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SBK Estoril, Petrucci: “Essere il “Best of the rest” è bello, ma voglio il quarto posto in campionato”

© GPAgency

Una gara-2 piuttosto complicata rispetto alla Superpole Race per Danilo Petrucci ma chiudere davanti a Iannone è servito al ternano per archiviare la pratica Titolo Pilota Indipendente con un round di anticipo.

E’ stato un weekend molto difficile – esordisce Petrucci – venerdì siamo partiti molto bene sul bagnato, siamo stati veloci sull’asciutto venerdì pomeriggio. Ho perso la pole all’ultima curva; gara-1 è stata molto difficile, sono caduto per stare con gli altri senza capire il perché della caduta, è stata la prima in gara dai tempi della MotoGP. Sono molto contento per me e per il team perché quest’anno è stato veramente un ottovolante di emozioni, dall’incidente in poi ho iniziato ad apprezzare davvero quello che avevo nella mia vita e nella mia carriera e questo mi ha aiutato molto. Anche il team mi ha supportato al massimo; sono molto contento per questo titolo, possiamo andare a Jerez con meno pressione sulle spalle, vorrei finire quarto nel Mondiale. Sono positivo per questo finale di stagione.” 

Petrucci, la caduta di gara-1 e le difficoltà del weekend


Nonostante sia uscito da Estoril con il titolo di Independent Rider, il weekend portoghese è stato molto difficile per Petrucci. “Le condizioni nel weekend sono cambiate tanto e ieri sono caduto da solo, l’ultima volta che sono caduto in gara è stato a Barcellona nel 2021 con la KTM MotoGP e da lì ho deciso di chiudere la mia carriera in MotoGP. Quella volta sono caduto come ieri e ho deciso di andare a fare la Dakar. Ieri sono caduto senza preavviso, non ho una spiegazione del perché sono caduto.”

Poi aggiunge: “Questo weekend è stato il peggiore della stagione per noi. Stavolta non ho pensato alla Dakar, ero solo triste per la caduta. Ci è mancata tanta trazione, specialmente a centro curva, tutto il giro è stato incredibile ma perdevo mezzo secondo nell’ultimo settore, dal cavatappino all’ultima curva e questo ha permesso a tutti di passarmi sul rettilineo. A Cremona e Magny-Cours siamo stati molto veloci, ad Aragon siamo stati veloci ma c’era troppo grip, non riesco a capire perché da due round a questa parte non riesco più a salire sul podio.”

Petrucci e l’importanza del titolo di Best Independent Rider


Per una realtà piccola come Barni Racing, raggiungere il titolo di Best Independent Team e Rider nello stesso anno significa essere il primo degli umani, posto che Razgatlioglu, Bulega e Bautista hanno fatto un altro mestiere. “Abbiamo lottato tanto durante l’anno portando a casa questo titolo, che non è sicuramente quello più importante. Non è giusto un titolo perché siamo quarti in campionato con i primi tre che sono stati incredibili: Toprak, Nicolò ed Alvaro hanno fatto un gran lavoro. Essere i migliori del resto della griglia è bello, contando che non ho una moto ufficiale ma non mi lamento perché la mia moto è molto buona. Voglio ringraziare il team e tutte le persone a casa.” 

Poi aggiunge: “Quando sono rientrato al box ho verificato la mia posizione sul traguardo perché non avevo capito se fossi settimo od ottavo. E’ importante essere quarti, due round fa ero più vicino a Bautista che è il campione in carica. Vorrei chiudere al quarto posto lottando con Alex Lowes che ha fatto un gran campionato.”

Petrucci e le prospettive per Jerez


L’ultima fatica stagionale per i piloti del Mondiale è rappresentata dalla tappa andalusa di Jerez, pista che tutti conoscono a memoria per le migliaia di km di test. “Jerez sarà un bel punto di domanda, tutti conoscono la pista, ci facciamo i test invernali. Penso che tutti saranno molto veloci, sarà difficile perché i dettagli faranno la differenza. Non ho niente da perdere, vorrei chiudere al quarto posto e salire ancora sul podio per chiudere al meglio la stagione. Ho sei punti di vantaggio su Lowes, devo stargli davanti per chiudere al quarto posto.”