Bagnaia e Bastianini orgogli nazionali: le Ducati azzurre fanno doppieta, Martin sul podio. Tra Pecco e Jorge la distanza scende a 18 punti
Pienone al Mugello per un Gran Premio di Italia classe MotoGP caratterizzato da gran pubblico ed entusiasmo a pieni voti. Magnifico scorcio, fantastiche azioni, a cominciare dalla partenza bruciante di Pecco Bagnaia. Con un sol colpo il numero 1 si è liberato della punizione inflittagli di tre posizioni da cedere in griglia, oltre agli avversari. Grazie a quel multiplo sorpasso, il campione del mondo in carica ha ipotecato la vittoria, facendo bis con la Sprint firmata il giorno prima.
Il weekend perfetto di Pecco riduce il distacco a 18 lunghezze passive nei confronti di Jorge Martin, anche perchè lo spagnolo è stato infilato alla Bucine nell'ultimo passaggio di gara da Enea Bastianini. Doppietta per la squadra tinta di azzurro nazionale, il Lenovo Ducati Factory che, a pensarci bene, sarebbe un peccato cambiasse formazione nel 2025.
Ci ha provato in ogni modo Marc Marquez, invano. Il catalano Gresini desiderava alzare nel blu cielo mugellano una coppa, ha dovuto rinunciarvi. La sua Desmosedici in almeno un paio di passaggi emanava fumo dal posteriore, come se qualcosa funzionasse male.
Pedro Acosta tiene in alto il contingente KTM, in difficoltà tra i cordoli tricolori. Il rookie d'annata pone ancora la migliro RC16 al traguardo, Brad Binder non va oltre la top ten. Ottimi i nostri Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio, l'Aprilia poteva e doveva fare di più: sappiamo che il tracciato sia sede di test per la Rossa, ma la Nera ha veramente raccolto poco.
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