        Si aspettava di pi&ugrave; Marco Bezzecchi dalla gara Sprint di Austin, sia per la splendida affermazione che la casa di Noale ha compiuto nel 2024 con la vittoria di Maverick Vinales (l'ultima di una marca diversa dalla Ducati), sia per gli squilli di competitivit&agrave; gi&agrave; mostrati in sella alla sua nuova moto. Tuttavia, come affermato dallo stesso riminese, ad aver ostacolato la buona riuscita del sabato sono state, in primis, le difficolt&agrave; riscontrate al venerd&igrave;: "Oggi abbiamo pagato un p&ograve; la giornata storta di ieri, la Q1 &egrave; sempre molto complicata, sono rimasto fuori dalla Q2 per soli 80 millesimi e questo ha condizionato la gara Sprint, e credo che condizioner&agrave; anche la gara di domani. Ad ogni modo oggi siamo riusciti a migliorare la moto rispetto al venerd&igrave;".  Marco Bezzecchi: "Nel 2024 Vinales fu pi&ugrave; determinante dell'Aprilia" Il riminese ha spiegato le difficolt&agrave; tecniche riscontrate quest'oggi, relativamente specialmente alla stabilit&agrave; della moto: "La moto funziona come ha sempre funzionato, possiede tanti punti forti ma pecca un p&ograve; di stabilit&agrave; e su questa pista dove questo fattore &egrave; molto importante, non &egrave; facile, specialmente nella prima e nell'ultima parte del tracciato, le parti un p&ograve; pi&ugrave; miste diciamo". In molti si aspettavano un'Aprilia sugli scudi ad Austin dopo la vittoria della scorsa edizione con Maverick Vinales, ma &egrave; stato lo stesso Bezzecchi a tenere i piedi per terra, motivando: "L'anno scorso secondo me Vinales aveva fatto la differenza pi&ugrave; dell'Aprilia in s&egrave;. La moto &egrave; competitiva per fare delle belle gare ma al momento realisticamente non possiamo fare quel tipo di gara. Non so bene cosa aspettarmi per la gara lunga di domani perch&egrave; siamo stati costretti a provare poco in tal senso durante il week-end".  Moto2 Qualifiche Austin: settima pole di carriera per Dixon, sesto Alonso       

Decimo posto finale per il pilota ufficiale Aprilia, reduce da una giornata complessa e da una Sprint in salita&nbsp;

MotoGP Austin, Bezzecchi: "Nel 2024 Viñales fece la differenza, più di Aprilia"

        L&rsquo;unico pilota a togliere la vittoria a Ducati l&rsquo;anno scorso ad Austin &egrave; stato Maverick Vi&ntilde;ales che ha raccolto il suo primo e unico successo con Aprilia. Lo spagnolo domin&ograve; la scena con una sicurezza incredibile, conquistando cos&igrave; la vittoria con una terza marca diversa (dopo Suzuki e Yamaha). Il circuito del Texas lo ritrova quest&rsquo;anno alla guida di una moto ancora diversa, la KTM, che sta imparando a conoscere.  "Austin? Mi piace molto, &egrave; molto impegnativa fisicamente"  &ldquo;Ho lasciato l'Argentina con un buon feeling dopo la gara&rdquo;, ha dichiarato lo spagnolo. &ldquo;Penso che abbiamo finalmente trovato una buona base che mi si addice un po' di pi&ugrave;, quindi non vedo l'ora di essere ad Austin&rdquo;. Il ricordo del Texas dell&rsquo;anno scorso &egrave; tra i migliori e lui ammette: &ldquo;&Egrave; una pista che mi piace molto, molto impegnativa fisicamente. L&rsquo;anno scorso ho avuto un grande successo, ma siamo realisti&rdquo;. Ovviamente le aspettative sul suo conto non possono essere le stesse di quelle dell&rsquo;anno scorso, quando aveva domato al meglio la moto veneta.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Il focus sul GP americano  Il 30enne &egrave; approdato da pochi mesi nella Casa austriaca, con cui sta ancora cercando il limite in pista alla guida della moto e si trova nel momento di raccolta di informazioni sul comportamento della RC16. Maverick ha spiegato: &ldquo;Questa nuova moto sto ancora cercando di capirla, quindi non arriveremo con gli stessi obiettivi. Venerd&igrave; sar&agrave; importante trovare la nostra base per il weekend, cos&igrave; da poter migliorare da l&igrave; nelle qualifiche del giorno dopo, fino alla gara di domenica!&rdquo; GP Americhe MotoGP 2025: orari e programmazione Sky e TV8 - live       

Alla guida della KTM da due appuntamenti, lo spagnolo arriva su una pista che apprezza molto, dove con Aprilia l&rsquo;anno scorso ha fatto la differenza

MotoGP, Viñales l’ultimo vincitore in Texas ma confessa: “Siamo realisti”

        La seconda gara stagionale della MotoGP ha portato con s&eacute; diversi dati statistici, come i 1414 giorni dall&rsquo;ultimo podio di Franco Morbidelli o ancora la quarta doppietta consecutiva Marc-Alex Marquez.&nbsp; Ma c&rsquo;&egrave; un dato che riporta alla mente alla stagione 2017 della MotoGP iniziata esattamente come quella di quest&rsquo;anno, con Maverick Vinales mattatore delle prime due gare in Qatar ed Argentina.  Il post social della MotoGP  E&rsquo; stata la MotoGP stessa attraverso il proprio account instagram a recuperare questo dato e riportare in un post la statistica con questa didascalia: &ldquo;Maverick Vinales nel 2017 e Marc Marquez nel 2025: imbattuti dopo le prime due gare della stagione&rdquo;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MotoGP&trade; (@motogp)            

I due spagnoli hanno in comune il fatto di essere imbattuti nelle prime due gare della stagione, Thailandia-Argentina per il #93 e Qatar-Argentina per l'attuale pilota KTM al periodo in Yamaha

MotoGP, l’ultimo pilota ad esordire come Marquez fu Maverick Vinales

        Il GP della Thailandia &egrave; stato un weekend-test per Maverick Vinales, ancora alle prese con la fase di adattamento alla KTM RC16 del team Tech3. Nel Gran Premio dell'Argentina in programma questo fine settimana a Termas de Rio Hondo (qui gli orari), l'obiettivo dello spagnolo sar&agrave; quello di continuare ad instaurare il giusto feeling con il prototipo della Casa austriaca, su un tracciato storicamente in grado di mettere tutti alla prova ma sul quale &ldquo;Top Gun&rdquo; ha gi&agrave; vinto nel 2017 ai tempi della Yamaha. Difficile pensare di poterlo vedere al vertice nel weekend, ma il numero 12 sa su cosa dovr&agrave; lavorare: ecco le sue parole.  Vinales: &ldquo;Dobbiamo continuare a comprendere la moto&rdquo;  &ldquo;Abbiamo imparato molto sulla KTM nel primo Gran Premio dell'anno in Thailandia, specialmente durante la Sprint e la gara lunga in cui abbiamo avuto modo di definire almeno un punto di partenza&rdquo;, ha detto Maverick senza farsi illusioni in vista del weekend. &ldquo;Ora, tutto ci&ograve; che dobbiamo fare &egrave; ripartire lavorando su ci&ograve; che abbiamo a disposizione, continuando a comprendere la moto sessione dopo sessione&rdquo;. &ldquo;Non corriamo in Argentina da due anni e dovremo certamente riprendere la giusta confidenza con il circuito visto che le moto sono cambiate molto dall'ultima volta in cui siamo stati qui e non sappiamo se si tratta di una pista adatta alle nostre caratteristiche&rdquo;, prosegue lo spagnolo, che a Termas de Rio Hondo ha trionfato nel 2017. &ldquo;In ogni caso, sono molto contento di tornare a correre in Sud America, perch&eacute; l'atmosfera &egrave; sempre fantastica e ci sono tanti appassionati provenienti da ogni Paese pronti a supportarci. Sar&agrave; bello ritrovare il loro calore&rdquo;. Bsck to USA: offerta Yamaha dal MotoAmerica per Joe Roberts       

