km, ha finalmente visto vincere i grandi protagonisti degli ultimi sette anni del Mondiale EnduroGP

Dietro le quinte della Sei Giorni Enduro 2022 in Francia

        Con l&rsquo;aiuto di un giornalista argentino, super appassionato, Nestor Gutierrez, siamo andati a scavare nel passato del nostro Sport per scoprire come tutto sia iniziato.&nbsp;Nestor Gutierrez: &ldquo;Come sport, il motocross inizi&ograve; in Argentina nel 1962 per mano di Jean Pierre Raemdock che viaggi&ograve; con la sua BSA 350 dal Belgio, il suo paese, fino a Villa La Angostura. Lo stesso luogo in cui si terr&agrave; l&rsquo;MXGP di Patagonia Argentina questo fine settimana.&rdquo;  Nestor con Franco Picco a fine gara &nbsp;1985 il Mondiale 125 esordisce a Salta  &ldquo;I primi piloti argentini a correre un Campionato del Mondo furono Carlos Allu&eacute; e Gerardo Franzgrote, che nel 1980 soggiornarono a casa di J&ouml;el Robert. Lo stesso anno in cui Roger de Coster fece il suo debutto su una CR500 in un Supercross a Buenos Aires; J&ouml;el Roberts aveva gi&agrave; visitato la citt&agrave; di Bariloche per offrire corsi agli aspiranti piloti locali.&nbsp;Nel 1981 si tenne una gara pre-mondiale a Mendoza, con tra gli altri Harry Everts e poi a Salta, nel 1983 e 84 si replic&ograve; e vinsero l'americano Ricky Maky e il vostro Franco Picco.&nbsp;Per arrivare alla prima gara di Campionato del Mondo bisogner&agrave; attendere il 1985, quando in provincia di Salta, organizzata da Reinaldo Cozzani, si tenne una prova della 125cc, la prima di tre consecutive.&rdquo;  Con Alex Puzar raccogliendo le impressioni del dopo gara Nel 1988 sbarca il Mondiale 250  &ldquo;Nel 1988 invece fu la volta della categoria 250 che visit&ograve; per la prima volta l&rsquo;Argentina, mentre nel 1989 torn&ograve; la 125.&nbsp;Poi ci fu una lunga pausa, fino al 1994, dovuta alle oscillazioni economiche, seguita da una seconda prova nel 1995.&nbsp;Fino al 2010, l'attivit&agrave; internazionale in Argentina &egrave; rimasta ferma, con un solo tentativo di rilancio con l'arrivo dell'ormai defunto Campionato del Mondo MX3.&nbsp;Bisogner&agrave; invece attendere il 2015 per rivedere il Mondiale in Argentina che torner&agrave; a Villa La Angostura tutti gli anni fino al 2019 quando la Pandemia di Covid 19 ha nuovamente messo un freno agli spostamenti verso l&rsquo;Argentina. Ora, dopo due anni di pausa, la MXGP torna su quello che &egrave;, a detta della quasi totalit&agrave; dei piloti, il miglior circuito del mondo.&rdquo;  Chicco Chiodi a Cordoba con la 125 nell'anno in cui vinse 2022: quattordicesimo Gran Premio di Argentina  Quest'anno sar&agrave; quindi la quattordicesima edizione di questo GP e questi sono tutti i vincitori delle passate edizioni:&nbsp; 1985 &ndash; Salta/125 &ndash; Pekka Vekhonen &ndash; FIN - Cagiva&nbsp; 1986 &ndash; Salta/125 &ndash; Dave Strijbos &ndash; NED - Cagiva&nbsp; 1987 &ndash; Salta/250 &ndash; Rodney Smith &ndash; USA- Honda&nbsp; 1988 &ndash; Salta/250 &ndash; Giuseppe Andreani &ndash; ITA - Honda&nbsp; 1989 &ndash; Cordoba/125 &ndash; Trampas Parker &ndash; USA -Ktm&nbsp; 1994 &ndash; C&oacute;rdoba/125 &ndash; Bobby Moore &ndash; USA - Yamaha&nbsp; 1995 &ndash; C&oacute;rdoba/125 &ndash; Alessio Chiodi &ndash; ITA - Yamaha&nbsp; 2010 &ndash; La Rioja/MX3 &ndash; Carlos Campano &ndash; ESP - Yamaha&nbsp; 2015 &ndash; Neuquen/MX2 &ndash; Dylan Ferrandis &ndash; FRA &ndash; Kawsaki 2015 &ndash; Neuquen/MXGP &ndash; Max Nagl&nbsp;&ndash; GER &ndash; Husqvarna 2016 &ndash; Neuquen/MX2 &ndash; Jeffrey Herlings &ndash; NED &ndash; Ktm 2016 &ndash; Neuquen/MXGP &ndash; Tim Gajser&nbsp;&ndash; SLO &ndash; Honda 2017 &ndash; Neuquen/MX2 &ndash; Paul Jonass &ndash; LAT &ndash; Ktm 2017 &ndash; Neuquen/ MXGP &ndash; Tim Gajser&nbsp;&ndash; SLO &ndash; Honda 2018 &ndash; Neuquen/MX2 &ndash; Paul Jonass &ndash; LAT &ndash; Ktm 2018 &ndash; Neuquen/MXGP &ndash; Jeffrey Herlings&nbsp;&ndash;NED &ndash; Ktm 2019 &ndash; Neuquen/MX2 &ndash; Jorge Prado &ndash; SPA &ndash; Ktm 2019 &ndash; Neuquen/MXGP &ndash; Antonio Cairoli&nbsp;&ndash; ITA &ndash; Ktm  Claudio Federici con la TM a Cordoba nel 1994       

A molti la gara che si disputer&agrave; in Patagonia pare solo una meta curiosa e in linea con un motocross &ldquo;moderno&rdquo;, sempre in cerca di gare e destinazioni esotiche, ma l&rsquo;Argentina non &egrave; affatto nuova al calendario del Mondiale FIM di Motocross

MXGP di Patagonia Argentina: Il motocross ha una storia nel sud del mondo

  Il secondo degli otto round consecutivi che concluderanno la stagione 2021 della MXGP, si terr&agrave; questo fine settimana a Lacapelle Marival, su una pista che per la prima volta ospiter&agrave; la classe regina del Mondiale Motocross, dopo aver organizzato una tappa del Mondiale MX3 nel lontano 2003.  Il tracciato, familiare a molti piloti di MX2 e MXGP, per via della gara pre stagionale che da diversi anni si tiene da queste parti, &egrave; piuttosto duro e stretto ma abbastanza tecnico. Alcuni piloti non vi hanno corso mai, come nel caso di Antonio Cairoli (KTM), altri ci hanno corso ma molto tempo fa, come Gajser, in gara qui con la piccola 85cc nel 2009, anno in cui vinse il titolo della categoria, contestualmente al primo iride del siciliano in MX1.    La pit lane di Lacapelle, le previsioni meteo danno bel tempo per il fine settimana &nbsp;  Una poltrona per tre   In MXGP il duello riprende con i tre candidati al titolo in lotta per spartirsi le posizioni sul podio: Tim Gajser (Honda), che il Germania &egrave; stato lesto ad approfittare dello scontro Prado-Herlings, vincendo e riconquistando la tabella rossa con un terzo ed un primo posto, dovr&agrave; difendere l&rsquo;esiguo margine di due punti di vantaggio su Jeffrey Herlings (KTM) e di otto sul padrone di casa Romain Febvre (Kawasaki). Gajser sembra del tutto ristabilito dopo l&rsquo;intervento alla clavicola che lo aveva messo in difficolt&agrave; in Sardegna, mentre Herlings, leggermente in difficolt&agrave; nella seconda frazione tedesca, dopo la gran botta data all&rsquo;arrivo della prima, avr&agrave; avuto il tempo di rimettersi.    Un po&#39; old style con curve strette, contropendenze e terreno duro, ecco Lacapelle Marival  &nbsp;    Febvre e Prado in azione a Teutschenthal in gara uno  Motivazione extra per Febvre   Per Febvre si tratta del primo GP di Francia sulla Kawasaki, visto che lo scorso anno la gara non si corse e per il Campione del Mondo 2015 la gara di casa, su un terreno amico e ben noto, arriva nel moneto migliore; si tratta infatti per lui di un&rsquo;ottima occasione per recuperare il terreno perso in Germania e mantenere vive le speranze di lottare fino alla fine per un secondo titolo a lungo inseguito. A Lacapelle prover&agrave; a gareggiare anche Jorge Prado (KTM), reduce dalla brutta caduta in gara uno a Teutschenthal che tanto ha fatto discutere in settimana. Lo spagnolo che ha avuto la peggio nello scontro aereo con Jeffrey Herlings, ha rimediato un brutto taglio sotto il braccio, vicino all&rsquo;ascella, suturato con punti interni ed esterni ma scender&agrave; in pista nelle libere di domenica mattina per mantenere vive le speranze di lottare fino alla fine per il titolo, ad una settimana dalla gara di casa a Madrid.  &nbsp;    Antonio Cairoli e Alessandro Lupino, amici dentro e fuori la pista  Outsider di lusso e non solo   Condizioni di salute da verificare anche per Cairoli, reduce dalla vittoria del Nazioni e da una gara difficile in Germania, nella quale tutti gli acciacchi, conseguenza della brutta caduta di Riola, si sono manifestati, impedendogli di combattere per le posizioni di vertice. L&rsquo;adrenalina, unita ad una buona dose di forza di volont&agrave; e di antidolorifici era stata la ricetta vincente per Mantova ma in Germania i nodi sono venuti al pettine e, pur generoso come sempre, il siciliano si &egrave; dovuto arrendere al costato dolorante, portando a casa un quinto ed un decimo posto che lo allontanano definitivamente dai tre piloti in testa alla classifica. In caccia di punti anche Alessandro Lupino (KTM), in piena lotta per restare nella top ten di campionato e appiedato in gara uno a Teutschenthal, mentre stava facendo l&rsquo;ennesima bella manche. Occhi puntati infine su Pauls Jonass (GasGas), Jeremy Seewer (Yamaha) e Glenn Coldenhoff (Yamaha), tutti potenziali sorprese della gara francese. 

