        Che la BMW voglia entrare in MotoGP non &egrave; certo un mistero. Ma c&rsquo;&egrave; prima un obiettivo ben preciso da raggiungere per poi entrare nella Top Class del Motomondiale, ovvero vincere in SBK, e in questo senso &egrave; da intendersi l&rsquo;ingaggio di Toprak Razgatlioglu e la formazione del test team con Sylvain Guintoli e Bradley Smith. Questo &egrave; quanto dichiarava lo scorso 8 maggio l&rsquo;AD di BMW in una intervista "Non c&rsquo;&egrave; modo per me di progredire senza prima essere stati vincenti,&nbsp;ed &egrave; quello che ho detto dal primo giorno. E&rsquo; nostro dovere vincere in Superbike. Al contempo possiamo prepararci per altre mosse, ma la scelta finale avverr&agrave; solo se saremo vincenti"&nbsp;e da allora la situazione &egrave; rimasta quella, anche se negli ultimi giorni qualche indizio in pi&ugrave; sembra indicare che qualcosa si stia muovendo&hellip; BMW e le case che possono entrare in MotoGP La situazione attuale: Toprak al Ranch di Rossi e Rossi con BMW nel WEC&hellip;  Lo stesso Flasch, prima dell&rsquo;intervista di maggio aveva confermato i contatti con Dorna per l&rsquo;ingresso in MotoGP nel 2027, grazie anche ai nuovi regolamenti della Classe Regina (motori a 850 cc, aerodinamica posteriore uguale per tutti, riduzione dell&rsquo;aerodinamica anteriore e niente abbassatori) ma fino a quel momento il diktat &egrave; sempre quello&hellip;vincere in SBK e poi pensare alla MotoGP. Nel frattempo, alcuni indizi farebbero pensare ad un lavoro sottotraccia di BMW al progetto MotoGP in vista del 2027. Innanzitutto, Valentino Rossi corre nel WEC e nel GTWC con la BMW e per la Casa bavarese potrebbe essere il suo team in MotoGP a gestire le BMW una volta terminato il contratto attualmente in essere con Ducati. Il secondo indizio &egrave; stata la presenza di Toprak Razgatlioglu al Ranch di Valentino Rossi a margine dei test di Misano Adriatico. E la sua presenza in quel contesto non detto sia totalmente casuale, il turco sicuramente sar&agrave; il prossimo invitato alla 100 km dei Campioni e perch&eacute; il Ranch di Rossi &egrave; la palestra ideale per migliorare il controllo della moto in situazioni di scarsa aderenza, cosa che serve tantissimo in MotoGP. BMW e MotoGP, dai primi prototipi al solo motore per le CRT  La storia tra BMW ed il Motomondiale inizia nei primi anni 2000 quando la Casa bavarese rientra in Formula 1 con il V10 che equipaggia la Williams di Ralf Schumacher e Jenson Button. Nello stesso periodo, il Motomondiale introduce i regolamenti per gli anni successivi, e nello specifico quello del 2002 quando entreranno le 990 4T a soppiantare le 500 2T. A Monaco si studia la possibilit&agrave; di far derivare dal motore della Formula 1 un motore per una moto destinata alla prossima classe regina del Motomondiale. Con l&rsquo;aiuto dell&rsquo;Ing Forghieri e della Oral, nasce un propulsore a tre cilindri (come quello della Aprilia RS Cube) che verr&agrave; poi installato su un telaio e testato poi in pista negli anni successivi da Luca Cadalora per un eventuale ingresso in MotoGP soltanto nel 2006.&nbsp; Nel 2005 quindi era tutto pronto per l&rsquo;ingresso in MotoGP nell&rsquo;anno successivo. Sfortuna vuole che proprio quell&rsquo;anno entrer&agrave; in vigore il nuovo regolamento che abbasser&agrave; la cilindrata della moto dal 2007 dagli attuali 990 cc a 800 cc, sancendo di fatto la morte del primo prototipo BMW-Oral. &ldquo;Morto&rdquo; il primo prototipo, BMW commissiona a Forghieri la realizzazione di un secondo prototipo secondo i canoni del nuovo regolamento del 2007. La base era la stessa del primo prototipo, ovvero un tre cilindri di 797 cc e oltre 210 cv di potenza, la moto attorno a quel motore pesava 135 kg a secco, 5 kg in meno di quanto prevedesse il regolamento per le tre cilindri, 140 kg. Di punto in bianco, per&ograve;, BMW decide di abortire il progetto MotoGP per entrare nel 2009 in SBK con la S1000RR. BMW, per&ograve;, non demorde e rimette un piede nel Motomondiale come motorista delle CRT nel biennio 2012-2013 e pi&ugrave; precisamente sia con la Suter-BMW del team Ioda guidata da Danilo Petrucci che con le BQR del team Blusense con risultati per&ograve; piuttosto modesti.&nbsp;        

<p>La Casa bavarese, impegnata tanto nelle derivate di serie, medita da tempo l&rsquo;ingresso nella Top Class del Motomondiale e molti indizi sembrano indicare qualcosa di pi&ugrave; ogni giorno</p>

BMW e lo sbarco in MotoGP: a che punto siamo?