Maverick affronter&agrave; il secondo weekend in sella alla RC16 del team Tech3: &ldquo;Bisogna trovare la giusta confidenza, ma sar&agrave; bello tornare a Termas&rdquo;

GP Argentina, Vinales: “Metterò in pratica ciò che ho imparato sulla KTM”

Inedita coppia di piloti per il team Tech3 i quali, a loro volta, vivono una nuova fase di carriera nella MotoGP. Maverick Vinales ed Enea Bastianini hanno completato i test di Barcellona, Sepang e Buriram, per un totale di sei giornate in sella alla KTM. Qaundo sia sia diversa da Aprilia e Ducati precedentemente guidate, si sapeva, ma tempi sul giro siglati e fatiche palesate fanno domandare: cos&igrave; tanto?!  Ritmo thailandese: Marc Marquez &egrave; pronto per la MotoGP di Buriram  Maverick e Aprilia vincenti, ma...  Nel corso della controversia stagione 2021, Maverick lasci&ograve; polemicamente la Yamaha, accettando pi&ugrave; tardo la sfida targata Aprilia. Per Vinales fu (ancora) come cominciare dal principio, nell&#39;adattamento richiesto del passaggio da M1 a RS-GP. Mai niente di cos&igrave; diverso.  Sei Gran Premi, e via di 2022. Undicesimo, peggior piazzamento finale per lui in MotoGP, ma tanta fiducia che nel 2023 sarebbe andata meglio. In effetti s&igrave;, per&ograve; nemmeno da strapparsi i capelli: settimo nella gradutoria dedicata. Ecco perch&eacute; il 2024 rappresentava l&#39;annata cruciale.  La soddisfazione di aver vinto una gara con la Mora di Noale si &egrave; messa in congiunzione col piccolo record personale: Top Gun ce l&#39;ha fatta con tre Marchi diversi nella classe regina. Suzuki, Yamaha e Aprilia. Da notare che solo lui ha interrotto l&#39;egemonia Ducati, imponendosi ad Austin e lasciando al Borgo Panigale &quot;solo&quot; 19 successi su 20 domeniche. Il dato ha fatto s&igrave; che le parti continuassero? No, infatti...    Continua l&#39;articolo nella prossima pagina  &nbsp;  Bastianini e Ducati vincenti, ma...  Il vero rivale di Pecco Bagnaia nell&#39;ascesa mondiale 2022 fu Enea, non Fabio Quartararo. La classifica deput&ograve; il francese secondo, ma Bastianini impensier&igrave; volte e volte il connazionale, battendolo in quattro occasioni. Tanta abilit&agrave; in sella alla Ducati Gresini gli valse una promozione ufficiale.  Difficile 2023, condizionato da incidenti, infortuni e lunghe assenze. Immaginate quanto la Bestia abbia dovuto riprendere da dove lasciato, mentre gli altri andavano avanti. Si contava su un 2024 maggiormente positivo, per&ograve; la scelta compiuta dalla Rossa di prendere Marc Marquez ha estromesso il numero 23 dall&#39;orbita di Borgo Panigale.  Un peccato, se guardiamo bene il percorso di uno dei pi&ugrave; talentuosi della griglia. Nella sola MotoGP aveva sempre solo condotto Desmosedici, andando forte sopra tutti i modelli, con piazzamento totale pi&ugrave; alto ottenuto proprio tre anni fa circa: terzo e medaglia di bronzo. Si pensava in lui papabile di titolo, tuttavia...    Continua l&#39;articolo nella prossima pagina  &nbsp;  Maverick ed Enea, se non in KTM, dove?&nbsp;  Vinales, durante il periodo Aprilia, ha ricevuto offerte e proposte provenienti da qua e l&agrave;. Chiaro, chi ha vinto gare, senza dimenticare il titolo Moto3, &egrave; un pezzo pregiato del paddock. Lo avreste visto in Honda? Evidentemente no. Sarebbe tornato in Yamaha? Ma scherziamo? Aveva proposte Ducati? Magari da un team indipendente. Insomma, se non sulla RC16, dove avrebbe gareggiato Vinales?  Enea ha saputo piuttosto presto che avrebbe salutato la Ducati a fine 2024. E, in tal senso, si &egrave; mosso per trovare valide alternative. Alternativa al team Lenovo Factory, lo abbiamo scritto? S&igrave;, missione quasi impossibile. Forse Pramac, che per&ograve; &egrave; passata in Yamaha. Aprilia? Le parti non hanno finalizzato. Honda? No, dai. Ecco per lui una KTM, e cos&#39;altro, altrimenti?  Promessa come &quot;seconda formazione ufficiale&quot;, la squadra di Herve Poncharal offre un ambiente fantastico. L&#39;esperto francese, Presidente IRTA, ci sa fare. Per&ograve;, ci sono problemi: la Casa austriaca &egrave; sfondata di debiti, lo sviluppo costituisce una voce sotto grossi dubbi, come il programma racing. Tutto qui? No: adattarsi alla quattro cilindri di Mattighofen, se si giunge dalle &quot;amichevoli&quot; RS-GP e Desmosedici, &egrave; dura come saltare da un pony a un toro da rodeo. Lo spiegano i tempi sul giro e le posizioni ricoperte nei test. Ah, &quot;poveri&quot; loro: ma chi glielo ha fatto fare, se non l&#39;impossibilit&agrave; di trovare posti migliori? 

Maverick ed Enea non avevano per&ograve; scelte migliori: l&#39;adattamento da Aprilia e Ducati alla RC16 si prometteva complicato, ma cos&igrave; tanto?&nbsp;

