Cecchinello: "La MotoE merita un sottofondo rock and roll"

Cecchinello: "La MotoE merita un sottofondo rock and roll"© Gorini

Lucio e il suo LCR-E Team apprezzano la categoria equipaggiata Ducati. "E' divertente, le gare sono bellissime, alle aziende piace il messaggio divulgato"

05.09.2024 ( Aggiornata il 05.09.2024 18:51 )

Andranno a Misano con la consapevolezza che Mattia Casadei può aggiudicarsi la corona della MotoE, in una sfida di cui il numero 40 romagnolo ha parlato a precedere il weekend. Lucio Cecchinello e il suo LCR E-Team apprezzano tantissimo la categoria caratterizzata dalle Ducati V21L, come spiegato da dettagli mai svelati proprio dal manager italiano: "Quando arrivò l'opportunità da parte della Dorna di aver una iscrizione nella classe MotoE, non ho esitai a farmi avanti. Mi affascinava l'idea, per due motivi: il progetto, a livello di team, potevo completare la partecipazione a diverse classi iridate. Abbiamo avuto la fortuna di correre con le due tempi, oggi in MotoGP a quattro tempi, la MotoE completava la linea propulsiva. In secondo luogo, io sono perito elettrotecnico, diplomatomi nel lontano 1988 all'Istituto Tecnico Aldini Valeriani di Bologna".

Cecchinello promuove la MotoE: piace alle aziende e all'ambiente

Lucio entra nei particolari della sua esperienza: "Questo background scolastico, seppur datato, mi serve. Conosco la differenza tra corrente e tensione, conosco il funzionamento di un inverter, so cosa sia una batteria e come lavora. Nell'insieme, comprendo il funzionamento della MotoE, che ritengo affascinante, diversa dalle moto, come dire, tradizionali. Il peso complessivo è superiore alla MotoGP: la MotoGP col pieno di benzina è 180 chili, la Energica superava i 250. La differenza di massa si sentiva in accelerazione, soprattutto in frenata. Con la Ducati il peso è sceso di circa 30 chili, anche se la decelarazione e i cambi di piega impone taratura particolari alle sospensioni. Mai avrei immaginato molle con tantissima precarica, oppure la compressione della sospensione posteriore".

Ricordiamo, in caso di bisogno, dell'eccellente passato da pilota di Cecchinello, 7 Gran Premi vinti e 19 podi in 125. Quando si parla di guida, lui ne sa: "La coppia è enorme: l'espressione di giri è costante, la sollecitazione è così importante da affondare il retrotreno. La gestione della ciclistica è diversa, le operazioni di manutenzione sono importanti. La V21L viene data in comodato d'uso dalla Ducati, noi ci occupiamo della messa a pubnto di sospensioni, ciclistica e mappature"

Il feedback del manager LCR è decisamente positivo: " La categoria è avvincente e molto combattuta. Le gare sono bellissime, ma il pubblico potrebbe apprezzarla maggiormente. Penso che sia una questione di retaggio culturale. Il sound ha il suo valore, senza voce è un limite. La MotoE merita, perciò dovrebbe essere accompagnata da sottofondo musicale rock and  roll a manetta, perché il pubblico ne verrebbe pienamente coinvolto".

L'aspetto green oggi è rilevante, e il paddock iridato ne tiene conto: "Esatto, la categoria esprime valori importanti e condivisibili: mobilità elettrica è appoggiata dai governi, dalle imprese, perciò i i sostenitori capiscono e arrivano. I grossi gruppi industriali che hanno obblighi sociali, sono proattivi a ridurre impatti amhinentali e riduzioni emissioni, sono interessati alla MotoE. Anche in MotoGP si sta operando per ridurre l'impatto, infatti usiamo benzina composta del 40 percento di materiali non carbon fossile, dal 2027 andremo al cento percento. I nostri pneumatici sono costruiti con materiali riciclatii. i team hanno mini container pallettizzati per occupare meno spazio su aerei che inquinano il 50 percento in meno. Abbiamo veramente un grosso lavoro, il calendario anche nei giri oceanici. vige la volontà di proporre sport meno impattante a CO2. La MotoE deve essere presa  in considerazione, anche perché offre tecnologia futura per modelli di serie".

LCR E-Team: i "segreti" della Ducati V21L MotoE

Ci hanno accolto sotto la tenda, mostrandoci le moto di Mattia Casadei ed Eric Granado, duo LCR E-Team forte, assortito e ben assistito. Gabriele Pogliano e un Capotecnico che ama il proprio lavoro, come dimostrato da queste parole: "Ducati ha fatto un'opera d'arte. Il peso batteria è ben distruibito ed è parte del telaio, con gusci in carbonio. Il concetto è racing. L'elettronica funziona benissimo, dinamicamente si possono fare altezze del posteriore, molle e forcellone. Dall'anno prossimo delibererenno l'intervento sul pivot, cosa che aiuterà non poco".

Ci siamo fatti trasportare dalla descrizione, mentre ammiravano le due cavalcature elettriche: "La moto risponde magnfificamente alle modifiche, poiché modello da corsa e, anzi: se potessimo aprire il link, cambiare boccole di sterzo e geometria, saremmo già anche avanti. Il problema è rappresentato dal solo test di un giorno il tempo per reagire sarebbe poco, i team andrebbero in confusione".

E' intervenuto anche Koen Van Lierop, a fornire ulteriori interessanti nozioni: "Abbiamo una Power map, che determina anche la coppia e potenza alla mani del pilota, previa selezione A, B o C, tre opzioni diverse. Invece Traction Contol e Engine Brake prevedono nove settaggi e possono essere usati durante la corsa. La motoE è semplice, per scelta, e va bene così. Ducati si occupa della centralina, di loro produzione. Noi stiamo tutto il giorno a trovare il modo di come migliorare. Magari sembra tutto a posto, invece poi il pilota torna e dice 'Ehi', noi interveniamo. Il nostro cervello è un computer".

Richieste particolari da chi guida ce ne sono? Rispondono insieme: "Pensiamo che sia il pilota a fare la differenza, ma noi gli mettiamo a disposizione una personalizzazione di assetto ad hoc. Mica è detto che siano soluzioni ideali a tutti, devono andare bene a lui. Funziona così".

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