Dodicesimo round della MXGP all&rsquo;insegna del duello Gajser Herlings in Francia. Febvre padrone di casa in caccia della vittoria, Prado prover&agrave; a correre

MXGP: in Francia continua la lotta Gajser-Herlings e Prado c&rsquo;&egrave;!

        Quest&rsquo;anno, per la prima volta da quando esiste il mondiale Cross, si affrontano tre dei 10 piloti pi&ugrave; vincenti di tutti i tempi: nella classifica assoluta dei GP conquistati, infatti, Antonio Cairoli occupa il secondo posto con 92 successi, Jeffrey Herlings &nbsp;il terzo con 90 e Jorge Prado il decimo (grazie ai tre successi dell&rsquo;anno scorso al debutto in top class) con 34. In totale, il terzetto della KTM somma la bellezza di 216 GP vinti, un valore esagerato che dimostra il ruolo che specialmente i primi due hanno avuto nel Motocross del Terzo Millennio. Curiosamente il campione della MXGP Tim Gajser ha soltanto 30 GP vinti, pochi in relazione ai suoi quattro titoli. Quasi trenta GP, 29, Cairoli e Herlings li hanno conquistati soltanto in MXGP, categoria che nel 2014 ha preso il posto della MX1. In quest&rsquo;ultima il siciliano &egrave; primatista in solitaria con 39 trionfi, 10 in pi&ugrave; di Sua Maest&agrave; Stefan Everts. Il belga guarda per&ograve; tutti dall&rsquo;alto forte dei 101 GP vinti e dei 10 titoli iridati e, anche se non lo confesser&agrave; mai, confida in una spartizione della posta tra i due inseguitori, cos&igrave; che non riescano a raggiungerlo. Meglio ancora per lui sarebbe una serie di successi di Prado anche se la sua et&agrave;, appena 20 anni e cinque mesi, potrebbe portarlo, con un ritmo di sei GP vinti a stagione, poco sotto quota 90 vittorie prima dei 30 anni. Prado &egrave; gi&agrave; diventato il pi&ugrave; forte pilota spagnolo di tutti i tempi, grazie anche ai due titoli nella MX2. L&rsquo;unico suo connazionale in cima al Mondo era stato Carlos Campano nel 2010, nella non certo irresistibile MX3 pensionata a fine 2013. MXGP: Infront annuncia il nuovo calendario 2021 Herlings, quanti successi in MX2  Herlings &egrave; invece vicino ai 27 anni &ndash; li compir&agrave; a fine settembre &ndash; e deve oltre due terzi del suo bottino alla MX2. Nonostante i 90 successi, l&rsquo;olandese ha in bacheca appena quattro titoli iridati, di cui soltanto uno in top class, l&rsquo;unico che ha vinto nell&rsquo;ultimo quadriennio, e ne ha conquistati soltanto un paio nelle ultime sette stagioni. Jeffrey ha infatti letteralmente gettato alle ortiche l&rsquo;alloro del 2014, quando vinse 12 dei primi tredici GP grazie al successo in 18 manche di fila prima di rompersi il femore in un evento di beneficienza. Pur conquistando appena due GP e tre manche Jordi Tixier riusc&igrave; a scavalcarlo per soltanto quattro punti. Nella spazzatura Herlings butt&ograve; pure il titolo del 2015, saltando gli ultimi sette GP per l&rsquo;operazione all&rsquo;anca: delle 21 manche disputate prima di finire sotto i ferri ne aveva vinte 14. Il vizio non l&rsquo;ha perso nemmeno nella classe regina perch&eacute; dopo un 2018 quasi perfetto, con 15 GP vinti su 18 ottenendo addirittura 933 punti, nell&rsquo;ultimo biennio a causa di vari malanni ha saltato pi&ugrave; GP di quanti non ne abbia disputati.  Ultimamente gli infortuni hanno bersagliato anche Cairoli, fermo a nove titoli dal 2017, ma da quando corre nella massima serie soltanto nel 2015 e nel 2019 ha dovuto saltare pi&ugrave; di due GP stagionali. In ogni caso Tonino &egrave; riuscito a vincere almeno un GP all&rsquo;anno in tutte le ultime 17 stagioni. Una continuit&agrave; di rendimento impressionante che l&rsquo;ha proiettato quattordici volte sul podio conclusivo, vedendosela quindi con piloti di almeno tre generazioni differenti. Desalle e Paulin out  Quest&rsquo;anno Cairoli non incontra pi&ugrave; sul suo cammino due dei suoi rivali storici, Clement Desalle e Gautier Paulin, che hanno appeso il casco al chiodo: il belga ha vinto 23 GP, l&rsquo;ultimo nel 2018, il transalpino 12. In Trentino lo scorso 1&deg; novembre Desalle &egrave; riuscito a mettersi tutti dietro nella seconda manche per la 35&ordf; volta in carriera ma nel Mondiale si &egrave; dovuto accontentare del 7&deg; posto finale. Invece nel 2010, 2012 e 2013 fu vice campione mentre nel 2009, 2011 e 2018 si piazz&ograve; terzo. Meno ricco, a livello individuale, il palmares di Paulin, anch&rsquo;egli capace di conquistare una manche l&rsquo;anno scorso, nel GP Fiandre a Lommel. Il suo miglior piazzamento &egrave; stato il secondo posto del 2015, seguito dai terzi del 2009 (MX2), 2012 e 2017. Grandi soddisfazioni invece il francese se l&rsquo;&egrave; tolte nel Cross delle Nazioni, vinto per cinque edizioni di fila dal 2014 al 2018. Il loro addio fa s&igrave; che restino sei piloti in attivit&agrave; in doppia cifra di GP vinti, da Cairoli a Herlings, da Prado a Pauls Jonass, da Romain Febvre a Gajser, che con i suoi 30 GP conquistati a fronte di quattro Mondiali testimonia come per vincere le guerre non serva conquistare tutte le battaglie. MXGP: Mitch Evans torna sotto i ferri       

Per la prima volta si sfidano tre dei dieci piloti pi&ugrave; vittoriosi di sempre: Cairoli, Herlings e Prado, tutti nel contingente KTM. Ma il campione in carica &egrave; Gajser, quattro titoli mondiali a fronte di soltanto 30 gp conquistati