        Tempo fa Marc Marquez aveva rivelato che ad un certo punto della sua vita il calcio avrebbe potuto diventare il suo primo sport: &ldquo;Giocavo bene a pallone e la squadra locale mi voleva&rdquo;, aveva detto. La passione per il pallone rimane nel cuore del pluricampione del mondo di MotoGP, che &egrave; stato invitato come ospite speciale nella partita contro l'Atletico Madrid domenica scorsa, al Camp Nou. E prima di sostenere i giocatori dalla tribuna, il pilota Honda non ha rinunciato a farsi fotografare con i giocatori blaugrana e in particolare con uno dei suoi idoli del calcio: l&rsquo;attaccante argentino del Barcellona Leo Messi, che ha definito &ldquo;il miglior giocatore della storia&rdquo;. Con loro c&rsquo;era anche il pilota di F1 Sergio Perez, che sar&agrave; impegnato dal 6 al 9 marzo con la Force India nei test di Montmel&ograve;. La foto che Marquez ha scelto da condividere con i suoi fan tramite il suo profilo social &egrave; proprio quella con Messi, che riportiamo in apertura, accompagnandola con una frase molto eloquente: &ldquo;No comments!&rdquo; Nessun commento: l&rsquo;espressione raggiante di Marquez non ha bisogno di spiegazioni. Marc ha ricevuto in omaggio anche una maglia della squadra del Barcellona, naturalmente con il numero 93.        

Il pluricampione del mondo ospite d'eccezione nella partita del Barcellona con l'Atletico Madrid: riceve la maglia della squadra e si fa fotografare con l'attaccante Leo Messi

MotoGP: Marc Marquez e la passione per il calcio

  A Sepang in Moto3, il migliore nelle prime libere a Sepang, &egrave; stato il tedesco Jonas Folger (Kalex KTM) che ha fatto segnare 2.15.097.  Secondo tempo per il pilota ceco Jakub Kornfeil (FTR-Honda), mentre il pilota di casa, Zulfahimi Khairuddin (KTM) &egrave; terzo. Quarto tempo per il leader della classifica iridata, il tedesco Sandro Cortese (KTM) a 1,379s da Folger.  Il colpo di scena, per&ograve;, viene dall'annuncio inaspettato di Maverick Vinales, che alla vigilia delle libere ha deciso di lasciare la sua squadra. A Vinales non sarebbe andata gi&ugrave; la decisione del suo manager di chiudere in fretta la trattativa con il suo team, il BQR Avintia, per il 2013, non considerando le offerte della KTM e di altre squadre.  La rinuncia a scendere in pista e la perdita della squadra per la fine della stagione di Vinales, significa la vittoria matematica del titolo da parte di Sandro Cortese che avrebbe solo in Louis Salom (che in questa gara partir&agrave; con una penalizzazione di 5 posti in griglia di partenza), un debole avversario.  Segui @motosprint  !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs");

Maverick sbatte la porta e se ne va "Non voglio pi&ugrave; correre qui"

Moto3: Vinales litiga, Folger in testa

  Danilo Petrucci ha iniziato con il piede giusto l'affiatamento sulla sua nuova Suter-BMW. Il pilota ternano del team Ioda, infatti, ha fatto segnare il miglior tempo nel primo turno di prove libere della MotoGP in 1.43.178, meglio di Michele Pirro (FTR-Honda) secondo a 0.149s dal ternano.  Terzo James Ellison con la ART, poi Davis Salom con la FTR-Kawasaki del team BQR. Ebbene si ci sono solo le CRT, o quasi perch&egrave; le sole moto prototipo che si sono viste sono state quelle di Ben Spies e Nicky Hayden che hanno terminato le libere in quinta e sesta posizione.  Sono bastate poche gocce di pioggia e un po' di vento, infatti, a convincere tutti gli altri "big" della classe regina a rimanere nel box. Uno spettacolo poco edificante per la MotoGP, ma questa scelta pressoch&egrave; unanime testimonia come in determinate condizioni le sofisticatissime e costosissime moto prototipo non siano in grado di funzionare a dovere.

Nelle prime libere Petrucci &egrave; primo con la Suter-BMW

Misano: I big non escono con la pioggia

  La pole position della classe MotoGP &egrave; di Jorge Lorenzo. Sul circuito di Brno, il pilota spagnolo ha fatto segnare il miglior tempo in 1.55.799, poi il pilota inglese Cal Crutchlow (Yamaha) con il secondo tempo, mentre Dani Pedrosa (Honda) &egrave; riuscito nel finale a guadagnare la prima fila.  Lo spagnolo della Honda &egrave; anche incappato in una caduta con la moto preferita, quella con la quale aveva dominato le libere, &nbsp;non &egrave; pi&ugrave; riuscito a ripetersi, arrendendosi alle Yamaha che aveva suonato nelle prove della mattina.  In seconda fila due piloti italiani, si tratta di Andrea Dovizioso (Yamaha) che ha fatto segnare il quinto tempo in 1.56.559, poi Valentino Rossi (Ducati) con il sesto tempo a + 0,936s da Lorenzo.  Da segnalare le scivolate di Andrea Dovizioso nel finale del turno, di Karel Abraham (Ducati), di Yonny Hernandez (BQR) oltre a quella di Dani Pedrosa nella parte iniziale delle prove ufficiali.

