Sportbike al posto della SSP300: cosa ne pensano team e piloti?

Una delle più grandi novità che riguardano il futuro delle gare riservate alle derivate dalla serie è senza ombra di dubbio l'arrivo della classe Sportbike al posto della Supersport 300 come nuova categoria “entry level” riservata ai giovani talenti. Nel mondiale Superbike arriverà ufficialmente nel 2026 e sembra che anche il CIV sia destinato ad inserirla nella medesima stagione, anche se nel paddock della serie tricolore le moto sono già presenti grazie ai trofei monomarca riservati alle varie Yamaha R7, Aprilia RS 660 e Kawasaki Ninja ZX-4RR.

Inoltre, seppur in forme diverse in base al campionato, le medesime moto corrono anche su strada e in svariate serie nazionali come il MotoAmerica (riservata però soltanto alle bicilindriche) e nel BSB, dove il regolamento tecnico è il medesimo che verrà utilizzato anche nel mondiale. In attesa dell'arrivo nella serie iridata, abbiamo perciò chiesto qualcosa in più sulla categoria a chi queste moto le sta già utilizzando: ecco cosa ci hanno detto a riguardo.

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Prodina e Gradara Corse: l'opinione dei team

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Riccardo Drisaldi, Team Manager del team Prodina Kawasaki (tra le squadre di riferimento della Supersport 300 con numerosi titoli conquistati, compreso quello tricolore nella scorsa annata con Bruno Ieraci), è tra coloro che stanno già schierando le Sportbike, essendo parte integrante dell'organizzazione del Ninja ZX-4RR Trophy. “La SSP300 è una categoria su cui abbiamo puntato molto, ma che è ormai giunta alla fine del proprio ciclo”, ci ha spiegato Riccardo. “Siamo favorevoli alla Sportbike, che con il giusto bilanciamento della performance tra le varie moto potrebbe diventare una gran bella classe, e averla nel CIV già dal 2025 aiuterebbe lo sviluppo della Ninja, che ogni caso sarà presente nel trofeo dedicato e diventerà certamente una buona palestra in vista del mondiale, a cui noi e Kawasaki arriveremo pronti nel 2026”.

Parlando di team che hanno già deciso di scommettere sulla nuova categoria c'è anche e soprattutto il Gradara Corse, presente con ben tre moto nel trofeo Aprilia, ma impegnato anche e soprattutto nella nuova Sportbike del BSB, dove è tuttora al comando della classifica di campionato con Edoardo Colombi: “Noi siamo stati tra i primi a credere nella Supersport 300 entrandoci già dal 2016, e adesso stiamo facendo la stessa cosa con la Sportbike”, ha detto il Team Manager Carlo Facchini. “Lo scorso anno abbiamo vinto il titolo nel trofeo Aprilia e ora siamo presenti nei due paddock con l'obiettivo di far crescere i piloti e prepararli all'arrivo vero e proprio della categoria. Anche dal punto di vista delle prestazioni sembra si sia arrivati ad un buon compromesso tra le varie moto, perciò noi al momento crediamo fortemente in questa categoria”.

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Tommaso Marcon: l'opinione del pilota

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“Tommy” è ormai da diversi anni il collaudatore ufficiale di Aprilia per la RS 660, che conosce quindi particolarmente bene. Dal suo punto di vista, la sportiva entry level della Casa di Noale potrebbe aprire diverse porte ai piloti che la utilizzeranno: “La RS 660 è stata sviluppata con un obiettivo ben preciso, ovvero quello di permettere ai giovani piloti di gareggiare fin da subito con una vera e propria moto da corsa in grado di rendere più semplice sia il passaggio in Supersport, sia quello verso la Moto2. Credo che l'arrivo della Sportbike nel mondiale renda il percorso più formativo rispetto a quanto accade oggi con le SSP300 e sarà interessante capire come verranno bilanciate le performance delle varie moto”.

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