MotoGP: Pedro Acosta, visita in Austria per "raddrizzare" la KTM

Sesto posto nel Mondiale, 110 punti messi a referto, due apparizioni a podio nelle gare lunghe, tre nelle Sprint. Il bottino raccolto da Pedro Acosta nella sua prima parte di stagione in MotoGP farebbe invidia a tanti piloti della top class, ma non soddisfa appiena il rookie del team Tech3.

I motivi sono molteplici: il murciano è il miglior pilota dotato di RC16 - seppur marchiata GASGAS - in classifica, ma la sensazione è quella di aver lasciato troppi punti per strada, un po' per qualche errore di troppo ma anche per via di una KTM che sembra aver perso lo smalto visto in altre occasioni.

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"Ho commesso degli errori - le parole del due volte iridato nelle classi leggere dopo il Sachsenring, dove ha visto sfumare l'ultima possibilità di diventare il pilota più giovane a un vincere un GP in classe regina - sono caduto in Francia, Catalogna e pure Olanda. In Germania (dove ha concluso la gara lunga al settimo posto, ndr) ho avuto un po' di problemi. Avrei potuto avere una classifica migliore. Come voto mi darei 4.5". 

Un commento onesto che non lascia spazio alle giustificazioni, ma se è vero che Acosta ha commesso degli errori di gioventù, è altrettanto chiaro che gli sviluppi provati sulla RC16 non abbiamo funzionato come preventivato. "Ma Roma non è stata costruita in un giorno - ancora Pedro - mi recherò in Austria, in fabbrica, sarà una buona occasione per conoscere chi lavora e parlare delle problematiche faccia a faccia. Non cerco scuse, ma soluzioni. C'è molta strada da fare”.

Idee chiare, quelle del fenomeno di Mazarron, che si prepara a diventare il leader della Casa per cui difenderà i colori del team ufficiale nel 2025. Ma per capire se basteranno a tracciare la rotta che a Mattighofen sembrano aver smarrito almeno in parte, toccherà aspettare qualche GP.