PHILLIP ISLAND - Nel primo giorno di test privati della Superbike a Phillip Island Eugene Laverty (nella foto) ha piazzato la propria Aprilia ufficiale subito davanti a tutti. L'irlandese, sul nuovo asfalto del tracciato australiano, ha già girato sui tempi interessanti, tanto da eguagliare il record in gara dello scorso anno di Max Biaggi.
Ma la pista di Phillip Island si è rivelata subito insidiosa. Camier, Cluzel e Sykes sono caduti distruggendo le loro moto, col britannico della Kawasaki che è finito in ospedale a Melbourne per verificare lo stato del polso destro. La lastra ha mostrato una frattura, ma i medici non sono stati in grado di dire se si tratti di qualcosa di vecchio o di una frattura causata dalla caduta. Intanto uno dei protagonisti del mondiale 2013 è già KO e domani potrebbe scegliere di non girare.
Nonostante la caduta Camier si è dimostrato in palla. Sulla pista australiana il motore non conta molto e la sua Suzuki, ciclisticamente molto equilibrata, è stata velocissima. Bene anche le due Honda con Rea e Haslam, mentre Melandri è quinto e paga mezzo secondo da Laverty, ma non ha girato molto per non affaticare troppo la spalla destra che gli da fastidio da novembre.
Non ha girato oggi Carlos Checa, costretto a letto per una presunta intossicazione alimentare. Potrebbe provare domani.
g. f.
I tempi ufficiosi
1. Laverty (Aprilia) 1'31”7
2. Camier (Suzuki) 1'31”9
3. Rea (Honda) 1'32”0
4. Haslam (Honda) 1'32”0
5. Melandri (BMW) 1'32”2
6. Guintoli (Aprilia) 1'32”3
7. Cluzel (Suzuki) 1'32”5
8. Giugliano (Aprilia) 1'32”7
9. Badovini (Ducati) 1'32”8
10. Neukirchner (Ducati) 1'32”9
11. Davies (BMW) 1'33”0
12. Baz (Kawasaki) 1'33”2
13. Fabrizio (Aprilia) 1'33”7
14. Sykes (Kawasaki) 1'34”5
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