GP Germania, Oliveira: “Finalmente è tornato il miglior Miguel”

GP Germania, Oliveira: “Finalmente è tornato il miglior Miguel”© Luca Gorini

Il portoghese ha ottenuto il primo podio con i colori Aprilia Trackhouse: “Il layout della pista mi ha aiutato, ma sapevamo di avere un ottimo potenziale”

06.07.2024 ( Aggiornata il 06.07.2024 17:01 )

Tra le sorprese del Gran Premio di Germania della MotoGP sul circuito del Sachsenring va certamente annoverato Miguel Oliveira, il quale ha centrato in sella all'Aprilia RS-GP del team Trackhouse Racing una fantastica prima fila in qualifica per poi confermarsi al top anche nella Sprint, chiusa in seconda posizione alle spalle del solo Jorge Martin e davanti a Francesco Bagnaia. Un risultato che ha ridato fiducia al portoghese, come ha confermato lui stesso.

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Oliveira: “Finalmente è andato tutto secondo i piani”


Finalmente abbiamo disputato una gara in cui è andato tutto secondo i piani”, ha detto Miguel a fine corse. “Dopo le ottime qualifiche di questa mattina, ci siamo resi conto di avere un gran potenziale e di poter stare davanti. Chiaramente in una Sprint può sempre succedere di tutto, ma è andata bene, siamo stati velocissimi e ora sono curioso di vedere cosa riusciremo ad ottenere nella gara lunga della domenica”.

Pur essendo arrivato ad un soffio dal primo posto, la seconda piazza è stata il massimo risultato possibile: “A un certo punto mi sono ritrovato davvero vicino a Martin, ma onestamente non avevo un ritmo tale da poter provare il sorpasso senza prendere dei rischi eccessivi visto che ho cominciato ad avvertire un innalzamento della pressione sulla gomma ed alcune chiusure di anteriore che mi hanno spinto a stare tranquillo, perciò questa seconda posizione è stata il massimo risultato possibile”.

Sicuramente questa è una pista che mi piace e ciò ha aiutato a farmi tirar fuori il miglior Oliveira possibile, anche perché con l'Aprilia mi trovo maggiormente a mio agio nelle curve a destra rispetto a quelle a sinistra. Inoltre, abbiamo deciso di non effettuare troppe modifiche sulle geometrie della moto ma di concentrarci su altri aspetti, scelta che si è rivelata corretta. Ora non ci resta che proseguire su questa strada e stare dove meritiamo”, ha concluso il numero 88.

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