MotoGP, Jack Miller si racconta: "Ho letto solo un libro nella mia vita, su Tyson"

MotoGP, Jack Miller si racconta: "Ho letto solo un libro nella mia vita, su Tyson"© Luca Gorini

Quell'unico libro letto che gli ha fatto capire molte cose, quel film sulla NASCAR e le due persone che più lo hanno aiutato nella sua vita

14.10.2024 ( Aggiornata il 14.10.2024 11:53 )

Jack Miller si prepara a vivere il suo Gran Premio di casa questo fine settimana, a Phillip Island davanti al caloroso pubblico australiano, e si è raccontato ai social ufficiali di motogp.com Quale sportivo, quale film, quale canzone e quale libro e quali persone lo hanno ispirato nella sua carriera?

Da Cavendish al film sulla NASCAR


Se parliamo di sportivi, la lista di nomi tra cui scegliere è lunga, ma poi ne seleziona uno in particolare: “Mark Cavendish. È lui la mia più grande ispirazione, solo per quello che ha fatto, per quello che ha superato, è stato bestiale. Non ha ascoltato nessuno se non se stesso e penso che sia stato questo che lo ha reso il miglior ciclista di tutti i tempi”.

A dare una certa motivazione possono essere anche canzoni, film e libri e Miller ha detto: “Come canzone scelgo "Nine Ball" di Zach Bryan. Ha un significato piuttosto speciale e mi piace molto. Pensando ai film è dura perché ne sono un appassionato e in particolare mi piacciono molto proprio i film motivazionali. Dico Talladega Nights, Ricky Bobby, è un film sulla NASCAR.

Dall'autobiografia di Mike Tyson ai sacrifici dei genitori


Il pilota ufficiale KTM, ancora per quattro gare, non è un grande appassionato di libri e ha ammesso: “Ne ho letto solo uno nella mia vita ed è stato piuttosto speciale per me in quel momento della mia vita. Si tratta dell'autobiografia di Mike Tyson. Mi ha aiutato a vedere le cose, alcune cose sotto una luce diversa, direi. È stato un libro che mi ha ispirato molto. Anche, su cosa non fare”.
Infine, Miller ha parlato degli esseri umani che più lo hanno aiutato nel suo percorso e con emozione ha raccontato: “Penso che i miei genitori sono stati probabilmente la mia più grande ispirazione. Hanno sacrificato tutto ciò su cui avevano lavorato per tutta la loro vita, fondamentalmente perché io potessi vivere il mio sogno. Ma poi anche perché loro fossero come sono ora. Vedo molti genitori che non sanno quando farsi da parte. I miei genitori sono stati fantastici quando hanno capito che questo era quello che avrebbero dovuto fare. Penso che questa sia stata la cosa più incredibile da parte loro”.

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