Team Snipers: tiratori scelti dal 1964 e ancora protagonisti in Moto3

Team Snipers: tiratori scelti dal 1964 e ancora protagonisti in Moto3

Il Gran Premio San Marino e Riviera di Rimini ci ha fatto scoprire una realtà che coniuga spirito di gruppo, senso famigliare, professionalità e voglia di comunicare

17.09.2024 ( Aggiornata il 17.09.2024 20:19 )

Nel cuore pulsante del MotoGP, c'è una squadra che non solo corre, ma vive la passione per le moto in ogni sua sfumatura: lo Snipersteam Moto3. Dal 1964 al presente, senza mai fermarsi, Snipers vanta radici storiche nel paddock iridato, piantate da Giancarlo Cecchini e il successo condiviso assieme a Kel Carruthers in 250 in quel 1969 marcato Benelli, sino ad arrivare al giorno d’oggi, passando al computo di 6 allori e piazzamenti d’onore ripetuti. L'amore per le moto è nato a Pesaro e viaggia attorno al Mondo. Il Gran Premio San Marino e Riviera di Rimini rappresenta per la formazione Honda gara di casa importante, poiché a pochi passi dalla base nativa. Vivere il weekend con lo staff giallo-nero ci ha fatto prendere previa precisione la mira alla classe cadetta. Fondato con l'obiettivo di formare nuovi talenti e di portare il proprio nome sul podio, la struttura ha saputo anche conquistare il cuore degli appassionati con la sua determinazione e il suo spirito di gruppo.

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GIOVEDI, HOSPITALITY AMMIRATA CHE DOMINA IL PADDOCK

In occasione del Gran Premio di Misano, non poteva mancare la solita visita del Team al suo storico title sponsor Rivacold; lì erano attesi da tutti i collaboratori del gruppo VAG che li hanno accolti con grande affetto; i piloti si sono messi a disposizione di per foto e autografi di rito. 

Ci avevamo anticipato che saremmo stati accolti in una hospitality speciale, così è andata: al suo interno si notano immediatamente cura dei dettagli, pulizia e uno stretto legame tra i partner che sostengono il progetto, invitati nel fine settimana più intenso e sentito della stagione. Meccanici, sponsor, addetti alle diverse mansioni e piloti si mischiano a mo’ di clima famigliare, perché il Team Manager Mirko Cecchini e il Team Coordinator Francesca Giommi sanno mettere a proprio agio ogni addetto ai lavori, siano ingegneri o giornalisti. Nel nostro caso, ci viene chiesto: “Vuoi fare un giro sul terrazzo? La vista merita”. Nemmeno il tempo di rispondere, ci troviamo al terzo piano, a dominare il circuito di Misano. Le colline circostanti, dolci e verdissime, offrono strade che si snodano a mezzo passo dal mare, di cui si può vedere il blu e sentirne il profumo. Anche se, in effetti, ci sarebbe altro da fare: “C’è tempo per la spiaggia, torniamo giù. Nel box stanno preparando le moto, vai a dare un’occhiata”. Ottima idea alla seconda: Matteo Bertelle, David Almansa e le Honda griffate HRC ci attendono e sono super lucide: prodotti speciali consegnati direttamente ai piloti da Andrea Musto conferiscono ulteriore capacità aerodinamica alle NSF 250R.

TRAMONTO IMPERDIBILE: SERATA IN BARCA COL TEAM SNIPERSMOTO3

Ammiriamo l’operato del box, organizzato da cognizione di causa: guardandolo frontalmente, a destra c’è il numero 18, a sinistra il 22. Bertelle, italiano di Monselice, affianca Almansa, spagnolo classe 2006. I tiratori scelti sono calibrati da Mirko, al centro e attento a ogni cosa. Le rombanti monocilindriche dell’Ala Dorata partono per il primo turno di prove libere, poi tornano, così volte e volte. Il grosso del lavoro viene dedicato alla ricerca della stabilità in frenata, per punti di staccate da affrontare in un colpo solo. La mattina va via “tranquilla”, arriva il pomeriggio e l’ostico Practice, scrematura parziale alle sessioni di qualifica del sabato. Eccellente Bertelle e il settimo crono a soli tre decimi e mezzo dalla vetta, Almansa è diciannovesimo con segnali propositivi da sfruttare. Rientrata in hospitality a seguito dei primi dati consultati, la squadra pranza. Cecchini ha di fronte a sé un piatto dietetico, apparentemente scarico: “Aspetta” scherza: “gallina che non becca, ha già beccato”. Aveva già mangiato due panini, ha fatto bene.

