Moto3, Lunetta: "In TV come i piloti MotoGP, che figata!"

Si è presentato nella stanza dedicata alle conferenze TV, sedendosi lentamente sullo sgabello del terzo arrivato a podio. Si è seduto e, quando obiettivi e microfoni sono stati accesi, se ne è accorto: "Wow, qui vengono anche i piloti MotoGP?" certo, come i protagonisti Moto2" Che figata. Mi piace, mi piace". Luca Lunetta si sta godendo il primo podio iridato conquistato in Moto3, guardando da dove ha origini questa impresa speciale: "Dal titolo 2019 del CIV a qui di strada ne è passata. Ho sofferto, tenendo duro, analizzando la situazione. Ogni cosa appresa neila nostra serie nazionale mi sta servendo, come mi servirebbe un bel letto: sono sfinito, davvero. Voglio tornare a casa, dopo penserò a Misano".

Lunetta sulla Luna: dal titolo tricolore alla coppa mondiale del Motorland

Ha oggi 18 anni - compiuti lo scorso 27 maggio - erano minorenne quando fece suo il titolo PreMoto3 del Campionato Italiano Velocità, avventura tricolore e formativa da cui tutto partì: "Ne è passato di tempo" parla a ruota libera "Volete sapere se velocemente o a passo d'uomo? Potrei definire quel lasso, come dire, spedito. Ma, in realtà, è stato lento, perchè di momenti difficili ne ho collezionati. Ciò carica ulteriormente la mia gioa".

Giunto nel Parc Ferme, era atteso da Paolo Simoncelli. Cosa ha fatto il titolare del 58 Squadra Corse? Lo svela il romano: "Mi ha tirato decise pizze a destra e a manca" slang per descrivere contatti... calorosi "mi abbracciava, urlava, Non è che capissi granché. So solo che tutto il team era felice. E io ero felice per il team".

Il rapporto condiviso col Capotecnico è fondamentale: "Il mio approccio e l'attitudine di Marco Grana conciliano: a noi piace capire cosa e come fare. La nostra stagione è partita così così, più avanti si è rivelata buona e in costante crescita. Stiamo facendo del nostro meglio, andremo avanti così".

Talento Azzurro da sempre: Luca Lunetta 

Il suo 2024 da rookie titolare era partito con qualche ostacolo, superato di Gran Premio in Gran Premio: "Sto tornando alla forma fisica migliore, il cento percento è vicino. Durante la pausa estiva mi sono fatto male, tuttavia oggi ero a posto. Grazie al team a Marco Grana abbiamo sistemato bene la Honda, scegliendo le giuste coperture: gomma Pirelli morbida all'anteriore, dura dietro. Le opzioni mi hanno permesso di staccare duro e profondo, chiave del podio, percorrendo forte i curvoni in appoggio".

Un momento scabroso durante la corsa, però rintuzzato bene dal numero 58: "Ho ricevuto un'avvisaglia, a un certo punto. Volevo andare a prendere Collin Vejier, quando una perdita d'aderenza mi ha consigliato di accontentarmi del terzo posto. Volevo il podio per me, per la mia famiglia e per Paolo Simoncelli. Senza l'opportunità concessami, mica sarei al Mondiale. Ci ha creduto, le condizioni a mio favote sono ottimali".

La dedica va a un ambiente di lavoro ideale: "I Talenti Azzurri. Faccio parte di questo meraviglioso gruppo da una vita, direi da circa una decina d'anni o poco meno. Loro mi stanno aiutando moltissimo, e lo hanno sempre fatto. I Tecnici, la Federazione, le nozioni in sella, la pratica, il Presidente: da quando ero piccolo al presente è evidente il peso del loro supporto. . Ogni cosa appresa nei Talenti Azzurri mi sta servendo, come mi servirebbe un bel letto: sono sfinito, davvero. Voglio tornare a casa, dopo penserò a Misano".

Un collega-amico di pari mansione rappresenta per Lunetta fonte di ispirazione: "Fabio Di Giannantonio mi aiuta da tre o quattro anni, abbiamo instaurato un bel rapporto. Ci sentiamo quasi tutti i giorni, mi dispensa utili consigli, io provo a metterli in pratica. La doppia di Misano è dietro l'angolo, vi giungerò carico ed eccitato. Ehi, un attimo: adesso devo solo riposare. Ripeto, sono distrutto".