Tourist Trophy, Curinga: “Più in forma del 2023, ma...” | Esclusiva

Tourist Trophy, Curinga: “Più in forma del 2023, ma...” | Esclusiva© Alan Teare

Francesco ha chiuso l'edizione di quest'anno con una doppia Top 20 in Supertwin, anche se le gare accorciate non hanno giocato a suo favore: ecco cosa ci ha raccontato

11.06.2024 ( Aggiornata il 11.06.2024 12:30 )

Dopo la vittoria del Manx Grand Prix nel 2022 (diventando il primo italiano a vincere sull'Isola di Man dai tempi di Giacomo Agostini, a cinquant'anni esatti dal suo ultimo trionfo) Francesco Curinga ha effettuato il “salto” al Tourist Trophy e, dopo un primo anno in cui nonostante un problema alle braccia ha preso le misure con l'altissimo livello della competizione, quest'anno sembrava pronto ad ambire a risultati di rilievo.

In sella alla Paton S1-R del team ILR di Ian Lougher, il road racer ligure ha preso parte alle due gare della classe Supertwin, in cui nonostante gli imprevisti (come la caduta di David Datzer in Gara 1 o la bandiera rossa in Gara 2) è riuscito a chiudere in Top 20 entrambe le manche, rispettivamente in tredicesima e diciottesima piazza. Concluso l'evento stradale più importante e prestigioso al mondo, gli abbiamo chiesto di raccontarci ciò che è successo: ecco cosa ci ha detto in esclusiva.

Il Tourist Trophy di Bonetti: "Gioie e dolori, ma felice per la SSP" | Esclusiva

Curinga: “In gara sono stato un diesel. Ci rifaremo l'anno prossimo”


"Sono sempre abbastanza critico e quindi sono contento a metà perché so di poter ottenere sempre qualcosa in più, ma in realtà è giusto vedere il lato positivo visto che nel complesso è stato un buon TT per me”, ci ha spiegato Francesco focalizzandosi poi sulle due manche della Supertwin. “In Gara 1 c'è soltanto il rammarico di aver trovato le bandiere gialle per via della caduta del mio compagno di squadra David Datzer, che mi hanno fatto perdere circa 25 secondi facendomi anche preoccupare un po' visto che c'era la moto in fiamme, ma fortunatamente si è trattato solo di un grosso spavento. Nel terzo ed ultimo giro della corsa poi ho recuperato diverse posizioni chiudendo 13°; avrei potuto ottenere qualcosa in più andando così forte fin da subito, ma sono un diesel (ride, ndr)”.

Gara 2 è stata invece accorciata a soli due giri per via del meteo che ha costretto l'organizzazione a far disputare diverse gare nell'ultima giornata a disposizione”, prosegue il portacolori del team ILR. “Per me, che riesco a venir fuori sulla distanza, non è stato un bene e in più la bandiera rossa è stata esposta quando ero 14° e mi trovavo del tratto di Ballaugh Bridge, ma essendo state prese in considerazione le posizioni al termine del primo giro, ho chiuso 18°. Come detto, probabilmente con un po' di fortuna in più avrei potuto ottenere risultati migliori visto che con la moto mi sentivo molto bene ed ero più in forma rispetto al 2023, ma va bene così. Ci rifaremo l'anno prossimo”.

CIVS, ancora Salvadori: trionfo da record nel round dello Spino

  • Link copiato

Commenti

Leggi motosprint su tutti i tuoi dispositivi