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SBK Jerez, Bulega: "Non mi aspettavo di lottare per il titolo, nel 2025 sarò un contender"

© GPagency

Con la vittoria della Superpole Race ed il secondo posto di Gara 2, va in archivio la prima stagione in Superbike di Niccolò Bulega, protagonista di un'annata da assoluto protagonista in cui si è inaspettatamente mostrato nelle vesti di anti-Toprak per il titolo. Al termine della corsa di Jerez, Bulega ha analizzato con sincerità e la solita capacità di analisi, il contesto tecnico odierno: "Era molto difficile sorpassare Toprak, a prescindere dalla bandiera rossa. Forse, ho avuto un momento in cui avevo qualcosa in più durante la gara ed è stato quando ha cominciato ad avere qualche difficoltà con le gomme. Ad ogni modo anche se avevo qualcosa in più, e comunque non molto, era difficile sorpassarlo perché in decelerazione era davvero, davvero forte, e anche in frenata. Inoltre quando arrivi da dietro è difficile sorpassare". 

Bulega ha poi continuato, spiegando le differenze prestazionali incorse dal mattino al pomeriggio: "Questo pomeriggio non avevo un buon feeling, soprattutto con l'anteriore, e non riuscivo a guidare secondo il mio stile di guida. Stamattina invece avevo un ottimo feeling con l'anteriore, avevo una buona velocità di curva. Oggi, non so, forse per le condizioni della pista o perché ero dietro a Toprak, non avevo un buon feeling con l'anteriore".

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Bulega promuove la sua prima annata in Superbike

Il bilancio della sua annata da rookie, impreziosita dal titolo di vice campione del mondo e da cinque successi, non può che essere super positivo: "Sono felice per questo incredibile primo anno, non mi aspettavo di lottare per il campionato. Per quanto sia vero che Toprak ha perso molte gare a causa dell'infortunio, è altrettanto vero che ero sempre vicino a lui quando correva. Questo mi rende davvero orgoglioso perché non mi aspettavo di essere così competitivo già dal primo anno, ho imparato molte cose quest'anno che userò l'anno prossimo. E penso che sarò più preparato in alcune aree. Non so se l'anno prossimo sarò ancora un contendente per il titolo, spero di sì, anche perché se ce l'ho fatta al primo anno, perché non farcela anche al secondo?".

Adesso è tempo per i meritati festeggiamenti: "Ora voglio godermi questo momento perché abbiamo fatto una stagione incredibile, siamo stati sempre veloci ed in ogni circuito sono salito sul podio. Quindi penso di dover essere orgoglioso di quello che ho fatto e di quello che il mio team ha fatto per me. Normalmente, quando un giovane pilota arriva in un team ufficiale, nel team campione del mondo, c'è un chiaro numero 1 e numero 2". Bulega ha poi continuato; "Io ho sempre avuto tutto ciò di cui avevo bisogno. Se chiedo qualcosa, lo fanno per me. Quindi, quando sei in un team ufficiale, che tu sia il primo pilota o il secondo, hai sempre ciò che desideri".

Niccolò Bulega: "Ho imparato tanto da Alvaro Bautista"

Bulega non ha mancato di riconoscere il ruolo del compagno di squadra Alvaro Bautista in quest'annata ricca di significati: "Bautista era ovviamente il primo pilota quest'anno, lui è un grande campione e veniva da due titoli mondiali, inoltre è sempre stato il pilota di punta della Ducati. Quindi sono arrivato in questo team con la mentalità di chi doveva imparare molto da lui, perché non ero sicuro di essere così veloce. Penso di averlo fatto bene e sono felice e orgoglioso di ciò che ho fatto e di quante cose ho imparato quest'anno. Sicuramente, l'anno prossimo inizierò con un'altra mentalità. A volte, forse la mia moto aveva un po’ più di potenziale di quello che ho mostrato, ma era il mio primo anno. Avevo bisogno di tempo per imparare". 

L'italiano si è poi soffermato sulla lotta Ducati-BMW del prossimo anno, cosapevole del fatto che la casa tedesca porterà una moto nuova nella prossima stagione: "Ogni circuito è nuovo, mi serviva tempo per arrivare al massimo livello della mia prestazione. Penso di esserci riuscito a volte, sono stato spesso la prima Ducati al traguardo e ciò significa che nessun altro con una Ducati ha fatto meglio di me. Non so come sarà la BMW l'anno prossimo ma sono sicuro che la Ducati lavorerà molto e non resterà a guardare".

Un'annata quasi perfetta che l'anno prossimo dovrà essere ulteriormente migliorata partendo da alcuni aspetti: "Penso di non usare ancora bene gli pneumatici intermedi, inoltre in condizioni miste non sono molto bravo. Devo lavorarci questo inverno per migliorare. Ad ogni modo do 8 e mezzo alla mia stagione". Infine, un'ultima battuta sul duello mondiale della MotoGP tra Martin e Bagnaia: "Martin è molto forte e sempre veloce e non commette molti errori come l'anno scorso. Ma Pecco è due volte campione del mondo, ha una mentalità molto forte, quindi ad oggi forse dico che il mio favorito è Bagnaia".

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