Motocross: la sfida tra il trio delle meraviglie

        L&rsquo;ottimismo &egrave; il profumo della vita, diceva il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra. Una battuta che potrebbe sintetizzare il recente rientro alle gare per infortunio di due plurititolati piloti dell&rsquo;Enduro italiano. Uno &egrave; stato campione mondiale e vice iridato. L&rsquo;altro, con un passato da Crossista, dove &egrave; stato due volte vice iridato della MX3, una volta passato all&rsquo;Enduro ha vinto un Mondiale nel 2013 e altre due volte &egrave; terminato secondo. Del resto, bisogna essere ottimisti, se parliamo di Thomas Oldrati, prossimo ai 32 anni, che compir&agrave; il 20 luglio, e Alex Salvini, 35 anni compiuti lo scorso 5 settembre. Ottimismo per Oldrati, costretto a saltare la gara degli Assoluti a Passirano acausa di un infortunio al pollice della mano destra. &Egrave; stato operato a met&agrave; febbraio, per accelerare il suo debutto stagionale sulla 450 4T, dopo aver gi&agrave; gareggiato in questa classe nel 2018, passando alla 250 4T nel2019 e nel 2020; prima ha sempre corso con moto 2T 300 e 250. Fiducia per Salvini, che &egrave; rientrato alle gare nella prova d&rsquo;apertura degli Assoluti d&rsquo;Italia, proprio a Passirano, vincendo subito la 450 4T, dopo essere stato operato (a novembre 2020) all&rsquo;articolazione dell&rsquo;omero della spalla destra, dopo i problemi fisici del 2019 e 2020. Poche settimane fa Oldrati e Salvini si sono ritrovati agli Assoluti, in Sicilia, da avversari, nella 450 4T (al Mondiale questa classe sar&agrave; la E2); tutti e due in sella a Honda-Red- Moto CRF 450RX. Come hanno vissuto la loro sfida con lo sguardo rivolto al futuro? Loabbiamo chiesto agli interessati in un faccia a faccia che lascia pochi dubbi, perch&eacute; i due galli del pollaio Honda-RedMoto di Egidio Motta non lasceranno nulla di intentato; vogliono essere anche tra i protagonisti del Mondiale E2, dove dovranno fare i conti con Steve Holcombe, Josep Garcia, Wil Ruprecht, Hamish MacDonald, Joe Wotton. Motocross, Pyrh&ouml;nen: "Mi manda Raikkonen" Ripartenza   Con uno sguardo al passato e ai vostri rispettivi infortuni, da dove siete ripartiti quest&rsquo;anno? OLDRATI: &laquo;Durante l&rsquo;inverno ho lavorato molto e tutto &egrave; andato bene, sia con la nuova moto, che a livello fisico. Purtroppo, a tre settimane dalla gara di Passirano, per una piccola scivolata mi sono infortunato. Ripartendo subito con la preparazione, pur senza andare in moto per un mese, a Custonaci sono arrivati i risultati positivi &raquo;. &nbsp;SALVINI: &laquo;Le mie ultime due stagioni sono state difficili per via degli infortuni. Nel 2019, nel GP Grecia, la spalla destra mi ha messo davvero in difficolt&agrave;, condizionando anche tutto il 2020, passato tra visite mediche, consulti di specialistici in ortopedia e terapie. Alla fine ho dovuto abbandonare la stagione per sottopormi all&rsquo;intervento chirurgico, a inizio novembre. Nel 2021, almeno, sono ripartito in condizioni cliniche stabili, anche se con tanto lavoro per tornare a essere in buona condizione fisica, per l&rsquo;inizio del Mondiale&raquo;. Non vi sentite un po&rsquo; due galli nel pollaio per il fatto di correre con la stessa moto, identica cilindrata, nonostante i vostri team siano differenti? O: &laquo;Sinceramente no. Anche se io e Alex corriamo con la stessa moto e ci teniamo a mostrare che uno va pi&ugrave; forte dell&rsquo;altro. Sicuramente d&agrave; fastidio a entrambi arrivare secondi. Corriamo in due team differenti e quindi ognuno va per la propria strada&raquo;. S: &laquo;Non pi&ugrave; di tanto. In passato, nel Cross, mi &egrave; capitato diverse volte di avere un compagno di team o di Marca con la mia stessa moto ma anche nelle scorse stagioni con Charlier o McCanney &egrave; stato uguale. Pi&ugrave; che due galli in un pollaio, la vedo come uno stimolo reciproco per potersi migliorare, anche perch&eacute; lavoriamo in due strutture separate&raquo;. &nbsp;Aspettative   Cosa vi aspettate dalla nuova stagione? O: &laquo;L&rsquo;obiettivo &egrave; riuscire a vincere il pi&ugrave; possibile, soprattutto per gli zero punti di Passirano. Per il Mondiale, la E2 non sar&agrave; una classe facile con Holcombe, Garcia, Ruprecht, MacDonald, Wootton. Mi sento per&ograve; in forma e con la moto e il team mi trovo molto bene. Ho bisogno di correre un po&rsquo; e riprendermi dall&rsquo;infortunio&raquo;. S: &laquo;Non voglio crearmi aspettative troppo ambiziose, quelle le lascio ai ragazzi pi&ugrave; giovani. Nello sport, quello che hai fatto in passato, ogni anno si azzera, quindi devo essere onesto con me stesso e valutare che ho 35 anni con alle spalle due stagioni di infortuni e un intervento chirurgico abbastanza importante. Voglio soltanto fare del mio meglio e divertirmi in moto, godendomi una nuova stagione di gare. Se i risultati saranno buoni, sar&ograve; felice&raquo;. Come vi trovate a guidare la nuova CRF 450RX, che &egrave; in pratica la moto con cui Tim Gajser ha vinto la MXGP 2020? &nbsp;O: &laquo;Con la nuova moto mi trovo molto bene. Da subito, quando ho iniziato a provarla, mi &egrave; piaciuta; telaio molto maneggevole, agile, motore pi&ugrave; semplice, che si addice alle mie caratteristiche di guida. Sono stati fatti degli ottimi sviluppi. &Egrave; una moto pi&ugrave; elettronica con tre mappe e i tre controlli di trazione che sono un vantaggio per noi Enduristi&raquo;. &nbsp;S: &laquo;La moto ha un grande potenziale e notevoli migliorie rispetto al modello precedente. L&rsquo;agilit&agrave; e la precisione, sono sicuramente i suoi punti forti. Come tutte le moto nuove, necessita di un po&rsquo; di tempo per la messa a punto ottimale; tempo che purtroppo non ho avuto in inverno, per via dell&rsquo;intervento, perci&ograve; la sto sviluppando gara dopo gara&raquo;. &nbsp;Tecnicamente cosa differenzia le vostre due moto? Anche perch&eacute; Salvini corre con pneumatici Borilli, Oldrati con Metzeler. Quanta importanza hanno oggi le gomme nell&rsquo;enduro? &nbsp;O: &laquo;Non conosco quali possano essere le differenze tra le nostre due CRF 450RX Enduro. Io utilizzo pneumatici Metzeler, che conosco molto bene, avendo sviluppato anche un nuovo pneumatico nel 2020, che ho gi&agrave; utilizzato alcune volte. Il mio tecnico, quest&rsquo;anno, ha comunque fatto veramente dei bei passi avanti con il motore e con le sospensioni&raquo;. &nbsp;S: &laquo;Le nostre due moto sono abbastanza differenti non soltanto per le differenti caratteristiche di guida tra me e Thomas ma anche per l&rsquo;utilizzo di componentistica tecnica di differenti partner e fornitori, tra cui i pneumatici, che per noi piloti sono la connessione con il terreno. Da parte mia, sono estremamente soddisfatto di lavorare e sviluppare i prodotti di Borilli Racing, con l&rsquo;obiettivo di proporre prodotti al top per l&rsquo;Enduro e vincere nelle gare&raquo;. Come &egrave; stata la vostra preparazione invernale? O: &laquo;A gennaio sono stato due settimane in Sicilia, insieme con i miei compagni di team, a cui si &egrave; aggregato Rudy Moroni. Ho cercato di stare pi&ugrave; tempo possibile sulla moto, testando terreni diversi o pi&ugrave; estremi, dove la CRF 450RX Enduro ti mette pi&ugrave; in difficolt&agrave;&raquo;. S: &laquo;&Egrave; stata una preparazione al rallentatore, anche per un&rsquo;emorragia post-intervento alla spalla, che mi ha fermato per alcune settimane. Sono risalito in moto soltanto a inizio febbraio ma sono ancora molto lontano dal sentirmi in forma fisicamente. Sapevo che sarei stato molto indietro in queste prime gare. Fortunatamente il Mondiale inizier&agrave; soltanto in giugno e utilizzer&ograve; tutta questa fase degli Assoluti d&rsquo;Italia per migliorare gradualmente la mia condizione&raquo;. &nbsp;Quest&rsquo;anno la FIM gestir&agrave; l&rsquo;immagine e la promozione del Mondiale: cosa vi aspettate? O: &laquo;Negli ultimi anni ci sono stati problemi per come era gestito il Mondiale. Ora, con la FIM, speriamo di compiere uno step in avanti. Se commetteranno degli errori, la responsabilit&agrave; non sar&agrave; pi&ugrave; di qualcun altro. Credo sia nell&rsquo;interesse della FIM fare bene, anche se sar&agrave; una stagione di transizione, perch&eacute; dal 2022 subentrer&agrave; un nuovo Promoter&raquo;. S: &laquo;Sicuramente la FIM ha le competenze, le risorse e le idee per svolgere un grande lavoro. Speriamo soltanto che arrivino al mondiale Enduro ricordandosi che non &egrave; la MotoGP&raquo;. Obiettivi  Quale&nbsp;obiettivi vi siete dati per i primi Gran Premi? O: &laquo;Al Mondiale, il pilota da battere sar&agrave; Holcombe; poi ci sar&agrave; Garcia, che l&rsquo;anno scorso ha dimostrato tutto il suo potenziale nella gara in Portogallo. Vedo bene anche Ruprecht e MacDonald ma anch&rsquo;io e Salvini potremo dire la nostra&raquo;. &nbsp;S: &laquo;Non mi pongo troppe domande. Se dovessi finire nella Top 5 di tutte le giornate sarebbe un bel risultato; se andassi sul podio, credo sarebbe grandioso&raquo;. E per il titolo della 450 4T degli Assoluti d&rsquo;Italia chi la spunter&agrave; tra voi due? Per il titolo assoluto sono cos&igrave; difficili da battere gli inglesi? O: &laquo;Guadagnare 20 punti a Salvini significherebbe vincere tutte le giornate di gara... Per il titolo assoluto, nel 2020 ci ho provato ed &egrave; sfumato per un solo punto&raquo;. S: &laquo;Mi dispiace che, per l&rsquo;infortunio al pollice, Thomas abbia dovuto saltare la prima gara. Di sicuro ora Thomas &egrave; pi&ugrave; veloce e in forma rispetto a me ma prover&ograve; a rendergli la vita pi&ugrave; difficile. Per l&rsquo;Assoluta, sia io che Thomas abbiamo sempre battagliato per il primato ma quest&rsquo;anno, per gli infortuni sub&igrave;ti, speriamo possa esserci&nbsp; anche un altro italiano&raquo;. Il 2021 &egrave; iniziato con il passaggio del Team Boano alla TM, con la Fantic rappresentata da tre team e da diversi piloti che hanno cambiato moto e cilindrata. Cosa ne pensate? O: &laquo;Sono due Marchi italiani. Per quanto riguarda la Fantic, &egrave; un team nuovo nell&rsquo;Enduro. Quella di Boano, &egrave; la struttura che sta lavorando meglio e si vede anche dai risultati. Ha creato un gran bel team. Complimenti a Jarno&raquo;. S: &laquo;&Egrave; normale che nel paddock ci siano dei cambi di casacca da parte di team e piloti. L&rsquo;arrivo delle Fantic cos&igrave; in forze, poi, pu&ograve; soltanto fare bene al nostro mondo e ne sono molto contento&raquo;.       

