Pramac con Yamaha:" non hanno deciso in una notte"

Pramac con Yamaha:" non hanno deciso in una notte"© Federica Costa

L'avvocato Costa si occupa di contrattualistica sportiva e attività manageriale: "Sette anni di contratto non si discutono dall'oggi al domani, dietro c'è una precisa programmazione"

09.07.2024 09:33

Il dealing stipulato tra Prima Pramac Racing e Yamaha terrà banco almeno sino ai test di Valencia, antipasto della stagione MotoGP 2025. La struttura di Paolo Campinoti ha lasciato Ducati dopo tanti anni, legandosi ai tre diapason. Tra i vari commenti, prendiamo di buon grado le parole della fidata Federica Costa: "Penso proprio che si tratti di un evento interessante" l'Avvocato tratta, tra le altre declinazioni, contrattualista nazionale e internazionale, con aspetto manageriale - sicuramente in grado di far discutere i tifosi e saltare le classifiche. Ci vorrà un po' di tempo alla squadra nel passaggio da Desmosedici a M1, ma sono certa che arriveranno i risultati. Anche se..."

Federica Costa lo spiega: dall'oggi al domani non si fanno contratti

Al di là dell'aspetto puramente sportivo, che adora, Federica svela alcuni dettagli, utili da conoscere: "Quando si registra un cambiamento epocale di questa portata, la decisione rappresenta solo la punta dell'iceberg di una montagna costruita col tempo. Mi spiego meglio: Pramac e Yamaha non si sono accordati in una notte".

L'Avvocato Costa sottolinea come ci voglia tempo per arrivare alla decisione: "Appunto, mica dal giorno alla notte" sorride "anzi, direi mesi, forse un anno. O meglio: la decisione finale è comunque un click, però quel click è scattato solo a seguito di una programmazione precisa e stilata tra le parti. Sono coinvolte fabbrica, produzione, reparto corse, logistica e... denaro".

Sponsor risentiti? Può darsi, ma anche in altri casi

Federica tiene a precisarlo: "Lasciamo perdere un istante la fattispecie" Pramac e Yamaha "soffermandoci su note generali: ad alto livello gli sponsor pretendono di sapere in anticipo con quale moto e marchio verranno affrontati i campionati, possibilmente anche i nomi dei piloti. Poi, certo, sarà il team a selezionari i titolari, ma chi foraggia chiede CV dei candidati, risultati di carriera, potenziali traguardi. E non è facile arrivare al dunque".

Al dunque chiediamo noi di arrivarci: cosa succede tra la formazione tra poco ex Ducati e in imminente orbita di Iwata? Ecco l'Avvocato: "Niente affatto mi stupirei, qualora ci fosse un ridimensionamento del budget offerto. Lo sappiamo: Ducati è, oggi, meglio della M1. Da una comprovata competivività si potrebbe, condizionale, scendere di qualche posizione".

Infine, ancora lo sport, coniugato ai soldi: "Giusto è che vadano a braccetto. Si chiama professionismo. Paolo Campinoti e i dirigenti della Casa giapponesi sono grossi professionisti, sanno ciò che fanno. Malgrado ciò, ripeto: al di là del tempo speso per concretizzare il dealing, al di là dei soldi investiti, tralasciando il fatto che bene andranno insieme... un contratto di 7 anni non si scrive su due piedi. L'idea ha radici profonde".

 

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