Dopo l’esperimento nel BSB, impreziosito dal duello tra Cooper e Colombi, la classe arriva anche in Italia e Germania prima del Mondiale nel 2026
Una nuova categoria che fungerà da trampolino di lancio per i giovani che sognano una carriera di successo nelle derivate di serie. Un’evoluzione della Supersport 300 sia nelle principali serie nazionali che, soprattutto, nel contesto del mondiale Superbike a partire dal 2026. Un’indicazione fedele al mercato delle moto sportive, di nuovo in auge grazie a moto sì carenate e adatte all’uso in pista ma anche e soprattutto a entry level in grado di strizzare l’occhio all’utilizzo su strada grazie a una posizione di guida non eccessivamente aggressiva e a potenze maggiormente sfruttabili (oltre a costi decisamente contenuti).
Tutto questo è la Sportbike, che per il CIV è ormai l’oggi – con l’ingresso nel 2025 – e per il Mondiale è il domani. Una categoria che potrà annoverare modelli come Yamaha R7, Aprilia RS 660, Kawasaki Ninja ZX-4RR, Suzuki GSX-8R e Triumph Daytona 660, tutte moto “facili” che dovrebbero semplificare anche il passaggio verso le categorie superiori. Oltre a regalare spettacolo tra i cordoli, come già successo in Gran Bretagna.
Il 2024 è stato infatti l’anno d’esordio per la categoria nel contesto del BSB, dove a trionfare è stato Richard Cooper in sella alla Triumph del Team PHR Performance di Peter Hickman per soltanto 1,5 punti sul diciottenne Edoardo Colombi con l’Aprilia del Team Gradara Corse. Un risultato finale che rende bene l’idea di quanto la classe possa essere combattuta, visto che nel corso della stagione è stato effettuato anche un “Balance of Performance” in maniera analoga a quanto avviene nel mondiale Superbike, in modo da livellare le prestazioni delle varie moto. Tanto che sul podio, oltre alle velocissime Aprilia e Triumph, sono salite in più di un’occasione anche le Yamaha. A rendere particolarmente interessante la stagione è stato proprio il regolamento, poiché le medesime specifiche – compreso il sopracitato BoP – verranno utilizzate anche all’interno del Campionato Italiano Velocità, in cui la potenza massima delle moto dovrebbe essere limitata a 90 cavalli, e nell’Internationale Deutsche Motorradmeisterschaft (IDM), il campionato tedesco.
Una scelta, quella di utilizzare il BSB come “cavia” prima di inserire la classe negli altri campionati, già vista in passato: basti pensare al 2021, anno della comparsa delle Supersport Next Generation in griglia assieme alle tradizionali 600, per poi replicare il tutto anche nel Mondiale e negli altri campionati nazionali più rilevanti a partire dalla stagione successiva. E proprio come allora, anche in questo caso i “primi passi” nelle serie nazionali prima dell’approdo al Mondiale saranno particolarmente interessanti e volti a scoprire il potenziale dei vari modelli, estremamente diversi tra loro con soluzioni bicilindriche (Aprilia, Yamaha e Suzuki), ma anche a tre (Triumph) e quattro cilindri (Kawasaki). Tutte moto in grado – con i giusti accorgimenti – di risultare competitive.
Non si tratterà di una novità assoluta per i vari paddock, CIV compreso, visto che le moto impegnate nella Sportbike erano già presenti attraverso i numerosi trofei monomarca dedicati ai modelli specifici: il dato interessante è che queste moto ora si sfideranno sulla stessa griglia. Nel panorama di casa nostra, a spiccare sono stati soprattutto i monomarca dedicati a Yamaha R7 e Aprilia RS 660 (nella foto in basso), con il primo in grado di riempire la griglia con oltre 40 moto a ogni round, e il secondo che fin dalla sua introduzione è riuscito ad attirare piloti da ogni parte del Mondo. Ma la stessa Kawasaki Ninja ZX-4RR ha avuto la sua griglia dedicata e nel 2025 avrà una classifica separata per i propri piloti all’interno della Sportbike, mentre il trofeo di casa Suzuki arriverà nella stagione pronta a cominciare.
