MotoGP, il posto di Pramac | Il box del direttore

Uno dei temi del 2025 sarà certamente il posto lasciato vacante dal Team Pramac in seno alla Ducati. Gigi Dall'Igna ha detto che di moto ufficiali, dal prossimo anno, ce ne saranno tre: due per il team interno e una per uno dei team satellite, con altre tre moto "clienti" distribuite ai restanti piloti. 

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Fabio Di Giannantonio, in VR46 e con GP25

Risultati alla mano, allo stato attuale, la terza Desmosedici aggiornata dovrebbe andare a Fabio Di Giannantonio, fresco di rinnovo con il team di Valentino Rossi e vera rivelazione di questa prima parte di stagione. Se le cose dovessero stare così, è chiaro che la struttura VR46 avrebbe un vantaggio rispetto ai "cugini" Gresini Racing. Certo è che se la struttura faentina dovesse continuare la stagione sui livelli del Sachsenring, con Marc e Alex Marquez grandi protagonisti tra podi e Top 5, sarebbe difficile negare un ruolo più strategico all'interno dell'orbita Ducati alla squadra guidata da Nadai Padovani, dall'altro lato, lasciare un ruolo di "terzo" pano al team di Rossi vorrebbe dire avvicinarlo sempre più all'ipotesi BMW, in caso di sempre più probabile ingresso della Casa in MotoGP nel 2027. 

Paradossalmente, l'equilibrio e il peso delle due formazioni satellite potrebbero essere stabiliti dai due piloti che si ritroveranno affiancati nel box del team uffuciale. Ovvero Bagnaia e Marquez. Pecco è uomo della VR46, prodotto dell'Academy e pupillo di Valentino. Marc nel 2025 sarà in rosso ma ci arriverà da ex uomo Gresini: un team con cui si sta trovando bene e che avrà in organico il fratello Alex almeno fino al 2026. Entrambi avranno tutti gli interessi a tenersi "vicine" le square amiche. E a farle diventare piui forti possibili. Sopratutto quando ce ne sarà più bisogno, ovvero al momento del duello tanto atteso. Quello che vedrà i due galli combattere nello stessopollaio. Quello tra Pecco-VR46 e Marc-Gresini potrebbe rivelarsi un'ulteriore sfida nella sfida in Casa Ducati. Da gestire coi guanti bianchi.