Dopo il ritiro nella Lightweight, Mike ha dominato l'ultima gara in programma dell'edizione 2024 in sella alla moto italiana. Podio per Hodson e Sheils, 14° Bonetti con la Bimota
Seppur accorciata ad una sola tornata, anche la Classic Superbike è andata in archivio ponendo fine ad una 101esima edizione del Manx Grand Prix fortemente condizionata dal meteo, ma in cui l'organizzazione è riuscita in qualche modo a far svolgere tutte le corse in programma. In quest'ultima, ormai diventata il vero e proprio “main event” della kermesse di agosto sull'Isola di Man, abbiamo assistito ad un risultato storico: Mike Browne ha conquistato il successo in sella alla Ducati 916, portando così l'iconica bicilindrica di Borgo Panigale al top per la prima volta sul Mountain Course.
Majola e Bottalico, show al Manx GP: doppietta italiana nella classe Junior
L'irlandese, ormai grande amante delle moto italiane visto che pochi mesi fa ha brillato anche con l'Aprilia al Tourist Trophy, ha siglato un ottimo giro a 123.919 miglia orarie di media con partenza da fermo, raggiungendo ben presto i piloti scattati prima di lui per andare a vincere davanti a Rob Hodson e a Derek Sheils, entrambi sulle Kawasaki ZXR 750 del team Greenall Racing e preceduti rispettivamente di ben 13 e 18 secondi sotto la bandiera a scacchi.
Kawasaki che, a parte il primo posto, ha quasi monopolizzato la parte alta della classifica visto che in quarta, quinta e sesta posizione troviamo Craig Neve, Dominic Herbertson e Ian Hutchinson, tutti sulle ZXR 750. In Top 10 anche Michael Rutter, Michael Evans, Amalric Blanc e Baz Furber, mentre il “nostro” Stefano Bonetti ha concluso in una buona quattordicesima piazza alla guida della Bimota YB4, con cui si è rivelato decisamente più competitivo rispetto allo scorso anno.
Manx GP, che lotta nella Senior Classic: Anderson batte McGuinness "in volata"
Link copiato