Il patron del team Honda HRC che quest'anno schiererà quattro piloti nel Campionato del Mondo FIM di motocross fa il punto sulla stagione che sta per iniziare
Alla vigilia degli Internazionali d'Italia che prenderanno il via sabato e domenica a Mantova, l'organizzatore ha pubblicato una interessante intervista della quale riproponiamo alcuni brani. OffRoadProRacing: “La vostra squadra per la prima volta si presenta in configurazione completa, con quattro piloti, due in MX1 e due in MX2, un tuo vecchio sogno che finalmente si realizza.” Giacomo Gariboldi: “Diciamo che è un progetto che come sai ho sempre desiderato fortemente e che finalmente si concretizza. I giovani sono la mia passione e il nuovo management di HRC condivide la mia visione; oggi possiamo lavorare con ragazzi che possiamo lanciare verso una carriera brillante. Prendere campioni fatti da altre squadre è complicato, i contratti sono sempre più a lungo termine e quindi la scelta è stata quella di crearci il prossimo campione in casa. Lo scorso anno abbiamo preso Ferruccio (Zanchi ndr) e ora con Lata si completa uno schieramento che ci può dare grandi soddisfazioni.”
Ferruccio Zanchi, uno dei due azzurri in MX2 @Honda Shotty Bavo
“Immagino che il vostro obbiettivo per il 2025 si vincere.” Giacomo Gariboldi: “Con un team come il nostro parti per vincere, essere il primo dei perdenti fa male e non è nei nostri programmi, anche se a volte sei costretto ad accettarlo. Quest’anno si riparte con la voglia di vincere e credo che abbiamo le carte in regola per farlo. In MXGP, direi che il favorito d’obbligo sulla carta è Tim Gajser, perché Prado è partito e perché il problema fisico che ha colpito Herlings, altro favorito per la corsa al titolo, ne rallenterà la preparazione e il debutto. C’è un terzo incomodo credo e sarà Lucas Coenen che potrebbe essere la mina vagante di questa stagione, abbiamo spesso visto quanto all’esordio sulla 450 possano andare i piloti che arrivano dalla 450 e lui non farà eccezione. Poi bisogna vedere cosa farà il Renaux della situazione che se diventasse più costante potrebbe essere pericoloso ma credo che, ne lui ne Febvre, possano davvero lottare il mondiale fino alla fine. Quindi per il titolo vedo in corsa Tim, Jeffrey e Lucas e tra loro Tim è il favorito.”
Marcus Pereira de Freitas, General Manager HRC, con Gajser @L.Resta
“La scelta di due piloti italiani per la MX2 è casuale è una scelta fatta perché siete una squadra italiana?” Giacomo Gariboldi: “Il fatto che siano entrambi italiani non è una scelta prestabilita, abbiamo scelto dei piloti che potessero portarci a raggiungere l’obbiettivo di farli diventare campioni e secondo noi erano tra quelli meglio attrezzati per farlo; ritenevamo che entrambe avessero le capacità per farcela e si è dato il caso che fossero entrambe italiani. Ferruccio è arrivato lo scorso anno a 17 anni e Lata arriva alla fine dei suoi 18, sono giovani e con un grande potenziale.” “Se per Tim speri nel titolo, cosa ti aspetti da loro due?” Giacomo Gariboldi: “Per ora sono molto contento di come stanno andando le cose. Essere entrambi italiani sarà un grande stimolo e una motivazione per loro. Già tra compagni di squadra stranieri la competitività serve a farli crescere ma mettere due italiani con obbiettivi molto importanti e simili sono convinto che li porterà a spingersi a vicenda. Già adesso vedo che si tirano l’uno con l’altro, si guardano e controllano i tempi a vicenda, questo è importante per farli crescere. Abbiamo due bei piloti che possono puntare alla top 5, come dichiarato dichiarato da loro ai vertici HRC ma secondo me in qualche gara li vedremo molto più in alto. Spero anche nella prima vittoria, Valerio ha già fatto 3° a Maggiora e ci può arrivare, lo stesso vale per Ferruccio.”
Valerio Lata e la sua CRF numero 18 @Honda Shotty Bavo
“Non abbiamo parlato ancora di Fernandez.” Giacomo Gariboldi: “Ruben sta lavorando di più a casa, in Spagna, e meno Sardegna, però sta lavorando duro e oltre agli Internazionali d’Italia farà due gare di campionato spagnolo. Per lui si tratta di una stagione cruciale, deve dimostrare il suo valore dopo un anno difficile a causa dell’infortunio. Ora ha la possibilità per farlo se vuole restare al vertice.” "La vostra squadra partecipa sin dalla fondazione agli Internazionali d’Italia, immagino che sia perché considerate il valore della serie in ottica preparazione alla stagione iridata.” Giacomo Gariboldi: “Per noi gli Internazionali d’Italia sono fondamentali, partecipiamo da sempre, da quando esiste il team, ormai sono 15/20 anni che siamo al cancellato della prima gara dell’anno e per noi fare due gare in Italia, senza spostarsi molto è un ottima soluzione. Il plateau dei partenti è sempre molto competitivo, non devi andare in Francia o in Inghilterra, facendo tanti chilometri e divento perdere tempo in spostamenti, la logistica è semplice e non ci complica il lavoro.”
Giacomo Gariboldi e Tim Gajser @Honda Shotty Bavo
“Le notizie su quello che sta accadendo a KTM non sono molto confortanti, sei preoccupato che questa situazione possa degenerare e condizionare il mondiale in futuro?” Giacomo Gariboldi: “Non credo che la crisi di Ktm possa avere conseguenze per l’ambiente; certo, bisogna capire quanto andrà a impattare sulle corse che per ora non mi sembrano risentire particolarmente di questa situazione. Se dovesse succedere qualcosa di particolarmente grave non sarà la prima volta che una squadra scompare per poi magari riapparire, come è già capitato in passato. Diciamo che con l’avvento dei nuovi costruttori come Triumph e Ducati, che stanno portando nuova linfa alla serie, non dovremmo risentire di eventuali defezioni del gruppo KTM e poi credo che resterebbero comunque i team privati. Certo sarebbe grave se accadesse ma non penso che sarebbe una tragedia.”
Massimo Castelli, braccio destro di Giacomo Gariboldi @L.Resta
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