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Nonostante l'infortunio alla gabbia toracica, Alvaro è stato davvero competitivo a Cremona. La leadership è lontana, ma si accontenterà di aiutare Nicolò?
25.09.2024 ( Aggiornata il 25.09.2024 16:46 )
Il round di Cremona del mondiale Superbike era partito con un grande punto di domanda per Alvaro Bautista, che dopo l'infortunio alle costole rimediato nell'appuntamento di Magny-Cours non era nemmeno sicuro di poter prendere parte alle gare del fine settimana. Tuttavia, dopo aver ricevuto il “fit” dai medici lo spagnolo ha dimostrato di essere decisamente in forma pur non essendo al cento per cento, salendo sul podio in entrambe le gare lunghe.
In particolare, in Gara 2 il bi-campione del mondo in carica non ha soltanto concluso sul podio, ma ha messo anche le proprie ruote davanti a quelle del compagno di squadra Nicolò Bulega transitando al secondo posto sotto la bandiera a scacchi, “togliendo” quattro punti al portacolori Aruba che si trova attualmente a 13 lunghezze di ritardo da Toprak Razgatlioglu nella classifica di campionato. E ora, visto che questo weekend si corre ad Aragòn, la domanda è lecita: Alvaro sarà un alleato di Nicolò o un rivale nella corsa al titolo?
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Bautista: “Non penso più al campionato, do il massimo gara per gara”
“Sono molto lontano dalla leadership (82 punti, ndr) ed è quindi chiaro che non posso pensare realmente al campionato in questo momento, dovendomi concentrare a dare il massimo gara per gara”, aveva detto Alvaro alla fine del weekend di Cremona, ammettendo di non essere contrario ai giochi di squadra. “Il sorpasso a Bulega l'ho effettuato in un punto non rischioso e solo dopo averci pensato a lungo. Sono favorevole ai giochi di squadra e non chiudo la porta a questa eventualità, ma è ancora presto per parlarne e il mio obiettivo numero uno è dare sempre il massimo”.
“Adesso si va ad Aragòn, una delle mie piste preferite, e ci arrivo con più voglia che mai di dare gas e ben figurare con la mia famiglia presente in circuito”, ha poi aggiunto il ducatista. “Ho più voglia adesso che sono quasi un vecchietto rispetto a quando ho mosso i primi passi nel mondiale e qui sono sempre andato forte in passato, perciò vedremo come andrà”.
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