Un passato ricco di gloria, i recenti infortuni e la Honda CRF 450RX &ldquo;ereditata&rdquo; da Gajser: i veterani dell&rsquo;enduro italiano hanno parecchio in comune. Oldrati: &laquo;Voglio dire la mia nel mondiale&raquo;. Salvini: &laquo;Punto al podio&raquo;

Enduro: Salvini e Oldrati, i due "transformisti"

Finalmente ci siamo: l&rsquo;MXGP affila gli artigli, anzi, le ruote artigliate per riprendere il mondiale da dove lo aveva lasciato, cinque mesi fa, prima che l&rsquo;emergenza Coronavirus costringesse tutti allo stop.  Il ritorno all&#39;azione &egrave; fissato in Lettonia, dove si svolgeranno tre round consecutivi: &nbsp;il GP di Lettonia, il GP di Riga e il GP di Kegums.  Il circuito di sabbia dura del Motocenter &quot;Zelta Zirgs&quot;, a meno di 50 km dalla capitale Riga, ha ospitato per la prima volta il mondiale di motocross con l&rsquo;MX3 e la 125cnel 2005. Da allora, Kegums ha visto andare in scena sul proprio circuito alcuni dei migliori Gran Premi, tra cui l&#39;epico Motocross delle Nazioni nel 2014, che ha visto Gautier Paulin, Dylan Ferrandis e Steven Frossard raggiungere l&#39;ennesima vittoria per il Team Francia.  Con il suo tracciato e le sue strutture, oltre agli incredibili fan lettoni, Kegums &egrave; diventato uno dei circuiti preferiti tra squadre e piloti.  Gajser fortissimo sulla sabbia   Nel 2019, Tim Gajser e la sua Honda HRC hanno vinto l&rsquo;MXGP in Lettonia, anche se a pari punti con il secondo e terzo classificato Romain Febvre e Arnaud Tonus. Con tutti e tre i piloti a quota 40 punti ciascuno, &egrave; stata la vittoria di gara due a dare a Gajser la vittoria complessiva. Nell&#39;ultimo anno, Gajser ha fatto passi da gigante quanto alla guida sulla sabbia e potrebbe avere la possibilit&agrave; di ripetere la vittoria dell&#39;anno scorso; le sue vittorie in a Matterley Basin e Valkenswaard dimostrano che lo sloveno &egrave; diventato davvero bravo a mantenersi al comando, anche quando viene incalzato da Jeffrey Herlings e Antonio Cairoli. Anche il suo compagno di squadra Mitch Evans torner&agrave; a correre a Kegums, dopo mesi di riabilitazione per l&rsquo;infortunio a Valkenswaard. Prima che l&#39;australiano si facesse male, ci ha dato un assaggio di ci&ograve; di cui &egrave; capace in Gran Bretagna, con un terzo posto in gara uno.  Lo squadrone KTM   Per il team Red Bull KTM Factory, il GP lettone lo scorso anno &egrave; stato piuttosto movimentato. Sia Jeffrey Herlings che Antonio Cairoli sono stati costretti ad abbandonare gara2per un infortunio che li ha costretti a rimanere fuori per il resto della stagione. Nel frattempo il pilota della MX2 (all&#39;epoca) Jorge Prado ha corso due gare solide e ha conquistato la vittoria generale. Ora Prado corre sempre con KTM, ma in MXGP, e si &egrave; ripreso dal recente&nbsp; infortunio, prima alla spalla, poi alla gamba.  Tutti e tre i piloti KTM hanno un buon track record a Kegums: Prado con la vittoria della scorsa stagione, Tony Cairoli con ben quattro vittorie (2009, 2011, 2012, 2013) e l&#39;attuale leader del campionato MXGP, Jeffrey Herlings, con cinque (2010, 2013, 2016, 2017, 2018), tre delle quali in MX2. Con molte probabilit&agrave; almeno uno di questi tre piloti sar&agrave; sul podio di ogni evento in Lettonia.  Le tre punte di Yamaha   Pronti per la sfida ai massimi livelli anche i piloti Monster Energy Yamaha Factory Racing Jeremy Seewer, Arnaud Tonus e Gautier Paulin. Tonus ha fatto un exploit fantastico a Kegums lo scorso anno, finendo a pari punti per il primo posto, anche se il suo quarto posto in gara due &egrave; stato l&rsquo;elemento decisivo che gli ha fatto perdere il gradino pi&ugrave; alto, costringendoloa d accontentarsi del terzo. Anche il suo compagno di squadra Jeremy Seewer ha messo a segno una prestazione incisiva con un quarto posto, e cos&igrave; Gautier Paulin, che ha concluso al settimo posto.  Il ritorno di Febvre   Ma ci sono ancora altri piloti decisi a puntare in alto in Lettonia, come Romain Febvre e Clement Desalle del Monster Energy Kawasaki Team, che hanno entrambi vinto in Lettonia negli anni precedenti: Febvre nel 2015 e 2016, e Desalle nel 2009, conquistando anche un secondo posto dietro a Cairoli. Per Febvre il GP di Lettonia sar&agrave; il primo della stagione, perch&eacute; il pilota Kawasaki &egrave; stato costretto a saltare le gare in Gran Bretagna e Paesi Bassi a causa di un infortunio alla gamba subito nel primo turno di prove del campionato. &nbsp;  Da non sottovalutare...   Poi c&#39;&egrave; Arminas Jasikonis del Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing, che rappresenter&agrave; la squadra in Kegums da solo, dato che Pauls Jonass non si schierer&agrave; nei suoi GP di casa per un incidente in allenamento in cui il lettone ha riportato la rottura di tre costole e di cinque processi spinosi e necessita di un lungo periodo di riabilitazione,.  L&#39;anno scorso al Gran Premio di Lettonia Jasikonis non ha finito e una gara e ha concluso l&rsquo;altra al settimo posto, ma il suo terzo posto in Valkenswaard all&#39;inizio dell&#39;anno, e la sua capacit&agrave; di guidare sulla sabbia, oltre al vantaggio dei fan lituani, gli daranno sicuramente una marcia in pi&ugrave;.  I piloti della GasGas Glenn Coldenhoff e Ivo Monticelli hanno terminato rispettivamente all&#39;ottava e nona posizione la scorsa stagione in Lettonia e punteranno di certo a piazzamenti positivi.  Un altro pilota di spicco dell&#39;anno scorso &egrave; stato Jeremy Van Horebeek del Team Honda SR Motoblouz, che ha concluso in top 5. AL GP in Olanda a marzo &egrave; andato forte, e ha avuto molto tempo per prepararsi per Kegums, dove potrebbe cogliere un buon risultato.  La classifica   Campionato MXGP Top 10  1. Jeffrey Herlings (NED, KTM), 94 points  2. Tim Gajser (SLO, HON), 85 p.  3. Antonio Cairoli (ITA, KTM), 68 p.  4. Clement Desalle (BEL, KAW), 60 p.  5. Gautier Paulin (FRA, YAM), 58 p.  6. Glenn Coldenhoff (NED, GAS), 56 p.  7. Arminas Jasikonis (LTU, HUS), 53 p.  8. Jorge Prado (ESP, KTM), 47 p.  9. Jeremy Seewer (SUI, YAM), 42 p.  10. Jeremy Van Horebeek (BEL, HON), 39 p.  Marquez, messaggio ai fans: &quot;Cadere &egrave; permesso, rialzarsi un obbligo&quot; 

