La vicenda della chiusura dell’Husqvarna lo scorso 29 giugno ha avuto un ulteriore evoluzione. Al Ministero dello Sviluppo Economico i rappresentanti sindacali dei lavoratori della Husqvarna, quelli dell’azienda, del Ministero, della Regione Lombardia e dell’Unione Industriali della provincia di Varese hanno firmato un verbale d’intesa.
Ciò apre qualche spiraglio su una vicenda che pareva mettere sul lastrico 240 famiglie. La Pierer Industrie, dopo l’acquisto della Husqvarna dalla BMW, aveva deciso di cessare la produzione, col risultato di lasciare i 240 dipendenti in mezzo a una strada.
Nel documento ufficiale firmato al Ministero, la Husqvarna conferma la volontà di cessare la produzione, però ci sono alcune aperture. Intanto il numero dei lavoratori riassorbiti nell’area commerciale, marketing, gestione ricambi e merchandising è salito a 40, all’inizio si era parlato di soli 28.
Qualche altro posto di lavoro sarà disponibile per chi accetterà di andare a lavorare in Austria, presso il Gruppo Pierer. Ma la grossa novità è che la Pierer Industrie, allo scopo di fare proseguire l’attività produttiva nella sede di Cassinetta di Biandronno, ovviamente con un’altra azienda, si è detta disponibile a rivedere la decisione di collocare in quel sito un proprio magazzino.
Un altro nuovo elemento è rappresentato dal fatto che la Pierer Industrie ha intanto comunicato che farà ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria, per 13 settimane, a partire dal prossimo 3 giugno. In questo lasso di tempo di tempo, a quanto ci risulta, si dovrebbe svolgere anche un incontro tra il nostro Ministero e i rappresentanti della BMW allo scopo di raccogliere una serie di elementi più precisi circa la cessione della Husqvarna a Pierer Industrie.