La sfida Bagnaia-Marquez, le rivali della Ducati, le comunicazioni via radio. Tutto questo può rendere la MotoGP ancora più “appetitosa”
È VERO, c’è ancora un terzo di stagione da correre, e un titolo da assegnare. Ma la ritrovata competitività di Marc Marquez, unita alla scelta della Ducati di affiancarlo a Pecco Bagnaia dal 2025 non può non farci già parlare del prossimo anno e di ciò che potrebbe accadere. Come scritto sui numeri passati, l’ingaggio di Marc da parte di Borgo Panigale è una mossa sportiva e di marketing affascinante e rischiosa. Certamente, in un modo o nell’altro, farà parlare ancora di più della “rossa” a due ruote. E, potenzialmente, la sfida ha tutte le carte per aumentare ancora di più la popolarità del nostro sport.
È uno dei temi di questo numero, al quale si affiancano altri due argomenti che parlano del futuro del campionato e del suo appeal: il primo riguarda i test di Misano e la speranza che in Romagna, anche Aprilia, KTM, Yamaha e Honda abbiano imboccato la strada giusta per recuperare il gap tecnico dalla dominatrice di questi ultimi anni. Del resto, più Case possono vincere e più il campionato diventa avvincente. Il secondo riguarda lo sviluppo del sistema di comunicazione radio, pronto a far parlare pilota e team durante la gara. Una novità ereditata dalla Formula 1, che forse renderà ancora più spettacolare la MotoGP vista da casa, avvicinandola sempre di più al concetto di show tanto caro agli americani. Ma, al netto dei dubbi (molti anche autorevoli) sulla sicurezza, una domanda sorge spontanea: di questo ne abbiamo proprio bisogno?
Buona lettura!
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