Dopo cinque mesi di stop il mondiale di Motocross sar&agrave; in scena questo weekend con una tripletta di gare in Lettonia

L&rsquo;MXGP torna in azione in Lettonia

Il primo Millennial iridato in un grande campionato: questo &egrave; Jorge Prado, che completa il nuovo che avanza nel Motocross. Dopo il titolo di Jeffrey Herlings, che in MXGP ha tolto lo scettro a Tony Cairoli, lo spagnolo classe 2001 ha portato il titolo alla KTM del Team di Claudio De Carli. Non serviranno nemmeno i 4 punti che ancora gli mancavano, perch&eacute; il campione uscente Pauls Jonass ha dato forfait per la tappa di domenica all&rsquo;Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.  Ginocchio operato: Jonass ha virtualmente alzato bandiera bianca decidendo di farsi operare a Stoccarda al ginocchio destro infortunato, anticipando cos&igrave; i tempi di riabilitazione e recupero in modo da farsi trovare il pi&ugrave; pronto possibile per il 2019 in cui il lettone debutter&agrave; in MXGP. Il ventunenne baltico ha subito un intervento al legamento crociato anteriore lesionato nel recente GP Turchia e nonostante l&rsquo;infortunio aveva stretto i denti correndo in Olanda. &ldquo;I dottori si erano raccomandati di non correre nemmeno in Olanda, ma io non volevo arrendermi&rdquo; ha detto Jonass. &ldquo;Per&ograve; &egrave; stato difficile sopportare il dolore, e alla fine ho capito che l&rsquo;operazione immediata era la cosa migliore da fare&rdquo;.&nbsp; Prado diventa il pi&ugrave; giovane campione dai tempi di Ken Roczen, e soprattutto regala alla Spagna &ndash; divenuta regina della Velocit&agrave; &ndash; il primo Mondiale nel Cross in una delle due categorie pi&ugrave; prestigiose (Carlos Campano vinse la MX3 nel 2010).  Fontanesi in lizza: In questo modo il Mondiale che resta aperto e che verr&agrave; assegnato a Imola &egrave; quello della WMX al femminile, con Kiara Fontanesi al comando con otto punti di vantaggio sull&rsquo;olandese Nancy Van de Ven. La ventiquattrenne di Parma insegue il sesto titolo iridato. 

Classe 2001, &egrave; il primo spagnolo a trionfare in una delle grandi categorie del Cross. Il pilota di De Carli &egrave; sicuro del titolo grazie al forfait del lettone a Imola

MX2, Jonass ko, Prado &egrave; il primo Millennial iridato

        &ldquo;Sono onorato di questo incarico di coordinatore del team rally Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing&rdquo;, ha detto Pela Renet, un titolo mondiale nel motocross e due nell&rsquo;enduro. &ldquo;I risultati che ho ottenuto negli anni non sarebbero stati possibili senza il supporto di una grande squadra, e avere la possibilit&agrave; di restituire qualcosa condividendo le conoscenze e l&rsquo;esperienza che ho accumulato &egrave; davvero un privilegio. Non vedo l&rsquo;ora di continuare a lavorare con Husqvarna, e spero che insieme coglieremo altre vittorie". LA STORIA &ndash; Pierre Alexandre - Pela - Renet ha avuto una carriera di pilota di successo. Il suo primo titolo mondiale &egrave; arrivato nel motocross, quando &egrave; stato incoronato campione del mondo MX3 nel 2009. Pela si &egrave; poi dedicato all&rsquo;enduro, dove ha vinto numerosi campionati francesi e altri due titoli mondiali, nel 2012 e nel 2014.  Il passaggio ai rally, nel 2015, ha visto Pela correre per la prima volta la Dakar, realizzando un vecchio sogno del pluri-campione del mondo. Dopo aver impressionato subito per velocit&agrave; e tecnica sulla sua Husqvarna da rally, Pela ha concluso la sua miglior Dakar al settimo posto, nel 2017.  Dopo il ritiro dalle corse per le conseguenze dell&rsquo;infortunio occorsogli al Rally dell&rsquo;Atacama ad agosto 2017 (il francese rimedi&ograve; una frattura alle vertebre e alle spalle che richiese un lungo intervento e fu intubato per diversi giorni), Pela Renet resta con Husqvarna Factory Racing, continuando ad assistere il team nei suoi impegni con il campionato mondiale Cross Country Rally e la Dakar. &nbsp;&ldquo;Rockstar Energy Husqvarna Factory Racing &egrave; veramente lieta di proseguire il suo rapporto professionale con Pela Renet&rdquo;, ha detto Diego Clement, Direttore del Motorsport per Husqvarna Motorcycles. &ldquo;&Egrave; stato un elemento di grande valore per il team, e la prosecuzione di questa collaborazione porter&agrave; immensi benefici a entrambe le parti. L&rsquo;attenzione ai dettagli di Pela e la sua meticolosit&agrave; in ogni aspetto della preparazione fisica e di gara sono sempre state esemplari, e applicati alle sue nuove mansioni questo approccio ed etica del lavoro costituiranno una risorsa preziosa per il team Husqvarna. Siamo entusiasti di tornare a lavorare con Pela, e speriamo in altri fantastici risultati&rdquo;.       

"E' un privilegio poter restituire qualcosa condividendo le conoscenze e l'esperienza che ho accumulato", dice il francese, tre titoli mondiali fra motocross e enduro, costretto a ritirarsi dalle competizioni dopo l'infortunio al Rally dell'Atacama

Husqvarna: Pela Renet coordinatore del Team Rally

        Temperature gelide e raffiche di bora hanno accolto i piloti degli Internazionali d&rsquo;Italia Supermarecross per il primo round a Rosolina Mare. La resistenza di piloti e degli addetti ai lavori &egrave; stata messo a dura prova, ma alla fine le condizioni meteo ostili non hanno impedito al campionato di partire con successo. Rispettati i pronostici quanto ai risultati: il grande protagonista della giornata &egrave; stato infatti Michele Cervellin: l&rsquo;alfiere della Honda e delle Fiamme Oro &egrave; di casa a Rosolina e ha voluto onorare la gara sulla pista amica con una performance di livello. Una doppietta nelle gare della MX2 e poi un successo perentorio nella Supercampione, in cui ha imposto un ritmo insostenibile per tutti. A fare compagnia a Cervellin sul podio della MX2 sono saliti Alberto Forato, con la Honda Ardosa team Red Moto Assomotor, e il campione in carica Antonio Mancuso, su Husqvarna Messina Factor. MX1 &ndash; Nella MX1 vittoria per lo sloveno Klemen Gercar su Yamaha del team Le Valli, che se n&rsquo;&egrave; andato in solitaria in entrambe le manche e si &egrave; confermato fortissimo anche nella Supercampione, in cui ha dovuto arrendersi al solo Cervellin. Alle spalle dell&rsquo;ex iridato MX3 un altro ospite straniero, il canadese Kade Tinkler-Walker, su Suzuki Migliori, con due piazze d&rsquo;onore, mentre il detentore del titolo Giovanni Bertuccelli, su Honda Pardi si &egrave; dovuto accontentare del terzo gradino del podio, pagando una condizione fisica ancora non brilante. All&rsquo;interno della MX1, ha corso con classifica scorporata la classe 300 2T, in cui ha prevalso Riccardo Cencioni (KTM &ndash; Colli Fiorentini), davanti a Marco Lamponi (KTM - Top Rider) e Nicola Di Luccia (KTM &ndash; Brunetti Motors). 125 &ndash; La classe cadetta ha visto il dominio di Gioele Palanca su Husqvarna Fiamme Oro: il marchigiano ha piazzato una doppietta d&rsquo;autorit&agrave;, esibendo una maggiore costanza di ritmo sull&rsquo;impegnativa sabbia di Rosolina. Per il secondo posto &egrave; stata battaglia tra Lorenzo Corti, su KTM Parini e Raffaele Giuzio, su Husqvarna Cairatese, con Corti che &egrave; riuscito a spuntarla solo all&rsquo;ultimo giro.&nbsp; Minicross &ndash; Tra i giovanissimi, la vittoria &egrave; stata appannaggio di di Simone Piai, su Husqvarna &nbsp;Costa Volpino, ma tanti applausi sono arrivati per la &ldquo;reginetta&rdquo; Giorgia Blasigh, su Husqvarna &ndash; 2B Racing, che ha sfiorato il successo assoluto della giornata, mostrando una tecnica di guida davvero sontuosa. Podio completato dal romano Daniel Lintozzi su KTM &ndash; Milani. Per quanto riguarda la classifica Junior, la coppa del vincitore &egrave; andata a Simone Mancini su KTM &ndash; Fagioli davanti ad Alessandro Traversini su KTM &ndash; La Rocca. Quadcross - La gara di Rosolina &egrave; stata valida anche per il campionato italiano Supermare Quadcross, che accompagna con le prime tre prove del Supermarecross. Prova di forza di Simone Mastronardi su Yamaha &ndash; Piccirilli, che ha piegato in entrambe le manche Andrea Cesari Jr.. Al terzo posto si &egrave; piazzato Nicola Ciceri. Nella categoria Sport l&rsquo;ha spuntata Eddy Ghizzo, su Carla Gamboni e Michele Monti; Paolo Carlo Bellante &egrave; stato l&rsquo;unico partecipante, e quindi anche il vincitore, della JF250. Il prossimo round &egrave; in programma nel weekend del 17-18 marzo sul circuito di Passoscuro, a Roma.       