Vinales e Bastianini, chi ve l&#39;ha fatto fare? In KTM (quasi) a fondo MotoGP

        Maverick Vinales &egrave;, insieme ad Enea Bastianini, il volto nuovo del team di Herv&egrave; Poncharal che per la stagione 2025 &egrave; tornato a &ldquo;vestire&rdquo; l&rsquo;arancione KTM dopo l&rsquo;ultimo biennio in rosso GasGas. Per lo spagnolo si tratta, come lo &egrave; stato per Jack Miller nel 2023 prima di passare in Yamaha per il 2025, di un &ldquo;ritorno a casa&rdquo; (con una KTM, infatti, aveva vinto il titolo Moto3 nel 2013 prima di passare in Moto2 l&rsquo;anno successivo). &ldquo;Ho passato la maggior parte dell&rsquo;inverno a cercare di migliorarmi &ndash; esordisce Vinales nel media scrum post presentazione &ndash; ogni anno bisogna fare un passo avanti. Quest&rsquo;anno devo essere in forma sin dal primo giorno in pista a Sepang, la cosa pi&ugrave; importante adesso &egrave; conoscere la moto il pi&ugrave; velocemente possibile. L&rsquo;obiettivo principale nei prossimi giorni &egrave; conoscere e capire la moto, vedere qual &egrave; il limite, cosa devo fare per migliorare. Sar&agrave; molto interessante ma molto stressante dalla parte dello studio.&rdquo;&nbsp; Poi aggiunge: &ldquo;Mi sono allenato pi&ugrave; forte che potevo, il tempo &egrave; importante e bisogna imparare in fretta, questo &egrave; il mio obiettivo. C&rsquo;&egrave; un impegno totale, &egrave; il quarto costruttore diverso, quest&rsquo;anno sono con RedBull KTM Tech3 ed &egrave; importante adesso portare a casa risultati.&rdquo;&nbsp;  Vinales tra KTM, l&rsquo;abbassatore ed i paragoni con le altre moto  In MotoGP &egrave; sempre difficile fare paragoni con altre moto fino a quando non si sale su quella nuova. Lo sa bene Maverick Vinales, giunto quest&rsquo;anno alla sua quarta moto diversa nella carriera in MotoGP, ma un buon punto di partenza dalla RC16 lo trova, il feedback che gli rid&agrave; la moto. &ldquo;In MotoGP &egrave; sempre difficile fare paragoni con altre moto fino a che non si &egrave; al massimo, ma quello che mi &egrave; piaciuto della KTM &egrave; il feedback che ho avuto dalla moto che era quello che mi aspettavo. Posso gi&agrave; sentire la potenza in frenata, che nella MotoGP attuale &egrave; importante per attaccare, e ha un motore molto potente. Penso che innalzi di molto la mia capacit&agrave; di lottare in pista, e questo &egrave; molto importante. Con questa moto posso riuscire a lottare per sorpassare nei primi giri, cosa che l&rsquo;anno scorso era molto difficile. Il mio obiettivo &egrave; quello anche di aiutare KTM a fare un passo avanti. Possiamo fare un bel lavoro, ho parlato diverse volte con Manu (Cazeaux, il suo crew chief) cercando di conoscere il mio capo tecnico, capire dove dobbiamo concentrarci.&rdquo; Sull'abbassatore scherza: &ldquo;La cosa pi&ugrave; difficile &egrave; stato inserire l&rsquo;abbassatore. Ho sempre inserito l&rsquo;abbassatore posteriore manualmente, ora mi sono abituato e lo attivo prima di ogni curva. E&rsquo; stata la cosa pi&ugrave; difficile nel test di Barcellona perch&eacute; lo usavo tanto in alcune curve tipo la 7 e l&rsquo;ultima, perch&eacute; dovevo pensare ad attivarlo. Il resto per&ograve; &egrave; ottimo, devo lavorare ancora un po&rsquo; sull&rsquo;elettronica, sono un pilota che cerca di usare meno elettronica possibile e che cerca di controllare le gomme, &egrave; una cosa diversa dagli altri piloti KTM. Mi piace tanto la posizione sulla moto, &egrave; una cosa molto importante.&rdquo; Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Vinales e la sfida KTM  Dopo Suzuki, Yamaha e Aprilia, Maverick Vinales ha scelto di lanciarsi in una nuova sfida per cercare di diventare il primo pilota a vincere in MotoGP con quattro costruttori diversi. &ldquo;Ogni sfida ha le sue difficolt&agrave;, quando ho iniziato nei primi anni non avevo molta esperienza. Ad oggi mi sento pi&ugrave; preparato rispetto alle altre volte, ma dobbiamo ancora cominciare. La cosa positiva &egrave; che ho gi&agrave; una buona posizione in sella ed &egrave; una moto che si sposa con le sensazioni che cerco.&rdquo;&nbsp; Poi aggiunge: &ldquo;Credo che l&rsquo;approccio sia stato molto facile, non &egrave; la prima esperienza con Tech3 perch&eacute; quando ero in Yamaha condividevo i miei dati con loro. Ognuno &egrave; focalizzato sul lavoro, passando molto tempo con loro li conosco meglio. Sono felice con la squadra che ho e con la moto che ho, non vedo l&rsquo;ora che si spengano i semafori e partire. Sono sempre stato in contatto con KTM e RedBull, sono gi&agrave; stato in KTM in passato, per me &egrave; come una famiglia.&rdquo;  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Vinales, le tempistiche di adattamento a KTM, la situazione finanziaria e i quattro piloti ufficiali  Lo scorso novembre lo spagnolo &egrave; stato a Jerez in compagnia del test team KTM pur non potendo girare per via del contratto ancora vigente con Aprilia ma ha carpito delle cose molto importanti in vista del suo debutto ufficiale. &ldquo;Sono andato a Jerez perch&eacute; volevo vedere Pedrosa e Pol Espargar&ograve; sulla moto, &egrave; stato importante ascoltare i loro feedback sulla guida. Sono due grandi piloti ed &egrave; stato importante vederli per capire se anche loro avevano i miei stessi feedback dalla guida della moto, visto che erano simili ai miei mi sono adattato piuttosto in fretta alla moto. Sono aperto ad ascoltare i consigli di Pedrosa su come migliorare il mio stile di guida ed il mio modo di correre, ogni anno c&rsquo;&egrave; sempre da imparare. Posso ringraziare di avere al mio fianco uno dei miei idoli d&rsquo;infanzia, posso imparare tanto da lui e cercare di migliorare me stesso e come leggere le gare. E&rsquo; la prima volta dopo 9 anni che non devo sviluppare una moto, &egrave; un grande cambiamento. Posso concentrarmi maggiormente su me stesso e trovare il mio setting. Non so quanto tempo ci vorr&agrave; per adattarmi, ma solo scendere da un 4 cilindri in linea e passare al motore Aprilia &egrave; stato completamente diverso. Adesso mi sono abituato e quindi sar&agrave; pi&ugrave; facile. Trovare gli ultimi tre decimi &egrave; sempre difficile ma li troveremo, non vedo perch&eacute; non posso andare veloce con questa moto." Sulla situazione finanziaria KTM dice: &ldquo;L&rsquo;impegno &egrave; al massimo, KTM ha le corse nel DNA. L&rsquo;anno per KTM &egrave; iniziato bene con la vittoria di Sexton nel Supercross, la Dakar con Sanders. Dobbiamo seguire questa striscia di vittorie, manca solo un campionato a KTM che &egrave; la MotoGP. Dobbiamo spingere al massimo e raggiungere l&rsquo;obiettivo. L&rsquo;impegno di tutti &egrave; chiaro, focalizzarsi sugli obiettivi. Stiamo lavorando tutti tantissimo, &egrave; un peccato che bisogna aspettare tre mesi per salire in moto perch&eacute; ho finito bene il test di Barcellona e volevo ritornare subito in pista ma a breve sar&ograve; di nuovo in sella.&rdquo;&nbsp; Sui quattro piloti ufficiali spiega: &ldquo;Penso che posso essere veloce ma non sappiamo il livello degli altri costruttori, dopo il test avremo ben chiara la situazione. La lineup di KTM &egrave; fatta di quattro piloti che sanno cosa vuol dire vincere, cosa vuol dire stare davanti in campionato. Quello che penso &egrave; che ci spingeremo a vicenda per alzare il livello. Lotto sempre per essere il primo della mia squadra e lo voglio essere anche qui, devo spingere veramente tanto perch&eacute; qui ci sono anche Acosta e Binder che hanno tanta esperienza con la moto e poi c&rsquo;&egrave; Bastianini che &egrave; veloce e ha fatto grandi gare con la moto che aveva prima. C&rsquo;&egrave; una grande sfida che mi aspetta e sono pronto a coglierla.&rdquo;        

&ldquo;Posso solo ringraziare di avere al mio fianco Pedrosa, mio idolo d&rsquo;infanzia&rdquo; dice lo spagnolo nel media scrum dopo la presentazione ufficiale