Dopo aver dominato le libere, Dani si arrende a Jorge

Brno: Lorenzo in pole, Pedrosa fa cilecca

  Lo spagnolo della Honda Dani Pedrosa ha confermato la buona prestazione delle libere del mattino a Brno, con il miglior tempo anche nella seconda sessione del pomeriggio con il riferimento 1.56.858.  Secondo il pilota della Yamaha Jorge Lorenzo in 1.56.911, poi Andrea Dovizioso (Yamaha) a 0,197s. Quarto tempo per l'inglese Cal Crutchlow (Yamaha), poi Stefan Bradl (Honda) con il quinto tempo, mentre Valentino Rossi (Ducati) &egrave; sesto grazie al bel miglioramento nella sua prestazione di questa mattina. Il pilota della Ducati nella seconda sessione ha girato in 1.57.315 a soli 0,457s da Pedrosa, il distacco minore dalla vetta da quando &egrave; in sella alla moto italiana.  La sessione della MotoGP &egrave; stata fermata anche questa volta da una bandiera rossa, per ripristinare le condizioni di sicurezza dopo la caduta di Yonny Hernandez (BQR). A terra sono finiti anche Jorge Lorenzo e Ben Spies (Yamaha) entrambi senza conseguenze. Anche Alvaro Bautista ha assaggiato l'asfalto della Repubblica Ceca con una scivolata per perdita di aderenza all'anteriore.

Dani domina, Dovi terzo, Rossi sesto a 0,467s

Brno: Ancora Pedrosa, poi Lorenzo

  Dani Pedrosa ha fatto segnare il miglior tempo nella prima sessione di prove libere del Gp della Repubblica Ceca classe Motogp in 1.57.003.  Pedrosa che ha vinto la gara di Indianapolis, ha messo tre Yamaha dietro. Il primo a inseguire &egrave; Jorge Lorenzo (Yamaha), secondo a 0,146s, mentre Andrea Dovizioso (Yamaha) ha ottenuto il terzo tempo con la sua moto privata davanti al pilota ufficiale Ben Spies (Yamaha), che &egrave; quarto.  Settimo tempo per Valentino Rossi, unico pilota ufficiale Ducati,  per l'infortunio del compagno di squadra Nicky Hayden. Rossi accusa un ritardo di 1,168s da Pedrosa.  La sessione della MotoGP &egrave; stata sospesa per qualche minuto con la bandiera rossa per la pericolosa presenza in pista della ghiaia sull'asfalto. Quello che ne ha fatto le spese di questa situazione &egrave; stato Aleix Espargar&ograve; che &egrave; stato mitragliato dai sassi sparati dalla moto di Mattia Pasini che stava seguendo.  A terra sono finiti&nbsp;il nostro Danilo Petrucci con la Ioda e Yonny Hernandez con la BQR.

Dani davanti a tre Yamaha, bene Dovi terzo, Rossi settimo

Brno: Pedrosa subito davanti

  &nbsp;Maverick Vinales (FTR-Honda) ha fatto la differenza nel secondo turno di libere a Le Mans. Lo spagnolo &egrave; stato il pi&ugrave; veloce in pista, anzi &egrave; stato il troppo veloce della Moto3.  Vinales ha fatto segnare 1.44.141, tempo molto vicino (meno di un centesimo) al miglior tempo in gara di Nico Terol, fatto con la 125. Al secondo posto in queste libere c'&egrave; Louis Salom (Kalex-KTM) in ritardo dal connazionale di 0,632s, un'eternit&agrave; dal pilota BQR.  Terzo il pilota di Le Mans, Luois Rossi (FTR-Honda), che si &egrave; messo alle spalle il portoghese Miguel Oliveira. Bene il nostro Romano Fenati, che &egrave; al secondo turno della sua carriera sul circuito di Le Mans.  Il pilota della Federazione Motociclistica italiana &egrave; quinto, ma staccato di 1,061s. Solo 14&deg; Niccol&ograve; Antonelli (FTR-Honda), mentre il compagno di squadra di Fenati, Alessandro Tonucci (FTR-Honda) &egrave; 17&deg;. Lontano dai primi, nonostante il cambio di moto fatto poco prima del Gp di Francia (da Oral a Suter), &egrave; Simone Grotzky Giorgi, che ha chiuso questo turno con il 29&deg; tempo.&nbsp;  LB

