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SBK: Yamaha, perché non dare una chance iridata a Delbianco?

Anche se chiaramente il “main event” del fine settimana del CIV SBK a Misano è stato la Racing Night del sabato, lo spettacolo non è mancato nemmeno nella corsa diurna domenicale. In quest'ultima, in seguito ad uno straordinario recupero nella seconda parte di gara, a centrare il successo è stato Alessandro Delbianco in sella alla Yamaha R1 del team DMR Racing, il quale è riuscito ad avere la meglio sulla wild card d'eccezione Dominique Aegerter dopo un intenso duello negli ultimi passaggi.

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Un Delbianco da mondiale


Per Alessandro, già vice campione nazionale sia nel 2021 che nel 2022, si è trattato della seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta al Mugello, ma questa volta ha dovuto fare i conti con un avversario in più di caratura mondiale come il pluricampione della Supersport Dominique Aegerter, tuttora impegnato nel mondiale SBK con la Yamaha del team GRT.

Chiaramente “Domi” era presente senza l'intero team e con lo sguardo già proiettato verso il prossimo round iridato sul tracciato di Portimao, ma ha comunque dato il cento per cento in pista adattandosi in fretta alle moto della serie tricolore (centralina MoTec, gomme Dunlop...) e batterlo dopo un'entusiasmante bagarre come quella di Gara 2 è stata una vera e propria dimostrazione di talento e velocità da parte di “DB52”, che essendo ormai maturato dal punto di vista sportivo, meriterebbe finalmente una vera chance nel mondiale.

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Delbianco: “Ho dato tutto. Ora ho più consapevolezza nei miei mezzi”


Questa vittoria non è stata un caso. La volevo a tutti i costi, perché sono sempre lì davanti a lottare con Pirro e, per una volta che lui si è trovato in difficoltà, non volevo che fosse un altro pilota a centrare il successo, ha spiegato un Delbianco visibilmente al settimo cielo dopo una gara straordinaria. “Il merito di questo fantastico successo è anche di chi mi segue, dal mio entourage a Yamaha, fino a chi mi supporta economicamente, visto che grazie a loro posso finalmente concentrarmi a tempo pieno su ciò che serve per andar forte in moto”.

Nella seconda parte di gara non ho nemmeno guardato la tabella e, pur essendo lontano dai primi, ho dato il tutto per tutto per raggiungerli senza pensare a nulla, come se fossi in un'altra dimensione”, prosegue Alessandro. “Lottare con uno come Aegerter mi ha dato ulteriore consapevolezza nei miei mezzi e nel mio potenziale, anche perché essendo tutti e due con una Yamaha, battere un pluricampione del mondo veloce come lui è stato ancora più bello”.