Buon Natale a tutti, sperando torni il sole

Tanti auguri a chi fa, legge e crede in Motosprint

23.12.2009 ( Aggiornata il 23.12.2009 16:02 )

Credo che cercare di arrivare in fondo a questa pagina senza pronunciare la parola “crisi” sarebbe soltanto mettere la testa sotto la sabbia. Negare l’evidenza, ignorare questo malessere che ci ha tormentato per un anno intero e chissà quando passerà. Di economia globale non ne sappiamo granché e ci basta quella domestica per andare in crisi: bolli e bollette da pagare, assicurazioni, rate, conti che non tornano. Come quelli di un mercato motociclistico con i freni tirati, di squadre corse alla disperata ricerca di sponsor e altre che hanno gettato la spugna.

Quello che si chiude è un anno all’insegna del “meno”. In calo verticale la produzione, le vendite, il profitto, l’ottimismo. Perché non puoi credere a chi promette un’imminente ripresa quando tutto intorno a te si parla di aziende in difficoltà, di cassa integrazione, ristrutturazioni, rinunce. Rinuncia all’impegno nelle competizioni, ai test, allo sviluppo, al secondo pilota, a questo e a quel salone, alle iniziative promozionali, alle campagne pubblicitarie, a produrre nuovi modelli.

Tutto è rallentato, il mondo della moto ha chiuso il gas davanti all’incertezza, in attesa di qualche segnale positivo che non vuole arrivare. Per quel che ne sappiamo, il nuovo anno si preannuncia più difficile di quello che si sta chiudendo. E qui sì che sarebbe bello poter smentire le previsioni...

Credo sia inevitabile guardare in faccia la realtà, ma anche che cercare di portarvi in fondo a questa pagina andando avanti di questo passo sia come tener testa a Valentino Rossi in un giro di pista a Barcellona, stessa moto, stesse gomme. E allora ecco che che mi aggrappo a lui, per strappargli un po’ di energia positiva.

Il “Dottore” non conosce crisi. I giovani incalzano, lo costringono a fare gli straordinari, lo portano a commettere più errori che in passato. Ma alla resa dei conti abbiamo visto Stoner battere in ritirata e Lorenzo chinare il capo. Rossi sa sempre come uscire dalla crisi, ma lui è unico nel suo genere, autocritico e autoironico, capace di seppellire con una risata i propri errori anche quando bruciano, quando fanno male.

La ricetta non può valere per tutti. Vallo a dire a chi ha perso il lavoro, di farsi una bella risata… Insieme alle orecchie da asino ti spuntano gli occhi neri. Però lo sport alle volte sa essere consolatorio, e perfino commovente, quando un gruppetto di tecnici italiani sa mettere le ali a una moto che i suoi costruttori avevano abbandonato al proprio destino, portandola a vincere (con un sorprendente Aoyama) l’ultimo mondiale 250. Poco importa se la disillusione è dietro l’angolo, se a quegli stessi tecnici la Honda nega la sua MotoGP, se Cairoli e il Team De Carli dopo il titolo vinto nella MX1 ricevono il benservito. Chi ha cuore e coraggio sa reinventarsi, sa trovare nuove sfide, come quella che vedrà Tony in sella alla KTM.

Di sfide, alcune note a tutti, altre più private e personali, ma altrettanto sofferte e difficili, si parla nelle prossime pagine. La prima che incontrerete è quella di Fabio, che ci ha scritto una lettera bella e coinvolgente, ed è la stessa di Luca Pellegrini. Il sogno di entrambi è tornare a camminare. E tornare in moto.

Credo che se anche abbiamo meno soldi in tasca, più pensieri per la testa e meno tempo per le cose che amiamo, non per questo dobbiamo smettere di sognare. Continuate a farlo; noi siamo qui per accompagnarvi.

Un sincero augurio di Buon Natale a tutti quelli che fanno, leggono e credono in Motosprint.

Stefano Saragoni

Guarda le foto della ragazza della copertina di MotoSprint


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