CIV, Michele Pirro: "La Panigale V4 è un punto di svolta, come la GP15"

CIV, Michele Pirro: "La Panigale V4 è un punto di svolta, come la GP15"© GpAgency

Il tester Ducati ha raccontato il lavoro svolto sulla nuova creatura di Borgo Panigale, senza lesinare un commento sul futuro della serie tricolore

07.08.2024 ( Aggiornata il 07.08.2024 14:11 )

Dopo il quarto round del Dunlop CIV 2024, Michele Pirro è ancora il leader della classe Superbike. Sono infatti 27 i punti di vantaggio che il pugliese ha conservato su Alessandro Delbianco, grazie alla splendida vittoria nella Racing Night (la quarta di fila dal 2021 in poi) e alla quarta posizione ottenuta in Gara 2, manche vinta dall’alfiere Yamaha-DMR Racing. Un bottino consistente ma non ancora sufficiente a far dormire sonni tranquilli al portacolori Barni Spark Racing Team, che insegue il decimo titolo italiano già sfiorato nel 2023.

Ma l’attività di Pirro non riguarda, come risaputo, solo la top class tricolore: Michele è reduce da settimane davvero probanti, in cui ha testato la Ducati MotoGP, partecipato alla tappa WorldSBK a Misano e poi al WDW, dove ha portato in gara – assieme a tutti gli altri piloti del Marchio presenti all’evento – la nuova Panigale V4.

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Pirro spiega il lavoro svolto sulla Ducati Panigale V4


Proprio dietro al progetto della nuova supersportiva di Borgo Panigale c’è anche l’importante mano del nove volte titolato italiano, che a margine della Bardahl Racing Night di Misano ha commentato il lavoro svolto sulla nuova Rossa, ma non solo: il leader della SBK tricolore ha parlato anche delle novità che attendono il CIV a partire dal 2025.

“La Panigale V4 rappresenta sicuramente un punto di svolta importante per la Ducati – ha commentato Pirro – se dovessi fare un paragone, rappresenta un cambiamento simile a quanto avvenuto nel progetto MotoGP dieci anni fa con l’introduzione della GP15”.

Quali sono le peculiarità che caratterizzano la nuova V4?

“Il passaggio al forcellone bibraccio, in luogo del monobraccio, rappresenta la novità più visibile a occhio nudo, ma ce ne sono tante altre meno vistose ma altrettanto importanti. Mi riferisco alla posizione in sella, che permette al pilota di integrarsi perfettamente nell'aerodinamica della moto garantendo allo stesso tempo più ergonomia e controllo del veicolo. Nel complesso, la moto è più veloce e prestazionale della precedente, che rappresenta comunque un progetto tuttora valido”.

Qual è stato il tuo compito più importante?

“Trasferire i dati e le informazioni raccolti nello sviluppo della DesmosediciGP sulla nuova V4, ho spinto tanto perché ciò avvenisse. A giudicare dai tempi realizzati nella Race of Champions al WDW, e dai feedback dei piloti MotoGP e SBK, l’obiettivo è stato raggiunto. La Panigale V4 racchiude tutto ciò che si può trasferire da un prototipo su una moto stradale”.

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Michele, mettiamo da parte per un attimo la Panigale V4 e parliamo di te. A Misano, hai realizzato una Motosprint Pole Position straordinaria in 1'35”184, precedendo anche Dominique Aegerter. Gli anni passano, ma non perdi velocità e motivazioni…

“Nelle ultime settimane sono passato dalla DesmosediciGP alla Panigale, dalle Michelin alle Pirelli fino alle Dunlop utilizzate nel Campionato Italiano Velocità. Ci sono un bel po’ di differenze tra una categoria e l’altra, ma la costante è il mio impegno, perché cerco di essere veloce sempre”.

A proposito di Dunlop CIV: potrebbe esserci una grande novità nel 2025, ovvero l’introduzione di una terza gara a rotazione per ciascuna categoria. Cosa ne pensi?

“Quando si tratta di gareggiare, non è mai un problema. Lo dimostra il Mondiale Superbike, dove vengono già disputate tre gare a weekend. Bisognerà solamente stilare un programma che permetta a piloti e team di conciliare tutti gli impegni”.

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