Lo spagnolo rifila 6 decimi al secondo, Fenati quinto

GP Francia: Vinales non lascia spazio

  Terza gara della Motogp archiviata con il Gp del Portogallo che porta il sigillo di Casey Stoner. Il pilota australiano ha dominato la gara rendendola anche un po' monotona, ma in questo sport chi &egrave; pi&ugrave; forte sta davanti e lui, lo sta dimostrando, &egrave; il pi&ugrave; forte, anche su una pista dove non aveva mai vinto prima di oggi. In effetti si tratta di un bis, perch&egrave; anche la vittoria di Jerez era un tab&ugrave; spezzato.  Sul podio anche Jorge Lorenzo (Yamaha) secondo, poi Dani Pedrosa (Honda), in terza posizione. Jorge Lorenzo ha seguito per tutta la gara l'australiano cercando di trovare punti debilo o cedimenti, che questa volta non sono arrivati. Jorge che a Estoril ha vinto tre volte, non sperava nel podio dopo le qualifiche, ma grazie anche una bella partenza, &egrave; riuscito ad agguantare la coda del "canguro" Stoner senza mollarla mai, ma senza riuscire a passarlo.  Il primo degli italiani &egrave; Andrea Dovizioso (Yamaha) che ha chiuso quarto davanti al compagno di squadra Cal Crutchlow (Yamaha), che dopo le prove sembrava pi&ugrave; forte del nostro pilota.  Valentino Rossi ha chiuso in settima posizione alle spalle del pilota privato spagnolo con la Honda del Team LCR Alvaro Bautista, che ha chiuso sesto. Rossi &egrave; stato il migliore dei piloti Ducati questa volta, ma ha girato praticamente da solo alternando giri simili a quelli di Bautista ad altri di due-tre decimi pi&ugrave; lenti.  A punti in questa occasione anche Michele Pirro (FTR-Honda) che ha chiuso 14/o e Danilo Petrucci (Ioda) che ha terminato 15/o. A terra Mattia Pasini (Art), Karel Abraham (Ducati) e Yonny Hernandez (BQR-Kawasaki).  LB

Casey imbattibile, Lorenzo secondo. Dovi quarto, Rossi 7&deg;

MotoGP Estoril: Dominio Stoner

  Casey Stoner ha stupito tutti questa mattina. L'australiano &egrave; andato per la prima volta sotto il tempo della sua pole solo al terzo giro delle prove pre gara all'Estoril, poi ha chiuso il warm up della Motogp per il  demolendo il suo stesso tempo della pole fermando il cronometro a 1.36.795, mentre ieri nel turno di prove ufficiali aveva conquistato la pole position con 1.37.188.  Alle spalle di Stoner, il compagno di squadra Dani Pedrosa (+0,798s), mentre Andrea Dovizioso (Yamaha) &egrave; terzo con un ritardo su Stoner di 0,863s.  Quarto tempo per Jorge Lorenzo con la Yamaha ufficiale a 0,891s dal capo classifica. Rossi ha chiuso al nono posto a 1,5 secondi da Stoner.  Da segnalare la caduta di Ivan Silva (BQR-Kawasaki) nella esse dopo la prima curva del circuito lusitano. Lo spagnolo &egrave; stato portato al centro medico del circuito per accertamenti, mentre subito dopo la caduta la direzione di gara ha esposto la bandiera rossa per facilitare le operazioni di soccorso del pilota.  LB

L'australiano sotto la pole, Dovi terzo. Cade Silva

Motogp Estoril: Stoner velocissimo nel warm up

  Il 46 risale la classifica, finalmente. Valentino Rossi ha chiuso il secondo turno di prove libere del Gp di Spagna in seconda posizione, portando con se, nel box Ducati, un sorriso che non si vedeva da pi&ugrave; di un anno.  Il tempo di Rossi, l'1.51.440 non &egrave; per&ograve; bastato per essere primo, visto che, Dani Pedrosa, con la Honda ufficiale, ha fatto segnare il miglior crono con il tempo 1.50.780.  Valentino Rossi comunque &egrave; sembrato a suo agio sull'asfalto umido del circuito di Jerez ma il ritardo nei confronti di Pedrosa, 0,660s, &egrave; un campanello d'allarme, soprattutto se le nuvole dovessero lasciare la zona del circuito di Jerez.  Terzo crono per il vincitore della prima gara del Qatar, lo spagnolo Jorge Lorenzo (Yamaha), che prende da Pedrosa 1,093s. Quarto l'australiano Casey Stoner (Honda) poi Nicky Hayden (Ducati), quinto, mentre sesto ha chiuso il nostro Andrea Dovizioso (Yamaha) staccato da Pedrosa 2,290s. Da segnalare la buona prestazione dei piloti CRT, Randy De Puniet (ART) e Mattia Pasini (ART), rispettivamente 11&deg; e 12&deg;, che si sono messi dietro due piloti privati in sella a moto prototipo, si tratta del ceco Karel Abraham e dello spagnolo, Hector Barber&agrave; entrambi con le Ducati.      1Dani PEDROSAHonda1'50.780    2Valentino ROSSIDucati &nbsp;1'51.440    3Jorge LORENZOYamaha1'51.873    4Casey STONERHonda1'52.106    5Nicky HAYDENDucati1'52.254    6Andrea DOVIZIOSO Yamaha1'53.070    7Alvaro BAUTISTA Honda1'53.166    8Cal CRUTCHLOWYamaha1'53.352    9Ben SPIESYamaha1'53.409    10Stefan BRADLHonda1'53.409    11Randy DE PUNIET ART1'54.155    12Mattia PASINI ART1'54.370    13Karel ABRAHAMDucati1'54.378    14Hector BARBERADucati1'54.581    15Colin EDWARDSSuter1'54.707    16Ivan SILVABQR1'54.748    17Yonny HERNANDEZBQR1'54.915    18Danilo PETRUCCIIoda1'55.752    19Michele PIRROFTR1'56.067    20James ELLISONART1'57.475    21Aleix ESPARGAROART1'57.789    &nbsp;