MotoGP, Vinales: “Voglio essere il miglior pilota KTM”

        Emergono nuovi passaggi dal documentario &ldquo;Maverick dos vidas&rdquo; realizzato da DAZN Spagna del quale abbiamo parlato giusto qualche giorno fa. Nel documentario, Vinales si lascia andare a confessioni intime sulla sua carriera in MotoGP con anche il toccante passaggio della scomparsa di suo cugino Dean Berta a Jerez nel 2021. E proprio di quel particolare 2021 parla lo spagnolo, ammettendo di aver pensato di lasciare la MotoGP dopo essere stato licenziato da Yamaha per i fatti nel finale del primo dei due GP in Austria.  &ldquo;Mi hanno portato via i miei sogni e mi hanno criticato&rdquo;  Quel 2021 per Vinales era anche iniziato bene con la vittoria alla prima delle due gare in Qatar. Il prosieguo di quella parte iniziale di stagione &egrave; stato da incubo, con un ultimo posto volontario in Germania seguito da un secondo posto in Olanda, a denotare i problemi di una moto che riusciva a guidare soltanto Quartararo. Nessuno si sarebbe immaginato di l&igrave; all&rsquo;Austria cosa avrebbe combinato Maverick negli ultimi giri di quella gara. Lo spagnolo, nel documentario, ripercorre quei momenti: &ldquo;Ti alzi alle 6, ti alleni, lavori, fai di tutto per questo sport. E ti portano via il tuo sogno oltre a criticarti. Fa tanto male perch&eacute; non &egrave; pi&ugrave; nelle tue mani. E&rsquo; la parte peggiore, ma sono quello davanti alla telecamera e se dico che &egrave; un problema del team vengo etichettato come &ldquo;piangina&rdquo;. E&rsquo; un momento in cui non te ne frega pi&ugrave; niente, non vuoi parlare. E arrivi ad un punto che vai a casa e succede la stessa cosa.&rdquo; Quando gli viene chiesto dell&rsquo;eventuale ritiro dalla MotoGP, Maverick conferma: &ldquo;Non volevo continuare. Per me non aveva senso perch&eacute; non ne trovavo il motivo. Ho pensato: se sono qui per essere cos&igrave;, non voglio stare qui.&rdquo;       

Lo spagnolo aveva pensato di abbandonare la Top Class in quell&rsquo;annata cos&igrave; difficile prima di accasarsi in Aprilia

Vinales confessa che voleva lasciare la MotoGP: "Non aveva senso continuare"

Quello tra Maverick Vinales e la Yamaha &egrave; stato un matrimonio senza lieto fine. Arrivato nel box blu come l&#39;erede di Jorge Lorenzo, il campione del Mondo della Moto3 2013 ha trascorso quattro stagioni e mezzo con la Casa di Iwata, un rapporto iniziato in maniera idilliaca e poi interrotto anzitempo dopo il GP Stiria 2021, quando Maverick fu accusato di aver rotto di proposito il propulsore della sua Yamaha M1.&nbsp;  Vinales ha parlato di questo e molto altro nel corso del documentario DAZN &quot;Maverick: due vite&quot;, senza lesinare accuse nei confronti della struttura giapponese.  Ascolti TV 2024: in Spagna la MotoGP avvicina la F1, ma in Italia...  Maverick Vinales e la Yamaha   &ldquo;Quanto arrivai in Yamaha, entrai come un missile - ricordava Vinales a proposito dell&#39;inizio della stagione 2017 - approdai l&igrave; con un&rsquo;idea chiara, un obiettivo preciso, che fu l&rsquo;unica richiesta che feci alla Casa: diventare campione del Mondo. Nient&rsquo;altro, nessun&rsquo;altra cosa, il resto non mi interessava. Infatti quando sal&igrave; sulla Yamaha durante i test di Valencia me ne innamorai, chiesi di non toccarla, volevo quella che era stata la moto di Jorge. Volevo che portassero quella moto in Qatar, con quella avrei vinto il Mondiale. Ma una volta arrivato a Sepang, la M1 che desideravo non c&rsquo;era pi&ugrave;&rdquo; ha lamentato il pilota di Roses. &ldquo;Per&ograve; vinsi la prima gara, la seconda, trionfai di nuovo a Le Mans e quello fu uno dei giorni pi&ugrave; belli della mia vita perch&eacute; avevo battuto il mio idolo Valentino Rossi. Ma al Montmelo inizi&ograve; un continuo cambio di cose, non capivo nulla, anche se dicevo di non toccare niente. Provai cinque telai differenti e questa situazione mi fece molto male, perch&eacute; nessuno aveva la mia velocit&agrave; in quella stagione&rdquo;.  Lo scenario non cambi&ograve; nel 2018: &ldquo;Dissi loro che volevo la moto del 2016, con cui nei test di Jerez riusc&igrave; a essere mezzo secondo al giro pi&ugrave; veloce. Poi arrivammo ai collaudi di Sepang, e mi fu presentato un prototipo ancora differente&rdquo;. Il biennio successivo fu poi colmo di difficolt&agrave;: &ldquo;A Jerez 2020 ebbi un problema alle valvole del motore; i miei propulsori erano quelli con pi&ugrave; problematiche. Completai l&#39;anno con 3 motori, quando gli altri ne avevano 7 o 8. L&rsquo;anno pi&ugrave; facile per vincere il campionato &egrave; quello in cui abbiamo sbagliato di pi&ugrave;. Se mi avessero ascoltato, oggi sarei Campione del Mondo, ne sono sicuro al cento per cento&ldquo;.    Vinales: l&#39;addio alla Yamaha   Il 2021 segn&ograve; la fine del rapporto: &ldquo;Iniziai vincendo, mi sentivo imbattibile. Poi non so cosa sia successo, la mia moto andava in modo molto diverso; non era pi&ugrave; la stessa cosa. &Egrave; stato allora che ho iniziato a diffidare. In Portogallo &egrave; stato un disastro, mi sono state cancellate due pole position per due volte. Era impossibile. Quelle piccole cose ti portano a uno stato di frustrazione e io dissi: o lo smetto o faccio saltare il banco. O loro o io&rdquo;.  Poi arriv&ograve; la separazione dalla Casa giapponese, quando Maverick fu accusato di voler rompere di proposito il motore della sua Yamaha in quel di Spielberg: &ldquo;Non era quella l&rsquo;intenzione, ma volevo che capissero che non ce la facevo pi&ugrave; e non potevo sopportare quella sensazione di frustrazione&rdquo;.  Il resto &egrave; storia nota: Vinales pass&ograve; in Aprilia, rimanendoci fino alla fine della stagione appena conclusa. Nel suo 2025 c&#39;&egrave; la KTM Tech3.  .  &nbsp; 

In un documentario DAZN, Maverick ha ripercorso gli anni con la Casa di Iwata, senza risparmiare accuse al suo ex team

MotoGP, Vinales e la verit&agrave;: &quot;Se Yamaha mi avesse ascoltato, sarei campione del Mondo&quot;

