L’8 agosto del 2004 sul tracciato di Namur conquistava il primo successo iridato, 20 anni e 94 vittorie dopo, il mito è ancora lui: Antonio Cairoli, pilota leggendario, sbocciato su una pista leggendaria
1° agosto del 2004, a Loket, nel Gran Premio della Repubblica Ceca, per Antonio Cairoli, 18 anni da Patti, Messina, arrivava la prima vittoria di manche, un successo che apriva la strada alla prima vittoria assoluta, conquistata una settimana più tardi sulla pista più difficile del mondo: Namur.
2004-2024, vent’anni sono passati in un attimo per il mondiale di motocross e anche per quello che degli ultimi vent’anni ne è stato un protagonista assoluto, Antonio Cairoli, in arte TC222, Velocità Fango Gloria. Il campione, pardon, il nove volte Campione del Mondo, festeggia oggi un anniversario importante che lo vede protagonista di un fatto storico, vincere nella Cittadelle di Namur, una sorta di Montecarlo tortuosa, veloce e insidiosa e piena di radici che si snodava tra alberi infiniti, mura di fortificazione ripide, partendo e terminando sull’Esplanade, una distesa immensa di sabbia che come un moderno Colosseo accoglieva i piloti di motocross abbastanza folli da mettersi in gioco nel Gran Premio di Vallonia.
Cairoli "vola" tra i tetti della Cittadelle di Namur @S.Taglioni
In gara uno un secondo posto alle spalle di un certo Chicco Chiodi, anche lui su una Yamaha, dopo aver avuto la meglio su Jussi Vehvilainen (Honda); in gara due il finlandese parte di nuovo in testa, mentre Cairoli deve rimontare da uno start lontano dall’essere leggendario. Dopo cinque giri, davanti a tutti si piazza quello che a fine anno diventerà il nuovo Campione del Mondo della MX2, Ben Townley (KTM), a secco nella prima frazione; il siciliano fatica, rimonta e alla fine è quarto dietro anche a Marc De Reuver (KTM) e Vehvilainen ma tanto basta a portare a casa la vittoria assoluta, la prima e l’unica per un italiano a Namur. Sul podio con lui, oltre al pilota Honda, anche Andrew McFarlane (Yamaha), l’australiano che l’anno successivo gli darà tanto filo da torcere, prematuramente scomparso il 2 maggio del 2010.
Cairoli si butta a testa bassa nel bosco di Namur @S.Taglioni
Per Cairoli è un primo assaggio di quello che verrà, un primo passo (e che passo!) per entrare nella leggenda, la prima delle 94 vittorie conquistate in 18 stagioni, un primato assoluto che si somma ai tanti conquistati sui campi da cross di mezzo mondo, come i 9 titoli iridati, le infinite scale fatte per salire sul podio 179 volte con ben 352 podi di manche conquistati in 542 partenze. Non poteva immaginare quel ragazzo di 18 anni quello che sarebbe successo di lì a poco, col primo titolo della MX2 conquistato un anno dopo e nemmeno Claudio De Carli che lo ha seguito dalla prima gara in MX2 a Zolder nel 2004, all’ultima in MXGP a Mantova nel 2021, avrebbe mai pensato che quello era solo l’inizio di una storia irripetibile.
Cairoli in un suggestivo scatto della memorabile giornata di Namur @S.Taglioni
Link copiato