Capirossi: “MotoGP o 500? Un campione resta tale in qualsiasi epoca” | Esclusiva

Capirossi: “MotoGP o 500? Un campione resta tale in qualsiasi epoca” | Esclusiva© Salone dell'Auto

Ospite al Salone dell'Auto, Loris ci ha dato il suo punto di vista su diversi temi: “Con Bagnaia e Marquez nello stesso team ci divertiremo. Acosta? Un talento pazzesco”

14.09.2024 ( Aggiornata il 14.09.2024 12:42 )

Al Salone dell'Auto di Torino c'è stato spazio anche per il mondo delle due ruote, con Suzuki che ha presentato presso il proprio stand le nuove GSX-8R Legend Edition dedicate a quattro piloti che hanno scritto la storia del marchio di Hamamatsu, ovvero Kevin Schwantz, Marco Lucchinelli, Franco Uncini e Loris Capirossi. Quest'ultimo era presente all'evento (durante il quale è stato anche premiato per la sua carriera, come si vede nella foto di copertina) e abbiamo avuto modo di scambiare qualche parola con lui: ecco cosa ci ha detto sulla MotoGP attuale, sul suo ruolo “dietro le quinte” e molto altro.

Loris, se pensi alla tua parentesi in Suzuki, che ricordi hai di quegli anni?

Gli anni passati in MotoGP con la Suzuki sono stati belli, perché l'ambiente era incredibile, con un team di gente davvero appassionata. Ho ancora a casa la moto con cui ho corso nel 2010 e ricordo con piacere quel periodo nonostante non avessimo a disposizione un pacchetto estremamente competitivo, seppur ben sviluppato nel corso dei vari anni”.

Che effetto fa vedere una moto di serie con una colorazione ispirata alla tua?

E' bello vedere così tanto affetto da parte di un marchio prestigioso come Suzuki e avere una livrea dedicata su una moto di serie suscita sempre delle emozioni particolari. Essere accostato ad altri grandi campioni di questo marchio mi rende orgoglioso e il fatto che ne vengano prodotte soltanto cinque con questa colorazione la rende ancora più unica ed affascinante”.

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Spesso si confrontano i piloti del passato con quelli di oggi, definendo i primi più forti rispetto ai secondi. Tu cosa ne pensi di questo confronto tanto amato dagli appassionati?

Credo che questi confronti abbiano poco senso, in quanto ogni epoca è profondamente diversa dalla precedente. Credo che un campione resti tale indipendentemente dal periodo in cui gareggia, visto che per vincere un mondiale bisogna essere il migliore. Penso che Agostini, Schwantz e leggende di questo calibro, se avessero 30 anni andrebbero fortissimo anche con le MotoGP attuali, così come Bagnaia e Marquez con le 500 se avessero corso in quegli anni. Dopotutto, se si nominano piloti di questo calibro, si parla di alcuni tra i migliori al mondo”.

Adesso non corri più, ma hai comunque dei ruoli importanti: com'è stare “dall'altra parte”?

Diciamo che, rispetto a quando facevo il pilota, adesso ho un ruolo che mi permette di stare dietro le quinte e ciò non mi dispiace. Sono delegato Dorna per la Direzione Gara, faccio parte della Safety Commission, faccio da tramite con Michelin e mi occupo di cercare nuovi circuiti in cui poter correre. Insomma, non ho tempo per annoiarmi nemmeno ora che non corro, anche perché le responsabilità ci sono ugualmente”.

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“Bagnaia e Marquez ci faranno divertire, ma occhio ad Acosta”


Parlando della MotoGP di quest'anno, chi pensi avrà la meglio nella lotta al titolo?

Quello di quest'anno è ancora più incerto di quello vissuto nel 2023. Sia Bagnaia che Martin hanno una Ducati ufficiale altamente competitiva ed entrambi sono in grandissima forma. Credo che Pecco sia ancora favorito, ma sicuramente si deciderà tutto all'ultima gara di Valencia”.

Per il 2025, cosa ti aspetti dal nuovo dream team Ducati?

In questi anni Bagnaia ha dimostrato di essere un grande pilota e di poter fare la differenza sui compagni di marca, ma l'anno prossimo sarà molto interessante vederlo confrontarsi con un altro grandissimo campione come Marquez a parità di moto. Sicuramente ci sarà da divertirsi vedendoli lottare con gli stessi colori”.

E su Acosta?

Ammetto di essere contento di aver mantenuto il record come campione del mondo più giovane della storia visto che Acosta non è riuscito a migliorarlo per una manciata di giorni. Ma battute a parte, penso che Pedro sia uno dei talenti più cristallini dell'attuale MotoGP e sicuramente arriverà in fretta al top”.

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