        Che Maverick Vinales sia un pilota piuttosto particolare lo abbiamo visto un po&rsquo; tutti: quando tutto gira per il verso giusto &egrave; semplicemente imprendibile (vedi Austin 2024 con la doppietta Sprint-Main Race, che gli ha permesso di entrare nella storia per aver vinto gare con tre marche diverse in MotoGP) mentre quando gira tutto storto lo spagnolo non ingrana e anzi perde la brocca come nel caso di Austria 2021 quando &egrave; stato licenziato da Yamaha per comportamento non consono alla politica del costruttore (in poche parole aveva mandato fuorigiri il motore della M1 negli ultimi giri di gara ed anche rientrando in pit lane). Nel documentario realizzato da DAZN Spagna &ldquo;Maverick dos vidas&rdquo; (in italiano le due vite di Maverick), il pilota di Roses si lascia andare a tante confessioni, facendo scoprire un lato molto umano del pilota che l&rsquo;anno prossimo torner&agrave; a guidare una KTM, 12 anni dall&rsquo;ultima volta (Moto3 2013, l&rsquo;anno del suo titolo iridato).  Aprilia una scelta azzardata  In un passaggio del documentario, Vinales torna sulla firma con Aprilia dopo il licenziamento di Yamaha. &ldquo;Aprilia mi ha fatto tornare la passione per il motociclismo, &egrave; stata una scelta rischiosa per&ograve; mi serviva una sfida come quella&rdquo;. Lo spagnolo ricorda anche il terribile incidente che ha portato via suo cugino Dean Berta a Jerez nel 2021, ultimo round della SSP300: &ldquo;Gli incidenti capitano, ma la perdita di tuo cugino nel tuo sport non si supera. Gli avrei dedicato tante gare, ma ho potuto dedicargli solo quella di Austin. E&rsquo; stato molto difficile accettarlo ed ero scettico su quella categoria (SSP300). Uno sport che tu ami cos&igrave; tanto, che si porta via chi ami &egrave; difficile da comprendere.&rdquo; Continua nella prossima pagina &nbsp; Qual &egrave; la prossima sfida?  E&rsquo; una delle domande che si &egrave; posto Maverick Vinales alla fine del suo contratto con Aprilia (quando Massimo Rivola ha firmato anche Bezzecchi dopo Martin per il dopo Espargar&ograve;-Vinales, ndr). Lo spagnolo ha sempre in testa il sogno di vincere il titolo iridato in MotoGP, per ora solo lontanamente sfiorato. &ldquo;Qual &egrave; la prossima sfida che voglio? Per me l&rsquo;obiettivo resta quello di vincere il Mondiale e sono arrivato al punto che ci sono due strade: o sei lo sfidante o passi al &ldquo;lato oscuro&rdquo;, o vai in KTM o vai in Ducati. Come si pu&ograve; battere il team ufficiale? E&rsquo; molto difficile con la stessa moto ma non con le stesse armi. Mi rimaneva solo una opzione, andare in KTM ed essere lo sfidante.&rdquo; Maverick: "Suzuki era pura passione, Yamaha un business e Aprilia un mix&rdquo;  E&rsquo; una frase molto ad effetto pronunciata da Maverick ripensando alle tre Case &ldquo;girate&rdquo; nel corso della sua carriera in MotoGP. La vittoria di Austin con la quale Aprilia ha spezzato il monopolio Ducati in questa stagione, &egrave; stata per&ograve; un&rsquo;arma a doppio taglio per il prosieguo dell&rsquo;annata dello spagnolo: &ldquo;E&rsquo; stata la gara nella quale ho detto &ldquo;ci sono&rdquo;, una delle pi&ugrave; belle che abbia mai disputato in MotoGP e nella quale sono stato veramente superiore a tutti. La ricordo come un &ldquo;videogioco&rdquo;, mi riusciva tutto quello che facevo.&rdquo; Da quella vittoria Vinales ha iniziato a chiedersi: &ldquo;Perch&eacute; non riesco ad essere cos&igrave; ogni giorno? Significa che non sono nel posto giusto.&rdquo; Quel weekend &egrave; stato uno spartiacque nell&rsquo;annata dello spagnolo. Maverick ha scelto KTM nonostante la Casa di Mattighofen non navighi in belle acque dal punto di vista finanziario. Lo spagnolo ha dimostrato di credere nel progetto acquistando delle quote della stessa casa austriaca. Nonostante non possa girare per contratto (&egrave; ancora legato formalmente ad Aprilia nonostante abbia svolto il test post gara di Barcellona gi&agrave; con la KTM), Vinales era a Jerez per osservare il lavoro in pista di Pedrosa ed Espargar&ograve; in preparazione al 2025.        

Lo spagnolo, accasatosi per il 2025 nel team RedBull KTM Tech3, ha svelato il suo lato pi&ugrave; umano nel documentario di DAZN Spagna a lui dedicato

MotoGP, Maverick Vinales a cuore aperto: "Con Aprilia ho rischiato"

         Il caso KTM &egrave; il grande tema dell&rsquo;inverno MotoGP, con novit&agrave; ed aggiornamenti pressoch&eacute; ogni giorno. Dopo l&rsquo;annuncio dell&rsquo;enorme debito accumulato dalla casa austriaca e le voci secondo le quali il progetto MotoGP dovrebbe comunque proseguire, l&rsquo;ultima novit&agrave; riguarda uno dei nuovi portacolori della casa austriaca ossia Maverick Vinales.&nbsp;Come riportano i colleghi di Speedweek infatti lo spagnolo avrebbe comprato delle azioni di KTM, andando dunque decisamente controcorrente. &ldquo;Ci sono stati gesti commoventi in queste settimane&rdquo; ha raccontato il consulente KTM per le corse Heinz Kinigadner, &ldquo;ad esempio la piena fiducia dimostrata da Vinales, che ha persino comprato delle azioni di KTM&rdquo;.  Vinales vuole rilanciare s&eacute; stesso e KTM Un chiaro attestato di fiducia quello dello spagnolo, che ha scelto d&rsquo;altronde KTM per rilanciarsi, dopo un&rsquo;esperienza in chiaroscuro in Aprilia. I tre anni e mezzo a Noale infatti hanno regalato alcune gioie &ndash; ad esempio il successo di Austin nella passata stagione &ndash; ma anche tanti weekend complicati a Vinales, che insieme ad Enea Bastianini ha scelto di rinvigorire il parco piloti KTM.&nbsp;La stessa KTM che oggi per&ograve; sta vivendo la pi&ugrave; grande crisi della sua storia. &ldquo;E&rsquo; anche molto importante che gli sponsor di lunga data continuino a sostenerci&rdquo; ha proseguito Kinigadner, &ldquo;alcuni ci hanno contattato telefonicamente per sapere se sarebbe servito anticipare il loro contributo per la prossima stagione&rdquo;. Vinales il suo contributo fuori dalla pista ha gi&agrave; deciso in qualche modo di regalarlo. Se KTM affonda, non solo Acosta deve rimanere a galla       

Lo spagnolo si &egrave; mosso controcorrente, come confermato da fonti interne del costruttore austriaco. "Ci sono stati gesti commoventi in queste settimane&rdquo;&nbsp;

