Il doppio successo domenicale di Nicolò Bulega e la contemporanea assenza di Toprak Razgatlioglu e Alvaro Bautista, rafforza la seconda posizione in campionato del talento classe 1999 e lo riavvicina al leader del mondiale.
SBK Mangy-Cours: Delbianco, un'occasione sfruttata nel migliore dei modi
Doppietta preziosa, che rammarico per Gara 1
Ha stupito tutti Nicolò Bulega, vincitore al debutto in SBK a Phillip Island ed in testa al campionato del mondo per i primi tre round della stagione. Da quel successo però Nicolò non è più riuscito a salire sul gradino più alto del podio collezionando ben 11 secondi posti, la maggior parte proprio alle spalle di Toprak Razgatlioglu. L’assenza del turco a causa della spaventosa caduta delle FP2 ha spalancato la strada all’italiano che dopo la caduta del sabato, ha massimizzato l’assenza dei rivali per recuperare 37 punti in classifica. Una doppietta nelle manche domenicali che per un rookie non si vedeva dal 2019, stagione di debutto di Alvaro Bautista in Superbike.
La stagione di Nicolò Bulega è stata fin qui ottima e probabilmente nemmeno in Ducati pensavano di arrivare a quattro round dal termine con il solo italiano in lotta per il titolo mondiale. Invece la costanza e soprattutto la velocità di adattamento di Bulega alla Panigale V4 R è stata impressionante tanto sa esser salito sul podio almeno una volta in tutti i round disputati finora in stagione. Il distacco da Toprak Razgatlioglu è ora di 55 lunghezze, meno dei punti che si assegnano in un round, con 208 punti da assegnare da qui a fine stagione ed il round di Cremona alle porte: credere nella rimonta mondiale per Bulega e Ducati è un obbligo.
SBK, la Turchia ci prova: Istanbul Park nel calendario 2025?