MotoGP, Dall'Igna sull'arrivo di Marquez: "Preoccupato del clima all'interno del box"

MotoGP, Dall'Igna sull'arrivo di Marquez: "Preoccupato del clima all'interno del box"© Luca Gorini

Il General Manager di Ducati ha commentato per la prima volta il clamoroso arrivo di Marc Marquez in rosso 

05.06.2024 ( Aggiornata il 05.06.2024 16:02 )

Il clamoroso approdo di Marc Marquez all'interno del team ufficiale Ducati segna un punto nuovo e ricco di simbologie tanto per la casa di Borgo Panigale quanto per la stessa MotoGP, che si prepara così ad accogliere una delle coppie di piloti più forti della storia, quella composta da Bagnaia-Marquez. Proprio la convivenza tra i due campioni del mondo rappresenta uno dei punti interrogativi che fungono da matrice del tema più caldo degli ultimi tempi, di concerto alle altre domande che l'ingaggio del campione di Cervera ha automaticamente prodotto.

Come ad esempio i dubbi circa le motivazioni alla base della preferenza accordata alle doti (ed al palmarès) dell'attuale pilota Gresini, piuttosto che alla freschezza e alla gioventuù di Jorge Martin ed Enea Bastianini, costretti a prendere strade diverse. A tali temi ha provato a rispondere per la prima volta dall'ufficialità della notizia, il general manager di Ducati, Gigi Dall'Igna, il quale, ai microfoni di Sky Sport, ha approfondito le tempistiche, le ragioni e gli obiettivi della tanto discussa scelta. Tra i vari argomento analizzati, Dall'Igna si è soffermato sul futuro della collaborazione con il team Pramac, attirato dalle sirene Yamaha, forse in maniera ancor più accentuata in seguito all'impossibilità di ingaggiare Marquez: "Il rischio di perdere Pramac è reale. Diciamo che tutto il mondo tifa affinché Pramac faccia qualcosa di diverso da Ducati, sicuramente per noi sarebbe un grosso dispiacere, sia personale che sportivo. Sia Pramac che Campinoti sono con noi da tantissimo tempo e sono stati parte del successo che abbiamo maturato in questi anni. Il problema sussiste anche se ancora tutto da valutare".

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Scelta maturata dopo il Mugello: "Abbiamo deciso solo domenica sera"

La decisione, come spiegato dallo stesso Dall'Igna, da sempre ammiratore delle doti di Marquez, non è stata esente dalle mille difficoltà e perplessità presentatesi, essendosi protratta fino all'ultimo istante possibile: "La decisione è stata presa domenica, dopo la gara del Mugello, mentre sabato pomeriggio abbiamo avuto un primo embrione di decisione, che si è poi sviluppata successivamente. La consapevolezza acquisita negli ultimi mesi relativa al fatto che Marquez possa fare la differenza sulla nostra moto ci ha spinto a sceglierlo. La nostra moto ha raggiunto livelli incredibili e quindi il fatto di avere due piloti del calibro di Bagnaia e Marquez ci permette di avere più chance di vincere il titolo mondiale, che è il nostro obiettivo. Come disse una volta Max Biaggi, le gare di moto non sono come un concerto di musica classica, quindi avere due piloti in grado di lottare per il campionato del mondo credo che sia la cosa migliore in questo momento".

Le valutazioni su Jorge Martin ed Enea Bastianini: "Continueremo a dare il giusto supporto"

Dall'Igna si è poi espresso sui grandi esclusi dell'esito della bagarre per la sella ufficiale del 2025, Enea Bastianini e Jorge Martin, con particolare attenzione rivolta al futuro prossimo dello spagnolo, relativamente all'appoggio tecnico in vista della lotta al titolo: "Noi facciamo dello sport e dobbiamo essere sportivi, credo che nulla si possa dire sulla gestione che Ducati ha avuto relativamente ai team clienti. Tutti i nostri piloti hanno sempre avuto la possibilità di esprimere il loro talento, di crescere e di migliorarsi. Sarà così anche da qui fino alla fine dell'anno, a Martin non mancherà il nostro supporto né tecnico né umano. Il nostro obiettivo iniziale era quello di tenere con noi sia Martin che Bastianini che Marquez, ma era un obiettivo difficile e lo sapevamo fin dall'inizio. Ad ogni modo lo abbiamo perseguito fino a quando ci siamo resi conto che era impossibile. Alla fine la decisione ha riguardato esclusivamente la scelta tra Martin e Marquez".

Dall'Igna ha poi specificato le motivazioni che hanno spinto Ducati a preferire Marquez ad Enea Bastianini, non nascondendo una certa dose di rammarico: "Bastianini ha fatto delle cose meravigliose in Ducati sin dal suo esordio quando era in un team privato. Ha fatto un percorso bellissimo per poi arrivare nel team ufficiale; direi che purtroppo ha semplicemente avuto sfortuna in quanto la prima stagione con i colori ufficiali non l'ha praticamente disputata a causa dell'incidente e dell'infortunio subito. Enea ha avuto poco tempo per dimostrare quanto vale. Nel mentre avevamo due titani, Martin e Marquez, che erano già pronti per lottare, per questo motivo Bastianini è stato messo da parte un po' prima".

Dall'Igna loda la nuova coppia: "Bagnaia-Marquez la coppia più forte della storia Ducati"

Il general manager di Ducati si è soffermato sul valore sportivo e commerciale che la scelta di portare Marquez in rosso può produrre, rimarcando l'elevata qualità che il binomio Marquez-Bagnaia metterà in scena: "Non sono un uomo di marketing, la mia scelta di optare per Marquez ha avuto connotazioni solo sportive. Ad ogni modo è sicuramente vero che all'interno dell'azienda ci sono persone che hanno fatto questo tipo di valutazione. Avere con noi Marquez, che è un pilota molto divisivo in quanto c'è chi lo ama e c'è chi lo odia, è sicuramente importante in termini di visibilità, anche perché nel mondo ci sono tante persone che tifano per lui. Ho cambiato idea svariate volte in questi mesi, è stata una decisione sofferta ma credo che alla fine la scelta sia giusta. Abbiamo il miglior team della storia di Ducati e sono veramente contento adesso, sia per me che per i miei collaboratori".

Il ruolo di Bagnaia e la difficile convivenza: "Pecco non ha più nulla da dimostrare"

L'accordo tra Marquez e la rossa non potrà non avere ripercussioni, anche solo riflessive, su Bagnaia, atteso ad una convivenza di non facile gestione, come preventivato in maniera velata anche dallo stesso Dall'Igna: "Dal punto di vista dello sviluppo della moto non sono minimamente preoccupato. La nostra filosofia è stata sempre quella di seguire più di un pilota nel proprio percorso tecnico; crediamo che questa sia la strada vincente oltre che un valore aggiunto per la moto. Sono sicuramente più preoccupato in merito alla gestione sportiva, al momento il clima che si vive all'interno del box è meraviglioso, l'obiettivo è quello di continuare così anche l'anno prossimo". 

Infine, il manager italiano ha rimarcato il valore e lo status, intoccabile, del campione di Chivasso: "Bagnaia non ha più nulla da dimostrare, non ha bisogno di ulteriori esami, ha già vinto due mondiali e sulla moto fa delle cose fantastiche, come la partenza che abbiamo visto al Mugello. Bagnaia è la nostra bandiera, tant'è che abbiamo firmato con lui ancora prima che iniziasse il campionato".

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