Vale torna in alto, Pedrosa primo, Lorenzo &egrave; terzo

Jerez: Rossi secondo nelle libere

Il primo turno di prove libere della Motogp nel Gran Premio di Spagna a Jerez de la Frontera &egrave; stato decisamente rovinato dalla pioggia. L'acqua che ha iniziato a scendere sin dalla fine delle libere della Moto3, non ha mai smesso di bagnare l'asfalto del circuito andaluso di Jerez, costringendo la maggior parte dei piloti della classe regina nei box. Solo in 4 hanno sfidato le condizioni proibitive della pista, si tratta dei piloti CRT Ivan Silva (BQR-Kawasaki), Yonny Hernandez (BQR-Kawasaki), Mattia Pasini (ART), Randy de Puniet (ART) Michele Pirro (FTR-Honda), Colin Edwards (Suter-BMW) e dei piloti privati Alvaro Bautista (Honda) e Stefan Bradl (Honda). Tutti i big sono rimasti ai box ritenendo pi&ugrave; opportuno rimandare il lavoro di oggi al turno del pomeriggio. Per la cronaca il migliore in queste condizioni di asciutto-bagnato &egrave; stato Ivan Silva con la BQR-Kawasaki, che in questa occasione utilizza il telaio in carbonio della Inmotec. Silva ha fatto del suo meglio in 1.48.674.

Si avventurano in pochi, lavoro rimandato nel pomeriggio

Jerez: Piove, tutti nei box

  Iniziano nel segno di Casey Stoner e della Honda le prove libere del primo Gp della stagione 2012.  Cosi' come era accaduto per i test invernali, anche adesso che si inizia a fare sul serio, la moto piu' veloce in pista e' sempre la Honda numero uno dell'australiano, che in questa sessione ha fermato il cronometro in 1.56.474.  Alle sue spalle c'e' lo spagnolo Jorge Lorenzo su Yamaha, staccato dall'australiano, pero' 0,174s. La prima delle Ducati e' quella di Nicky Hayden, terzo in 1.56.924. Quarto l'americano Ben Spies (Yamaha) seguito dallo spagnolo della Honda Dani Pedrosa, quinto, mentre Cal Crutchlow (Yamaha) e' sesto.  Andrea Dovizioso (Yamaha) e' il migliore dei piloti italiani in Motogp, con l'ottavo tempo alle spalle dello spagnolo Alvaro Bautista (Honda) e davanti ad Hector Barbera', che con la sua Ducati privata e' in nona posizione davanti a Valentino Rossi, decimo. Il nove volte campione del mondo ha fatto del suo meglio in 1.57.914, piu' lento di 1,440s di Stoner e di quasi un secondo rispetto al compagno di squadra Hayden che e' terzo.  &ldquo;Partiamo come outsider - ha detto Valentino - per&ograve; visto come sono andati i test dovr&agrave; andare tutto bene per essere davanti tra gli stessi outsider. Siamo in una condizione non tanto positiva. L'importante sarebbe riuscire a migliorare la moto con le cose che abbiamo in programma. Poi dovremo vedere tra qualche gara dove siamo".  Tra le CRT, il primo e' il francese Randy De Puniet (ART) seguito dall'americano Colin Edwards (Suter-BMW) e da Michele Pirro (FTR-Honda), questi tre piloti sono in classifica generale rispettivamente 13&deg;, 14&deg; e 15&deg;. Piu' lontani sono Mattia Pasini (ART), 18&deg; e Danilo Petrucci (Ioda-Aprilia) 20&deg;.  Ecco i tempi:1 Casey STONER Repsol Honda Team Honda 1'56.4742 Jorge LORENZO Yamaha Factory Racing Yamaha 1'56.6483 Nicky HAYDEN Ducati Team Ducati 1'56.9244 Ben SPIES Yamaha Factory Racing Yamaha 1'56.9825 Dani PEDROSA Repsol Honda Team Honda 1'57.1306 Cal CRUTCHLOW Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1'57.3957 Alvaro BAUTISTA San Carlo Honda Gresini Honda 1'57.5128 Andrea DOVIZIOSO Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 1'57.5479 Hector BARBERA Pramac Racing Team Ducati 1'57.91210 Valentino ROSSI Ducati Team Ducati 1'57.91411 Karel ABRAHAM Cardion AB Motoracing Ducati 1'57.93912 Stefan BRADL LCR Honda MotoGP Honda 1'58.93413 Randy DE PUNIET Power Electronics Aspar ART 1'59.98514 Colin EDWARDS NGM Mobile Suter 2'00.04415 Michele PIRRO San Carlo Honda Gresini FTR 2'00.32216 Aleix ESPARGARO Power Electronics Aspar ART 2'00.72017 Ivan SILVA Avintia Blusens BQR-FTR 2'01.13818 Mattia PASINI Speed Master ART 2'01.26119 Yonny HERNANDEZ Avintia Blusens BQR-FTR 2'01.27620 Danilo PETRUCCI Came IodaRacing Project Ioda 2'01.35221 James ELLISON Paul Bird Motorsport ART 2'03.421&nbsp;