Il primo round si &egrave; svolto a Rosolina Mare in una giornata di neve e bora. Trionfo per il pilota delle Fiamme Oro Michele Cervellin davanti allo sloveno Klemen Gercar

Internazionali Supermarecross: stagione al via

Dal nostro inviato Edoardo Bauer   COPIAPO &ndash; 909 chilometri, le Ande da attraversare, il freddo dei 4800 metri del Paso San Francisco e il caldo torrido del Deserto di Atacama. Non &egrave; mancato nulla alla quarta tappa della Dakar, che ha lasciato l&rsquo;Argentina per approdare in Cile.  Nella speciale di 315 chilometri sono emersi chiaramente i valori in campo, quelli dei due piloti che con tutta probabilit&agrave; si giocheranno al vittoria. Juan Barreda e Marc Coma sono arrivati assieme al traguardo di Copiapo, quindi lo spagnolo della Honda ha &ldquo;succhiato&rdquo; due minuti al connazionale della KTM. Ottimo terzo il cileno Pablo Quintanilla, l&rsquo;unico che &egrave; riuscito a contenere il distacco in termini accettabili dai due fuoriclasse. Il vincitore di ieri, l&rsquo;austriaco Matthias Walkner, si &egrave; trovato questa mattina nell&rsquo;inaspettato ruolo di apripista, troppo per un quasi debuttante e infatti l&rsquo;ex campione del Mondo di Motocross MX3 si &egrave; perso assieme all&rsquo;altro rookie della KTM, l&rsquo;australiano Toby Price.  La lotta tra Honda e KTM si fa sempre pi&ugrave; serrata. Barreda comanda con 12 minuti su Coma, ma la Dakar&nbsp; &egrave; solo all&rsquo;inizio e queste sono solo le prime avvisaglie del duello che animer&agrave; le prossime tappe.  Buona prova oggi per Alessandro Botturi, undicesimo al traguardo, ma la pi&ugrave; sorprendente &egrave; stata Laia Sanz, ottava assoluta e dodicesima in generale.  I migliori della pattuglia italiana, oltre a Botturi, sono Paolo Ceci, ventottesimo, Marco Brioschi 53&deg; e il fratello Alberto 81&deg;. Domani si risale il Cile fino ad Antofagasta, per una grande classica tracciata in pieno Atacama. Ben 458 saranno i chilonetri di speciale, su una distanza totale della tappa di 697 chilometri.  La classifica della quarta tappa moto  1&nbsp; 002 - JOAN BARREDA BORT(ESP) HONDA CRF450RALLY 3h27m28s +00:00:00 --:--:-- 2&nbsp; 001 - MARC COMA(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 3h29m27s +00:01:59 --:--:-- 3&nbsp; 031 - PABLO QUINTANILLA(CHL) KTM 450 RALLY REPLICA 3h30m17s +00:02:49 --:--:-- 4&nbsp; 004 - JORDI VILADOMS(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 3h38m12s +00:10:44 --:--:-- 5&nbsp; 011 - RUBEN FARIA(PRT) KTM 450 RALLY REPLICA 3h38m23s +00:10:55 --:--:-- 6&nbsp; 022 - JAVIER PIZZOLITO(ARG) HONDA CRF 450 RALLY 3h38m57s +00:11:29 --:--:-- 7&nbsp; 014 - ALAIN DUCLOS(FRA) SHERCO TVS RTR 450 3h40m19s +00:12:51 --:--:-- 8&nbsp; 029 - LAIA SANZ PLA-GIRIBERT(ESP) HONDA CRF 450 RALLY 3h41m16s +00:13:48 --:--:-- 9&nbsp; 018 - STEFAN SVITKO(SVK) KTM 450 RALLY REPLICA 3h41m19s +00:13:51 --:--:-- 10&nbsp; 017 - MICHAEL METGE(FRA) YAMAHA WR450F 3h42m00s +00:14:32 --:--:-- 11&nbsp; 019 - ALESSANDRO BOTTURI(ITA) YAMAHA 450 YZF RALLY 3h42m20s +00:14:52 --:--:-- 12&nbsp; 007 - PAULO GONCALVES(PRT) HONDA CRF450RALLY 3h42m24s +00:14:56 --:--:-- 13&nbsp; 016 - DANIEL GOUET(CHL) HONDA CRF450RALLY 3h42m33s +00:15:05 --:--:-- 14&nbsp; 020 - RIAAN VAN NIEKERK(ZAF) KTM 450 RALLY REPLICA 3h43m45s +00:16:17 --:--:-- 15&nbsp; 009 - DAVID CASTEU(FRA) KTM 450 RALLY 3h44m08s +00:16:40 --:--:--  La classifica generale delle moto  1&nbsp; 002 - JOAN BARREDA BORT(ESP) HONDA CRF450RALLY 13h10m33s +00:00:00 2&nbsp; 001 - MARC COMA(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 13h23m22s +00:12:49 3&nbsp; 007 - PAULO GONCALVES(PRT) HONDA CRF450RALLY 13h31m02s +00:20:29 4&nbsp; 011 - RUBEN FARIA(PRT) KTM 450 RALLY REPLICA 13h33m38s +00:23:05 5&nbsp; 004 - JORDI VILADOMS(ESP) KTM 450 RALLY REPLICA 13h35m24s +00:24:51 6&nbsp; 031 - PABLO QUINTANILLA(CHL) KTM 450 RALLY REPLICA 13h41m15s +00:30:42 7&nbsp; 026 - TOBY PRICE(AUS) KTM 450 RALLY REPLICA 13h42m38s +00:32:05 8&nbsp; 027 - MATTHIAS WALKNER(AUT) KTM 450 RALLY REPLICA 13h44m01s +00:33:28 9&nbsp; 014 - ALAIN DUCLOS(FRA) SHERCO TVS RTR 450 13h47m04s +00:36:31 10&nbsp; 005 - HELDER RODRIGUES(PRT) HONDA CRF450RALLY 13h49m38s +00:39:05 11&nbsp; 018 - STEFAN SVITKO(SVK) KTM 450 RALLY REPLICA 13h51m00s +00:40:27 12&nbsp; 029 - LAIA SANZ PLA-GIRIBERT(ESP) HONDA CRF 450 RALLY 13h58m35s +00:48:02 13&nbsp; 009 - DAVID CASTEU(FRA) KTM 450 RALLY 13h59m29s +00:48:56 14&nbsp; 017 - MICHAEL METGE(FRA) YAMAHA WR450F 14h00m27s +00:49:54 15&nbsp; 019 - ALESSANDRO BOTTURI(ITA) YAMAHA 450 YZF RALLY 14h00m53s +00:50:20  &nbsp;  

La lotta tra Honda e KTM si fa sempre pi&ugrave; serrata. Botturie &egrave; 11&deg;, Laia Sanz all'ottavo posto

