Gajser riesce a espugnare Loket e allunga in campionato su Prado ed Herlings autore però di una seconda manche da antologia. Il podio è per loro tre
Dopo 10 anni di tentativi lo sloveno conquista l’unico Gran Premio tra i “classici” che gli mancava, quella Loket che lo aveva visto 5 volte sul podio ma mai primo. Dopo una prima manche in sordina, conclusa al terzo posto alle spalle di Jeffrey Herlings (KTM) e Jorge Prado (GASGAS), il team dello sloveno ha apportato alcune modifiche alla CRF450R, permettendo alla tabella rossa della classe regina di avere maggior trazione e un miglior inserimento in curva, cosa che si è tradotta con maggior fiducia nel proprio mezzo e una velocità superiore.
L'hole-shhot di Prado in gara due @L.Resta
La velocità guadagnata però non sarebbe stata sufficiente da sola se non ci si fosse messa la sfortuna a a giocare con il risultato di Herlings, partito decentemente alle spalle di Prado, autore dell’hole-shot davanti a Gajser, Calvin Vlaanderen (Yamaha) e Romain Febvre (Kawasaki). L’olandese si è trovato davanti la moto di Mattia Guadagnini (Husqvarna), caduto alla prima curva ed è riuscito a saltarla ma è caduto poco dopo, quando ha trovato sulla sua traiettoria un pilota particolarmente lento, ripartendo in fondo al gruppo. La troppa foga lo ha però tradito ancora una volta, facendolo cadere nuovamente quando era già nella top 15. Ripartito a ridosso dei 20, il pilota della KTM ha rimontato come una furia, ritrovandosi decimo dopo sei tornate.
Helrings passa Seewer nel corso del settimo giro @L.Resta
Davanti Prado detta il ritmo della gara seguito da Gajser fino al nono passaggio, quando, complice un doppiato, il pilota della Hrc riesce ad avere la meglio sul rivale, prendendo il comando della gara. Con Herlings così attardato e in virtù del risultato di gara uno, la vittoria sembra saldamente nelle mani dello sloveno che allunga sullo spagnolo, seguito da vicino da Vlaanderen e Febvre ma “the bullet” non è ancora domo e in un solo giro ha la meglio su Valentin Guillod (Honda), Benoit Paturel (Yamaha) e Glenn Coldenhoff (Fantic), portandosi in scia a Jeremy Seewer (Kawasaki) che passa il giro dopo, conquistando la quinta posizione.
Guadagnini in rimonta con la moto danneggiata @L.Resta
Nel finale Prado tenta un riavvicinamento ma il traffico lo disturba e Vlaanderen si riavvicina, senza però diventare mai pericoloso, Herlings invece continua la sua marcia, divora il gap che lo separa da Febvre, lo passa e va all’attacco della terza piazza di Vlaanderen che resiste fino all’ultimo, impedendo al connazionale di conquistare il secondo gradino del podio. La vittoria va a Gajser che vince gara due e il GP con un punto su Prado, giunto alle sue spalle nella seconda frazione e solo due su Herlings che porta a casa l’ottavo podio consecutivo.
Il podio di Loket, da sx: Prado, Gajser ed Herlings @L.Resta
Andrea Bonacorsi (Yamaha), 11° in gara due e migliore degli italiani, chiude al 13° posto di giornata alle spalle di Guadagnini, 16° dopo una buona rimonta e 12° assoluto. Quindicesima piazza per Alberto Forato (Honda) che termina 16° del GP, mentre Ivo Monticelli (Beta) è 20° in gara due e 18° di giornata. Non parte Giuseppe Tropepe (Honda), forzato ad abbandonare in gara 1 dopo una brutta caduta per fortuna senza gravi conseguenze. In campionato Gajser allunga a 36 punti su Prado che ne perde complessivamente 2 nel weekend della Repubblica Ceca, con Herlings a 19 lunghezze da lui in terza posizione.
La top 20 del Gran Premio della Repubblica Ceca della MXGP
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