L'australiano subito davanti, Rossi decimo

Libere Qatar: Stoner si avvantaggia

  I test della CRT sul circuito di Aragon in Spagna si sono conclusi questo pomeriggio con un bilancio del tutto negativo.  Il freddo e il vento hanno impedito anche oggi, dopo la giornata buttata di ieri per le raffiche a 50 km/h, di lavorare in pista. Pochi i giri fatti sull'asfalto del circuito spagnolo.&nbsp;  Tra quelli che sono riusciti a fare qualche tornata c'&egrave; Randy De Puniet e il suo compagno di squadra Aleix Espargar&ograve; che sono riusciti ad usare un minimo le loro ART insieme ai piloti del Team Avintia BQR Silva ed Hernandez con le FTR Kawasaki. La maggior parte del lavoro si &egrave; svolto in mattinata, mentre nel pomeriggio il freddo si &egrave; fatto pungente per continuare a provare. In pista, oltre alle CRT, c'erano anche i piloti della BSB Shane Byrne e Stuart Easton.&nbsp;  Ricordiamo che sono stati assenti ad Aragon gli italiani Danilo Petrucci, Michele Pirro e Mattia Pasini. Per quanto riguarda il pilota del Team Ioda, domani ci sar&agrave; la presentazione ufficiale della squadra a Venezia, dove la Ioda TR003 sar&agrave; svelata nel suo aspetto definitivo, mentre c'&egrave; ancora attesa in casa Gresini per l'arrivo della FTR con motore Honda Ten Kate, che non era pronta per questo ultimo test esclusivo delle CRT.&nbsp;  Dopo la fumata nera di queste prove che dovevano aiutare i team CRT ad avvicinarsi con la messa a punto alla stagione, si aspetta ora solo l'ultima prova in vista dell'inizio del mondiale, quella dal prossimo &nbsp;23 al 25 marzo sul circuito di Jerez, dove le moto con motore derivato di serie si confronteranno per la prima volta con le MotoGP prototipo.&nbsp;      Luca Bologna  

Molta attivit&agrave; ai box e poca in pista, ora si aspetta Jerez

Test CRT Aragon, fine dei lavori 

  Il primo giorno di test per la CRT sul circuito di Aragon &egrave; finito in anticipo.  Solo due i piloti che hanno provato a girare sfidando il vento teso che ha spazzato la pista per tutto il giorno. I temerari sono James Ellison con la ART del Team PBR e Ivan Silva con la FTR-Kawasaki del Team Avintia BQR.&nbsp;  I due hanno potuto fare rispettivamente solo 3 e 4 giri, poi la resa. In pista per gli ultimi test esclusivi delle CRT ci sono anche i piloti del Team Aspar, Aleix Espargar&ograve; (nella foto) e Randy De Puniet, insieme a Colin Edwars (Suter-BMW) e a Yonny Hernandez sempre con la FTR-Kawasaki.&nbsp;  Domani ultimo giorno di prove, vento permettendo.&nbsp;      Luca Bologna  

Solo Ellison e Silva in pista. Il vento ferma tutti

Test CRT Aragon, un flop il primo giorno

  Ultimo test esclusivo per le CRT da domani 8 al 9 marzo sulla pista di Aragon.&nbsp;  A confrontarsi saranno i piloti del Team Aspar, Randy De Puniet e Aleix Espargar&ograve;; James Ellison del PBR con le Aprilia ART, mentre con la Ioda TR003 motorizzata Aprilia ci sar&agrave; Danilo Petrucci; Yonny Hernandez con Ivan Silva con le FTR-Kawasaki del Team BQR e Colin Edwards con la Suter-BMW del Team Forward.&nbsp;  Non ci saranno due piloti italiani: Michele Pirro e Mattia Pasini. Il primo non ha ancora ricevuto dalla FTR la moto, che a differenza di quella per il Team BQR avr&agrave; il motore Honda con preparazione Ten Kate. Per Pasini, la squadra ha scelto di non andare ad Aragon per la mancanza di nuovo materiale da provare.&nbsp;  Per le CRT si tratta dell'ultimo test esclusivo, dopo si inizier&agrave; a fare sul serio con l'ultimo test IRTA in programma a Jerez de la Frontera dal 23 al 25 marzo prossimi, dove ci sar&agrave; da confrontarsi con le MotoGP prototipo, sperando che i distacchi siano pi&ugrave; limitati rispetto a quello fatti vedere a Sepang negli ultimi due test della classe regina.&nbsp;      Luca Bologna  