Dakar: Barreda su Coma nella tappa 4

Arrivano le prime importanti conferme per la 32&deg; edizione dell&rsquo;Airoh Starcross che quest&rsquo;anno si correr&agrave; il 21 e 22 febbraio al Circuito Citt&agrave; di Mantova e sar&agrave; la gara che anticiper&agrave; l&rsquo;apertura del Campionato del mondo in programma in Qatar.  Da Parigi &egrave; arrivata oggi la conferma della presenza al via del campione del mondo della MX2 Jordi Tixier, il fortissimo ventitreenne francese del team RedBull KTM Racing che l&rsquo;hanno scorso dopo aver vinto la classe MX2 dello Starcross, ha avviato una trionfale stagione che grazie ad una incedibile regolarit&agrave; di piazzamenti e la vittoria dei GP della Repubblica Ceca e del Messico lo ha visto vincere con merito il suo primo titolo mondiale.  Il francese &egrave; un habitu&eacute; del circuito Tazio Nuvolari: nel 2012 ha ottenuto il terzo posto nella classe MX2 alle spalle di Herlings e van Horeebek, mentre l&rsquo;anno scorso ha vinto la gara della quarto di litro. Altre conferme dal Belgio con il team ufficiale Rockstar Energy Suzuki che presenter&agrave; entrambe le squadre MXGP ed MX2 e dal Veneto con Honda World Motocross MXGP, dall&rsquo;Olanda il team satellite HSF Logistic KTM MX2 con il lettone Justs e gli olandesi Bogers e Vlaanderen. Ci sar&agrave; anche il campione italiano in carica della MX1 , il reggiano Cristian Beggi che l&rsquo;anno scorso fu sesto e migliore degli italiani, confermandosi poi nel tricolore. Beggi &egrave; appena passato alla Yamaha dopo una lunga carriera con Honda della quale &egrave; stato pilota ufficiale e vicecampione del mondo MX3.  &nbsp;

Arrivano le prime conferme per l'evento che tradizionalemente precede l'avvio del campionato mondiale di Motocross, il 21 e 22 febbraio a Mantova

Starcross a Mantova: Tixier c'&egrave;!

CHILECITO &ndash; Dopo la massacrante tappa di ieri, la Dakar ha fatto nuovamente rotta verso nord per raggiungere Chilecito, alla base delle Ande che verranno attraversate domani.  Una tappa di minore intensit&agrave; rispetto a quella di ieri, che ha permesso ai piloti di godere fantastici paesaggi tra piste di terra rossa e stretti canyon. La sorpresa della giornata &egrave; venuta dalla vittoria di Matthias Walkner: il ventottenne austriaco, gi&agrave; campione del mondo di motocross MX3, &egrave; al suo secondo rally dopo il debutto in Marocco lo scorso ottobre e pu&ograve; gi&agrave; fregiarsi di una vittoria di tappa alla Dakar.  Ha preceduto di quaranta secondi il suo capitano Marc Coma, che dopo i problemi di ieri ha iniziato la strada del recupero su Joan Barreda. Lo spagnolo della Honda, dal canto suo, non ha concesso molto al rivale, solo poco pi&ugrave; di un minuto. Quarto posto per l&rsquo;altra rivelazione della Dakar 2015, l&rsquo;australiano Toby Price che si sta perfettamente adattando alle pesanti moto utilizzate alla Dakar. Poco secondi dietro troviamo Paulo Goncalves, che ha preceduto la Sherco di Alain Duclos.  Giornata decisamente migliore per Alessandro Botturi: dopo essere svenuto ieri alla fine della speciale, oggi il bresciano ha avuto problemi solo con la polvere, non potendo ovviamente esprimersi al massimo. Alessandro ha comunque ottenuto il quattordicesimo posto e speriamo raggiunga presto la top ten, dove i piloti partono a 2 minuti l&rsquo;uno dall&rsquo;altro. 39&deg; posto per Paolo Ceci, impegnato come lo scorso anno a fare da &ldquo;guardaspalle&rdquo; al boliviano Salvatierra. Barreda (nella foto) guida la generale con 5 minuti sul compagno nel team HRC, Paulo Goncalves, mentre Walkner &egrave; terzo per pochi secondi davanti a Coma. Domani la Dakar emigra in Cile, attraverso il Paso de San Francisco a 4800 metri. 315 i chilometri di speciale, che porteranno a Copiapo, in pieno Deserto di Atacama. Edoardo Bauer 

Secondo posto per Marc Coma che inizia a recuperare ed &egrave; terzo assoluto. Quattordicesimo oggi Alessandro Botturi, primo degli italiani

Dakar: la terza tappa &egrave; di Walkner

Le lunghe e stressanti giornate delle verifiche sono finalmente terminate ed oggi la Dakar 2015 ha lasciato Buenos Aires per la prima tappa. Nulla di impegnativo, una velocissima speciale di 175 chilometri e tanto, tanto asfalto per raggiungere il bivacco di Villa Carlos Paz, a pochi chilometri da Cordoba.  Primo vincitore del 2015 &egrave; Sam Sunderland, inglese residente a Dubai, giovane pilota su cui KTM punta molto. Dopo aver vinto la sua prima tappa alla Dakar lo scorso anno, ma in sella alla Honda, quest&rsquo;anno ha voluto aprire le danze sfruttando la sua velocit&agrave; e precedendo di soli cinque secondi il portoghese Paulo Goncalves. Distacchi ovviamente ridotti in una speciale che era poco pi&ugrave; che un lungo prologo, con il campione uscente Marc Coma terzo al traguardo staccato di poco pi&ugrave; di un minuto. Joan Barreda, uno dei pi&ugrave; determinati a provare a detronizzare Coma, ha chiuso subito alle sue spalle davanti alla Sherco di Alain Duclos. Si ripropone quindi l&rsquo;atteso duello KTM/Honda, con i primi quattro al traguardo alternati tra le due marche.  Ottima prova per Matthias Walkner, ex campione del Mondo di motocross MX3, al suo debutto alla Dakar. Altrettanto ottima la prova di Laia Sanz, diciassettesima al traguardo. Alessandro Botturi, nella sua nuova avventura con Yamaha, &egrave; partito molto guardingo, terminando ventisettesimo. Domani la bussola sar&agrave; puntata su San Juan e si comincia a fare sul serio con una speciale di 518 chilometri.  Edoardo Bauer  &nbsp;  DAKAR RALLY, Prima tappa, 04/01/2015 Classifica generale moto 1. Sam Sunderland - KTM - 1&rsquo;18&rdquo;57 2. Paulo Goncalves - Honda - +5&rdquo; 3. Marc Coma - KTM - +1&rsquo;12&rdquo; 4. Joan Barreda Bort - Honda - +1&rsquo;41&rdquo; 5. Alain Duclos - Sherco - +2&rsquo;08&rdquo; 6. Jeremias Israel Esquerre - Honda - +2&rsquo;16&rdquo; 7. David Casteu - KTM - +2&rsquo;36&rdquo; 8. Matthias Walkner - KTM - +2&rsquo;42&rdquo; 9. Pablo Quintanilla - KTM - +2&rsquo;58&rdquo; 10. Ruben Faria - KTM - +3&rsquo;02&rdquo; 27. Alessandro Botturi - Yamaha - +6&rsquo;35&rdquo; 34. Paolo Ceci - KTM - +9&rsquo;34    &nbsp;  &nbsp;

La KTM punta molto sull&rsquo;inglese, che precede Goncalves e Coma. Botturi 27&deg;, Ceci 34&deg; 

Dakar: tappa 1 a Sunderland

A fianco dei quattro alfieri KTM, Marc Coma, Jordi Viladoms, Ruben Faria e Sam Sunderland, anche quest'anno si schiereranno i piloti non ufficiali: &nbsp;Walkner, Price, Przygonski e van Niekerk.  Matthias Walkner (nella foto), il primo austriaco a correre su una KTM dopo Heinz Kinigadner 15 anni fa. Walkner &egrave; un ex campione del mondo di MX3 e corre sotto la "tutela" di Marc Coma e dei componenti pi&ugrave; esperti del team. Il suo compito &egrave; quello di imparare, acquisire esperienza e di arrivare al traguardo il 17 gennaio. Walkner corre sulla KTM 450 Rally No. 27.  Un altro forte concorrente nella formazione supportata da KTM &egrave; l'australiano Toby Price, in sella alla moto numero 26. Price &egrave; uno dei piloti off-road pi&ugrave; vincenti d'Australia ed &egrave; al debutto nella Dakar. Vincitore" di molteplici gare nazionali "classiche" nel deserto e di campionati australiani offroad, Price ha partecipato al suo primo Rally internazionale lo scorso ottobre, in Marocco dove ha conquistati un solido ottavo posto.  Jakub 'Kuba' Przygonski del Team Orlen, pure supportato da KTM, correr&agrave; sulla moto numero 8. Il pilota polacco, che ha partecipato alla sua prima Dakar nel 2009, nel 2014 ha finito sesto assoluto senza accumulare penalit&agrave;. Ha perso la maggior parte del campionato mondiale a causa di un infortunio, ma &egrave; tornato con una gara "solida" nel round finale in Marocco.  Infine, Riaan van Niekerk, del team Broadlink KTM, partecipa alla sua terza Dakar. Il sudafricano, pluricampione nazionale, punta a migliorare la dodicesima posizione conquistata nel 2014. Fiammetta La Guidara &nbsp;