MotoGP: Vinales crede in KTM e compra delle azioni della casa

        Ha cominciato i test in proposta completamente nera, s&igrave;, ma di ora in ora sono apparsi pure parti bianche e il canonico arancione KTM. E' appena iniziata l'avventura di Maverick Vinales col team Tech3, che gode di una forte sponsorizzazione Red Bull e, dicono, del materiale ufficiale prodotto dalla Casa madre. Benone per il catalano, intenzionato a riscrivere una storia precedentemente scritta in MotoGP.&nbsp; Conto delle cadute nella MotoGP 2024: Acosta batte Marquez Suzuki, Yamaha, Aprilia: nessuno come Vinny in MotoGP Ecco la storia di cui sopra: rimanendo in ambito classe regina, Maverick ha vinto almeno una gara con tre Marchi diversi, "battendo" Jack Miller e Alex Rins. Vinales si &egrave;, infatti, aggiudicato Gran Premi a bordo della Suzuki GSX-RR, sulla Yamaha M1 e con l'Aprilia RS-GP. I due colleghi sono "rimasti fermi" a Honda pi&ugrave; Ducati, e Suzuki e Honda. La chance di fare tris l'hanno avuta e ancora l'avranno: entrambi guideranno l'anno prossimo la Yamaha, perci&ograve; verr&agrave; loro offerta l'opportunit&agrave; di pareggiare i conti con Maverick. Sempre che lo stesso catalano di Figueres non aggiunga una gara domenicale - attenzione: le Sprint restano fuori da statische e Albo d'Oro - al proprio wikipedia, arrivando a quota quattro differenti costruttori coi quali festeggiare l'importante soddisfazione.  Top Gun torna all'orecchino: cosa star&agrave; cambiando in lui? Il foro, applicato in tempi di esplosiva giovent&ugrave;, gli era rimasto. Tuttavia colmo: il lobo dell'orecchio sinistro di Top Gun non sfoggiava orecchini, uno tornato in auge nel test del Montmel&ograve;. Trattasi di mero particolare personale? Pu&ograve; essere ma, quando un personaggio spesso inquadrato dalle telecamere ritocca i propri dettagli, un motivo valido c'&egrave;. Cambiare cavalacatura, scuderia e posto di lavoro significa cambiare la propria vita. Maverick Vinales, titolato Moto3 edizione 2013, spese una sola stagione nella classe di mezzo, giungendo terzo grazie a 4 successi, saltando poi nella massima serie a due ruote. Ha mai combattuto per la corona finale? S&igrave;, ma a sprazzi. In corsa per l'alloro c'&egrave; anche stato, per&ograve; perdendosi quando bisognava risultare costanti e affondare il colpo. Assieme alla KTM uno dei piloti pi&ugrave; talentuosi e altrettanto lunatici del paddock potr&agrave; togliersi cotanta soddisfazione, partendo proprio dal dato storico da ritoccare?         

Suzuki GSX-RR, Yamaha M1, Aprilia RS-GP e RC16: Maverick ritoccherebbe una storia gi&agrave; scritta. Il catalano vive l'ennesimo cambiamento di carriera

Vinales in KTM: vincere (almeno una gara) su quattro diverse MotoGP

        Nuova stagione, nuova vita. Quanto scritto vale per tanti piloti sulla griglia della MotoGP 2025 e tra questi c'&egrave; Maverick Vinales, che dopo tre stagioni e mezzo ha lasciato l'Aprilia per abbracciare la sfida della KTM marchiata&nbsp;con i colori Tech3.&nbsp; MotoGP test Barcellona, Martin: "Bella la RS - GP! Sull'anteriore anche meglio di Ducati"  Maverick Vinales: le prime impressioni sulla KTM  In questi casi non contano il piazzamento e il distacco, che nel caso di Vinales corrispondono al 12&deg; posto a un secondo da Alex Marquez, ma le sensazioni provate in sella al nuovo prototipo. E nel caso di Maverick sono gi&agrave; positive: "Il primo giorno &egrave; andato bene, volevo solo capire la moto" ha commentato il numero 12. "Non avevo particolari aspettative sul feeling, ma onestamente, il feedback &egrave; stato molto positivo fin dai primi giri. Volevo provare a finire la giornata con un buon time attack, ma non ho voluto correre rischi viste le basse temperature". Vinales, che nell'ultima parte del 2024 ha patito diverse difficolt&agrave; in sella alla RS-GP, sembra trovarsi gi&agrave; molto a suo agio in sella alla RC16. "Direi che il mio stile di guida si adatti bene alla KTM anche se, ovviamente, avr&ograve; bisogno di pi&ugrave; tempo in pista per capire quanto posso spingere. Nelle prime uscite, ho usato lo stesso set up di Acosta e mi sono trovato immediatamente bene. Difetti o dettagli da sistemare? A dire il vero non ho riscontrato particolari problemi, ma devo ancora arrivare al limite: solo in quel momento potr&ograve; capire se e dove intervenire".  Maverick Vinales promuove la KTM  Maverick &egrave; rimasto particolare colpito dall'accelerazione del prototipo austriaco: "Cosa ho apprezzato della KTM? L'uscita dalle curve, la possibilit&agrave; di rialzare la moto presto e accelerare altrettanto rapidamente, una caratteristica ideale per il mio stile di guida. Inoltre in frenata mi &egrave; parsa molto stabile ma allo stesso tempo leggera e non troppo fisica, permette di cambiare direzione facilmente".&nbsp; Lo spagnolo ha effettuato anche diverse prove di partenza: "Mi piace l'abbassatore posteriore perch&eacute; non fa pattinare troppo la gomma, ora capisco perch&eacute; prima perdevo tante posizioni". Infine, una considerazione sull'ambiente trovato nella struttura di Herv&eacute; Poncharal: "Se ho notato differenze rispetto a un team factory? No, questa &egrave; una piccola famiglia, un ambiente tranquillo e con una bella atmosfera. Anche la comunicazione con la squadra si &egrave; rivelata ottima".  Test Barcellona, Marc Marquez: "Funziona tutto bene, mi sento rilassato"       

Prime impressioni positive per Maverick in sella alla RC16: "Si adatta al mio stile di guida, mi piace l'abbassatore posteriore"

MotoGP Test Barcellona, Vinales: "KTM? Ho capito perché perdevo posizioni al via"

        Sono solo ventisei i punti a separare KTM e Aprilia nella lotta come seconda forza del campionato alle spalle di Ducati: Aleix Espargaro in queste ultime gare &egrave; sembrato spento e per sua stessa ammissione in attesa di terminare la carriera lasciando il solo Maverick Vinales in caccia delle KTM di Brad Binder e Pedro Acosta. MotoGP: tutte le Honda a punti per la prima volta nel 2024, la luce in fondo al tunnel?  &ldquo;Top Gun&rdquo; Maverick contro le KTM Maverick Vinales in questo finale di stagione &egrave; stato l&rsquo;unico pilota a portare l&rsquo;Aprilia RS-GP costantemente nelle prime posizioni, soprattutto in qualifica. Dopo un avvio di stagione dove Vinales e Aprilia avevano mostrato di aver colmato il gap con Ducati - tanto da lottare alla pari con Jorge Martin a Portimao e prima di conquistare un&rsquo;incredibile doppietta ad Austin vincendo sia la Sprint che il GP &ndash; nel corso della stagione le prestazioni della RS-GP sono diventate pi&ugrave; opache tanto che da allora sono arrivati solo due podi nelle Sprint a testa con Aleix che &egrave; riuscito per&ograve; a vincere la &ldquo;gara corta&rdquo; di Barcellona. Durante la trasferta asiatica della MotoGP lo stesso Espargaro ha ammesso per&ograve; di sentire sempre pi&ugrave; vicino il ritiro e questo pensiero lo sta probabilmente portando ad essere pi&ugrave; conservativo. In una MotoGP sempre pi&ugrave; competitiva dove basta anche solo un decimo per perdere diverse posizioni in qualifica questo comporta risultati ai limiti della top10 con il solo Vinales che grazie a delle ottime qualifiche riesce a portare la RS-GP nelle posizioni che contano. Vinales nella tourn&eacute;e asiatica della MotoGP ha raccolto come miglior piazzamento finale il sesto posto a Mandalika. Sia a Motegi che a Phillip Island, Vinales &egrave; riuscito a conquistare la prima fila in qualifica ma poi in gara non &egrave; mai riuscito a conservare la posizione da podio cadendo in Giappone e chiudendo in ottava piazza nella terra dei canguri. In Thailandia Maverick dopo delle prove difficoltose nella gara bagnata &egrave; riuscito a risalire fino alla settima posizione provando fino all&rsquo;ultimo a ricucire anche sulle KTM in lotta per il podio. Il duello tra la casa di Noale e quella di Mattighofen si sposta ora a Sepang dove Vinales ha gi&agrave; vinto nel 2019 in sella alla Yamaha con l&rsquo;obiettivo di ricucire portare Aprilia al secondo posto nella classifica costruttori.  Pagelle Thailandia MotoGP 2024: Bagnaia risponde, Martin resiste       