Le nuove Motogp impegnate fino al 9 marzo, assenti Pasini e Pirro

La CRT in pista domani ad Aragon

  Non &egrave; poi cos&igrave; sbagliata la formula CRT, a vedere i tempi di Jerez de  la Frontera nell'ultima giornata di test.  Il pi&ugrave; veloce dei piloti sulle nuove Motogp &egrave; stato il francese Randy De Puniet, che con il suo 1.40.3 &egrave; a soli tre decimi da Hector Barber&agrave;, in pista in versione pilota collaudatore sulla Ducati GP12 Satellite.&nbsp;  La vicinanza tra queste due moto &egrave; talmente irrisoria, da rendere le ART (nella foto in alto) molto pericolose per i piloti che usano la versione clienti della Ducati e a questo punto c'&egrave; curiosit&agrave; nel vedere come possano comportarsi in confronto sia con le altre CRT - la Suter BMW, la BQR Kawasaki e la FTR Honda di Gresini - sia con gli altri piloti privati con moto giapponesi.&nbsp;  Il tempo di De Puniet, infine, &egrave; a quasi un secondo di distacco dal record della pista di Dani Pedrosa, fatto segnare nel 2008 (1.39.731). Certo, con le nuove mille, ci si aspetta una limatina ai tempi, ma con questo passo e questa progressione, sia il pilota francese che la CRT dell'Aprilia sembrano essere molto competitive.&nbsp;  Per Barber&agrave;, da registrare una scivolata che ha impegnato un pochino i ragazzi del Teast Team Ducati, mentre in pista c'era regolarmente, nonostante il gran botto di ieri, anche Danilo Petrucci, che ha proseguito con il lavoro di sviluppo della Ioda TR003. Per il pilota e la moto di Terni ben 62 giri, niente male per Petrucci che ieri nella caduta si era anche lussato lo scafoide della mano destra.&nbsp;  Bene anche la progressione di Mattia Pasini, che rispetto ai tempi di inizio test, ha tolto un paio di secondi, affuatandosi sempre di p&ugrave; con la ART del Team Speed Master. Pasini precede, nella lista di tempi non ufficiali, Danilo Petrucci, con un buon 1.41.29.  Le CRT saranno ancora in pista per i loro test privati ad Aragon dal 5 al 6 marzo prossimi, mentre per vedere un confronto diretto tra queste nuove moto e i prototipi, bisogner&agrave; aspettare ancora un mese, dal 23 al 25 marzo, infatti ci sar&agrave; l'ultima tornata di test IRTA.&nbsp;      Luca Bologna        Tempi non ufficiali Test Jerez de la Frontera - 22 febbraio 2012    1. Hector Barber&agrave; - Ducati D16 GP12 SAT - 1&acute;40.00  2. Randy De Puniet - ART Aspar - 1'40.30 (66 giri)  3. Aleix Espargar&ograve; - ART Aspar - 1'41.10 (60 giri)  4. Mattia Pasini - ART Speed Master - 1'41.29 (47 giri)  5. Danilo Petrucci - Ioda TR003 - 1'41.60 (62 giri)  6. James Ellison - ART PBR - 1'42.526 (53 giri)

De Puniet a pochi decimi da Barber&agrave; e a un secondo dal record

Test Jerez, le ART a ridosso della Ducati Clienti

  Dopo le Moto3 e le Moto2 a Jerez de la Frontera &egrave; il turno delle CRT. Le nuove Motogp con motore derivato dalla serie sono da oggi fino a mercoled&igrave; 22 febbraio, impegnate sul circuito andaluso per lavorare in vista della stagione che deve iniziare.   Tra le presenze, i piloti del Team Aspar, Aleix Espargar&ograve; e Randy De Puniet, per il Team Speed Master Mattia Pasini, James Ellison con la moto del Team Paul Bird Motorsport, ma la vera novit&agrave; sar&agrave; la Ioda con Danilo Petrucci.    Per questa moto con telaio in tubi di acciaio e motore Aprilia, c'&egrave; molta attesa. Petrucci e la sua Ioda, infatti, ancora non hanno mai provato e la curiosit&agrave; c'&egrave; anche nel rivedere in azione la squadra di Giovanni Sandi, che ha lasciato Max Biaggi per intraprendere questa nuova avventura.  Assenti Colin Edwards e il Team NGM&nbsp;Forward che hanno lasciato la Suter-BMW a Sepang. Stesso discorso per il Team BQR, che allo stesso modo ha preferito un primo, e impietoso per il momento, confronto con le Motogp prototipo sulla pista malese sulla quale si svolgeranno anche i prossimi test della classe regina a fine mese.       Luca Bologna  

