SBK Magny-Cours: attenti a Sykes

Biaggi è sesto e non soddisfatto della sua Aprilia

05.10.2012 ( Aggiornata il 05.10.2012 20:15 )

MAGNY-COURS - Tom Sykes è sereno. Probabilmente è il più sereno dei piloti in pista. Sa che il prossimo anno correrà con una moto pronta per vincere. E sa che questa domenica, se non dovesse piovere, è già a posto per fare ciò che deve: centrare una doppietta. Perché è l'unico modo che ha di sperare di vincere un mondiale praticamente già nelle mani di Biaggi.

Il britannico della Kawasaki è partito fortissimo sin dalle libere e nella prima sessione di qualifica ha messo tutti in riga. "La moto funziona bene, poi la pista mi piace" ha detto. "Siamo partiti subito bene e so di avere la moto ed il team per lottare per il podio".

È sicuramente meno sereno Max Biaggi, settimo questo pomeriggio, con una Aprilia non ancora perfettamente a punto. "Stiamo lavorando. Abbiamo qualche problemino sulla moto che ancora non è ancora a posto. Io oggi ho dato il massimo, come sempre. Senza risparmiarmi. Ma non è stato possibile fare di meglio". E poi ha continuato, parlando di Sykes: "Tom oramai è una costante. Va forte, ma noi dobbiamo pensare a sistemare la moto ed a migliorarci".

A Magny-Corus la Ducati si è riconfermata veloce la Ducati… Ma solo quando gira da sola. "Sono soddisfatto di queste prove" ha detto Checa, secondo in qualifica. "Questa mattina non erano andate benissimo, ma ora abbiamo le idee chiare. Anche sulle gomme. Nel rettilineo che porta al tornantino paghiamo tanto, infatti dovrò cercare di uscire il più forte possibile dalla curva, ma se avrò dietro una quattro cilindri di sicuro mi sorpasserà. E per me sarà tutto da rifare".

Bene anche Giugliano: "abbiamo lavorato bene e su questo circuito, dove lo scorso anno ho vinto la Superstock 1000 Fim Cup, voglio fare bene" ha detto il romano, che si è qualificato quarto, subito dietro a Marco Melandri. "Finché guido controllando i movimenti non ho grossi problemi" ha detto invece il pilota della BMW. "Ma appena inizio a sciogliermi la schiena inizia a farmi malissimo. È come se avessi dei coltelli infilzati. Però almeno sono veloce, anche se solo per un giro. Al mondiale non penso, perché a questo io non lo posso più vincere".

Bene anche Fabrizio, sesto dietro a Rea, mentre a Magny-Cours ha fatto il suo debutto in sella alla Kawasaki del team Pedercini Claudio Corti, 19esimo. "La moto va fortissimo. Non ero più abituato a certe potenze. Sto ancora lavorando sulla posizione di guida, ma voglio cercare di fare un buon risultato" ha detto il comasco, che sta lavorando per chiudere la stagione in Moto2.

Giulio Fabbri


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