Proprio la GSX-8R, almeno sulla carta, dovrebbe rivelarsi decisamente competitiva visto che nel MotoAmerica – in cui al posto della Sportbike è presente la Twins Cup riservata alle bicilindriche, in maniera analoga a quanto accade nelle corse su strada con la Supertwin – ha già ottenuto diversi successi con il pluricampione Rocco Landers. E parlando di trofei dedicati alle moto che correranno in Sportbike, proprio il campionato a stelle e strisce sarà il premio per il vincitore dell’inedita GSX-8R Cup italiana, visto che il campione 2025 avrà l’incredibile opportunità di andare a correre a Daytona nel weekend della prestigiosa 200 Miglia edizione 2026.
Anche a livello internazionale si sono già svolti i primi eventi con le Sportbike, come la SuperFinale Europea della R7 Cup, l’Alpe Adria International Motorcycle Championship – che avrà a sua volta una griglia dedicata nel 2025 – e, soprattutto, gli Intercontinental Games di poche settimane fa a Jerez, vinti dal Team Europa capitanato da Elia Bartolini. In quel caso, i piloti della classe Supersport erano tutti in sella a Yamaha R7 identiche tra loro.
Sarà interessante anche vedere quali piloti si daranno battaglia nella Sportbike visto che, trattandosi di una categoria indirizzata ai giovani ma adatta pressoché a tutti, sarà lecito aspettarsi sia volti promettenti (ai primi passi in contesti di grande rilievo) che centauri ben più esperti anche a livello internazionale. L’esempio lampante è stato proprio il BSB, visto che tra il campione Cooper e il vice Colombi la differenza di età è di ben 23 anni.
La situazione nel campionato italiano non sarà molto diversa, poiché in attesa della entry list definitiva sono già arrivate svariate conferme tra le quali spiccano quelle di nomi altisonanti e già in grado di brillare anche a livello mondiale, come Alfonso Coppola (vice campione del Mondo in Supersport 300 nel 2017 e campione nazionale quest’anno) e Bruno Ieraci, campione d’Italia della 300 nel 2023. Coppola gareggerà con un’Aprilia RS 660 schierata dal Team MMP Racing, affiancato da un altro volto noto dai trascorsi mondiali come Alessandro Zanca, mentre Ieraci salirà in sella a una Triumph Daytona 660 schierata dal Team CM Racing, squadra al rientro nelle corse dopo un periodo di stop e già vincitrice del tricolore nella SSP 300.
Restando nel contesto tricolore non si può poi non considerare il Team Revo/Nuova M2 Racing, da anni compagine di riferimento per l’Aprilia nel CIV SBK: nella Sportbike schiererà due RS 660 per Mattia Sorrenti ed Edoardo Savioli, entrambi in arrivo dal trofeo della Casa di Noale che Nuova M2 ha appena vinto con Filippo Bianchi, il quale invece salirà in Supersport. A confermare la presenza sono stati anche i Team 2R – con la Triumph – e BBR Corse, al via con Samuel Treccani in sella alla Kawasaki.
Vista la fantastica prestazione agli Intercontinental Games, potrebbe aggiungersi anche lo stesso Bartolini affiancando l’impegno in Sportbike a quello nella SSP 300 iridata per arrivare pronto al 2026, quando la nuova categoria diventerà mondiale. Probabile anche la partecipazione di Davide Conte, campione della Yamaha R7 Cup.
Infine, guardando al di fuori del CIV, una menzione la merita Jamie Hanks-Elliott, che quest’anno ha corso nel WorldWCR e che scenderà in pista nella Sportbike britannica con un’Aprilia in un team tutto al femminile. La ventunenne arriva da una vera e propria famiglia da corsa, visto che sua nonna Rose fu la prima donna a salire sul podio al Tourist Trophy. Magari anche lei, attraverso la Sportbike, potrà scrivere un altro pezzo di storia in una classe che, in ogni Paese, si prospetta decisamente interessante.
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