Davide, attuale manager Trackhouse Aprilia, nuovamente in contatto con la HRC: l'Ala Dorata torna a essere ambita
Davide Brivio in Honda, suona bene? Sì, anche se da qui a scrivere che sia cosa fatta, ce ne manca. Sono però fioccati commenti dal paddock della MotoGP di Motegi, a tornare su un tema già proposto: tra il manager italiano e l'Ala Dorata vigono discorsi in essere. Tramuteranno in accordo?
Vincente in SBK, vincente in MotoGP, attivo in Formula 1, tornato in MotoGP. Davide Brivio, nell'estrema sintesi di carriera manageriale, dirige oggi il debuttante Aprilia Trackhouse, formazione satellite legata a Noale. Con gli abiti a stelle e strisce, divenuti poi argentei e blu, il professionista italiano è spesso sui taccuini dei giornalisti.
La sua visione "a quattro ruote", l'esperienza e la capacità di compiere scelte ardite - fui lui il primo artefice dell'arrivo di Valentino Rossi in Yamaha, strappato tra il 2003 e il 2004 a Honda - pongono Davide in una condizione appetita dalle Case, tra cui proprio l'Ala Dorata.
Mentre scriviamo l'articolo, evitiamo di dare per fatto un eventuale affare, esattamente perché sono "solo" parole. Chiaro è che, comunque, se la cosa andasse in porto, nella struttura americana di Justin Mark si libererebbe un posto. Chi lo occuperà? Livio Suppo, Francesco Guidotti?
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