Piaggio MP3 Yourban 300ie - Prova novità

Ancora un tre ruote ma dal carattere più sportivo, meno costoso, adatto a un pubblico giovane

03.03.2011 ( Aggiornata il 03.03.2011 11:13 )

C'è un bel lavoro di design dietro all’mp3 Yourban: la silhouette filante trasmette anche visivamente l’idea di una guida più agile e sportiva, e riesce a conservare un marcato family feeling con il Beverly, in particolare nella parte posteriore.
 
 

 
La Prova
You&Me

PONTEDERA (PI) - Perché fare un secondo scooter a tre ruote, quando il primo ancora è considerato qualcosa di strano? Forse perché la rivoluzione non può attendere, e perché un’idea innovativa – quand’è buona – va portata fino in fondo, esplorando tutte le possibili applicazioni. E allora eccolo qui lo Yourban, MP3 a dimensioni ridotte arrivato un po’ a sorpresa al Salone di Milano e dai concessionari a fine febbraio. La sua anima è nel nome stesso: Yourban – con un passaggio linguistico un po’ avventuroso – sta per “your urban vehicle”, il tuo veicolo urbano. È stato progettato per essere un MP3 alla portata di tutti, più facile, più piccolo e più leggero della pur eccellente versione “presidenziale” che in Francia e in Germania ha dominato le vendite; ne è uscito qualcosa di più, perché lo Yourban è anche la faccia sportiva dell’MP3. Stessa idea di base, carattere diversissimo. Questione di pesi, ingombri, geometrie: “quello”, più posato; questo, per un pubblico agli antipodi, più giovane e più sportivo, eventualmente meno esperto.

Anche se le cilindrate coincidono: motori 125 e 300 cm3 a quattro valvole per entrambi i modelli, mentre il 400 e la propulsione ibrida per ora restano solo sul commuter, il primo MP3. Poi... si vedrà; in fondo lo Yourban è solo all’inizio della sua carriera: abbiamo potuto provarlo in un allestimento molto vicino a quello definitivo ma verrà ancora affinato. Già così comunque ne esce benissimo, e con una personalità tutta sua. Se vogliamo partire dai difetti, la scelta di rinunciare al parabrezza in favore di un piccolo cupolino fa tanta grinta ma poca protezione, però il parabrezza c’è tra gli optional; e ovviamente lo spazio di carico non è lo stesso dell’MP3 perché i volumi della carrozzeria sono molto più filanti, ma sotto la sella ad apertura centralizzata ci stanno comunque due caschi jet.

All’aspetto più agile corrisponde la sostanza e non è nemmeno necessario partire per averne le prime avvisaglie: ci sono 15 chili in meno, lo Yourban si maneggia meglio già da fermo. In sella ci si trova ben inseriti, in una posizione comoda ma più reattiva, meno seduta, con i piedi che spingono meglio sulla pedana. La differenza si sente bene, soprattutto a bassa velocità e ancora di più nello slalom: lo sterzo è molto più preciso, diretto nella risposta, la guida è decisamente più agile e le inversioni di inclinazione avvengono con naturalezza, soprattutto se si ha cura di stare un po’ arretrati con il peso.

Tra i birilli lo Yourban può sorprendere, la guida non è diventata leggera quanto quella di un normale due ruote ma siamo a livelli... interessanti. Naturalmente senza rinunciare ai vantaggi intrinseci dell’MP3: stabilissimo in velocità e con un appoggio spettacolare in mezzo alla curva, l’avantreno è sui binari. Anche in caso di bagnato perché con due ruote davanti l’aderenza è doppia rispetto a uno scooter normale e ci si trova ad osare di più con la piega senza nemmeno accorgersene. Tanto non si muove e se anche scappa è controllabilissimo. Ci si sente un po’ fenomeni con lo Yourban, anche senza averne grosso merito...

La taratura delle sospensioni è più sostenuta rispetto a quella dell’MP3 ma questo garantisce un assetto più stabile nel guidato; resta da verificare il comfort su un percorso stradale e in città, visto che la pista Piaggio ha un fondo liscio e senza buche, ma l’impressione è che la risposta sugli scalini non sia secca...

A QUALCUNO importa che i piedi arrivino a terra di misura? Si tocca ancora bene, la leggerezza fa il resto e in ogni caso c’è il solito dispositivo per bloccare il rollio nelle soste, con un minimo di pratica non c’è mai bisogno di togliere i piedi dalla pedana. I freni hanno un’azione efficace, l’anteriore in particolare ha una risposta potente ma richiede un’azione energica, al contrario del posteriore che va usato con delicatezza per non bloccare. Da notare che si è anche ridotta la forte tendenza autoraddrizzante dell’MP3 “capostipite”.