La casa di Noale e quella di Mattighofen si contendono il secondo posto nella classifica costruttori, le chance della casa italiana sono tutte in mano al &ldquo;Top Gun&rdquo;

Aprilia nelle mani di Vinales nella lotta con KTM

        Chi si &egrave; recato a Buriram, ricorder&agrave; temperature atmosferiche micidiali, tipiche di quella zona thailandese. La MotoGP sta affrontando il Gran Premio in condizioni non estreme, forse l'India 2023 era peggio, comunque probanti. Maverick Vinales, nome esperto in griglia, conferma: "Qui fa un caldo incredibile" nonostante ci&ograve;, quinto crono e anti-Ducati per il portacolori Aprilia "che ti porta al collasso. C'&egrave; questo rischio. E' complicato mantenere la concentrazione, infatti lo scorso anno accusai delle vampate di calore. Ci si potrebbe cuocere le uova sul serbatoio (ride)". Ecco gli orari TV della MotoGP di Thailandia, incluse le tre classi iridate&nbsp;  Maverick pensa alle gomme: servono aderenza e un paio di decimi Appunto, quale &egrave; l'obiettivo di Top Gun in vista di qualifiche e Sprint? Al momento, le idee sono offuscate: "So solo che qui &egrave; difficile, e lo sar&agrave; pure domani. Ci servono due decimi al giro: se li trovo, posso entrare nei primi cinque. Vedremo cosa succeder&agrave;. Dobbiamo far lavorare meglio le coperture, ci serve aderenza".&nbsp; A proposito di aderenza, leggete questa: "Le sensazioni avvertite erano quelle che erano, per cui ci si ritrovava a frenare al limite in difficolt&agrave;. Per un solo metro fuori dalla traiettoria ottimale, si sarebbe perso l'ingresso diretto alla Q2. Ho fatto il massimo possibile".         

Maverick &egrave; pero quinto con l'Aprilia, nel ruolo di anti-Ducati: "Qui si rischia il collasso, la condizione &egrave; difficile. Ci servono aderenza e due decimi al giro"

MotoGP, Vinales: "Fa così caldo, da poter cuocere le uova sul serbatoio"

        Attimi di paura nella Sprint del GP Australia, quando si &egrave; verificato uno spaventoso incidente tra Marco Bezzecchi e Maverick Vinales, con i due stavano lottando per la quinta posizione. La dinamica &egrave; stata subito evidenziata dalle riprese video:&nbsp;l'alfiere Aprilia ha sorpassato il portacolori Ducati sul traguardo, ma l'italiano &egrave; stato risucchiato dalla scia generata dallo spagnolo, mancando il punto di frenata. Bez ha colpito cos&igrave; Vinales, finendo entrambi rovinosamente nella ghiaia. Un incidente ancora sotto investigazione e che fortunatamente non ha avuto pesanti conseguenze fisiche per i piloti, ma che ha generato diverse opinioni tra osservatori e appassionati. Tra questi c'&egrave; Casey Stoner, che non manca mai di esprimere il proprio pensiero su quanto accade nel Motomondiale.  Bezzecchi-Vinales, l'opinione di Casey Stoner  "L'incidente tra Bezzecchi e Vinales? Colpa dell'aerodinamica - ha scritto il due volte iridato attraverso il proprio profilo Instagram - la scia generata a quella velocit&agrave; &egrave; eccessiva". Una frase che ribadisce concetti ribaditi pi&ugrave; volte dall'australiano, che non ha mai amato le soluzioni adottate dagli attuali prototipi: "Se potessi, apporterei diverse modifiche a questa MotoGP.&nbsp;Le alette andrebbero eliminate, cos&igrave; come i dispositivi holeshot&rdquo; aveva dichiarato nel 2023.&nbsp;&ldquo;Il controllo di trazione andrebbe ridotto al minino indispensabile, cos&igrave; come l&rsquo;anti-impennamento. Almeno la met&agrave; di queste stronzate devono essere eliminate&rdquo;. In tal senso, i regolamenti in vigore dal 2027 - che prevedono, tra l'altro, la riduzione delle superfici aerodinamiche - basteranno a ridurre gli effetti lamentati da Stoner? Ai posteri l'ardua sentenza. MotoGP Sprint Australia, Marc Marquez: "Peccato per la partenza"       

Casey ha commentato l'episodio che ha coinvolto Marco e Maverick durante il penultimo giro della Sprint del GP Australia

MotoGP, Stoner: "Incidente Bezzecchi-Vinales? Colpa dell'aerodinamica"

        Fabio Di Giannantonio aveva concluso la Sprint MotoGP del GP Australia al quinto posto, ma una sanzione arrivata dopo il traguardo ha peggiorato il piazzamento finale del pilota romano. L&rsquo;alfiere Pertamina-VR46 &egrave; stato sanzionato infatti con otto secondi di penalit&agrave; per pressione irregolare delle gomme, scendendo cos&igrave; al settimo posto della classifica finale alle spalle di Franco Morbidelli e Raul Fernandez. MotoGP Sprint Australia, Marc Marquez: "Peccato per la partenza" Fabio Di Giannantonio penalizzato  La penalit&agrave; a Diggia &egrave; arrivata al termine di una giornata non proprio fortunata per il team di Valentino Rossi, dato che Marco Bezzecchi &egrave; stato protagonista di uno spaventoso incidente che ha coinvolto anche Maverick Vinales. Il romagnolo&nbsp;sta bene e non ha riportato fratture, ma &egrave; stato trasportato all&rsquo;ospedale di Melbourne per effettuare ulteriori accertamenti. Escluse fratture anche per lo spagnolo, comunque sottoposto a terapie antinfiammatorie prudenziali. L&rsquo;incidente &ndash; che ha generato detriti tali da colpire anche il braccio destro dell&rsquo;incolpevole Lorenzo Savadori &ndash; &egrave; ancora under investigation e Bezzecchi verr&agrave; ascoltato dalla Direzione Gara domenica.        

