L'esemplare con cui il pilota francese corse nella classe 500 del Motomondiale, nel 1987, è disponibile presso "Ruote da sogno", a 118.000 euro
"Ruote da Sogno" non smentisce il suo nome, continuando a regalare agli appassionati vere e proprie perle, che hanno fatto sognare intere generazioni. Tra queste, la Cagiva C587 con cui il francese Raymond Roche corse il campionato nel 1987 insieme al belga Didier De Radiguès.
L'esemplare messo in vendita nello showroom emiliano non è restaurato, ma è conservato in maniera accuratissima, come dimostra un video pubblicato dallo stesso rivenditore.
Testimone di un'epoca in cui la Casa varesina lottava nel Motomondiale contro le giapponesi, la Cagiva di Roche è venduta alla cifra di 118.000 euro. Un prezzo non proprio per tutti, ma ampiamente giustificato dalla possibilità, più unica che rara, di poter parcheggiare nel proprio garage una 500 da competizione marchiata Cagiva.
Roche ha già una grande esperienza nel Motomondiale, avendo corso per Yamaha, Suzuki e Honda (miglior risultato 3° con la Casa dell'Ala nel 1984), quando nel 1987 firma per Cagiva. Lo staff dell'Elefantino gli mette a disposizione una moto che davanti vuole sperimentare con le nuove forcelle rovesciate Ohlins da 42 mm ma che poi desiste, optando per le più tradizionali Marzocchi M1 regolabili e antidive. Dietro, però, è ben altra storia: C587 è infatti una delle primissime moto ad avere il forcellone "a banana", per consentire un passaggio più agevole dei due scarichi dallo stesso lato.
Scarichi da cui esce tutta la potenza del quadricilindrico 2T a V che spinge la moto ed eroga 145 CV a 11.800 giri/min. Il peso non arriva a 125 kg, mentre la carenatura, ridisegnata rispetto al modello precedente - la C10 -, è completamente aperta nella zona posteriore, e davanti ospita il curioso e iconico sponsor belga Discover Bastos, una collezione in vinili e cassette di musica pop.
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Musica presente sulla carenatura rosso fiammante della 500 GP, ma che ha suonato ben poco in pista. Per le prime tre gare infatti, in Giappone, Spagna e Germania, Roche è salito ancora in sella alla C10, ottenendo un 10° posto e 2 ritiri. Il debutto della C587 è arrivato col quarto appuntamento del calendario, a Monza, il 24 maggio '87, con il pilota transalpino giunto nono al traguardo. Seguiranno poche soddisfazioni e altri 7 ritiri, con Roche che si consola con i due quinti posti ottenuti a Rijeka (nell'allora Jugoslavia) e Buenos Aires, terminando al 13° posto della classifica finale un'annata caratterizzata dal fatto che il team belga Alstare, che gestiva Cagiva nelle corse, tendeva inevitabilmente verso il connazionale De Radiguès (che comunque con 21 punti finali non arrivò neanche lui tra i primi dieci).
La Cagiva C587 smise di ballare subito, ma nel frattempo a San Marino era appena nato il Centro Ricerche Cagiva, in cui Tamburini e i suoi uomini stavano già progettando il rilancio sportivo e non solo di Ducati, allora interna all'universo Cagiva. E a beneficiarne più di tutti fu proprio Roche, che nel 1990 portò la Ducati 851 al trionfo nel mondiale Superbike, primo titolo sportivo di sempre nella storia di Borgo Panigale.
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