A fianco di Coma, Viladoms, Faria e Sunderland, in "arancione" ci sar&agrave; un altro quartetto da non sottovalutare:  Walkner, Price, Przygonski e van Niekerk

Dakar: i piloti non "ufficiali" di KTM  

  La Motocross/Supermoto Grand Prix Commission, composta da Giuseppe Luongo, presidente Youthstream, Wolfgang Srb, della FIM, e Takanao Tsubouchi, in rappresentanza dei costruttori (MSMA), ha votato all'unanimit&agrave; alcune modifiche al regolamento del mondiale cross che entreranno in vigore nel 2014:  La classe MX1 avr&agrave; come nuova denominazione MXGP. Il nome "MXGP" dovr&agrave; essere utilizzato esclusivamente per il Campionato del Mondo FIM. L'uso di questo nome a livello continentale o nazionale non &egrave; consentito.  Alla nuova categoria MXGP saranno ammesse queste moto: prototipi oltre 175 cc fino a 250 cc per motori a 2 tempi e  oltre 290 cc fino a 450 cc per motori a 4 tempi.  Il format di gara per tutti gli eventii sar&agrave; di 2 gare di 30 minuti + 2 giri Saranno ammessi al via un massimo di 30 corridori.  Non cambia la MX2 cove rimarr&agrave; il limite d'et&agrave; (e un massimo di 40 partenti). Non si potr&agrave; pi&ugrave; correre in questa classe dopo i 23 anni. Il campione del mondo MX2 pu&ograve; difendere il suo titolo finch&eacute; non supera il limite d'et&agrave;.  La classe MX3 &egrave; abolita.

Due sole categorie nel 2014. La MX3 sar&agrave; abolita

La MX1  diventa MXGP

  Il GP di Francia &egrave; ormai alle spalle, cos&igrave; come il 59&deg; successo in carriera di Tony Cairoli. Ora l attenzione si sposta sul prossimo Gran Premio, quello d'Italia, in programma sulla mitica pista di Maggiora sabato 15 e domenica 16 giugno.  La storia di Maggiora, si mescola con l'ammodernamento dell'impianto voluto da Stefano Avandero e Paolo Schneider titolari di Schava srl, giovani appassionati di cross che con questo progetto tornano a fare rivivere un Gp leggendario.  E per una gara importante come quella di Maggiora, gli organizzatori hanno scelto come testimonial Tony Cairoli, il sei volte campione del mondo e mito moderno del motocross.  Un connubio che il prossimo weekend regaler&agrave; emozioni ai presenti e in un certo qual modo l&rsquo;attesa &egrave; un po&rsquo; come quella del Motocross delle Nazioni del 1986. Sono in tanti gli appassionati che si accingono ad arrivare a Maggiora e vedere Tony Cairoli in azione.      Tony Cairoli: &ldquo;Si avvicina il GP d&rsquo;Italia e sono gi&agrave; pronto! In Francia, &egrave; stato bello vedere tanta gente sugli spalti. Penso che domenica a Maggiora per&ograve; il tifo italiano sapr&agrave; essere ancor pi&ugrave; numeroso e rumoroso. Sar&agrave; una grande festa del Motocross e da parte mia sono felicissimo che si torni a correre al Montaccio del Balmone ed essere il testimonial della gara. Avevo girato in occasione dell inaugurazione della pista in ottobre e ora ci torno per la gara, quindi sar&agrave; un&rsquo;atmosfera diversa a cominciare da pista e strutture che in questi mesi sono state ultimate. Aspetto dunque tutti gli appassionati a Maggiora! ".      NOTIZIE UTILI PER ARRIVARE A MAGGIORA:    Arrivando dall'autostrada di Milano, uscita Borgomanero che dista 8 km dal tracciato. Per chi proviene da Torino, uscita Romagnano, che si trova a 6 km dalla pista.  Coordinate GPS: +45&deg;41&rsquo;46.09&rsquo;, +8&deg;25&rsquo;17.04      ORARI:    Sabato dalle 7,50 alle 10:50 prove libere WMX, MX3, MX2, MX1. Pre qualifiche dalle 11.00 alle 14.00  Ore 16.00 qualifiche MX2,ore 16,50 qualifiche MX1 a seguire 1&deg; manche WMX, MX3, EMX  Domenica: warm up dalle 7,30 alle 9,50 a seguire 2&deg; manche WMX, MX3, MX2. Ore 13 1&deg; manche MX1, ore 16 2&deg; manche MX1       Segui @motosprint    !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs");  

Cairoli testimonial di Maggiora

      IL  Mondiale Motocross fa tappa ad Arco di Trento aggiungendo un capitolo importante a una storia che dura da oltre vent&rsquo;anni. Hanno infatti corso nel 1992, 1996 e 2012 le classi 125 cm, 250 cm ed MX3; ma &egrave; la prima volta in assoluto che Arco ospita la classe regina MX1 e che un GP iridato di motociclismo viene intitolato al Trentino.    La quarta prova del Mondiale Motocross MX1 e MX2 e la prima prova stagionale dell&rsquo;Europeo 125 arrivano nella pista Ciclamino di Pietramurata, immersa nello splendido scenario delle Dolomiti e dell&rsquo;Alto Garda e ampiamente rimodernata, dopo aver ospitato gli Internazionali d&rsquo;Italia, evento che era stato un bel successo.  Molto atteso dagli appassionati italiani &egrave; ovviamente il sei volte Campione del Mondo Antonio Cairoli, che arriva con la tabella rossa di leader della MX1. Tony non ama particolarmente il fondo del tracciato di Arco, ma nell&rsquo;ultima prova degli Internazionali d&rsquo;Italia ha dimostrato di saperlo interpretare con grande stile e concentrazione. Di sicuro dovr&agrave; dare il meglio di s&eacute; per spuntarla sui francesi, Gautier Paulin e Steven Frossard (che non dovrebbe mancare, pur reduce da un piccolo intervento al piede sinistro), sul solito Clement Desalle, sul russo Evgeny Bobryshev e su un Ken De Dycker in gran forma.  Il tracciato potrebbe anche esaltare le caratteristiche di Tommy Searle, e non dimentichiamo la velocit&agrave; e l&rsquo;esperienza di un campione come David Philippaerts. Da seguire in MX1 anche Davide Guarneri, atteso a un riscatto dopo la sfortunata prova olandese. In MX2 gli appassionati di motocross potranno ammirare il giovane talento olandese Jeffrey Herlings e i promettenti Tixier, Febvre e Coldenhoff. Il tifo azzurro sar&agrave; per Alessandro Lupino, anche lui affamato dopo una Valkenswaard nera, e per i giovani Ivo Monticelli, Giacomo Del Segato e Samuele Bernardini. Le gare di qualifica si svolgeranno sabato (MX2-MX1) a partire dalle 16,10 e le gare la domenica alle 12,10 (la prima della MX2), 13,10 (la prima della MX1), 15,01 (la seconda della MX2) e 16:07 (la seconda della MX1).            Prezzi        Sabato interoeuro 27  Sabato ridotto 10-16* e donneeuro 14,50  Abbonamento sabato e domenica interoeuro 72  Abbonamento sabato e domenica ridotto 10-16 e donne    euro 37  Domenica:&nbsp;interoeuro 62  Domenica  ridotto 10-16 e donneeuro 32  *Ridotto 10-16 &egrave; il biglietto riservato ai ragazzi che hanno dai 10 anni  ai 16 anni compiuti.   Al di sotto dei 10 anni l&rsquo;ingresso &egrave; gratuito, a patto di essere accompagnati da un genitore. Sono previsti sconti per tesserati FMI.  PREVENDITA Tutti questi biglietti si possono acquistare fino al 12 aprile sul sito www.ticketone, con questi sconti: 5 euro per il biglietto intero di sabato e quello ridotto di domenica; 10 euro per l&rsquo;abbonamento intero e il biglietto intero di domenica.            IN TV        Diretta Sportitalia 2  12.00 MX2 gara 1  13.00 MX1 gara 1  15.00 MX2 gara 2&nbsp;  16.00MX1 gara 2      Segui @motosprint    !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=&rdquo;//platform.twitter.com/widgets.js&rdquo;;fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,&rdquo;script&rdquo;,&rdquo;twitter-wjs&rdquo;);  

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