Fabio &egrave; stato sanzionato per pressione gomme irregolare. Arrivano aggiornamenti anche sulle condizioni di Marco Bezzecchi e Maverick Vinales

MotoGP Australia: Di Giannantonio, arriva la penalità dopo la Sprint

L'immagine del contatto tra Marco e Maverick nel finale della Sprint a Phillip Island 

MotoGP Australia: incidente spaventoso tra Bezzecchi e Vinales

        Grazie al sesto crono siglato nel turno Practice MotoGP, Maverick Vinales entra direttamente in Q2, portando i colori Aprilia in alto a Motegi. La soddisfazione del catalano la si nota qui: "Lettura positiva della giornata" le parole "stiamo continuando con la configurazione di RS-GP usata a Misano, in un circuito che &egrave; complicato, guardandolo a priori. Ho migliorato la fase di frenata, pilotando molto bene. Non potrei staccare pi&ugrave; in l&agrave;, nemmeno di un solo metro. Sono precisissimo, nonostante ill margine si sia abbassato. Nel Time Attack, ripeto, non riesco a staccare pi&ugrave; in l&agrave;, ma del passo mostrato sono contento. Sono fiducioso per le gare, anche perch&eacute; con la gomma media dietro mi trovo bene. Anche con la morbida funzionano bene le cose".  Vinales sempre in Q2? S&igrave;, ma anche Martin e Bagnaia E' stata redatta una particolare statistica: al pari di Jorge Martin e Pecco Bagnaia, Top Gun &egrave; sempre entrato in Q2 da Lusail a Motegi. Ecco il commento di Maverick: "Forse perch&eacute; so estrapolare il massimo della moto subito, cio&egrave;, nei venerd&igrave;. Arrivo presto al limite, ecco perch&eacute; non compio il grande salto il sabato. In squadra stiamo lavorando per fare di pi&ugrave;, e si potrebbe migliorare la frenata un po, evitando di esagerare. Vorrei staccare cinque metri dopo, ma non posso permettermelo". Eccellente rendimento, anche se: "In alcuni weekend ho migliorato di un decimo dal venerd&igrave; al sabato, mentre altri piloti tolgono qualcosa come sei decimi al riferimento personale. Nel Time Attack cos&igrave; &egrave; normale, ma io in frenata non posso fare di pi&ugrave;. Detto ci&ograve;, mi sento orgoglioso di aver tratto il massimo nelle prove libere, mica &egrave; facile farlo. Sono il pilota col miglior rendimento del venerd&igrave;, anche perch&eacute; mica mi curo del tempo: salgo in sella, dando il massimo. E via" infine, la domanda su Romano Albesiano: "Tecnicamente &egrave; indefinibile, poich&eacute; nettamete superiore al sottoscritto. Il suo livello &egrave; incomparabile al mio, sicuramente indiscutibile. E' una persona tranquilla, a cui piace pianificare. La mia esperienza assieme a lui &egrave; positiva".         

Maverick: "Con Romano ho esperienze positive: sono uno dei tre piloti sempre in Q2"

GP Giappone, Vinales: "Albesiano è indiscutibile, ma non parlo del 2025"

        La trasferta delle gare in Asia sono cominciate dall&rsquo;Indonesia, la settimana scorsa, dove le Aprilia sono apparse un po' in difficolt&agrave; e n&eacute; Aleix Espargar&ograve; n&eacute; Maverick Vinales sono stati nella lotta per il podio. Oggi siamo alla vigilia del Gran Premio del Giappone, dove a Motegi i due spagnoli proveranno a riportare la Casa di Noale nelle posizioni che contano. Entrambi hanno buoni ricordi su questa pista nel 2016, quando Vinales port&ograve; sul terzo gradino del podio la Suzuki e quando Espargar&ograve; arriv&ograve; quarto al traguardo. Espargar&ograve; analizza il tracciato giapponese  Espargar&ograve;, che correr&agrave; qui per l&rsquo;ultima volta visto il ritiro a fine stagione, ha raccontato: &ldquo;Motegi &egrave; una delle piste che pi&ugrave; mi piacciono, &egrave; sempre un Gran Premio speciale. Non vedo l&rsquo;ora di cominciare e trovare un feeling migliore rispetto alle ultime gare&rdquo;. Nonostante qualche momento complicato vissuto ultimamente, lo spagnolo &egrave; ottimista: &ldquo;&Egrave; un tracciato di stop &amp; go, e quest&rsquo;anno abbiamo fatto dei passi avanti su questo tipo di piste, come dimostra il podio nella Sprint in Austria. Speriamo di fare bene anche qui&rdquo;.  Vinales: "Possiamo ottenere un buon risultato"  Vinales sta disputando le ultime gare con la RS-GP, dato che per il 2025 ha scelto il progetto KTM, e ha dichiarato: &ldquo;Sar&agrave; una grande sfida per noi, soprattutto perch&eacute; &egrave; un tracciato noto per le forti frenate. Penso per&ograve; che possiamo approfittarne per migliorare in frenata. Sono convinto che possiamo ottenere un buon risultato&rdquo;.&nbsp;Il sedicesimo GP &egrave; ormai alle porte e nella prossima notte italiana i piloti indosseranno tuta, casco, guanti e stivali e cominceranno la loro personale sfida con il cronometro. GP Giappone MotoGP 2024: programmazione e orari Sky e TV8       

L&rsquo;Indonesia non ha regalato grandi emozioni alla Casa di Noale. Ecco le sensazioni dei due portacolori alla vigilia del 16esimo GP

MotoGP, Espargarò: “In Austria andai a podio, Motegi è una pista simile”

        La prima giornata di prove della MotoGP al Motorland di Arag&ograve;n si &egrave; conclusa con un Marc Marquez in grande spolvero, ma alle sue spalle le Aprilia si sono rivelate altamente competitive. In particolare, Maverick Vinales ha portato la RS-GP in terza posizione alle spalle del compagno Aleix Espargar&ograve;, dicendosi soddisfatto sia del giro singolo che del passo gara, pur avendo ancora diversi aspetti da migliorare in vista di qualifiche, Sprint e gara lunga. Da Gresini a IntactGP: nuova sfida per Gonzalez in Moto2 Vinales: &ldquo;Sul giro singolo siamo veloci, sul passo...&rdquo;  &ldquo;Arag&ograve;n &egrave; una pista su cui la nostra moto sembra molto competitiva e credo che il merito sia anche del nuovo asfalto, il quale inizialmente fornisce un feeling strano, ma presenta comunque un ottimo livello di grip&rdquo;, ha spiegato lo spagnolo al termine della giornata. &ldquo;Aleix aveva gi&agrave; dimostrato in passato di essere competitivo qui ed entrambi abbiamo sfruttato al cento per cento il potenziale della RS-GP in questa prima giornata. Chiaramente c'&egrave; ancora del lavoro da fare, specialmente per quanto riguarda l'ultimo settore, ma iniziare cos&igrave; un weekend ci rende decisamente ottimisti&rdquo;. A parte un Marc Marquez quasi imprendibile in questo Day 1, per il resto secondo &ldquo;Top Gun&rdquo; ci sar&agrave; grande equilibrio in gara: &ldquo;Sul giro singolo siamo davvero veloci, anche se per quanto riguarda il passo gara sto facendo molta fatica con la gomma media in quanto non &egrave; facile portarla in temperatura, risultando molto pi&ugrave; a mio agio con la morbida, con cui siamo tutti abbastanza vicini a parte Marquez che &egrave; riuscito a fare la differenza&rdquo;. Le alte temperature del Motorland non stanno dando grossi problemi alle Aprilia, ma Maverick sa che il caldo sar&agrave; un fattore di cui tenere conto nell'ultima parte di stagione: &ldquo;Con le alte temperature fatichiamo ancora pi&ugrave; del previsto pur essendo competitivi, ma spero si riesca a trovare una soluzione quanto prima, specialmente considerando che a breve affronteremo Gran Premi come la Thailandia e la Malesia in cui il caldo sar&agrave; un fattore importante&rdquo;. Moto2: Lopez e Vietti nuova coppia del team SpeedUp per il 2025       

Maverick ha concluso il venerd&igrave; al Motorland con il terzo tempo in sella alla RS-GP: &ldquo;A parte Marquez, siamo tutti vicini sul passo. C'&egrave; del lavoro da fare, ma siamo ottimisti&rdquo;

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