Le nuove Motogp in pista, attesa per la Ioda-Aprilia

Test Jerez, &egrave; il turno delle CRT

  Difficile parlare di tempi nel secondo giorno di test per la Moto3 a Valencia, per molti fattori.  Il primo, quello pi&ugrave; importante che basterebbe a dichiatare "nullo" il test ufficiale, &egrave; il fatto che un terzo delle moto in pista non hanno le centraline Dell'Orto a bordo.&nbsp;  Il secondo riguarda il livello dei partecipanti. Oggi le migliori moto si chiamano KTM, poi ci sono Kalex e FTR, le altre stanno un po' faticando.&nbsp;  Le moto austriache hanno dalla loro in questo momento il fatto di aver lavorato a testa china durante gli ultimi mesi del 2011, con molti test fatti anche a Valencia e questo si traduce in un evidente agio della nuova Moto3 su questo tracciato. Oltretutto, la KTM ha sviluppato il suo progetto esclusivamente con la centralina dell'Orto, dunque, nessun sospetto sulle prestazioni viste fino ad ora.&nbsp;  Sempre dal punto di vista funzionale, bene sembrano andare le Kalex del Team Aspar, che stanno funzionando con i piloti Hector Faubel e Alberto Moncayo. Stesso discorso vale per Maverick Vinales con la FTR del Team Avintia BQR, ma in questo caso, il motore Honda sembra un po' meno performante degli altri che non stanno usando le centraline Dell'Orto come sta invece facendo lo spagnolo.&nbsp;  Prosegue lo sviluppo in casa Oral con Julian Pedone, mentre la Mahindra sta continuando a sviluppare il suo telaio a traliccio e facendo alcune altre prove anche grazie all'aiuto del collaudatore Riccardo Moretti.&nbsp;  Difficolt&agrave; in casa Ioda. Le moto della Federazione non stanno ancora esprimendo tutto il potenziale che al banco &egrave; stato visto.&nbsp;  "Siamo coscienti di non essere dei colossi industriali - ha detto Giampiero Sacchi - e sappiamo che la KTM qui ha provato molto. Per noi questo &egrave; uno shake down vero dopo i pochi giri fatti al freddo di Magione. Saremo certamente a posto nei prossimi test".&nbsp;      Luca Bologna        TEMPI NON UFFICIALI SECONDA GIORNATA DI TEST        1SANDRO CORTESEKTM1,41,32ALBERTO MONCAYOKALEX KTM1,41,43DANNY KENTKTM1,41,54HECTOR FAUBELKALEX KTM1,41,85MIGUEL OLIVEIRAHONDA1,41,86ZULFAHMI KHAIRUDDINKTM1,42,47JACK MILLERHONDA1,42,98LOUIS ROSSIFTR HONDA1,43,19DANNY WEBBMAHINDRA1,43,210BRAD BINDERKALEX KTM1,43,311NICCOLO ANTONELLIHONDA1,43,512EFREN VAZQUEZHONDA1,43,813ALEX MARQUEZHONDA1,44,514ARTHUR SISSISKTM1,44,515TONI FINSTERBUSCHMZ-RE HONDA1,44,816ADRIAN MARTINHONDA1,45,217JONAS FOLGERMZ1,45,318ALEXIS MASBOUHONDA1,45,419GIULIAN PEDONEORAL1,45,820JAKUB KORNFEILHONDA1,46,321MAVERICK VINALESFTR HONDA&nbsp;&nbsp; 21LUIGI MORCIANOIODA&nbsp;&nbsp; 21MARCEL SCHROTTERMAHINDRA&nbsp;&nbsp; 21RICCARDO MORETTIMAHINDRA      21JASPER IWEMAFGR HONDA  21ISAAC VINALESHONDA  21LUIS SALOMKALEX KTM  21ROMANO FENATIIODA  21ALESSANDRO TONUCCIIODA  21IVAN MORENOFTR HONDA  21KENTA FUJIIHONDA  21ALAN TECHERHONDA&nbsp;&nbsp;  21NIKLAS AJOKTM&nbsp;&nbsp;  &nbsp;  &nbsp;

In Moto3 la casa austriaca decisamente davanti a tutti

Test Valencia: Le KTM volano, gli altri inseguono

  Maverick Vinales &egrave; diventato un pilota Repsol. Il pilota catalano &egrave; entrato a far parte della schiera dei piloti sponsorizzati dal gigante petrolifero spagnolo.&nbsp;  Vinales timarr&agrave; comunque pilota BQR Avintia, ma porter&agrave; sulla carena il logo della Repsol e verr&agrave; seguito molto da vicino dalla compagnia che nel motociclismo spagnolo investe moltissimo.&nbsp;  "Sono molto eccitato per essere stato scelto dalla Repsol - ha detto Vinales - molti altri piloti negli anni sono stati appoggiati da questa compagnia petrolifera e moltissimi hanno raggiunto risultati rilevanti. Posso solo sperare di raggiungere quello che hanno fatto sino ad oggi Casey Stoner, Dani Pedrosa e Marc Parquez, piloti Repsol capaci di essere iridati. Ora per me &egrave; tempo di concentrarmi sui test di Valencia e fare del mio meglio per onorare questa possibilit&agrave; che mi &egrave; stata data".&nbsp;  Vinales &egrave; una delle rivelazioni del motociclismo spagnolo, capace nel 2011 alla sua prima stagione mondiale in 125 di vincere due gare.      Luca Bologna  

La promessa spagnola della Moto3 come Stoner, Pedrosa e Marquez

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