Marc e Alex Marquez hanno dominato anche in Argentina. Ma Pecco potrebbe aver trovato due alleati “interni” per la lotta al Mondiale…
Il “piano americano” di cui vi abbiamo parlato nel numero della scorsa settimana, non ha funzionato per i piloti di casa nostra. Dovranno riprovare a metterlo in atto tra poco meno di due settimane ad Austin, perché in Argentina i fratelli Marquez hanno confermato quanto fatto vedere in occasione del primo round della Thailandia: fuori dall’Europa, i piloti da battere sono loro due sia nella gara Sprint che in quella lunga domenicale. Anche a Termas de Rio Hondo, Marc e Alex hanno sbaragliato la concorrenza, dimostrando di avere perfettamente tra le mani le due Ducati del Team Lenovo e del Team Gresini. Entrambi hanno tenuto un passo insostenibile per tutti gli altri, con il fratello maggiore Marc capace di fare la differenza negli ultimi tre giri. Esattamente come successo a Buriram.
Il feeling dell’otto volte iridato con la Desmosedici 2025 è davvero impressionante: sembra che Marc guidi questa moto da anni, per come riesce a sfruttarla, “frustarla” e gestirla nei vari momenti della gara. Cosa che non riesce ancora a Pecco Bagnaia, in difficoltà sull’anteriore. Lo stile del piemontese è “legnoso”, sembra incapace di guidare con quel flow a cui ci aveva abituato fino allo scorso anno soprattutto nelle gare lunghe. Urge correre ai ripari, fin dalla prossima gara negli Stati Uniti, se non vorrà ritrovarsi a recitare un ruolo da comparsa nel grande show dei fratelli di Cervera. Dall’Argentina è arrivata comunque una doppia nota positiva per i colori italiani: è gialla e risponde ai nomi di Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio, che con le due Ducati del team di Valentino Rossi hanno centrato prestazioni da podio dopo quattro anni di calvario (Franky) e da Top 5 dopo una rimonta da sogno (Diggia). Che siano loro i possibili alleati di Bagnaia nella lotta mondiale contro i due piloti spagnoli? BUONA LETTURA!
Link copiato