Flat Track: l'ultimo spettacolo di Lasse Kurvinen

Flat Track: l'ultimo spettacolo di Lasse Kurvinen

A 46 anni, Kurvinen saluta le corse con il podio iridato nella specialità che l’ha visto trionfare due volte nel Mondiale

16.12.2024 ( Aggiornata il 16.12.2024 11:04 )

Flat Track, Motocross, Enduro, Eupermoto e Ice Road Racing. Cinque specialità nelle quali Lasse Kurvinen ha ottenuto risultati lusinghieri, dimostrando di essere un pilota poliedrico di altissimo livello. I due titoli (2020 e 2021) e il bronzo di quest’anno nel Mondiale di Flat Track rappresentano indubbiamente l’apice della sua carriera, così come il titolo nazionale finlandese nella Supermoto nel 2000 e nell’Ice Road Racing, specialità nella quale ha colto altre 12 medaglie tra argenti e bronzi. Dopo un lungo percorso, a 46 anni Kurvinen saluta le corse, a cui ha dedicato la vita.

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Gli inizi, infatti, risalgono al 1992, a 14 anni, ma il percorso ha conosciuto anche un lungo stop, dal 2008 al 2016, per colpa di vari infortuni e per dedicarsi alla famiglia. Il totale racconta di 410 gare con 200 podi conquistati nelle varie discipline. Il 2024 non era partito nel migliore dei modi, con la delusione per la mancata partecipazione al campionato statunitense di Flat Track, per l’insorgere di problemi con il Team KTM. Il proseguimento ha però portato la gioia per la conferma, dalla FIM, della partecipazione al Mondiale di categoria: “A marzo ho deciso di tornare a competere per l’ultima volta nel Mondiale e mettermi in gioco con un campione come Sammy Halbert per la conquista del titolo” spiega Kurvinen. “Tuttavia la prima richiesta è stata respinta dalla Federazione: cercavano piloti giovani. A 20 giorni dall’inizio del Mondiale, però, la stessa FIM mi ha comunicato l’inserimento nell’elenco dei piloti permanenti. Mi sono preso un paio d’ore per riflettere, alla fine ho detto: ‘Ok, partecipo al Mondiale!’.

Con soltanto due settimane per preparare mezzi, logistica e organizzare qualche allenamento, Kurvinen si è presentato alla prima del Mondiale a Boves con l’intenzione di vincere. Missione compiuta: “Nelle prove libere ho avuto problemi con entrambe le moto, a pochi minuti dal via della corsa sono riuscito a configurare una sola moto mettendo insieme i migliori componenti dei due mezzi. Il tracciato TT di Boves mi piace molto, la mia esperienza nel Motocross e nell’Ice Road Racing mi ha aiutato molto. Nella finale sono riuscito a indovinare la partenza ideale, non avvertivo pressione, anzi, sentivo che avrei vinto. Con l’Italia ho un rapporto davvero speciale, da voi ho vinto il Mondiale nel 2020 e nel 2021”.

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La stagione iniziata con il botto è finita con un altro podio, il terzo posto a Debrecen, Ungheria, grazie al quale Kurvinen ha conquistato il terzo posto finale in campionato, alle spalle di Halbert e del campione uscente Ervin Krajcovic. Un risultato lusinghiero, per chiudere nel migliore dei modi una carriera costellata di successi: Sono felice di aver ottenuto la medaglia di bronzo, la stagione è stata impegnativa, soprattutto perché mi sono allenato davvero poco prima del campionato. Mi ero prefissato di correre negli Stati Uniti, ma il progetto non si è concretizzato. Sono riuscito a effettuare soltanto due sessioni di allenamento prima del Mondiale, in Finlandia e Spagna. È andata bene...”.

Tra i propositi del 2025 c’è la partecipazione alla 100 chilometri del Ranch di Tavullia, un desiderio che insegue da anni: Sogno da tempo di poter prendere parte a questo magnifico evento, dove tutti i piloti corrono al massimo delle proprie possibilità, ma è anche un momento di divertimento. Ci sono molte stelle del motociclismo mondiale a quella gara, correre la mia ultima gara al Ranch sarebbe davvero la migliore conclusione possibile”.

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