Le misure della ciclistica sono diverse e lo Yourban si inserisce in traiettoria anche se si porta la frenata fin dentro la curva. Nel motore invece differenze non ce ne sono, visto che per entrambi i modelli è il Piaggio quattro valvole: il solito gran bel motore potente, con un’erogazione pulita e nella versione 300 di questo test, anche con un gran bel tiro a tutti i regimi. Con il vantaggio che qui deve spingere 15 chili in meno e l’asticella si alza di un gradino. Il che non è mai spiacevole.

 


La tecnica
L’altra faccia del tre ruote
 

Ci sono cose talmente sotto gli occhi che si finisce per non vederle, perché si presta loro poca attenzione. Se avviene anche per lo Yourban è segno che lo staff di Marco Lambri ha colto nel segno, riuscendo a disegnare una silhouette leggera in un mezzo che ha tre ruote, una bella carreggiata e un sistema di sospensioni complesso. Un aspetto filante che sottolinea la destinazione cittadina dello Yourban. E non è solo apparenza: il tre ruote che in Piaggio definiscono “piccolo” ha un interasse più corto di 5 centimetri e pesa 15 chili in meno, è diversa pure l’avancorsa; tutto per arrivare a un comportamento più agile, a un feeling più immediato.

Con l’aiuto di qualche astuzia: ad esempio la pedana che si rialza nella parte posteriore per spingere meglio coi piedi nella guida “allegra”. L’essenza non è cambiata, il mezzo è sempre incentrato su un telaio a doppia culla sovrapposta, con il sistema delle sospensioni anteriori a quadrilatero deformabile che permette di inclinarsi, e le biellette a ruota spinta per il molleggio; quello che è cambiato sono le misure generali e la disposizione di alcuni particolari, come il radiatore spostato nella parte superiore dello scudo per rubare qualche centimetro in lunghezza, e di conseguenza i fanali sono saliti sul cupolino, che è piccolo in omaggio all’anima sportiva. Dietro, la consueta sospensione a motore oscillante con due ammortizzatori regolabili nel precarico. È cambiata anche la misura delle ruote anteriori che sono di 13” invece dei 12” dell’MP3, mentre la posteriore resta di 14”, così come restano di 240 mm Ø i dischi freno montati sulle tre ruote, con comando indipendente per i due assi. Tutti i sistemi dell’equipaggiamento sono ormai collaudati, e vengono riproposti in questa versione: freno di parcheggio, gancio estraibile, sella ad apertura centralizzata con un vano per due caschi jet con visiera, e un cruscotto a tre quadranti: benzina, tachimetro e temperatura liquido di raffreddamento, in un piccolo quadrante LCD l’orologio e il contachilometri.

Due le motorizzazioni: 125 e 300 cm3, con il propulsore Piaggio Leader a quattro valvole. Le versioni però sono molte di più. Queste “normali” si chiamano 125ie e 300ie ERL, dove la sigla è l’acronimo di Electronic Roll Lock, cioè blocco elettronico del rollio; l’alternativa sono le versioni NRL, cioè No Roll Lock, prive del blocco rollio e del freno di parcheggio, che permettono di risparmiare 12 chili e 600 euro. I prezzi sono infatti di 5290 euro per il 125 ERL e 4690 euro per il NRL, mentre i due 300 costano rispettivamente 5990 e 5390 euro. Arriverà anche uno Yourban 300 versione LT, quella con la carreggiata più larga omologata come “tre ruote” (gli altri sono “moto”) per guidarla con la patente B o a 16 anni con la patente A.

 


Identikit
 
  • Motore
  • Monocilindrico orizzontale, 4 tempi, raffreddato a liquido. Cilindrata 278,3 cm3. Alesaggio e corsa 75 x 63 mm. Distribuzione monoalbero a camme in testa, a 4 valvole. Alimentazione a iniezione elettronica. Lubrificazione forzata a carter umido con pompa trocoidale. Avviamento elettrico.
  • Trasmissione
  • A cinghia dentata con variatore continuo automatico a puleggia mobile, riduzione finale a ingranaggi. Frizione centrifuga automatica.
  • Ciclistica
  • Telaio a doppia culla sovrapposta in tubi di acciaio. Sospensioni: anteriore a quadrilatero deformabile con bracci oscillanti e due ammortizzatori; posteriore gruppo motore/ trasmissione oscillante con braccio ausiliario e due ammortizzatori idraulici a doppio effetto regolabili nel precarico. Freni: anteriori due dischi di 240 mm Ø, pinze a 2 pistoncini; posteriore un disco di 240 mm Ø, pinza flottante a 2 pistoncini. Freno di parcheggio a comando manuale nella parte posteriore dello scudo. Pneumatici: anteriori due 110/70 x 13”, posteriore 140/60 x 14”.
  • Dimensioni
  • Interasse 1446 mm, lunghezza 2040 mm, larghezza 760 mm, altezza sella 780 mm. Serbatoio carburante 10,8 litri.

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