Ci avevamo anticipato di portare abiti marittimi, mica sospettavamo tale invito. Immaginate una serata da sogno, dove il blu dell'Adriatico si fonde con i colori caldi del tramonto romagnolo. Gli ospiti del Team Snipers sono accolti a bordo di una lussuosa imbarcazione, pronti a vivere un'esperienza indimenticabile. La serata inizia con un caloroso benvenuto da parte di Gianluca Brotto, che ha accolto ciascun ospite con collane di fiori e melodie avvolgenti in perfetto stile awajano. La musica crea un’atmosfera incantevole, traspordalla gioia e dalla convivialità. Mentre il sole si tufa lentamente nel mare, il gruppo ha l'opportunità di assaporare i migliori prodotti toscani offerti da food and bevereage manager Roberto Martellini; ogni boccone racconta una storia, ogni sorso un ricordo da custodire.

MA CHE PIZZA, E’SOLO SABATO

Il team ha voglia di gara e adrenalina da bagarre, ma è solo sabato, quindi bisogna transitare dal delicato terzo turno di libere alle decisive qualifiche. Matteo si concentra, prestando meticolosa attenzione a ogni dettaglio, mentre David si prepara con molta determinazione. Il team manager Mirko Cecchini, li segue con grande attenzione, mostrando un approccio versatile, come descritto da Francesca: "Mirko è sia una figura paterna che fraterna, a seconda delle circostanze. Sa interpretare entrambi i ruoli in modo efficace."

La giornata si sviluppa tra analisi di dati, grafici e monitor, mentre il team lavora su gomme e assetti. Bertelle conquista l'accesso diretto al Q2, mentre David Almansa affronta la Q1. Il team mette tutto nella fase di "Time Attack" per David, purtroppo rimanendo fuori dalle Q2 per pochissimo. Le qualifiche di Matteo infondono molta fiducia per la gara, dimostrando tanta velocità e costanza nonostante, per qualche intoppo, non sia riuscito a portare a termine un giro veloce "per eccellenza" Dopo le qualifiche, il team dedica del tempo all'analisi dei dati raccolti per valutare la griglia di partenza e prepararsi al meglio per affrontare la gara di domenica.

Concluso lo studio, l'intera squadra si riunisce in hospitality per accogliere gli ospiti con la massima attenzione, offrendo loro un'esperienza esclusiva. Protagonista dell'evento è la pizza, trionfo condiviso e momento di convivialità che permette a tutti di rilassarsi e liberare la mente in vista di una domenica carica di emozioni e adrenalina. Gli ospiti possono gustare pizze preparate con ingredienti freschi e di alta qualità, mentre si scambiano storie e aneddoti legati al mondo delle corse. È un'opportunità per interagire con i piloti, i membri del team e altri fan, creando un legame speciale che va oltre la semplice passione per le moto, nella degustazione di pizze preparate con ingredienti freschi e di alta qualità.

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DOMENICA TRAFFICATA MA POSITIVA

Siccome il warm up della Moto3 è stato abolito lo scorso anno, ci sarebbero tempo e spazio teorici per giungere in circuito senza stress né fretta. Errato nel caso degli Snipers: “Scherziamo? La folla arriva già dalle prime ore dell’alba, intasando le strade. E’ una bega, ma no problem: Mirko ne sa un tot di vie alternative e scorciatoie”. Infatti, Cecchini si presenta quasi rilassato, sicuramente carico. Sale la tensione che porta al Gran Premio, gli ospiti che tifano per le Honda giallonere sono numerosi, al pari degli amici. Pneumatici di mescola morbida all’anteriore e al posteriore, via sulla linea di partenza, ma dopo un breve check di un tecnico vestito di bianco e firmato HRC. La connessione con la Casa giapponese vige da anni, funziona e cresce di continuo.

Lo start è uno dei momenti pericolosi, valicato da Bertelle e Almansa, rispettivamente nel gruppo dei migliori e centrale. Matteo lotta a testa alta contro i primi della classe, palesando autorità e alcun timore. Il box tifa per lui e sostiene la rimonta di David quando, a tre giri dal termine, l’italiano scivola, fortunatamente evitando danni fisici. La delusione del team è contenuta, anche perché lo spagnolo è ancora in gara, da protagonista. L’undicesimo posto e i 5 relativi punti costituiscono il miglior risultato d’annata, a dispetto del plexiglass rotto da una capocciata: “David era così ingarellato, da non essersene accorto. Chissà che testata, ma bravissimo davvero. E bravo pure Matteo: nonostante sia caduto, si trovava in battaglia per posti prestigiosi, da centrare nella prossima di Misano”.

Esatto, dopo il primo, c’è il bis. Essere tiratori scelti significa avere in serbo colpi che durano da mezzo secolo e pronti a replicare subito a "Misano Due", appuntamento intitolato Emilia-Romanga in cui offrire scrivere nuove pagine di storia, non solo sul circuito, ma anche nella vita di chiunque decida di unirsi a questa straordinaria famiglia. Ogni gara regala opportunità per scoprire un mondo affascinante, dove il sudore e la determinazione si mescolano con il divertimento e la convivialità.

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